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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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♦ rita damonte | |
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Famiglia
Le 5670 poesie pubblicate sull'argomento 'Famiglia' Poesie sulla famiglia |
Da un variopinto rotolo la bimba
mia nipote di quattr’anni ieri
compiuti lesta toglie di giallo
un colorato di carta lieve sottile
rotolino, ne afferra il lembo estremo
e con la manina con tutta la sua forza
verso il ciel in aria questo lancia,
la
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Sei il mio cioccolatino,
mi rendi dolce la vita
anche se non sai calciare
ma t’insegnerò a giocare.
Il campo del pallone come
il palcoscenico per
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Nel suono di fili antichi,
tricot di silenzi che non ti sanno cielo,
ti adagi
e perpetua ti annidi, ombra nel mio anagramma,
e nei miei palmi.
E nella quieta estremità delle mie palpebre,
profilo eterno di rosa,
ancora mi accadi, anima e
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Lia |
09/05/2021 19:40 | 2607 |
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Sei canto delle stelle che abbraccia
in continuazione
tra la mia luce
splendi, sorriso sul cielo
affascinar i nostri
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Lo sento arrivare nel sonno
quel desiderio d’infinito
che si espande al solo pensiero
del tuo volto, così sorridente
come lo fu in un passato
e che ancora sa d’amore per te...
è quasi mattina, e l’albeggiare
si manifesta fra le socchiuse
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 | In pegno quella veste sommessa
ma fascinosa...
quando l’indosso.
Trasuda
un emisfero di luce
nella morbida
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| Nell’azzurro profondo
dei tuoi occhi,
c’è tutto un mondo
di bontà e di fiocchi
di candida neve:
al sole si scioglie
il tuo esser lieve.
E madre e moglie
forte e fragile,
d’eterea sostanza,
non certo debole,
ma di buona creanza.
S’avvolge il
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E fu luce
per scelta tua
e mai piansi
quel dolore
che dal parto
quel corpo
ne uscì umiliato
Ma...
Nel sentimento
infinito per quella
carezza data
sul capo
di quella creatura
appena nata
resi grazie
a te madre
che con
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Sono sola dentro casa,
con la pancia che mi pesa,
sono incinta di sei mesi,
una dolce, intensa attesa.
Mio marito gioca
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Cara mamma ricorre oggi la data
dell’addio tuo a questa vita tua
tanti da allora i trascorsi anni
da quella prima domenica d’aprile
io da messa appen tornato da lontano
una telefonata triste ecco devo darle
la notizia da una ora mamma sua ecco
mi
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Oggi ancor la prima domenica d’Aprile
e più oggi da anni che nello scorrer dei
giorni a te corre il ricordo cara mamma,
quella telefonata proprio al ritorno mio
dalla messa e queste le parole: la mamma è deceduta.
Lì sola all’ultimo respiro in quel
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“Non mi mettere più le mani addosso!
Ti vado a denunciare, hai capito?
Ricordatelo bene, m’hai percosso!
Non ti conosco
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Tra pagine ingiallite di un vecchio album,
accesi sguardi caldeggiano una cara foto
che tenero tepore m’infonde.
Una giovane donna in anni ruggenti,
poggiata sulle fragili cuspidi delle sue radici
scava nella dura roccia in una terra lontana
per
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“Dottore, son venuto di persona
insieme con mia moglie per sapere
il sesso del mio primo nascituro,
mi faccia questo semplice piacere!
Desidero di avere un figlio maschio,
mi rende responsabile e più forte,
la femmina è più dolce e più
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Corre il pensiero e azzera la distanza:
è il bene la forza che supera anche il più alto muro.
Ti sento come se fossi
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Storicamente...
forza matura,
sempre presente
per ogni cura.
Educazione?
Non si dice più.
Ciò che s’impone?
Eccelsa virtù.
Futuro chiaro,
detto da figlio,
ancor imparo,
e t’assomiglio.
Tappeto rosso...
grazie d’onore,
resto
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Or racconta una pia leggenda
tramandata da tempi lontani
che quando muore una mamma
una nuova stella si accende lassù
ma che il baglior suo presto
si spegne se non più riamata
quaggiù, quanti immemori figli
quante luci scomparse nel ciel
se
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Era ieri lo sai
ma la vita a volte fa brutti scherzi
sarà l’età saranno i pensieri
il fatto sta
che se non guardavi il calendario
un altro giorno passava incolume
come riprendere il tempo perso
se non con una riflessione sfavillante
con la
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 | Cade l’aspirazione a intrattenere
portenti e dense ipotesi con te
ora che hai superato la barriera d’orizzonte
Sono
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Or che la terra avvolge la memoria
lungo la via laddove scende l’ombra
e la tua voce è muta, vorrei, padre,
averti accanto ancora per sfogarmi
e dirti quanto è buio questo mondo,
coi suoi sentieri impervi da affrontare,
senza la luce saggia del tuo
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Ciao papà
lo so, sei arrabbiato con me
perché non vengo più a trovarti
così come facevo tutte le sere
per dare un po’ di luce alla tua solitudine
e per allontanarti da pensieri lugubri
mischiando le carte e picchiando sul tavolo
la briscola di
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Vorrei averti qui
per raccontarti i miei 60 anni,
parlarti dei miei dolori dentro
e di tutti gli altri affanni.
E
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Buffa è la vita
una notte prima hai avuto l’onore a voce alta
di chiamarlo di vederlo
sarà solo un caso o qualcosa vuole far capire
il pensiero sempre presente
la mattina il pomeriggio la sera
una vera passerella
come treno ad ogni stazione si
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Volge il ricordo oggi ad un tempo
assai lontano grosse balle di fieno
lassù in cascina un nuovo nato nella
stalla colmi i
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Nulla mi chiede l’apparenza
mentre decido la mappa della vita.
Fuori da convenzioni familiari,
leggero mi è il peso
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Una bella tua fotografia colorata
lì tu seduto nel giardino sorridente
il glicine ancor non mostra i suoi
colori che ricordo vivi e ben fissati
in un tuo quadro or ben guardando
quel sorriso mi domando quali fosser
in quel momento i pensier tuoi:
i
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 | Finalmente ti sei fermato
sei arrivato in porto
sei sceso dalla tua nave
e a casa cerchi conforto
Ti manca tutto quello
che passava per le tue mani
ora sei stanco e dovresti
riposare con gli anziani
Ma questo non fa per te,
e cerchi mille
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| “Papà, ti prego, sono in gravidanza
non posso starti dietro tutto il giorno,
perché non vai a farti una vacanza
con Diana
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| “Il matrimonio è stato già deciso:
il dieci agosto, in gondola a Venezia
- espose Giulia, in tono assai deciso -
e questa
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5670 poesie pubblicate sull'argomento Famiglia.
In questa pagina dal n° 211 al n° 240.
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Cara/o Francesco Falconetti,
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