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♦ Raffaele48 | |
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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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 | Vento che sa di muschi e di tempeste,
questo tuo odore che mi sferza i sensi
e luce che mi acceca,
il chiaro riflesso della pelle per i miei occhi.
Dita riarse corrono frementi le tue forme,
si fermano talvolta incerte, a disegnare cerchi
a indovinare e poi rubare ansiti e fessure;
velluto sulla pelle sono le labbra
umide e dischiuse a dispensare rivoli di lava,
saliva calda che bagna e asciuga
e traccia solchi dove si perde l'anima e il pensiero.
Rantola d'amore questo silenzio pregno,
mentre scivola lasciva la pelle sulla pelle
ed il sudore è fuso a umori, istinti, voglie;
nello sfacciato urlo di questi corpi nudi,
si brucia il fuoco vivo dell'amplesso,
nel rogo eterno dell'amore
che s'è fatto, ora, soltanto sesso... | 

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Maurob |
30/12/2008 20:09 | 10800 |
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Questa poesia è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.
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