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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Uomini
Le 3531 poesie pubblicate sull'argomento 'Uomini' Poesie sugli uomini |
Vestiti di nebbia
come le torri esposte e protesi
verso il cielo grigio dei novembri stesi
Non so
Se esista il cielo cupo su di voi
Imprecare il giorno
nel suo crescendo
Non so
Se vedrà l'ombra
portare con se l'aurora
in quel
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 | Sono... come sei tu
uno di noi
ma il sasso misuri
dalla parte sbagliata
e l'ignoto misceli
alle basi del nulla
mio riflesso nel mare
mal sopportato...
tiro la coperta
che non scopra
la vergogna
che dentro porta
antichi vezzi senza
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 | Oscurità buio
i miei occhi
non vedono
frugano cercano
le piccole ombre
svanite nel buio
come in un sogno
appartengo
al seme della terra
mi nutro del suo fluido
remoto vuoto viscerale
in me penetro nella
luce
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E se violenza vuoi tarpami l’ali
per tanti voli aperte vanamente
stracciami i giorni spesi indegnamente
fa che io apprezzi questi dei infernali.
E se violenza cerchi a te i pugnali
pronti a colpirmi inavvertitamente
al cuore al petto ai fianchi
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E dentro me c’è il vento della morte
il nero mio piacere della sorte
che sradica la vita con la rabbia
di chi nasconde il capo nella sabbia.
E dentro me non trovi che tormenti
niente rimorsi né ripensamenti
votati a sgominare il bene
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Il volto sfigurato è ormai già vecchio
firmato dalla furia sua dannata
e tu ti vedi sola e disperata
davanti alle rimesse dello specchio.
Il sole che sembrava risplendente
all’improvviso ha messo i suoi vestiti
più neri
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scomoda libertà trema nei tuoi occhi di corsaro
vestito d'estati stracciate di gioventù
uragano di parole sfinite d'un figlio d'Italia
nel tuo corpo sudore grondante di solitudine
spasmo d'una frangile rondine che vaga cattive
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Mansuete ore hanno avvicinato l'ora dell'oblio,
caduchi rammendi non ebbero efficacia.
Sofferenze finite e
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Un gusto amaro
giù per la gola
strano miscuglio
di rammarico
e lutto stordente
su nella mente.
Nel fiume di lacrime
s'allunga infinita
la linea
di sangue innocente.
Un breve segreto sorriso
tra i flutti del tempo
laddove si leva
un
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 | Pensiero che volgi triste il viso
mentre non affiora più quel limpido sorriso,
oggi monta le tende la malinconia
nel via vai irto e scivoloso nella sua agonia.
Muove il passo pesante il tempo
e ti lascia abbacchiato e fuori campo,
tu nuvola
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Poi vennero gli uomini in nero
con la Signora al loro fianco
e divisero gli stanchi dai malati
con la pietà del gelo pallido
Adoravano la pietra delle stelle
e nessuna luna poteva scalfire
la loro corazza color dell'ebano
nessuna
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Gelido al pari
il futuro prossimo tuo
calcolo il percorso...
hai creduto facile
il vomito delle tue ragioni
e non hai predetto
possibilità
di tapparti la bocca...
in tempo
Niente e nessuno può
nel prevaricare la mia
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Più non lasciasti libertà
ai miei smarriti sguardi oltre
arrogandoti un diritto
al quale nessuno dovrebbe...
forzoso il plauso
che mani impaurite
hanno costretto
nel martirio assurdo
di una perduta preghiera...
ultimo fiore
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 | Siamo originali installazioni,
quell’essere dentro agli ambienti:
creatività e mere ripetizioni,
grovigli di eredità e
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Lascia che la fatica
scorra sul cuore
e scenda fino a lambire
i solitari segreti
di un uomo stanco.
Raccolto in un
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Bellicoso è il vento sulle dune
sangue d’oriente il cuor che piange
e sabbie bruciate dal senno dei dannati
non potrò gioire sul siero dei fratelli
Nobili sabbie infangate d’acido
Demonio con lingue di lame
i versi d’un rito
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 | Sulla strada il gessetto
disegnava facce ed emozioni
Linee scaldavano l'anima
in assenza di sguardi
"Va tutto
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Dammi un ricordo
un solo ricordo di pane.
Su tutte le pietre
un tornare sui passi- sorrisi.
Un candore incupito dentro al nido che imbocca
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Rinsavisci da demenza
e stravaganza – ogni eccesso logora –
e scaglia l’ira oltre il senno
o cavalier dal casside ferrigno,
or non è tempo
per slanci d’avventura – rasserenati –
intona il canto di Ildebrando
e inneggia al crudel
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Del tempo colpa or chiedo
se ancor a te corre il ricordo
pochi cinquant’anni son che
all’oblio la tua imago ceda?
Stolto
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Scivolò dalla pelle
la carezza incantatrice
dell'universo
Infinita fame,
mai nessuno ebbe
a succhiare senza
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Corri, corri
corri a più non posso,
correte, corriamo
più veloci e senza mai voltarci.
Su, più su gli sguardi
evitano qualsiasi contatto
perché bisogna affrettarsi
e correre, correre -
luci, vetrine,
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Navigammo in acque torbide, scure
forse poco sicure
ed issammo la vela per mari in tempesta
ma sei qui e son qui e questo mi basta e ti basta...
Ed adesso che il tempo il conto ha presentato
tutto quello che fummo e che fu,
tu,
non chiamarlo uno
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 | Raccolto in silenziose riflessioni
con tristezza d’animo
ammiri quello che fu il tuo mare
mentre i giorni van
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 | Mangiano le ruote l'asfalto amico
del centauro che vuol alzare il dito,
adrenalina coinvolge senza invito
tutta una bolgia nel rombante circuito.
Ormai il destino tuo pare scritto ...
ti han relegato laggiù dietro la lavagna
e or mentre
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| Al sacro tuo sacello, oh Dante
son giunto pellegrino
silente e a capo chino,
con il cuor contento
e l’animo in tormento
La bianca augusta stele
di lacrime ho lavato
e a lungo accarezzato,
il tuo immortal genio ad invocare
A te indegno
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Dove nasce l'immensa eco
i nostri figli stanno già morendo
nati in un mondo che mostra
i denti dalle gengive viola
hanno portato la speranza ad un bivio
e noi chini esaliamo
potenti veleni, l'illusione
le farfalle impalate
con le ali
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Striscia il sanguinario
ove platee si prese
zampillar il violino
delicato suona
le noti grevi del massacro
Ingrassa
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Tanto erano solo parole
da ascoltare quando viene sera
ed il vento non ha la forza
di attendere la luce del mattino
Tanto nessuno
coglieva lo sguardo e l'espressione
di un viso troppo stanco
per essere vivo, per essere vero
Molti giorni erano
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 | Prima dell'alba livida,
del giorno dei morti
nel buio della notte nera,
sul litorale, a Ostia
lo avevano ammazzato.
I
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3531 poesie pubblicate sull'argomento Uomini.
In questa pagina dal n° 991 al n° 1020.
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