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Trovati 343 commenti di Alessandro Sermenghi
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«Questa poesia, come altre di Vivi‘, risalta quella vita ciclica che noi vogliamo. Qui alterna il maltempo, alla serenità che sprigiona la fine del temporale con la vista dell’arcobaleno, anche alla protezione della nostra casa durante le avversità, vedendola nel contempo un nido d’affetto. Bella poesia semplice adatta a tutti che lascia il lieto fine.» |
Inserito il 18/09/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Nuvola nera" di Vivì |
«Sì...//sorridi e perdona...// ma fallo con gioia, ma perdona prima te stesso che in precedenza non hai saputo portare avanti un modo per evitar l’astio o lo scontro. Quindi fallo prima per te stesso... per una serenità interiore, giustificando il motivo alla tua coerenza, per non cader in fallo da perder il proprio equilibrio decisivo... ma se saprai dosare il dono dell’estremo giudizio, sarai Re.» |
Inserito il 14/09/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "La paura di chi non sa perdonare" di Giacomo Scimonelli |
«Poesia che trasmette una sensazione di eterno, con la sicurezza d’essere sempre nel presente, o dove il futuro appare altrettanto sicuro. Il ritrovarsi è nella volontà, quell’intenzione indeformabile resa quasi l’unica meta già raggiunta, perché l’infinito sia finito in un incontro dove le anime possano sempre gioire.» |
Inserito il 10/09/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Ti riconoscerò" di Giuseppe Buro |
«Cronaca di un’innamoramento che diviene un amore incontrollato e travolgente, dove quel distacco descritto in chiusa ne sconvolge gli animi. I particolari atteggiamenti degl’innamorati descritti armoniosamente che portano alla travolgenza, trasformano la lettura in qualcosa di molto piacevole e coinvolgente da farne ristoro all’animo.» |
Inserito il 10/09/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "E sempre ritornano" di Giacomo Scimonelli |
«Sara in questa poesia appura come possano passare i secoli ma le reazioni allo sconosciuto sono sempre dovute alla diffidenza, e si trasformano in odio. Per esempio, pensando alle parole del Boccaccio testimone degli anni della peste, si ravvisano gli stessi presupposti della poesia di Sara... Pensando ai circa 200 stati del mondo d’oggi il confinante deve rimanere a casa propria altrimenti gli si sbarra la strada... vari esempi nella storia confermano il declino dell’intelligenza umana con questi episodi che possono arrivare a toccare anche personalmente. Non mi dilungo oltre perché la poesia ha le chiavi di lettura adatte al tema scottante che si delinea, ed una forma di preghiera come risoluzione.» |
Inserito il 10/09/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Odio sociale" di Sara Acireale |
«Una poesia politicamente corretta, in una nazione saccheggiata dai tanti mercenari che si sono susseguiti nel tempo. Spesso dove avvengono scontri interni, con scuse banali c’è chi invade come sciacalli sulle prede, per vedere cosa c’è da prendere o da guadagnarci. Dopo le azioni predatorie di tutti, vicini e lontani, c’è chi rimane senza tanti scrupoli. E qui con il commento di Sara che occorre una forza multinazionale di pace inviata dall’Onu per disarmare, con la speranza di ristabilire la pace. Ma come evidenza la poesia, i giacimenti sono più importanti della pace.» |
Inserito il 09/09/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Afghanistan" di Giuseppe Mauro Maschiella |
«Spesso nelle malinconiche poesie del poeta Giacomo emerge una vita di rimpianti dove appare un amore perduto per un imprudente errore proprio. Questo insegna che saper ascoltare il partner e le sue esigenze, conta tanto e non farlo potrebbe compromettere il rapporto. Ma capita a chiunque, lasciandoci i preda ai rimpianti come termina questa poesia. Una poesia che fa capire che la saggezza approda in noi troppo tardi... nel contempo il poeta ci mette in guardia in questa vita a senso unico, spesso, senza la possibilità di invertire la marcia.» |
Inserito il 09/09/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Troppo tardi" di Giacomo Scimonelli |
«Farsi sconvolgere dalla vita basta quel pensiero sbagliato. Qualcosa in noi ci solleva nel tempo da far passar la tramontana.» |
Inserito il 05/09/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Tramontana" di Sara Acireale |
«La prima collina ed il susseguirsi di altre cime... la poetessa ha un pensiero intenso verso quei luoghi dove la pianura finisce e comincia quella diversità in quota, dove i profumi sono più intensi, che la fan rivivere e sognare... forse giovani momenti felici... perché è //lecito sognare// e //tutto in un’altra prospettiva appare//.» |
Inserito il 05/09/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Di qualunque posto amo le colline" di carla vercelli |
«Questa notevole vista poetica del mare è pura e reale... il poeta riesce sempre a dare l’idea più giusta con poche parole mirate. Vista che travolge e fa rimaner abbandonati alla natura. Congeniale approccio.» |
Inserito il 04/09/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Ti racconto il mare" di Giuseppe Mauro Maschiella |
«Il bravo poeta vuol indurre il lettore a comprendere l’importanza delle lacrime versate per i nostri vivi sentimenti... sempre vivi all’interno della nostra anima sensibile... chemmai spariranno. Nascondere le lacrime è nascondere lo sfogo del sentimento... ripeterle è uno sfogo recondito che bisogni ha ancora, ma non sempre perché andavano sfogati in tempo. Una poesia che si apprezza per la schiettezza del sentimento che generalmente si tende a nascondere.» |
Inserito il 03/09/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Nel pianto trattenuto" di Giacomo Scimonelli |
«Presagio di un’oppressione imminente e devastante. La propria idea di libertà svanisce improvvisamente e compare la paura che riemerge da avvenimenti passati in contrasto al proprio voler essere... lasciare la terra nativa è il primo pensiero quando ci si sente indifesi e la diplomazia stenta a trovar soluzioni. Creando l’ONU (proprio uno dei primi aderenti fu l’Afghanistan) si sperava in una polizia internazionale permanente, almeno per il rispetto dei diritti dell’umanità... ma quando gli inviti alla democrazia non bastano rimangono conflitti ed oppressioni da sanare diversamente prima di mietere altre vittime.» |
Inserito il 29/08/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Ritorno all’inferno" di Sara Acireale |
«Il nostro orgoglio... oltre per la bandiera, viene per la lingua parlata. L’italiano... la nostra lingua or si mischia alle altre europee senza il valore che merita. Abnegata, un po’ derisa da chi non la conosce... ma virtuosa e ricca di particolarità innegabili, sogno di poeti e di lettori e dei fondatori... che con grazia questo bravo poeta ripone gli onori e l’alloro meritato.» |
Inserito il 27/08/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia ""Cum s’ha da fè sa ‘sti fioi? "" di Antonio Terracciano |
«Orme che si rincorrono... come per cercar una soluzione dove non c’è. Rimanendo a pensar che il futuro sarà una croce, tanto da non voler contemplare altro tempo da spendere... mentre il futuro passa diventando quel presente chemmai non mente, come il passato. Ma quel costante pensiero che insoluto rimane, fa cadere lacrime senza fine... ma che fine avranno quando anche l’umano sfogo cessa, il cervello spegne la fatica per lasciar posto al buio // desolazione e tanta nebbia... una nebbia che mi culla e più non mi abbandona //... ma quella culla è vuota ed ha un sol posto... il più ingrato allo sforzo iniziale, quello che non lascia perdere cercando soluzioni.» |
Inserito il 27/08/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Restar soli" di Giacomo Scimonelli |
«Un sogno... Quel quotidiano respiro della mente che Carla in questa sua opera sa schiudere abilmente in un risveglio che ne permetta la comprensione del sentimento provato e lo conservi intatto.» |
Inserito il 24/08/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "La mia mente vola via" di carla composto |
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«Il poeta esprime il proprio desiderio aprendo una stupenda panoramica sul sentimento tratto da uno dei nostri principali sensi. La vista ci dà sensazioni quasi complete, in simbiosi, come per incanto fa attivare altri organi del nostro corpo che mantengono vivo il sentimento provato. In una descrizione poeticamente dolce, Giacomo mette in risalto l’attività permanente svolta naturalmente dagli occhi e dal pensiero costante// Sì, i miei occhi ti trovano sempre //... autenticando l’amore totale e duraturo.» |
Inserito il 23/08/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Come io vorrei" di Giacomo Scimonelli |
«Tutti i popoli della terra lottano per un’indipendenza nel proprio paese dove regni democrazia e dove il diritto dei cittadini sia onorato, ed equilibrato al dovere. Ciò comporta esodi, scontri e continui tumulti prima di raggiungere l’obiettivo che si otterrà solo con la perseveranza dei propri ideali. Anche per l’Afghanistan dovremmo tutti attendere le nuove politiche legate al cambio di fazione, sperando che non continui a prevalere l’intolleranza ed il sopruso che la poetessa abilmente ci descrive con una lirica ben cadenzata.» |
Inserito il 21/08/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Tornano belve al potere" di Sara Acireale |
«Quest’attesa sa calcare nel tempo... segue le orme di un destino che l’abile poetessa ci porta fino in chiusa vestito di nero... smarcandolo con parole, sazie di speranza.» |
Inserito il 20/08/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "In attesa" di Sara Acireale |
«Quando il sale brucia sulla pelle il ricordo di bei momenti ci appare presente, perché intense sono entrambe le sensazioni. Ci si abbandona nei più bei ricordi come se la nostra mente li avesse archiviati nello stesso punto... più vicino alle nostre esigenze per renderle reversibili.» |
Inserito il 20/08/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Sapore di sale" di carla composto |
«Questa poesia autocritica nell’intento che pare invano, è tanto visibile e sentita per l’impegno e per ogni tentativo che la poetessa esprime. Nel descrivere, ogni poeta con la propria sensibilità narra sempre l’argomento a lui toccante. Con le proprie strofe porta l’attenzione a pericoli e fasi della vita a cui tutti poniamo dubbi, spesso senza renderne la gratitudine per il valore che esprime... ma tutto resta..e... anche se fosse solo un lettore che comprende, sarebbe una conquista.» |
Inserito il 20/08/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Inutile tentativo" di Franca Merighi |
«Il bravo autore con molta sensibilità calca le scene vissute quel 12 agosto 1943, quando un atto terroristico premeditato e curato in ogni dettaglio per annientare la volontà della popolazione italiana intimidendola, con la vigliaccheria che contraddistingueva i nazisti ed alcuni collaborazionisti della Repubblica di Salò, venne compiuto una eccidio della portata di 600 persone, di cui solo inermi residenti di questo comune del Lucchese.» |
Inserito il 16/08/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Sant’Anna di Stazzema" di Giuseppe Mauro Maschiella |
«Un amore smisurato contro... l’impossibile. Un sostegno d’amore che permane con l’immagine più bella... quell’immagine ancora nitida, che rimane solo dietro ad un velo per rappresentare la regina della bellezza. L’impresa ardua del ricordo che ripiomba su errori ben chiari, ma vede anche tutti quei bei momenti indimenticabili che affiorano ad ogni movimento, in quei ricordi degni di lei.» |
Inserito il 10/08/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Quantu si bedda" di Giacomo Scimonelli |
«Ululati che sono la voce del cuore... quelli che non riescono a cambiar le cose ma incidono nel nostro vivere comune... è il modo per denunciare... come un collante dove posa s’attacca e se vuoi toglierlo devi raschiarlo via... perché quell’ululato rimane in altri cuori tormentati dalle stesse necessità e non andrà mai via... anzi, si propagherà per echeggiare nella nostre storie. L’instancabile eco.» |
Inserito il 08/08/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Abbaiare alla luna" di Michelangelo La Rocca |
«La vergogna è già dentro a quelle persone che sparlano, che disprezzano senza volersi confrontare direttamente. Gli occhi parlerebbero... non sanno sparlare... quindi ogni confronto diretto metterebbe l’animo in subbuglio e, proprio la vergogna ne scuoterebbe la coscienza per aver criticato senza possibilità di appello. Dal nonno si può accettare sempre quella giusta selezione tra chi ci circonda.» |
Inserito il 07/08/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Talìatimi nti l’occhi (Guardatemi negli occhi)" di Giacomo Scimonelli |
«Tutto cambia... all’inizio non puoi rendertene conto. Il sogno non si realizza e ci si adatta alla soluzione più vicina, senza pensare che la nostra forza e perseveranza son le migliori armi per ottenere il nostro desiderio più profondo.» |
Inserito il 07/08/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "ALL’ ALBA della VITA" di Aldo Messina |
«Tutto il gregge segue il padrone... comunque ti tratti. Differenziarsi dagli altri, significa prendere un’altra direzione, dovuta ed obbligata, quando si comprende che la strada porta alla morte di tutti.» |
Inserito il 07/08/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Il gregge" di Giuseppe Mauro Maschiella |
«Decentrare la vita verso un’altra realtà...quella dell’immaginazione, per compararla quotidianamente, convivendo per entrambe le necessità. Sintesi di un passaggio che si inserisce probabilmente in un contesto molto più ampio ed ancora inesplorato, dove il poeta periodicamente ci vuole condurre con le sue poesie come per farci provare sensazioni che possono essere nuove anche per lui, dove i due mondi si uniscono.» |
Inserito il 02/07/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Sotterfugio d’amore" di Giacomo Scimonelli |
«L’intento così palpabile che trasmette la poetessa, effonde nell’animo del lettore quell’intensa voglia d’amare.» |
Inserito il 30/06/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Farò" di Maria Manzari |
«Immediatamente avviene l’istante... come può un orologio misurarlo? Giustamente il poeta lo raffigura un enigma inquantificabile nella scala metrica delle ore. Ma un istante si vive ugualmente... anzi, può essere più immenso di una vita intera.» |
Inserito il 30/06/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "L’istante" di Giuseppe Mauro Maschiella |
«Questa nostalgia diventa tattile al lettore... invocare dentro se quel nome... raccogliere appunti in ogni attimo della vita quotidiana fino al momento del sonno per lasciarsi coinvolgere con i pensieri più vivi, riportando in sé quel nome... ed un posto vuoto, sentendolo occupato come sempre.» |
Inserito il 28/06/2021 da Alessandro Sermenghi alla poesia "Il tuo nome" di Giomiri |
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