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Luglio 2025 |
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Uomini
Le 3531 poesie pubblicate sull'argomento 'Uomini' Poesie sugli uomini |
Fuggono da terre matrigne
come un fiume in fuga dal cielo
verso un mare straniero,
con gli occhi colmi di stelle ammalianti.
Con le mani sui confini del mondo
verso spiagge di sogni spogliati,
dento il cuore l'inumana vergogna
barattata in un
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Verde di prati, bianca di scogliere,
azzurra di mare e di cielo.
Accarezzata dal vento amico,
s’affaccia a grida d’uccelli migratori,
anch’essi in cerca dei lidi promessi.
E’ la terra di nome speranza,
che profuma d’antiche emozioni.
E’ la
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Ignoro la luna
se ne frega di noi
e delle cose mute
ignoro l'uomo
che le crea assolute
le pene che ognuno porta seco
svaniscon tutte
come in un istante
nei palmi di mani amiche
non voleremo mai
noi che diciamo di partire
non faremo mai
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Sono fermo almeno da un’oretta
a sedere su questo panchettino,
il sole già par fare capolino
e ho sempre gli occhi
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Si piange ancora per i morti in guerra
o forse si pensa più ai perduti averi;
si pensa alle perdute feste
che qualcuno ci regalava e che
non avevano il colore della gioia
ma la gioia di riuscire
a non pensare al dopo.
Ed i morti ormai sono rimasti
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Lei lo chiamava pivello,
poi gli diceva sei bello,
da quel: vieni, ti offro un gelato,
si stordì, ne rimase
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Odoriamo di pioggia
già caduta.
Dalla faccia
non fuggi.
La vita scandita
dai BIP.
Catena di montaggio
Leggings & Borchie:
ecco il grandioso
destino dell’umano
enigma.
Vorrei aprirvi
gli occhi,
ma non siamo pronti
per il
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 | Eccolo è tornato
ancora quel momento
il viso pietrificato
il cuore in tormento
Chiamare o passare
tocca a
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| La luce si è spenta
Ora è buio di dolore
Anche la luna si è ritirata
Piangendo
Un fresco alito
in cerca di una vittoria
Azzurra come la bandiera
Che amava tanto
È scivolato su un pomeriggio
di follia
Precipitando
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| Copia la mia libertà
e portala in giro per il mondo
Incollala negli angoli sparuti
dei cieli maltrattati dai soli
Vedrai un po’ di luce
Ma non basta
La mia libertà non basta
Deve trasformarsi in luce
dei giorni senza notti
Dai
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| Si svelano segreti
lampiridi tumefatte
impressionanti bestioline
s’impongono senza vergogna
in un mondo ove falsità
ogni giorno sempre più si fa bella
non esistono vie di mezzo
incamerare
per gonfiare il proprio io
all’ordine del
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 | Come figura astratta, lo sguardo sdrucito
cammini dolente, sui passi lenti
della memoria.
Si confonde appena la tua ombra
sbircia come un guizzo
dai bidoni dell’assenza,
svuotata dentro un’anima
in pena.
Eppure,
occhi dentro occhi
senza
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E poi, non c’era cura nelle storie sole
abbandonate al vento in stonate melodie
attraverso quella luce, un legno caldo in ciocchi spenti
come foglia d’autunno che s’appresta ad essere calpestata
Il collo alto di un pullover dolcevita,
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 | Questo è il teatro del silenzio
entri malinconico
e bevi l'ennesimo sorso amaro.
Quanto é difficile prendere faville
dal focolaio del cuore
non é grato il palpito che l"accoglie.
Però prosegue ugualmente
la sua
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Punto primo,
non esistono punti primi.
I linguaggi sono obliqui
e tangono ogni briciola di pensiero.
Questa è l'era del Social
che di linguaggi spenti straripa,
ma il Nulla asserragliato
serpeggia sinuoso con tono sordo:
il Nulla
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Come il chicco nella spiga
vengo a te ogni volta
nel mio cartoccio teso
raggi di un sole mai arreso
a te, gemma non dischiusa
una perla, ripescata ancora
col suo esitar
nel guscio di un'aurora
le pietre hanno un'anima
con quel soffio che
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Flash di ricordi ...
evanescenza di fumo che sale da stoppini appena spenti
ed una strana sensazione
la tua chiusura alle paure.
Eri rigido nell’ascolto
mentre le ombre prendevano forma
e sembravano fiamme danzanti al buio.
Non era la notte a far
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 | Eri un’ombra
tra le luci partorite dal giorno
silente come il passaggio del vento
allo sfiorar delle foglie
Eri il sorriso dell’autunno
che celava le tremule paure
tra i pugni serrati dal freddo
ma quegli occhi persi cercavano rifugio
e come
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 | Vita da applausi a scena aperta,
cresta alta e ghigno derisorio
dinanzi a calca di concitati astanti.
Argento vivo colato su carisma,
inebriato profumo di trionfo
in giuggiole di conscia vanità.
Ora lo vedi, poi non lo scorgi
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| -Nelle città straniere c’è-
un certo non so cosa che lo raggiunge
a piedi, quasi a ritardare un peso:
"Come sa di sale"
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Corre come una freccia scoccata dall’arco della vita
e come un dardo incuneato nel vento
raggiungere il lieve ostacolo del nastro.
Corri figlio del sud a dimostrar la tua forza
nell’idea che tutto si eguaglia
sotto lo stesso cielo
ancora un ultimo
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La gola del campo non è la sola arsa
che nella storia cade e trema,
la sete ristagna anche nella bocca di chi rema.
C'erano uomini nei porti e barche
coi nomi delle loro donne
nell'estivo galleggiare dei pescherecci
lo slacciarsi del
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Solo rovine di giorni feroci
volti di un passato
affogati in un cielo in cui
il colore sfuma
in appunti senza grandezza
su ciò che avvenne.
Tutti volti svaniti
viaggiatori di altri tempi,
troppa gente ...
solo fonte di ricordi
ormai
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Forte è il rumore del tuo esser uomo
giusto prima che sportivo,
è come un tuono che squassa
ogni istante dal tuo tiro
e accarezza l’attimo nella gioia del goal
è magia che si rinnova ogni volta in ciascuna partita
e fa di te
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 | La bestia non ha pace.
Rapace coi suoi artigli intimorati
ratifica sentenze bioevolute
godendo a strapazzare fiori
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| Paolo e Giovanni
ancora senza baffi
già studiavano
per medaglie, oneri, onori
ed epitaffi;
due menti
per un solo pensiero,
un solo uomo solo,
divise solamente
dal folle vento nero
del tritolo,
porteranno a compimento
in un altro
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le armi si zittirono all'ultimo rintocco
di una gelida mezzanotte di dicembre
un silenzio strano rimbombò nell'aria
e una luce illuminò tutte le coscienze.
Un canto ruppe quel muro omertoso
e sciolse l'odio che nel cuor
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Di ogni certezza ho fatto dubbio...
riscrivendo l'indescrivibile
adopro tutte le vernici dell'intelletto
oasinarrivabile
stempero
smusso
ritaglio una ragione percettibile
ogni timido appiglio
sconsacra le mie terga
all'onnivora voglia del
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Un boccone di delizia
E tu sei felice come me
Una pacca sincera sul tuo cuore
E tu sei lontano
dai pensieri che graffiano l’anima
Le verità che non hai
le cercheremo insieme
con il rastrello della volontà
Non voglio arricchirti
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Si potrebbe riabilitare l'illusione,
Sarebbe necessaria una fusione
Delle linee verticali
Piegate all'espansione
Delle onde cerebrali.
Un taglio da capo a fondo
Uno strappo netto e folle
Lacererebbe il velo del sole.
Sì, anche la
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3531 poesie pubblicate sull'argomento Uomini.
In questa pagina dal n° 1441 al n° 1470.
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