«Ed è amore di terra, di savana, di respiro denso di calore e di sabbia. Maestoso incedere di felino, che punta la preda e poi prende la rincorsa... Un altro sole, riscalda l'Africa, un altro vento... Vorrei lasciarmi andare... làggiù dove la mia mente già riposa... Evocare con immagini, con parole, fondendo i generi in un unico capolavoro...» |
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Inserito il 12/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ed a te vado sospirando " di Giorgia Spurio |
«Inebriarsi di dolcezza, con la frenesia del mitico colibrì dal battito d'ali più veloce... Frizzanti come la spuma del mare, come le bollicine di champagne nel calice, inebrianti come canto di sirena, questi versi che riconciliano con la vita!» |
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Inserito il 12/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sussurri del cuore" di Raggioluminoso |
«Quanta amarezza e quanta disillusione, per questa rabbia che ha fatto il suo tempo... Che fine hanno fatto le lotte sindacali, il dibattito politico, il confronto, la dialettica... che fine abbiamo fatto noi, che abbiamo vissuto quell'epoca e poi, senza nemmeno accorgercene, ci siamo progressivamente assopiti, addormentati... scivolando dal sonno alla morte...» |
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Inserito il 12/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Senza tutto" di Giorgio Lavino |
| «Incalzante richiesta di gesti, nei quali l'imperativo è stemperato dal tono, di amorevole, appassionata, soave preghiera, che, una volta "conquistato l'approdo", si scioglie in sussurro di appagante sonno...» |
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Inserito il 11/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un seducente istante" di Calogero Pettineo |
«Perché alle prime luci dell'alba i sogni svaniscono come bolle di sapone? Vorremmo poterli accarezzare anche alla luce del giorno, senza doverci nascondere nel buio, senza dover aspettare inutilmente la notte, che a volte ci fa paura con i suoi fantasmi...» |
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Inserito il 11/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "All'alba del nuovo giorno" di Berta Biagini |
| «Per un attimo, ci lasciamo andare all'aspetto ancestrale della nostra natura, che cultura, educazione, pudore di solito frenano. Finalmente, per una volta, ci ritroviamo alle origini del mondo, quando la passionalità dell'erotismo non aveva condizionamenti.» |
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Inserito il 11/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Eremo passionale" di Silvia De Angelis |
«L'atto di abbassare le palpebre, davanti all'amore, per vedere con gli occhi interiori, quelli che sanno interpretare i sentimenti intensi, che sanno riconoscere il dono di quel tempo che finalmente non sarà più vuoto. Mi hai fatto volare!» |
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Inserito il 11/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Se ho bisogno di te" di Rita Stanzione |
«Eppure, a volte è necessario camminare al buio, per affinare gli altri sensi, che ci aiuteranno a percepire meglio la realtà che ci circonda e, soprattutto, noi stessi... Mi viene in mente un bellissimo racconto di H G Welles intitolato "Il paese dei ciechi", in cui si racconta di un viaggiatore sperduto che capita in una valle inaccessibile abitata soltanto da ciechi. Pensando di sfruttare la propria vista per diventarne il re, dovrà ben presto ricredersi...» |
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Inserito il 11/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Senza luna" di Kiaraluna |
| «Sì, ne sono convinta anch'io: il sole sorge comunque, ma non sempre riusciamo a vederne la luce, perché i nostri occhi sono ancora annebbiati dalle lacrime. Bisognerà attendere che evaporino, per ritornare a guardare il cielo...» |
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Inserito il 11/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Domani bene o male il sole sorgerà" di Danielinagranata |
| «Note che si perdono nel vuoto, nel silenzio, nella solitudine, là dove nemmeno la natura sembra avere interesse ad ascoltare. Che ne sarà di me, di te... di quel duetto d'amore che aveva incantato l'Universo intero quando l'avevamo intonato?» |
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Inserito il 11/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Di me di te" di Vivì |
«L'angelo della morte ti ha sfiorata per trasmetterti le sensazioni che si provano nell'istante supremo del guado, quando immergeremo i piedi nell'acqua, per passare sull'altra sponda... Sono convinta che, comunque, in quell'istante tutti saremo soli, perché anche chi ci accompagnerà fino alla riva, dovrà aprire la mano e lasciarci andare. Io l'ho letto negli occhi di mia madre...» |
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Inserito il 11/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Silenzio!" di Barbara Golini |
«Terribile, doversi accorgere che ciò che appare non corrisponde a ciò che è. Quando poi l'ipocrisia, la falsità, il tradimento vivono nel cuore di chi si ama, ci si sente come un campo inaridito dalla siccità, che nemmeno il miglior fertilizzante potrà riportare all'antico splendore.» |
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Inserito il 11/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Una strana terra la tua" di Francesco Fabris Manini |
| «Amputare, anziché continuare a medicare una ferita infetta che continua a sanguinare... L'ultima volta che l'ho fatto ho creduto di morire e ancora oggi vivo con la sindrome dell'arto fantasma... ma sono ancora viva e questo è ciò che conta...» |
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Inserito il 11/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Rinascere" di Citarei Loretta Margherita |
| «"Sono qui: ti ascolto" Questa è la chiave per aprire le porte dell'animo, inutilli tanti discorsi. Accorgersi che "il nemico tace" dovrebbe farci capire che non c'è più ragione alcuna per diffidare, perciò si può tendere, con fiducia e serenità, la mano.» |
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Inserito il 11/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sorrisi e fiordalisi" di Ela Gentile |
«Tela che solo il cuore può e sa dipingere, perché necessita di colori speciali: quelli che soltanto un sentimento forte può stemperare. Solo allora sonno e veglia avranno lo stesso ritratto da contemplare.» |
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Inserito il 11/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La tela del sogno" di Moreno il Duca |
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«Tornare indietro, camminare al contrario, rovesciare le emozioni... Tante volte ho schiacciato il tasto Rewind, ma dev'essersi verificato un guasto: nel tornare indietro, tutto s'è cancellato.» |
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Inserito il 11/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Rewind" di Anna Elvira Cuomo |
| «Definitiva, senza possibilità d'appello. C'è ancora tempo, per il dolore, contenuto, che si conserva in silenzio, nel profondo dell'animo. Ora è il momento del rancore verso quella Signora che si prende ciò che vuole, senza chiedere permesso. Poi, sarà soltanto dolce malinconia, che cullerà il ricordo...» |
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Inserito il 11/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'ultimo saluto " di Angela Rainieri |
| «Proviene da molto lontano questo disagio, che si vuol relegare all'antico passato, come se ognuno di noi non fosse anche "figlio", del giorno di ieri... E improvvisamente riaffiorano tutti i mostri celati nel corpo delle bambole, sulle quali abbiamo sempre proiettato la nostra personalità e le nostre fragilità. Non riusciremo a tenere sotto controllo il pianto, ma l'abbraccio ideale con i nostri ricordi forse ci permetterà una tregua, che solo una vecchia fotografia potrà concedere...» |
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Inserito il 11/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Allo sfiorire dell'alba" di Giorgia Spurio |
| «Salire in cima ad pendìo e lanciarsi in una corsa decisa, dispiegando le ali prendendo la rincorsa. Un tuffo al cuore, giusto nell'attimo dell'abbandono, mentre si lascia Terra e... finalmente il volo! Libero, sicuro nel seguir la rotta. Migrare dalle prigioni del cuore a volte serve per ritrovar se stessi.» |
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Inserito il 11/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il respiro soave dell'anima" di Daniela Pacelli |
«Che effetto fa "volare" fuori dal coro? Pur di sollevarmi dall'olezzo del letamaio, io mi costruirei addirittura un paio d'ali finte, ma di materiale resistente al calore del sole, naturalmente... perché rassegnarsi a diventare materiale di concime?» |
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Inserito il 11/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Italy beach, sogno d'un gabbiano d'inizio estate " di Aldo Bilato |
| «Saper ascoltare, saper condividere... cum- patire... Non c'è bisogno di grandi parole, né di troppo dolcificante: basta un acino di miele soltanto, per distendere nuovamente il viso... e, impercettibilmente, sorridere...» |
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Inserito il 11/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ti cullo entro un acino di miele" di Raggioluminoso |
| «S'insinua maliziosa, inopportuna, dispettosa, facendoci deviare dal percorso quotidiano, per farci valicare il confine del mondo parallelo, quello in cui tutto si può plasmare a nostro piacimento.» |
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Inserito il 11/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ispirazione" di Berta Biagini |
«Quando gli occhi si nascondono, è la gola, che parla, prendendo la mira e sparando dritto in fronte, nel petto, sfondando carne e cuore, fino nel profondo dell'orgoglio, per uccidere, non ferire... con irragionevole razionalita e irrazionale impulsività. Ci sbraneremo a vicenda... e finalmente ci capiremo...» |
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Inserito il 10/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Schermo" di Aldo Bilato |
| «Mi ritrovo, in questa quiete, dalle innumerevoli impercettibili sfumature, come soltanto la soave malinconia del lago sa donare, senza urlare, ma dolcemente sussurrare...» |
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Inserito il 10/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "In riva al lago" di Silvia De Angelis |
| «Vento, energia vitale, passione impetuosa che non conosce freni, che sconvolge e scompagina i pensieri... diabolica, benefica tentazione di oltrepassare il tempo, per appropriarsi di un frammento di eternità.» |
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Inserito il 10/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Se io fossi vento " di Lena Orfeo |
| «Autentico vulcano che esplode, sfuggendo al controllo della ragione e relegando il tempo tra quelle lenzuola, mentre noi oltrepassiamo l'Universo intero, dilatando le nostre sensazioni e le nostre emozioni in uno spazio ancora sconosciuto.» |
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Inserito il 10/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Maree" di Kiaraluna |
| «Non si tratta di indifferenza, né di vigliaccheria, lo so bene, ma di autentica impotenza, perché purtroppo non sempre è possibile far sentire perentoriamente la nostra voce, né urlare la propria indignazione... E' già un passo avanti rendersene conto, capire dove sta l'errore e impegnarsi a far cambiare atteggiamentocoloro che ci stanno vicini.» |
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Inserito il 10/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La tua flebile voce" di Angela |
| «... E noi non siamo riuscite a difenderla dall'agonia, quest'anima coraggiosa e generosa, che ha combattuto tanto per noi... Ora non ci resta che avvolgerla di malinconica tenerezza, per darle la possibilità di riuscire a respirare ancora e non fuggire via...» |
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Inserito il 10/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tramonto dell'anima" di Lina Sirianni |
| «Terribile, questa sensazione di morte, che, come un cordone ombelicale, vuol seguire quel bimbo che, invece, non tornerà a casa. Il senso della maternità è una condizione che le donne portano incisa nel DNA... Portatrici di vita, non sanno concepirne la fine...» |
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Inserito il 10/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Pronta per tornare a casa " di Silvia Cingolani |
«Straordinaria capacità, la tua, di riuscire a condensare un'emozione in frammenti di parole! Sintesi sublime di intenso sentimento che, come un fulmine, colpisce al cuore!» |
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Inserito il 10/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Gocce lucenti" di Vivì |
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