| «E' questo il destino per chi canta fuori dal coro. Si esce sbattendo la porta e te la risbattono alle spalle. Questa storia si adatta perfettamente a tante altre a cui abbiamo assistito o di cui siamo stati protagonisti. intanto, l'incantatore di serpenti, continua a soffiare nel suo strumento, cercando di attirarci fra le sue spire, ma non ci avrà.» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Fuori dal coro" di Aldo Bilato |
| «Nemmeno il sole più sfolgorante è in grado di curare la malinconia, che tutto immobilizza, compresi i pensieri. Ma nel momento in cui la penna rilascia inchiostro su quel foglio bianco, significa che il viaggio è iniziato. Mentre guardo laggiù, dov'ero prima, la Terra diventa a poco a poco un puntino e, mentre salgo verso l'alto, finalmente respiro il silenzio, bevendo gocce di azzurro cielo.» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sempre più in alto" di Ela Gentile |
«Perché proprio a me sono stati negati i sogni? Perché devo camminare a vuoto, scartocciando pacchetti colme di illusioni come misteriosi doni che senz'altro ci faranno ridere di gioia... Ma il sole non vuole giocare con me. Rimarrò da solo, al freddo di un focoare spento, in attesa che un bimbo si avvicini, senza paura e mi dica: " bimbo".» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ciao bimbo" di Giorgio Lavino |
«Ed io ripenso al racconto di Liliana Segre, che fu deportata in Germania con la sua famiglia, trasferita di nascosto con gli altri ebrei dal carcere di S. Vittore a Milano, per essere "piombata" in quei vagoni stracolmi di uomini, donne e bambini in partenza dal famigerato "binario 21"... Il Calvario, per le minoranze e gli oppresi, non è ancora finito.» |
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Inserito il 05/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ossa" di Kiaraluna |
«Amore è musica, danza, canto d'emozioni da dipingere. Ma è anche arsura, lacrime, sospiri... Allora non c'è di meglio che dissetarsi ad una limpida sorgente, per ascoltare di nuovo il nostro cuore che batte, forte.» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Nella tua vita" di Moreno il Duca |
| «L'amicizia vera non teme le distanze, né il tempo che passa. E' simbiosi, fusione di anime, è un comune sentire, che non si è mai allontanato e sa specchiarsi ancora nelle acque del fiume della vita, con la stessa limpidezza di allora.» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Passeggiando" di Berta Biagini |
| «Ad ogni età della vita si possono fare incontri sbagliati, ma quando questo accade nella maturità, le lacerazioni possono essere devastanti e non rimarginabili.» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sfuggente ricamo" di Silvia De Angelis |
| «Non sono soltanto tempi privi di decoro, questi. Sono tempi in cui prevale soltanto l'aspetto materiale della vita. Abbiamo buttato alle ortiche la spiritualità, i sentimenti onesti, pensando che fossero sinonimo di antiquato modo di vivere... per creare una società infelice ed incapace di perseguire valori autentici.» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Febo e Selene, amore bugiardo" di Citarei Loretta Margherita |
«Le parole si rincorrono nella nostra mente, ma prima di mettersi in ordine, come bravi soldatini, amano giocare a rimpiattino nel bosco della fantasia. Ci vorrà tempo, perché diventino versi, strofe, rime, pronte ad offrirsi con umiltà a chi le legge... Timidamente osano, rischiando di essere stroncate da un improvviso e subitaneo scherno. E' una preghiera accorata, che chiede soltanto di essere ascoltata.» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sorelline " di Anna Elvira Cuomo |
| «Perché aver paura di desiderare qualcosa "per sempre"? Dobbiamo avere il coraggio di volerlo con tutte le nostre forze, ma soprattutto di crederci, perché la pioggia sul lucido asfalto si asciughi, al passaggio del vento...» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Come il vento" di Danielinagranata |
| «Treni che arrivano, altri che partono... pensieri che fluttuano ora in ingresso, orain uscita dalla nostra mente... Stazione Centrale dei sentimenti, in cui si alternano convogli rapidi, accelerati, diretti... ma immersi in un tempo che inevitabilmente corre alla velocità della... luce.» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Non bastan le parole" di Barbara Golini |
| «A volte è ciò che inaspettatamente appare ai nostri occhi, che illumina anche il buio profondo dei nostri pensieri. Ed è luce, per questo mondo e quello.» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Senza ali" di Claudio Giussani |
| «I pensieri d'argilla di possono plasmare, incidendoli, plasmandoli, arrotondandoli, ma anche formando punte di lancia, alabarde, achi e frecce. Perciò ci vuole rispetto, da parte nostra, per non ritrovarci in un'intera vita appoggiata su fondamente... d'argilla.» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Elucubrazioni" di Antonella Borghini Anto Bee |
| «Ponte di lacrime tra noi e il dolore, lastricato di tutte le domande alle quali non abbiamo ricevuto risposta. Intanto il cuore resta lì, immobile, ferito a morte, incapace anche di respirare, in attesa di vedere se risorgerà il sole.» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Domande inevase" di Berta Biagini |
| «Il sospetto genera diffidenza, verso il diverso, verso l'"alieno", colui che canta fuori dal coro, che sembra comportarsi con l'ingenuità ed il candore di un bambino. Fa paura, questa creatura così lontana dal comportamento così "uguale" del resto del mondo... così meglio non contraddirlo, accondiscendere, con un pizzico d'ipocrisia, ad ogni sua parola, nell'attesa che si riveli... o mostro o creatura di un altro pianeta.» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "A te che mi guardi con sospetto" di Giorgio Lavino |
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| «... E questa mancanza si traduce in mille suoni ed altrettanti movimenti, che s'incrociano e si compenetrano, offerti alla vista perché li possa registrare e ri- proiettare sullo schermo della memoria con l'effetto moviola, ascoltando in silenzio il cuore che ancora piange...» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E non smetti di mancarmi" di Nadia Mazzocco |
| «Corrente di fiume, che scorre e va verso il mare. Tempo che passa, che inesorabilmente si allontana, come i sentimenti che mutano il loro nome. Ma noi no, continueremo saldamente ad intrecciare dita e pensieri, perché il nostro sentimento ha solide fondamenta, come le radici degli alberi, come la nostra casa, la dimora dei nostri cuori.» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La casa sul fiume" di Francesco Fabris Manini |
| «Ci sono il diavolo e l'acqua santa, in questi versi, che mescolano l'amore platonico e quello carnale, celati tra i pioppi "dissanguati" di linfa vitale, in attesa che la pioggia lavi quell'effimero sentimento, che già col sole d'agosto si stava sciogliendo...» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Agosto " di Saldan |
«Ci sono le rime... c'è la metafora... c'è pure... una parolaccia, il che non guasta... commentare stile o contenuto? Ma entrambi, poffarbacco! Intanto penso al burqa, che soffoca e non lascia respirare... nemmeno le idee, i pensieri... quando viene usato per censurare la mente.» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il burka poetiko" di Aldo Bilato |
| «Lo sguardo che contempla Amore mentre dorme. Il respiro che raggiunge la profondità del sentimento. Anche l'alba, "ruffiana", s'intrufola nella stanza, pervadendola d'incanto e di dolcezza... Ma sarà l'ultima volta e il sonno si trasforma in morte.» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'ultima notte" di Tiffany 70 |
| «Come le perle di una collana, che improvvisamente si spezza lasciandole rimbalzare in terra, per andarsi a nascondere negli angoli più nascosti... Così i nostri sogni, che vanno ad insinuarsi nelle nuvole, per farle piangere... Così la nostra anima, che in silenzio attraversa i pensieri, per andare a contemplare un passato che ancora ruggisce e trema...» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Notte di nuvole" di Ela Gentile |
| «Un bimbo che cresce in un grembo bambino... Trappola, zavorra? Dono d'infinito amore, che si nutre di noi per assorbirne la paura e, insieme, la forza. Pianto di donne che hanno vinto sul rancore. Maggio... il mese delle rose, di Maria, del nostro coraggio.» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mamma mi senti?" di Angela |
| «Il cielo e la terra assistono, complici, a questa fusione di corpi che chiede soltanto di suggellare un sentimento capace di chiamare a raccolta tutti gli astri più brillanti del cielo, perché si adagino ai nostri piedi. Poi... sarà soltanto una travolgente melodia, ad accompagnare questa "follia".» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Spremuta di stelle" di Raggioluminoso |
| «Dipingere la prima croce è come lanciare un segnale d'allarme che qualcosa sta già morendo in noi. Allora è a noi stessi che dobbiamo rivolgere la cura, per essere in grado di ascoltare, capire, condividere le pene degli altri. Tuttavia come potremmo imparare a farci male senza sentire dolore? Un'anima anestetizzata non soffre, ma non potrebbe interpretare la sofferenza degli altri.» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il Sognatore Rosa" di Antonella Bonaffini |
| «Non lasciamo che il nostro orgoglio tagli i fili di legami importanti... quella "complicità fragrante" che soltanto sentimenti intensi possono donare. L'amicizia è un sentiero da percorrere a piccoli passi, ma tenendosi per mano, senza lasciarsi spaventare dal primo temporale estivo, che brontola brontola, ma poi lascia spazio ad un rinnovato sereno.» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Complici di un sorriso" di Daniela Pacelli |
| «Il malessere della mente è subdolo, infingardo... E' un cancro che non si vede e spesso non viene nemmeno riconosciuto. Non ci accorgiamo nemmeno quando ci ha contagiati, iniziando la sua sistematica opera di devastazione. Ci ritroviamo di punto in bianco "matti", diversi da emarginare, mentre intanto la nostra mente scivola inesorabilmente nel buio e, lentamente, muore, invocando inutilmente aiuto...» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ospedale psichiatrico giudiziario" di Silvia Cingolani |
| «La natura è la nostra culla. Ci nutre, ci accarezza, ci consola... Ma noi siamo figli ingrati... Non ci meritiamo il suo amore. Presto si stancherà di noi e ci abbandonerà.» |
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Inserito il 04/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ognuno è padrone del mondo" di Francesco Fabris Manini |
| «Perché scrivere? Perché non avrebbe senso vivere in silenzio, di silenzio, in compagnia del silenzio... Vivere comunicando: ecco il nostro privilegio, il dono da condividere.» |
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Inserito il 03/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Thanks" di Kiaraluna |
| «Certe immagini, a cui ormai siamo assuefatti, non fanno altro che confermare la mentalità che purtroppo non è ancora stata debellata: quella della donna come oggetto di piacere, bambola con cui giocare e da buttare quando ci è venuta a noia. Quanta strada c'è ancora da percorrere per arrivare alla pari dignità...» |
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Inserito il 03/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Porno" di Silvia De Angelis |
| «Incalzante, questa corsa che mi fa pensare alle mie, ricorrenti, in un luogo imprecisato, su una strada senza meta... Sogno in bianco e nero, dove il nero prevale sul bianco... poi allargo le braccia, alzandomi in volo... La fuga è quasi compiuta. Mi sveglio: ecco, sono ripiombata nella polvere dell'arida terra. Sputo lacrime e sangue. Attenderò un'altra notte, per riprovare a volare...» |
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Inserito il 03/06/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Incubo regolare" di Calogero Pettineo |
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