| «L'uomo odia la determinazione delle donne, quella volontà che fa loro compiere, sempre, delle scelte, anche controcorrente, sofferte, devastanti. Finché sembra che ci siano ostacoli insormontabili perché una storia d'amore abbia la sua naturale evoluzione, dichiarano grande sentimento, fanno promesse, sognano rosei futuri... Poi, non appena la situazione si appiana e capiscono che è giunto il momento di compiere delle scelte... se la danno a gambe levate!» |
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Inserito il 23/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il non coraggio di dire" di Daniela Pacelli |
| «L'amore può donare vita ad una bambola, ma quante donne si trasformano in bambole, tra le mani di uomini sbagliati...» |
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Inserito il 23/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Come una bambola" di You Don’t Know Me |
«Ritirarsi, allontanarsi, salire in alto, dove la stagione sembra ancora invernale... con quei comignoli e quel fumo, che gioca a fare i ghirigori. E' forse una resa? No, è semplice pausa di riflessione, che ha bisogno di silenzio, per ascoltare soltanto una voce, quella interiore, che qualche volta ha il diritto di parlare.» |
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Inserito il 23/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ritirata" di Aldo Bilato |
| «Spirito che non si arrende, che non vuole andare alla deriva, ma sfidare le onde come un delfino a suo agio nell'immenso mare. E non avrà paura del tempo, anche se il sale avrà scavato una ruga sul suo volto...» |
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Inserito il 23/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cavalcando l'onda" di Rossella Gallucci |
| «Perdere a poco a poco la luce... Eppure continuiamo a camminare, ma come ciechi, brancolando nel buio. E tuttavia il sorriso non ci manca, perché attende che la pioggia bagni il volto, per confondersi con le lacrime che ancora scendono... e poi... sarà di nuovo, finalmente, il sole.» |
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Inserito il 23/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un raggio di sole " di Claudio Giussani |
| «Tenere da conto i propri calzari... anziché buttarli alle ortiche. Conviene riparare, sostituire, rimettere a nuovo, perché in fondo, ci siamo affezionati a quei sandali, con i quali abbiamo condiviso tanto cammino... Non importa, se ogni tanto zoppicheremo: con una fibbia nuova potremo riprendere la strada!» |
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Inserito il 23/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sandali per camminare" di Shelly Nicole Del Santo |
| «Qui da noi quel vento si chiama "Favonio". E' caldo, riesce a valicare le montagne e scende a valle, riscaldando l'aria e facendo innalzare di molti gradi la temperatura. Quando arriva, lo sentiamo nella pelle, nei capelli, nelle viscere... e con lui arrivano anche fragranze, colori, sapori da molto lontano... La gente chiude gli occhi e respira...» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mi ritorna il vento" di Rita Minniti |
| «E saremmo tutti così, se la "buona educazione" non ci avesse insegnato a contenere le nostre passioni... Che peccato!» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Passione animale" di Tiffany 70 |
| «Olio bollente, pece fumante, carboni ardenti. rogo che brucia... Questo sì, che è... amore!» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'amore ai tempi dello stress " di Sara Brayon |
«La vedo, nel suo incedere lieve, sospeso tra la terra e il cielo, mentre lascia dietro di sè quella scia che "s'inazzurra"... Scivola silenziosa, al tocco delle sue dita, che tutto trasformano... E il nuovo giorno arriva... Mi hai fatto sognare!» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "D'un sospiro di luna, l'aurora" di Maria Grazia Vai |
«Le età della vita, che ci è sfuggita dalle dita... Ora siamo qui a sfogliare i pochi petali rimasti di quella margherita che sembrava così folta. Eppure c'è stato un tempo in cui giocavamo senza giocattoli, perché ci bastava la fantasia... Possiamo usarla ancora, perché s'è soltanto assopita. Ci aiuterà ad afferare quell'amore che non sappiamo trattenere. Non è accontentarsi: è conquistare una nuova dimensione.» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Devo accontentarmi" di Giorgio Lavino |
| «La Storia dell'umile gente, del popolo che non ha voce, che quotidianamente vive e sopravvive, senza comandare su di niente, tranne che sulla propria semplice esistenza onesta, dignitosa, sincera. Questa è la storia che non leggeremo mai sui libri di scuola... la storia dei nostri nonni, dei nostri genitori... Ma la conserviamo nel cuore, con infinito amore.» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Grandezza " di Rita Stanzione |
| «Vestita di una "felicità" in prestito, anche una notte qualunque diventa fatata, scrigno colmo di gemme, le stelle, nel quale il nostro amore potrà trovare riposo. Delicata e preziosa come filigrana, questa tua lirica, che vorrei conservare, per rileggermela nelle notti d'insonnia!» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Notte speciale" di Calogero Pettineo |
| «Tessere tele, per poi disfarle. Questo potremmo fare, per impedire ai nostri pensieri neri di nascondersi, in agguato, per coglierci nel momento della stanchezza, quando siamo più fragili e indifesi. L'astuzia della preda sconfigge il più bieco predatore, anche quello che abita dentro la nostra stessa mente.» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Calamite difettose" di Berta Biagini |
«E l'hai detto... in infiniti soavi, appassionati, incommensurabili modi... Non devi arrossire, devi soltanto amare! La sensibilità non deve per forza essere soltanto donna.» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Pochi versi" di Moreno il Duca |
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«Sai, è come aver perso le radici. Ci si sente come foglie al vento che non sanno dove posarsi, falene impazzite che continuano a sbattere contro la lampada e non trovano la strada... Sai, io ho perso il papà a otto anni e credevo di aver toccato allora, il fondo... Soltanto ora capisco, soltanto da due anni...» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Petali neri " di Danielinagranata |
| «L'immagine riflessa stuzzica, intriga, ammalia, moltiplica la voglia. La realtà con il suo doppio, per dilatare la passione, intensificando un atto che è pur sempre d'amore.» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cristallo" di Silvia De Angelis |
| «Lo so, la ragione ogni volta me lo ricorda, eppure io continuo imperterrita, infantilmente ad osservare ogni cosa bella, ad amare con tutte le mie forze, sussurrando timidamente a me stessa quelle due parole che proprio non riesco a rinnegare... "per sempre"...» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Dalla vita in poi" di Kiaraluna |
«Molteplici sfumature del bianco... Dal vuoto alla purezza della verginità di un foglio... Lattiginoso muro di nebbia o foschia da Fata Morgana, che si dirada alle prime luci del nuovo giorno, da dipingere sulla tavolozza della vita... Sì! Ho già i pennelli in mano!» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Bianco " di Dalassa |
«E' la giusta Nemesi che colpisce i prepotenti, altezzosi e strafottenti! Dovrebbero essere molte di più, le pulci!» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il leone e la pulce " di Shelly Nicole Del Santo |
| «Vibrisse di gatto sanno percepire ciò che umanamente non si può sentire. Per questo, a volte, accettano di accompagnarci, per insegnarci come si fa ad affrontar la vita da combattenti... Io lo so...» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Felinamente " di Vivì |
«Oggi è stato il primo giorno di sole pieno anche qui, dove abito io. Stamattina le ultime incombenze di lavoro, in una scuola vuota, silenziosa, che già soffriva l'abbandono dell'estate. Il giardino con l'erba alta, non più calpestato dai bambini... I miei, che non torneranno, ormai grandi, gli altri, che rientreranno ai primi freddi. Per me l'estate è sempre una stagione triste. E' terminato un altro anno...» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "21 giugno, inizia l'estate" di Citarei Loretta Margherita |
«Io lo posso confermare... L'ho fatto tutto, il percorso del dolore, rifiutandomi di credere, scacciandolo ogni volta che tentava di avvicinarsi, urlando e piangendo perché non volevo guardarlo negli occhi... Poi, sono andata, ho voluto incontrarlo, ho sostato davanti a lui, che si offriva in tutta la nudità del suo Calvario. L'ho contemplato... ammutolita... prostrata ai suoi piedi... mentre ancora gli dicevo "Non ti credo, non ti credo, non..." Gli ho creduto. Non so come andrà a finire, ma l'ho visto, a Torino, il volto di Cristo e ancora adesso, mentre ti leggo, piango, ma senza più rabbia...» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La caduta dell’uomo" di Arelys Agostini |
| «Non è soltanto romantica, ma anche sottilmente sensuale. Mescolando con sapienza e al punto giusto i due ingredienti, il cocktail diventerà certamente... esplosivo!» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sentimento equivalenza d'amore" di Splendido Leotta Michele |
| «Spiare l'amore altrui non è soltanto osceno, è solitudine estrema, percezione distorta della sessualità, bisogno di provare piacere per "luce riflessa", temendo di non essere in grado di donare e donarsi con amore.» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'amor spiato" di Gerardo Novi |
«Il segreto dell'esistenza è racchiuso tutto lì: tra quei due battiti, che possono essere distanti anni luce o talmente ravvicinati da confondersi uno nell'altro. A noi la scelta di come riempire quell'attimo d'infinito. Al destino la facoltà di quantificare la durata tra quel tic e quel tac dell'orologio dell'esistenza.» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tra il primo e l'ultimo battito" di Angela |
| «E' vero, non è soltanto una sensazione: l'ultimo quarto d'ora, prima che il sole scenda dietro le montagne (nel mio caso) è interminabile. Io l'ho filmato. E' un'agonia tremenda, come quella del moribondo che non vuol lasciar la vita, eppure sta morendo. E proprio nell'attimo in cui la luce viene ingoiata dal crinale, anche la natura tace, come nel momento in cui quell'uomo sulla croce esalò l'ultimo respiro. Ancora oggi, nel rivedere quel filmato, provo lo stesso disagio di colui che osserva la Morte in azione, con la macabra curiosità di un guardone.» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Notte profonda" di You Don’t Know Me |
«Continua ad urlare la rabbia, lo sdegno, per quel genere umano, che permise agli oppressori di perpetrare l'orrore e di negare, come ancora oggi qualcuno di permette di affermare... Quante generazioni ci vorranno perché si giunga ad un ricordo neutrale? Spero non ci si arrivi mai! Chiedo scusa per questo commento di parte, ma a Milano i deportati venivano ammassati come animali sui carri bestiame che partivano dal famigerato "binario 21". Di quelle famiglie, come quella di Liliana Segre, ben pochi tornarono.» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il gas dietro le sbarre " di Giorgia Spurio |
«Sì, sono d'accordo! Che "palle" starsene lì all'infinito ad aspettare! Tanto, il più delle volte il nemico ha cambiato strada e ci ha fottuti! Io di solito aspetto sotto la sabbia, con la coda ad uncino già pronta in posizione eretta, ma mi sa che anche in questo caso, mi romperò... la coda!» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Fuma il Tevere (1) " di Luciano Tarabella |
«No, è impossibile sapere, capire quel panico da apnea che fa attorcigliare le viscere e ci morde il cuore... Siamo professioniste, nell'indossar la maschera quotidiana che ci nasconde agli occhi degli altri, mentre, in solitudine, non pensiamo a niente... Sì, potremmo gridarlo in coro: "Tu, che ne sai..."» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tu che ne sai" di Ela Gentile |
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