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Trovati 7987 commenti di Alberto De Matteis
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«Volti a noi già noti e conosciuti da tanto tempo, improvvisamente diventano degli sconosciuti, per via d’una mascherina che ha cambiato la nostra vita non solo privata ma, soprattutto, sociale. L’invisibile nemico ancora fa tanta paura e noi tutti sembriamo così lontani gli uni gli altri per il timore di contagio. Solo gli occhi si rendono visibili e cercano di trovare in quegli sguardi smarriti qualcosa che sia sicurezza per un futuro migliore.
Una lirica stilata da mano e cuore sensibili e che ci porta a comprendere la fragilità umana, ma nel contempo la forza di reazione.» |
Inserito il 11/05/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "Invisible evil" di Silvia De Angelis |
«Tre quartine ben stilate per una sinfonia fantastica con la musica del silenzio. E questo avverrà quando ogni rumore si sarà dileguato e tutti potremo sollevare lo sguardo verso l’immensità del cielo, dove, a ben guardare, si nota una scritta a caratteri cubitali ed indelebili: Amore. Sarà proprio l’Amore che ci renderà liberi in un mondo ormai umanizzato ed altruista. Il nome "libertà", scrive la poetessa Acireale, sarà l’inno dei popoli e finalmente il cuore, in precedenza sempre inquieto, troverà pace ed una gioia mai provata prima.» |
Inserito il 11/05/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "L’armonia del silenzio" di Sara Acireale |
«Un immenso amore filiale sgorga da queste parole, per onorare la memoria di Colei che ha dato la vita. Ora, qual candida colomba spazia nel cielo, libera di volare insieme ad un coro di angeli. Lirica molto apprezzata per la sensibilità e per il profondo affetto.» |
Inserito il 11/05/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "Madre mia" di Gabriella Giusti |
«Con la solita bravura e fantasia, anche questa volta l’Autrice sa incantare sia piccoli che grandi. Neve non neve e appena soffiato o dal vento o attraverso il soffio della bocca, quel batuffolo, come tante farfalle, vola nell’aria per adagiarsi poi, come soffice neve, per terra. Sono quartine ben ritmate e scorrevoli e per questo si leggono d’un fiato, provando un incontenibile piacere.» |
Inserito il 11/05/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "Neve non neve" di Vivì |
«Ho letto qualche tempo fa che Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel, profondo conoscitore di poesia, asserisce che la pagina poetica, cioè l’aspetto grafico di una poesia, è come uno spartito musicale; cioè deve suggerire anzi imporre, egli dice, le modalità corrette di lettura anche per chi debba leggere senza indicazione alcuna dell’Autore. E Franca Merighi sembra viaggiare sullo stesso binario; non ama, e lo scrive apertis verbis, le poesie incomprensibili; la semplicità è sempre molto apprezzata. Se a qualcuno non piace, se ne vada pure in pace. Chi può darle torto? Apprezzo molto la sua franchezza e il suo pensiero sulla poesia, che è vera poesia quando parte dal cuore; quello che suggerisce il cuore è semplice e chiaro.» |
Inserito il 10/05/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "Ho perso le metafore" di Franca Merighi |
«Altra poesia dove l’Autore profonde tutto il suo amore per la persona amata. Mano nella mano su tappeti di foglie secche e con lo sguardo fisso in quegli occhi azzurri, ci si bea ammirando le meraviglie d’un cielo stellato. Lirica in cui si coglie l’ebbrezza di un intenso e profondo affetto.» |
Inserito il 10/05/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "Poesia infinita" di Fadda Tonino |
«Un’altra piccola perla della poliedrica fantasia dell’Autrice, che con tanta grazia, dolcezza e scorrevolezza dei versi, parla di una figura molto importante per la crescita morale e civile dei figli: il padre. Un papà speciale, che vuole un mondo di bene, è un eroe e sempre lo sarà, un uomo coraggioso e che all’occorrenza sa essere un bravo attendente del comandante.
Se sbagli non ti mette sotto accusa ma ti porta con tanto tatto ed intelligenza a domandare scusa. È un vero educatore.
Una lirica di quartine a rima baciata, molto apprezzata.» |
Inserito il 10/05/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "Il mio papà" di Vivì |
«Il lavoro che stai facendo, a volte, si può interrompere e a te sembra di inciampare e farti male irrimediabilmente. Ma poi, senza andare in ansia e con un po’ di calma tutto si può risolvere e ad ogni cosa si può trovare il giusto rimedio. Ottima riflessione da tenere presente nelle dovute circostanze.» |
Inserito il 07/05/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "All’improvviso tutto rabbuia!" di Berta Biagini |
«Dolcemente nel tuo bel sorriso m’addormentavo. Parole che sgorgano da un cuore innamorato che trova conforto e tanta dolcezza dell’estasi d’amore.» |
Inserito il 05/05/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "E tu, amore mio" di Stefana Pieretti |
«Leggendo le poesie della Poetessa mi par di entrare in quel mondo fantastico che ti fa incantare e fa sussultare il cuore di emozioni. La presente tocca il legame che esiste tra la mamma e il suo bambino, legame di grande tenerezza, affetto e amore. E il cuore di mamma non può lasciare da solo il suo bambino che ha fatto un brutto sogno ed allora lo porta nel lettone con sé rassicurandolo. Lirica stilata in bello stile e dal ritmo scorrevole e molto piacevole.» |
Inserito il 05/05/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "Sul cuore di mamma" di Vivì |
«Ormai la tempesta è passata, e soltanto un ricordo ed il cuore si rasserena e tutto l’essere può godere delle meraviglie della natura. E come per incanto si ritorna bambini. Una poesia che infonde ottimismo e fiducia.» |
Inserito il 05/05/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "Passata è la tempesta" di Marinella Fois |
«Trovo in questa "Breve" dell’Autrice Sara Acireale due motivi di riflessione. Nella prima parte - i primi due versi - c’è l’inverno che piega gli alberi ed io vedo il male che cerca di prevalere sul bene. Ma d’improvviso, nella seconda parte - terzo e quarto verso - arriva il vento che con la sua potenza spazza dal cielo ogni tetra nube e nello stesso tempo fa volare l’aquilone in libertà. E nel vento intravedo il bene che comunque vince e vincerà sul male. Pochi versi ma significativi anche per il periodo critico e difficile che stiamo attraversando. Ma c’è la speranza che presto si possa tornare in libertà ed avere una vita normale. È l’auspicio di questa poesia ed il lettore lo accoglie con gioia.» |
Inserito il 05/05/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "Il vento fa volare l’aquilone" di Sara Acireale |
«È sempre vivo e costante nel cuore e nella mente il ricordo indelebile della persona amata, che da lassù guarda e protegge ogni ora del giorno e della notte. Quel filo invisibile che unisce i due cuori dà forza e coraggio per andare avanti nell’impervio cammino della vita. Ed ora anche in quei lunghi silenzi par di udire, mano nella mano, l’eco di una voce nota... io ti amo... ancora... per l’eternità.» |
Inserito il 04/05/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "Radici Profonde" di carla composto |
«C’è, in questo componimento stilato con encomiabile bravura, la personificazione della rinascita, che tenta di nascondersi. Ma con altrettanta forza la si invoca dal profondo dell’animo, perché finalmente possa rivelarsi in tutto il suo splendore. Intravedo in questi bei versi introspettivi il grande desiderio di cambiamento spirituale che possa abbattere ogni barriera ed ogni confine.» |
Inserito il 04/05/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "Rinascita" di Antonio Biancolillo |
«Sembra riecheggiare, questo componimento dalle suggestive immagini metaforiche, il periodo difficile e pieno di disagi di ogni genere che stiamo attraversando. Ma d’improvviso cambia tutto; dopo un isolamento, pieno di incognite, c’è il ritorno dell’amore e insieme con lui passerà ogni paura, mentre la natura intera gioirà per questa nuova rinascita e ripartenza.» |
Inserito il 04/05/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "Quaranta baci" di carla vercelli |
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«Una vita tra tanti sacrifici, descritta in maniera encomiabile e dettagliata, che ha conosciuto gli orrori della guerra, i soprusi, ma che poi attraverso la poesia è stata ricompensata con le tante attestazioni di stima di poeti ed amici.» |
Inserito il 04/05/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "Ottantacinque anni autobiografici" di sergio garbellini |
«È una primavera dai due volti quella descritta in maniera encomiabile e ricca di particolari dall’Autrice e che certamente rispecchia il periodo difficile che tutti stiamo vivendo: da una parte assistiamo all’esplosione del verde con rigogliosi alberi e piante e dall’altra a quel silenzio irreale che domina ovunque e si insinua nell’intimo di ogni animo. Pur tuttavia è un silenzio rotto piacevolmente dal canto melodioso degli uccelli che si rincorrono da un ramo all’altro. All’interno di questo quadro pittorico non poteva mancare una carezza amorosa, che fa da sfondo alla Natura incantevole, ma nello stesso tempo, come osserva la Poetessa, triste e malinconica. Rileggendo la lirica mi è sembrato di essere immerso in tale Natura.» |
Inserito il 29/04/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "Affondo nel verde" di Ela Gentile |
«Una lirica che ti entra nel cuore già da una prima quanto veloce lettura, in quanto trasporta il lettore in quel mondo fantastico ma nello stesso reale dei ricordi. Sono ricordi che rimangono scolpiti in maniera indelebile, anche se non supportati neanche da una foto. Erano momenti felici quelli in cui si poteva godere il sorriso e la gioia tutti insieme. Peccato però perché quei ricordi oggi sono ormai scaduti di valore affettivo, in quanto è venuto a mancare il pezzo certamente più forte. Ma la vita continua, nonostante tutto. Lirica che infonde delle emozioni particolari.» |
Inserito il 28/04/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "Neanche una foto in ricordo!" di Berta Biagini |
«Molto bello e suggestivo il contrasto che si nota nei primi due versi di questa poesia "breve"...il sorriso che scaccia le lacrime e la luce che penetra e spegne il buio. Finalmente la nuova alba sarà allietata dal garrito festoso delle rondini. Una poesia che nella sua brevità sprigiona gioia, serenità e pace. È un augurio che quanto prima si possa uscire dall’incubo del malefico e micidiale virus.» |
Inserito il 28/04/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "La nuova alba" di Sara Acireale |
«Una riflessione acuta e puntuale, dal ritmo incalzante, ritmo reso tale soprattutto dai versi senari e settenari, che scorrono leggeri, ma, nello stesso tempo, sono incisivi per il loro profondo contenuto.
La pandemia e il disagio sono resi nella loro totalità: chiusura nelle proprie abitazioni, con l’inquietudine che cresce, la gente si sente sola e smarrita, le chiese sono chiuse; eppure il cielo è terso e pulito e la rosa splende nel giardino. Ma poi il Poeta si rivolge all’uomo di oggi, si rivolge a tutti noi, che certamente abbiamo sbagliato nell’approccio con la Natura, la quale non è per nulla incline a fare sconti. Devi essere amico, conclude il sensibile Autore, della dolce natura o col demone ignoto sarà molto dura. Si spera bene» |
Inserito il 28/04/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "La vita sospesa" di Michelangelo La Rocca |
«Bastano pochi versi ma tanto incisivi per esprimere con forza uno stato d’animo particolare. Un raggio di sole sosta sul muro e a stento si allunga e poi pian piano scompare. Lunga è la notte, ma un nuovo giorno non tarderà ad albeggiare.» |
Inserito il 28/04/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "Notti di veglia" di Marisa Amadio |
«Ad ogni ritorno di primavera vive il ricordo della propria anima gemella, che, come la primavera, inonda l’anima di luce e di colori. Da questi versi, stilati con la penna d’oro del cuore, sgorga tutto l’affetto e l’amore profondo che va al di là di ogni confine e capace di vincere la morte.» |
Inserito il 28/04/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "All’anima gemella" di emiliapoesie39 |
«Leggendo quest’altro componimento del sensibile Giacomo, mi è venuto in mente un detto in dialetto salentino che sentivo sin da bambino "Fazza Diu" (Faccia Dio... lasciamo fare a Dio), dove si avvertiva una certa rassegnazione per tutto ciò che poteva accadere. E in questi versi, stilati quasi di getto secondo lo stile del Poeta, io vedo una certa rassegnazione quando si dice... non riesco più a piangere... urlare serve a poco... perfino la luna è diventata nemica e le stelle non hanno più poesia. Sembra indifferente tutto ciò che circonda l’essere umano. Un grido di dolore si eleva da queste parole che toccano il cuore...è un dolore che da particolare diviene universale, e proprio in questa universalità sta l’essenza della poesia.» |
Inserito il 28/04/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "Comu veni si cunta" di Giacomo Scimonelli |
«Fantastica e piacevole fiaba in cui l’estro dell’Autrice si sbizzarrisce per mettere insieme giochi, giocattoli ed affini che un nonno previggente e conservatore ha stipato nella soffitta, per la gioia del nipotino, che contento va a rovistare, a trovare e a meravigliarsi per tutto quel "ben di Dio". Quanto è stato bravo il nonno a conservare tutto ciò...e per me, solo per me. E sul più bello sente il suono di un orologio a cucù che lo avverte di scendere giù. Peccato per il piccolo esploratore... avrebbe esplorato ancora. L’Autrice sa emozionare con queste sue fiabe musicali e dal ritmo incalzante sia piccini che adulti. Quartine ben costruite che si leggono d’un fiato.» |
Inserito il 27/04/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "La soffitta del nonno" di Vivì |
«È certamente amore quello che si respira nella dolce melodia del vento. Trovo sempre nelle poesie dell’Autrice quel particolare tocco nelle belle e suggestive immagini che infondono sentite emozioni.» |
Inserito il 26/04/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "Batticuore" di Stefana Pieretti |
«Già il titolo mi pare emblematico per la riflessione che l’Autrice propone oggi al lettore. È un periodo oscuro quello che stiamo attraversando e ci vuole tanto coraggio per poterne uscire. Per fortuna si intravede una luce in fondo al tunnel.» |
Inserito il 26/04/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "Oscurità da detergere" di Berta Biagini |
«È vero quello che scrive l’Autrice: la sera è arrivata improvvisamente come un fulmine a ciel sereno. Il velenoso virus ha sconvolto le nostre vite, relegandoci a casa; ma ci ha fatto scoprire i valori veri ed unici della vita. Ed allora se pure la notte è triste, aspettiamo con ansia un’alba radiosa, che certamente non tarderà ad arrivare.» |
Inserito il 26/04/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "La mia notte" di Franca Merighi |
«Attraverso il mito greco della calendula, il bravo Autore, con un bel verseggiare libero da schemi metrici canonici, esprime in modo sentito e partecipato, tutto il dolore e la sofferenza di questi giorni difficili e molto critici. Da una parte i malati che riempiono gli ospedali e dall’altra la lunga attesa, molto spesso snervante, dei reclusi a casa, come in una gabbia. La speranza è che quanto prima possa aver termine tutto questo.
Molto significativi e di impatto emotivo mi sembrano gli ultimi versi, dove il Poeta fa notare tutta la fragilità umana di fronte al nemico invisibile.» |
Inserito il 19/04/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "Calendule" di Duilio Martino |
«Bella e significativa poesia che riflette in maniera molto particolare la realtà che tutti stiamo vivendo in questo periodo difficile e critico sotto molti aspetti. A volte la solitudine fa da sfondo a questa irreale situazione e non sempre si riesce a dominarla.
Nonostante tutto alla fine subentra il raziocinio e la volontà di vedere oltre e guardare quello che succede intorno a noi... tanta sofferenza e sacrifici di ogni genere. Ed allora anche una preghiera si eleva col cuore al cielo affinché presto tutto possa ritornare come prima.» |
Inserito il 19/04/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "La danza della solitudine" di Marinella Fois |
«Già nella Bibbia si legge che la vita dell’uomo sulla terra è una continua lotta... militia vita hominis super terram. Ed allora a nulla vale cercare dei sotterfugi per allontanare da noi determinate cose. Occorre essere consapevoli del nostro stato, della nostra debolezza e fragilità. Una poesia che fa riflettere.» |
Inserito il 18/04/2020 da Alberto De Matteis alla poesia "La lotta continua" di Franca Merighi |
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7987 commenti trovati. In questa pagina dal n° 6637 al n° 6608.
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