«Sapremmo riconoscerci, tu ed io, se dovessimo incrociarci per caso in un luogo anonimo, affollato, all'incrocio della strada?... No, ormai ho paura anche di questo, perciò porto sempre gli occhiali scuri: per non vedere, per non ritrovare quello sguardo che me ne ricorda un altro... Camminerò con il bastone bianco dei ciechi, per non farmi beffare ancora una volta dal destino! Mi resteranno nella mente soltanto le parole di questa tua affascinante lirica, che intanto mi affretto a conservare!» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un sogno dentro il sogno" di Daniela Pacelli |
«Eppure è... Boh? Purtroppo sì: amore! Deluso, disilluso, scazzato (ohps! non saprei come tradurre in italiano) Passione di una volta che si è trasformata in monotonia, assuefazione, anestesia... Dov'è finita la trasgressione di una volta? Quando sesso e amore marciavano allo stesso passo? Boh? Eppure è ancora... amore? Beh, magari, forse... "ni"...» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Gocce del tuo profumo" di Aldo Bilato |
«Avvolgersi tra quelle lenzuola, che trattengono la fragranza di due corpi che si amano, trasformandosi in bianche vele, gonfie di vento, che le trasporta lontano, cavalcando le onde della passione... Ah!...Che meraviglia, lasciarsi andare...» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lenzuola di rossetto" di Raggioluminoso |
«Il potere esercitato dal "sultano", che graziosamente concederà a Sherazade di continuare a vivere, purché lo sollazzi con accattivanti storie sempre nuove, per tener desta la sua attenzione... E' ancora lontano, il reale rispetto tra i due sessi...» |
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Inserito il 22/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sudditanza" di Angela |
| «Luogo reale e luogo dell'anima, che qui si riposa; guscio che protegge dalle aggressioni di un'esistenza che graffia e morde e non conosce il velluto. Assomiglia molto al luogo dei miei rifugi, nel quale mi ritiro quando voglio osservar dall'alto la trottola che gira invano e mai si ferma...» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La mia collina di quiete" di Francesco Fabris Manini |
| «Ammaliante, seducente, accattivante... Ed è Sherazade, non Salomè, a danzare per il suo sultano, che già si è arreso all'amore. Morbidamente il ventre accompagna la melodia e le parole, in una promessa di eternità che arriverà ai confini dell'Universo per poi tornare indietro e di nuovo in avanti... immortale oscillare di sensazioni che doneranno il più totale appagamento.» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Le vibrazioni dell'anima " di Barbara Golini |
«E' sorprendente come tu riesca a descrivere, così intimamante e centrandone il messaggio, l'atmosfera di anni in cui io ero adolescente e tu... non ancora nato! E non credo che si tratti di sole competenze musicali e culturali. Tu davvero viaggi nel tempo e nello spazio! Mi fa paura e mi inorgoglisce un sacco avere la sensazione che le generazioni, ogni tanto, si tocchino...» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sally" di Saldan |
«Duello stuzzicante ed intrigante, a colpi di fioretto, con la sua lama sottile eppur tenace, che sa colpire dritta al cuore, senza scampo... Non è contesa all'ultimo sangue, né al gioco dell'inganno, ma il premio in palio è soltanto amore, che non si vince per sfida, ma soltanto per incondizionata resa.» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Singolar Tenzon" di Moreno il Duca |
| «Io so esattamente quali sono state le prime note che ho percepito fin dalla mia primissima infanzia e da allora la musica non mi ha mai abbandonata, nemmeno quando dormo, nemmeno quando sono sola oppure in mezzo a tanta gente. E' la musica interiore, che continua a suonare per me soltanto e di cui sono egoisticamente gelosa. Non potrei vivere, senza percepire il suono di una melodia, qualunque essa sia, ma pur sempre frutto di una sapiente miscela di sette note. E non importa ascoltarla realmente o soltanto con orecchie interiori... Questa è la musica che mi accompagnerà, fino a quando non sarà compiuto il tempo.» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Attraverso la musica " di Calogero Pettineo |
| «Quando i dispettosi rovelli s'intrufolano nella mente per creare confusione, rischiando di trasformare il cervello in segatura, ricorro alla soluzione d'emergenza: mi apro la testa, prendo i "rompiscatole" e li sostituisco con una bella manciata di coriandoli! Il cervello resta fuso ugualmente, ma almeno ci si ride sopra, come se fosse stato contagiato dal virus della "stupidite"!» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Rovelli che fan dispetti" di Giorgio Lavino |
«Meravigliosamente intrigante, come lo fu "il dizionario dei Chazari" di Milorad Pavic o la stessa "Storia infinita" di Michael Ende, libri che offrivano molte chiavi di lettura, una sorta di "meta libri", scritti in un'epoca in cui ancora non si parlava di ipertesti. Perché leggere da sinistra a destra, dall'alto al basso, dal primo all'ultimo capitolo (o frase, o parola? Scopriamo il fascino di una storia, l'emozione dei sentimenti anche attraverso una ricerca più personalizzata e forse... potremmo avere delle sorprese...» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La chiave" di Anna Elvira Cuomo |
«L'ho sognato, l'ho aspettato, l'ho voluto, l'ho vissuto... mi ha sbranata, incenerita... pozzanghera d'acqua sporca che mai più potra ritrovare la sua limpidezza... Come è amaro, il liquore di questi versi... che sento su di me come una seconda pelle.» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Taglio nell'anima" di Lina Sirianni |
| «I segni del tempo sul corpo lasciano intatto lo spirito, che è rimasto quello di allora, quando, adolescenti, nascondevamo i primi rossori. Non importa se gli stolti ci diranno che siamo ridicoli. Perché scrivere "chiuso per cessata attività" sulla saracinesca della nostra bottega, quando abbiamo ancora sentimenti da... regalare?» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Metamorfosi d'età" di Splendido Leotta Michele |
| «Quando mi capita di entrare in un luogo per me evocativo, istintivamente chiudo gli occhi e respiro forte. Mi sembra così di poter inalare di nuovo quell'atmosfera che è rimasta così intatta nella mia mente e nel mio cuore, da poterla ancora "toccare". Così, istintivamente, allungo la mano e loro... sono lì, con me. Grazie, per avermi fatto ricordare queste sensazioni!» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La stanza dei ricordi" di Berta Biagini |
«No, no: è il testone del mio gatto Movie! Tigrato, sguardo severo, poco senso dell'umorismo, pelo folto e soffice... ma predatore soltanto di baci e di coccole... Sicuramente volatile... visto il decollo dal terzo piano dell'altra sera... A parte le considerazioni fuori tema, credo sia importante saper parlare degli animali in una forma diversa dall'arido, freddo e un po' noioso modo di descrivere delle enciclopedie o comunque di un testo scientifico. I bambini tutto ciò che viene presentato loro in modo fiabesco, misterioso, avventuroso, con l'utilizzo di un linguaggio "musicale" e scorrevole... come una poesia, appunto!» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Gufo reale " di Silvia De Angelis |
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| «Sì, lo spero anch'io, lo sento, perché a volte mi pare di percepire quelle gocce di rugiada posarsi sul mio cuore inaridito e allora, forse, sarà il miracolo della vita che ricomincia. Dobbiamo crederci, con tutte le nostre forze.» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Si perde il tempo" di Kiaraluna |
| «Ah!... Se riprendessimo l'abitudine di recitare, cantare, comporre ninne nanne... Il mondo potrebbe tentare di addormentarsi senza pensare più alle guerre...» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ninne Nanne dal mondo (Ciuri di Giardinu)" di Anna Maria Scamarda |
«Sono quelle risatine... che già mi fanno sentire la nostalgia di quelle che ho appena lasciato, non più tardi di dieci giorni fa... Ma già sto pensando alle prossime vocine, quelle sì, davvero piccole, senza denti davanti... Oddio! Ma non sarà che mi sto già comportando come... una nonna? A settembre lo diventerò per 41 "nipotini"...» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Nuvolette ubriache " di Vivì |
«Malinconico rimpianto, che silenziosamente s'introduce nella nostra intima dimora, appropriandosi dei nostri sentimenti, per avolgerli in una coltre di fumo che anestetizza l'olfatto, il gusto, annebbiando la vista ed impregnando la nostra pelle di catrame... Se ci venisse a fare visita soltanto una volta ogni tanto, potremmo anche sopportarla, ma è un'ospite fissa, che tenta di rovinare le nostre serate. Per fortuna dalla finestra entra brezza fresca e leggera, profumata d'amore, che la farà fuggire, almeno per stasera...» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'inquilina" di Citarei Loretta Margherita |
«Diciamo che loro cadono "quasi sempre" in piedi, perché qualche volta non ce la fanno neppure loro. In questi ultimi tre giorni ne sono caduti altri, dai rispettivi balconi e non a tutti è andata bene come al mio... Quanto al "rialzarsi" metaforico dalle cadute della vita... sto osservando i gatti dal lontano 1987, da quando arrivò Artù, il mio primo fratello peloso... Li ammiro, li invidio, li rispetto, li venero come dèi, perché davvero sono guerrieri indomiti, mentre io... Però ogni giorno cerco di prendere esempio, di imparare, di migliorare, anche se so che sarà un'impresa impossibile. Intanto, però, seguo i loro insegnamenti e, almeno, sopravvivo... Coltivo una speranza: rinascere gatta...» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "I felini cadono sempre in piedi" di Silvia Cingolani |
«E bene hai fatto, ad inserire questi versi intrisi d'amore... paterno... nell'argomento "famiglia", perché i nostri fratelli pelosi sono a tutti gli effetti parte della famiglia! E sono anche i messaggeri che arrivano inaspettati proprio nei momenti importanti della nostra vita. Il mio primo gatto Artù, arrivò nel lontano 1987, proprio in un momento buio e mi ha aiutata a ripartire con la vita. Mi è stato fedele compagno per 17 anni e ancora oggi interviene per rimettere le cose a posto. E' stato lui, l'altra sera, ad afferrare per le orecchie Movie, che è "volato" dal terzo piano senza farsi praticamente nulla, tranne un banale taglietto alla lingua. In realtà non è stato salvato soltanto il gatto, ma io con lui...» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il gatto Teo" di Giuseppe Monteleone |
«Quando l'amnesia, oscillando tra le sue punte di diamante e il fondo del pozzo, ci afferra sbranandoci e squartandoci, come l'aquila di Prometeo, noi possiamo soltanto cercare di salire sul palcoscenico della vita e fingere di niente. Ma quella bambola di pezza, io mi immagino sia la Sally di "Nightmare before Christmas", che si scuciva da sola, per scegliere secondo la sua stesa volontà, il momento di arrendersi.» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'altalena delle amnesie" di Giorgia Spurio |
| «Ciò che è falso e ciò che è vero possono essere manipolati in qualsiasi momento, facendo apparire l'uno e l'altro il loro esatto contrario. Ma la verità, quella autentica, dove sta? Difficile, ormai trovarla, mimetizzata sotto a quei cumuli di bugie...» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Debitamente a distanza... ipocrisia " di You Don’t Know Me |
«Ed io mi immagino anche la colonna sonora adatta... che termina con un incredibile stridìo di puntina (come solo con i dischi di vinile puoi ottenere) che ci fa venire i brividi, come le unghie sulla lavagna di ardesia... L'umorismo è dote davvero rara, ma sembra proprio che tu sia un... superdotato!» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'utente non è raggiungibile" di Luciano Tarabella |
| «Ogni manifestazione di vita diventa poesia, se la si sa guardare con gli occhi dell'anima. Allora la quotidianità diventa ricerca, esplorazione, curiosità, meraviglia... voglia di futuro... insieme.» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E' poesia " di Rita Stanzione |
«Proprio in questi giorni, in tv pubblicizzano il "rosario elettronico"... con tanto di litania registrata... per non pregare da soli, ovvero: per poter pregare ovunque come in chiesa! Poveri noi: l'ipocrisia ha qui raggiunto un culmine che davvero sarà impossibile da uguagliare!» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Rosario" di Aldo Bilato |
| «Davvero non fa alcuna differenza, sia che si tratti di animali che di esseri umani. Il messaggio d'amore arriva forte e chiaro e non c'è bisogno di trovare l'occasione giusta per dedicare quelle benedette parole che, a volte, per orgoglio o per vergogna, non riusciamo a pronunciare.» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ricuordate" di Ela Gentile |
«Guai, se un po' di "splendida follia" non si agganciasse agli angoli dei sentimenti! La noia e la monotonia imporrebbero le loro regole, costringendoci ad agire con eccessivo pudore. Non dovremmo aver paura di esplorare i meandri dei sentimenti, alla ricerca di quello "scampolo di vita" che ci riconcilia con il tempo... e il suo destino... Questi versi intensi ed appassionati ci consigliano di osare, per ottenere ciò che ci spetta di diritto!» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ci sono rose da cogliere" di Angela |
| «I destini possono incrociarsi, grazie agli scambi di due binari ferroviari, oppure continuare paralleli senza conoscere le reciproche esistenze. Potremmo continuare a seguire una rotta a caso, o quella dettata dall'istinto, invece preferiamo seguire il binario ordinato, programmato da un destino ci sui non conosceremo mai il gioco. Nel frattempo guardo quel'immagine inquietante che pare in movimento... Mi si confonde la vista: serpeggia, oscilla, sinuosamente si sposta... Distolgo gli occhi. Preferisco non incrociare il mio destino, temento di perdere... la testa.» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Destini incrociati" di Clara Gismondi |
«Come un temporale, esplodono le emozioni abbandonate dalle illusioni che la vita ha sbranato. Pioggia che si mescola a lacrime salate, dolore che sembra non avere sosta. Tuttavia il maltempo non può durare a lungo: ben presto gli squarci del cielo, che lascia intravedere il sereno, ai aiuteranno ad aprire nuovamente il cuore, che, pian piano, ritornerà a sorridere. La Speranza, che dall'alto tutto vede, silenziosamente e serenamente approva.» |
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Inserito il 21/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lacrime tra squarci di sole" di Daniela Pacelli |
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