| «Nell'alternanza di quel pianto, che si scioglie in riso, c'è quel pugno, che conserva un silenzio che diventa sempre più difficile da trattenere. Perché siamo sempre noi a trattenere le paure degli altri?» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Parlami" di Dalassa |
| «La diversità non esiste. Siamo noi a crearla, con i nostri preconcetti, la nostra iposcrisia, gli stereotipi con cui la rivestiamo, l'indifferenza con cui la ingioielliamo.» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La ballata del diverso" di Berta Biagini |
| «Se fossimo sempre in grado di decifrare i messaggi di quei segnali di fumo... eviteremmo di farci sorprendere dal brontolìo del tuono, che ammutolisce i pensieri e immobilizza i sogni.» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Segnali di fumo" di Vivì |
| «L'amore, soprattutto quello corrisposto, è un'esplosione a getto continuo: vulcano che lancia lapilli, girandola pirotecnica che illumina la notte del cuore, delizia che non si vorrebbe mai lasciar finire con i tradizionali tre botti con cui si concludono i fuochi d'artificio...» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "In te" di Asociale |
«Ma quel chiodo una volta aveva una funzione... Allora forse si tratta soltanto di un'attesa, di una pausa tra un quadro e un altro, il quale aspetta soltanto di trovare un supporto adeguato...» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Chiodo" di Aldo Bilato |
«Vivere nel sogno le più belle avventure, esplorare i luoghi lontani e ritrovare quelli del cuore... Incontrare le persone del passato e quelle del futuro... E nel momento in cui ci accorgiamo che il risveglio è ormai imminente, ci aggrappiamo come l'edera al tronco dell'albero, con tutte le nostre forze, prima di essere strappati dalla realtà che perfidamente ci rivuole tutti per sè. Ma la prossima notte attende...» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'ora dei sogni" di Miky 71 |
| «C'ho provato anch'io, col flit, ma non sempre ha funzionato... La prossima volta, però, userò la paletta... molto più sicura, anche perché credo di avere una discreta mira!» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Contro le persone moleste, occorre" di Citarei Loretta Margherita |
«... Ed è proprio indossando la corazza della Superbia che si commettono torti e soprusi, si negano aiuti e comprensione, si schiacciano gli altri come formiche. Quante volte Superbia è diventato sinonimo di Potere...» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Superbia" di Splendido Leotta Michele |
| «Non è soltanto fantasia, purtroppo... Quante volte incontriamo persone che, in un primo momento, ci sembrano messaggeri divini, venuti in nostro soccorso e poi... ma soltanto quando è troppo tardi, ci accorgiamo che stanno imbrattando la nostra vita, la nostra anima, il nostro passato e futuro...» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Demone" di You Don’t Know Me |
| «"Diverso" non doveebbe fare rima con niente. Nel corso dei secoli, con questa parola si è giustificato lo sterminio di intere popolazioni, per non parlare di alcune categorie sociali, che rappresentavano l'incidente, lo sbaglio, l'anomalia...» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ospiti dello stesso posto " di Aldo Bilato |
| «Tutti uguali e diversi, proprio perché unici, nella nostra inconfondibile essenza!» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il ragazzo "verde" " di laura marchetti |
«Quante "pecore nere" hanno contato, le menti del conformista, dell'ipocrita, del razzista... Ma se siamo tutti pecore nere... allora, forse, i diversi sono proprio loro!» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Pecore nere " di Saldan |
| «La Storia, purtroppo, non fa altro che mostrarci il volto crudele dell'uomo, che per paura di chi non conosce preferisce annientarlo, cancellando la sua "diversità" dalla faccia della Terra, perché non venga "inquinata" dall'imperfezione!» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'Uomo Inverso" di Andrea D’Alfonso |
«Conformismo ed ipocrisia: soltanto coloro che ne sono stati contagiati non riusciranno mai a capire il concetto di unicità nella diversità. Si ritroveranno soli e abbandonati come cani "dimenticati" all'autogrill di un'autostrada...» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Una strada ordinata" di Michele Serri |
| «E' proprio così: ognuno di noi porte dentro di sè qualcosa che lo rende "diverso" cioè unico nel suo genere, inimitabile, inconfondibile. Conoscersi veramente, intimamente, cercare di capire, mettendoci nei panni altrui, aiuterà a superare le barriere della "differenza" e della "diversità".» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Nous sommes faits ainsi" di Jeannine Gérard |
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| «E' davvero un percorso difficile, imparare ad accettare l'unicità, quindi la "diversità", delle altre persone, soprattutto quando hanno ricevuto in "dono" l'etichetta del "diverso". E' una progressiva consapevolezza del fatto che, forse, i "diversi" siamo proprio noi, così puliti, ordinati, profumati...» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lei" di Annamaria Barone |
| «Come non condividere questa bella fiaba, che con tanta soave tenerezza, ma altrettanta semplicità e chiarezza, ribadisce un concetto che tendiamo spesso a dimenticare: ognuno di noi è unico ed irripetibile. Proprio per questo ogni individuo è assolutamente diverso dall'altro.» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il dono della diversità" di Angela Rainieri |
| «verità profonda e amara, che descrive esattamente l'atteggiamento infantile e un po' vigliacco di coloro i quali si sentono "perfetti"...» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Saresti come me" di Rita Stanzione |
| «Il rispetto per la persona, nellla sua unicità, quindi diversità rispetto ad ogni altra, è un obiettivo che purtroppo è ancora molto lontano dall'essere raggiunto. Il nostro atteggiamento è ancora legato a stereotipi, perbenismo, ipocrisia e spesso non siamo nemmeno in buona fede, visto i disastri che la Storia ci tramanda...» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Bello anch'io... No tu no!" di Carlo Fracassi |
| «Grandissima e profonda verità, in queste parole. In realtà ogni essere umano è uguale e diverso da ogni altro, ma solo unicamente perchè, come le impronte digitali, non esistono due individui perfettamente uguali tra loro (a parte i cloni). Spetta a noi aper valorizzare ogni individualità come portatrice di "irripetibili valori", come ben evidenziato da questa appassionata lirica.» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Una grande lezione di vita" di Raggioluminoso |
| «Il concetto di "diversità" è uno stereotipo nato dalla cultura dell'ipocrisia. In realtà tutti siamo "diversi" nella nostra unicità. Purtroppo, invece, spesso vengono etichettati con questo termine popoli, culture, usanze, religioni, disagi fisici e psichici... Ma questo è soltanto razzismo. E pensare che dovremmo considerarci tutti semplicemente "esseri umani"...» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Non sei diverso" di Daniela Pacelli |
«Eppure tutti noi siamo "diversi" soltanto perché "unici" nella nostra essenza, non perché appartenenti ad etnie, religioni, culture, costumi "differenti". Allora che è davvero l'"altro"? In nome della presunta "diversità" di qualcuno, si sono compiuti crimini efferati, annientamento di interi popoli, emarginazione di intere categorie sociali...» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Urlando l'assurdo" di Pierino Balducci |
| «La "mia"clinica bianca si chiama "Fonteviva". Lì si sono consumati i giorni più dolorosi della mia vita, assistendo mia madre. Quando entri in un luogo come quello, ti senti addosso mille occhi che ti supplicano, ti implorano di portarlo via, a casa... Ogni volta che uscivo da quel luogo, mi sentivo così vuota e in colpa che avrei voluto sparire...» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La clinica bianca " di laura marchetti |
| «Ma siamo sicuri di non essere noi, invece, i diversi? Noi che non vogliamo vedere il disagio, la malattia, il dolore, la sofferenza... Dovremmo essere noi, con il nostro perbenismo, ad essere compatiti.» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'urlo" di Dany Blasi |
| «Il disagio mentale fa più paura della malattia fisica, perché non si vede, spesso chi ne soffre non viene creduto. Un ammalato fisico suscita comprensione, attenzioni, solidarietà, ma il paziente psichiatrico viene confuso con una persona capricciosa, calcolatrice, che gioca a fare il "matto"... E quando deve essere curato per qualcosa di fisico, nessuna struttura lo vuole, perché è "pazzo".» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'orario delle visite" di Silvia Cingolani |
«Non importa ciò che appare esteriormente. E' dentro, che l'eruzione vulcanica continua, con il suo mare di lava che lentamente avanza, incenerendo tutto ciò che trova lungo il suo percorso. Asciutta, cruda e dalle idee chiare!» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Stigmate" di ascara |
«Mi viene un brivido, pensando ad una vita pianificata, di cui conosco già l'inizio e la fine, le varie opzioni, dalle quali l'imprevisto è escluso e le mie passioni, che implodono in un rogo che coinvolge soltanto me, finendo per ridurmi in cenere. Chiedo persono per essere andata fuori pista, ma questi veri hanno fatto scattare una molla incontrollabile!» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Con il secchio ai piedi sei tranquillo" di Jack Pastore |
«Fosse così semplice fregar le mani, per accendere i pensieri, come si fa quando si sfrega il bastoncino sulla pietra focaia, per far scattare la scinticca che accende il fuoco. Bisogna saper aspettare tempi migliori, ritentando di quando in quando, finchè... la scintilla riappare.» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Monotonia" di Giorgio Lavino |
«... E il cuore in fiamme sceglie proprio la notte, per accompagnarne la voce con la sua melodia. Lontano dal fragore delle cose, saprà fondersi con l'armonia delle stelle, per essere ascoltata.» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Melodia " di Daniela Ferraro |
| «Mai nessun rappporto potrà essere più intimo di quello che lega una madre ai suoi figli, mentre li sente crescere dentro di sè!» |
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Inserito il 11/07/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Solo io e te" di Gerardo Novi |
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