| «Il romanticismo non è un virus da cui farsi curare, è soltanto una fragilità dell'anima, che è più sensibile a soffrire le pene d'amore. Che male c'è ad affidare quel bacio mai dato... Magari arriverà a destinazione...» |
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Inserito il 19/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ammissione di stracciato romanticismo" di Dalassa |
| «Inutile esortare a dimenticare. Lo sappiamo che il ricordo non potrà morire e quando saremo sole la pioggia ci accompagnerà, ma soltanto per un tragitto più o meno breve. Poi smetterà di gocciolare e rimarrà un'atmosfera plumbea e imbronciata. Non tornerà il sole, questo no, ma potremo camminare sul marciapiedi umido con l'ombrello chiuso.» |
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Inserito il 19/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Dei giorni e delle notti" di Clara Gismondi |
«Grande emozione, per questi versi che mi sento cuciti addosso, ma... come dire... "dall'altra parte della barricata". Io, figlia orgogliosa che non si è mai "abbassata" a dire quelle parole a sua madre... ed ora è troppo tardi. Moglie Altezzosa, che non si è mai "umiliata" a dire quelle parole a suo marito... e potrebbe non avere più abbastanza tempo per rimediare... Quante sciocche remore ci facciamo, perché semplicemente ci vergognamo di manifestare, con semplicità, i nostri sentimenti... Eppure mi commuovo sempre, quando i miei scolari mi scrivono ingenui bigliettini con la penna profumata, nei quali campeggia un cuore con scritto "ti volio bene" ed io faccio finta di non cogliere l'errore...» |
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Inserito il 19/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La mia radice" di Asociale |
«Sì, sta per tornare l'inverno, nella nostra civiltà in agonia... E sarà polare, definitivo. Non importa chi colpirà, chi sarà la vittima sacrificale. Sarà una sconfitta generale di ogni ideale di convivenza civile e temo che non sarà più possibile che scoppi una rivoluzione... Probabilmente emigrerò su un altro pianeta.» |
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Inserito il 19/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Die Macht macht frei *" di Aldo Bilato |
| «Se non fosse una poesia "a tema", avrebbe dovuto essere inserita nella categoria "ribellione" tanto sferzano, come frustate sui denti, queste parole amare. Denuncia, accusa verso la malvagità, l'egoismo, l'avidità, che, quando contagiano anche il potere, diventano l'anticamera di una dittatura... Che prurito alle mani...» |
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Inserito il 19/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cinico potere blasfemo" di Raggioluminoso |
| «Camminiamo tutti con un muro invalicabile proprio di fronte, che minacciosamente ci ricorda che dovremo allenarci duramente, se vorremo soltanto sperare di farcela, a scavalcarlo. Non lontano da casa mia c'è una palestra di roccia: si trova in una posizione incantevole, a picco sul lago, in una zona ventilata. Ho provato ad andare là, per allenarmi, ma al primo chiodo mi sono venute le vertigini, la nausea e girava tutto... Temo che non riuscirò mai a valicare il mio muro... L'unica soluzione è barare, utilizzando un po' di tritolo per frantumarlo...» |
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Inserito il 19/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Prove quotidiane" di Giorgio Lavino |
| «In realtà anche il silenzio può essere una forma di comunicazione e di solito lascia intendere disapprovazone, dolore, malinconia, rancore... Spesso è soltanto pausa, tregua, riflessione e allora ha bisogno di tempi assolutamente soggettivi per superare il disagio. Ma quando la natura e certe circostanze particolarmente favorevoli si mettono d'accordo, il contatto riprende e non possiamo fare a meno di tornare alla vita.» |
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Inserito il 19/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Inarrivabile dono" di Berta Biagini |
| «Perdersi nella notte, come Pollicino nel bosco. E' buio, il bosco, ma siamo troppo stanchi per avere paura. Siamo alla ricerca di un lume che ci riporti a casa, agli affetti perduti. Quando lo troveremo, non dovremo perdere tempo, ma seguirne il bagliore senza mai perderlo di vista... e saremo là...» |
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Inserito il 19/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E' nella sera che ci si affida alla notte" di Doraforino |
| «L'atttesa, spasmodica, logorante, che prosciuga i pensieri o, all'occorrenza, come un fiume in piena, travolge sensazioni come ciotoli, che rotolano sempre più a valle e sempre più velocemente, prima di arrivare al mare e lì quietarsi. Ma quanto dovremo attendere, prima che quei passi si facciano voce...?» |
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Inserito il 19/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Equidistante" di Kiaraluna |
| «Quanta saggezza, in questa "giardiniera" filosofa, che sa cogliere nelle manifestazioni della natura il senso della vita ed il suo valore, che non va sprecato, ma utilizzato per rendere ancora più rigogliosa ogni aiuola, che va coltivata con "cura ed attenzione", perché possa dare i suoi frutti migliori.» |
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Inserito il 19/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La natura è maestra di vita" di Citarei Loretta Margherita |
| «A volte dobbiamo vivizezionarci, per estrarre ciò che si è corrotto, o ciò che più non piace. Affilare la lama, per la precisione dell'espianto. Ma l'anestesia ci permetterà di sopportare il vuoto, in attesa che le cavità siano di nuovo riempite di nuova linfa... Nel frattempo, sarà il regno dell'istinto, follia che che sbrana...» |
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Inserito il 19/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Di spalle squarcio" di Barbara Golini |
| «Ne conosco tanti, anche nel mio ambiente, ma quel che è peggio è che queste dinamiche si stanno verificando ormai anche tra i ragazzi. Un gruppetto di mei scolari, in terza elementare, aveva fondato un "club" a pagamento, per i compagni più insicuri, che vendeva suggerimenti durante le prove di verifica... Ma quando il più "pesante" delle vittime designate minacciò di aspettare i gruppetto fuori da scuola...» |
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Inserito il 19/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Rino e il Leone " di Luciano Tarabella |
| «E' nelle giornate di tregua, che si preparano le manovre per la prossima battaglia...» |
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Inserito il 19/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Oggi son così" di Nutellina Cinzia Pallucchini |
«Oh sì, io credo fermamente agli angeli... anche a quelli che proteggono gli animali... E qualche volta s'innamorano di noi, rinunciano alla loro immortalità e lasciano le loro impronte sulla neve...» |
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Inserito il 19/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La vita oltre il cielo" di Daniela Pacelli |
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| «Disagio e sensi di colpa che esigono il giusto riscatto per quell'ipocrita vita "perbene"? Quanto siamo severi con noi stessi, più impietosi di quel giudizio altrui che non avrebbe proprio il diritto di esprimersi. Cercare delle attenuanti non sarebbe ipocrisia, né vigliaccheria...» |
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Inserito il 19/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Amare gocce di cuore" di Angela |
| «Ho imparato, col tempo, a distinguere la nebbia di città (coltre spessa, opprimente, muro invalicabile, lattiginoso, inquietante) da quella del mio lago (soffici ciuffi di zucchero filato, che si adagiano sul crinale dei monti e sulle pieghe, come l'ovatta sulle casine del presepe). E' la natura, che si esprime in tutta la sua varietà di forme, che tuttavia diventano fonte d'ispirazione per chi le sa cogliere con gli occhi del cuore.» |
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Inserito il 19/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Crepuscoli di nebbia" di Ela Gentile |
| «A quanto pare abbiamo tutti lo stesso vizio! Il mio problema è che non posso rabbonire il vicino di casa con una fetta di torta... Non so cucinare i dolci!» |
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Inserito il 19/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mentre sono sul sito Scrivere" di You Don’t Know Me |
| «Riuscire a disconnettere la ragione... Purtroppo non sempre ci si riesce, a meno che non si riesca ad ingannarla con un potente afrodisiaco...» |
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Inserito il 19/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Urlero' me stessa" di Silvia Cingolani |
| «Quanto sa essere maliziosa, la notte, quando porta con sè profumi che soltanto al buio si rivelano ai nostri sensi... Sapremo coglierli, se resteremo in ascolto delle onde...» |
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Inserito il 18/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La sinfonia del mare" di Danielinagranata |
| «Ho sempre pansato al tempo come un elastico: ora si dilata, ora si restringe e se ti sfugge di mano... schizza via, come un proiettile impazzito, lasciandoci attoniti e senza parole, come un bambino a cui improvvisamente cade in terra il gelato dal cono.» |
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Inserito il 18/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Fugge il tempo" di Berta Biagini |
| «Posso tranquillamente affermare che questa è la regola, salvo rare eccezioni. Purtroppo è nella natura infantile del maschio (perché gli uomini sono un'altra cosa) comportarsi così. Mamme di tutto il mondo: unitevi per insegnare ai vostri figli a prendersi le giuste responsabilità di fronte alla vita. Forse, se ci mettiamo tutte d'accordo, ce la faremo.» |
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Inserito il 18/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Disertato cuore" di Silvia De Angelis |
«Siamo alla resa dei conti? Sembrerebbe di sì, con quell'immagine a sorpresa, proprio dietro alla curva. Avverto un silenzio irreale, addirittura spettrale, con la fuga di quel gabbiano che abbandona lo scenario di quell'incontro... Un pescatore di anime... No, non può essere... la Fede? Io rimando questo tipo d'incontro da una vita e ho fatto un'unica eccezione, per quell'uomo che mi attendeva, dormiente, a Torino... Ma la mia è un'altra storia, che forse ha condizionato la lettura di questi tuoi versi, così coinvolgenti...» |
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Inserito il 18/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Dietro la curva" di Aldo Bilato |
| «Tu dici cielo e mare, io aggiungo cielo e acqua, perché la mia è dolce e non salata, ma la magia è la stessa, perché là, dov'è l'orizzonte, è il confine che, quando sfuma e si fa sfocato, significa che l'amplesso tra i due amanti è cominciato...» |
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Inserito il 18/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Levante" di Kiaraluna |
«Almeno lo starnazzare delle oche del Campidoglio fu utile ai Romani per sconfiggere i Galli! Ahimè, ora temo che questo starnazzare sia di ben altra natura e sarebbe meglio stare attenti a non scivolare sulla saliva lasciata da coloro che leccando leccando... la perdono per strada!» |
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Inserito il 18/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Falsità" di Shelly Nicole Del Santo |
«E questa è la malinconia del lago, che prende i viandanti che si avventurano sulle sue sponde, perché le sue acque non urlano, non graffiano rabbiose con brucioredi salsedine, ma languidamente accarezzano, sussurrano, invocano con nostalgia il ritorno di una chimera almeno... Io, che su un lago ci vivo, lo so...» |
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Inserito il 18/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "In refluir di fiato" di Lina Sirianni |
| «Sì, dormire, perché la paura è lontana... e non sognare, ma ascoltare, lasciarsi ammaliare dalla realtà, che si offre ammantata di magia. Ritrovarsi di nuovo seme, embrione che cresce, radice che si aggrappa alla terra... in una continua evoluzione, che, arrivata al culmne, ripercorre a ritroso il sentiero, per ricominciare, forse... se si riuscirà di nuovo a dormire senza sognare... nel guscio che ci protegge...» |
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Inserito il 18/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Dormire e non sognare " di Vivì |
«Visto che io, oggi, mi sento un po' "rospo" (vedi la mia poesia di oggi) ricoperto di vescicole velenose, ti propongo una passeggiata insieme: io ti proteggerei dalla crudeltà dei prepotenti, tu mi potresti insegnare ad agire con più amore... Inutile dirti che ho assaporato (senza intenzione di mangiarti, s'intende) questi versi con grande gioia, perché amo molto la natura!» |
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Inserito il 18/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La lucertolina" di Citarei Loretta Margherita |
| «Vivo la solitudine dei figli unici e ogni volta che leggo parole di così profondo amore fraterno, mi rendo conto di quanto sia stata privata dalla vita. Queste tue parole mi hanno profondamente commossa e turbata.» |
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Inserito il 18/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Essere speciale" di Gabry Salvatore |
| «Quando la vita diventa una confusa accozzaglia di sensazioni a cui non riusciamo più a dare un ordine e un significato, non resta che il silenzio, sparato alla tempia, per essere sicuri di non tornare indietro. Il suicidio del nostro mondo è cominciato. Ora la reazione sarà a catena. Fin quando sarà un silenzio cosmico. Solo allora si potrà ricominciare.» |
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Inserito il 18/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Delirio n°5 " di Giorgia Spurio |
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