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Trovati 6538 commenti di Nemesis Marina Perozzi
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| «Quanto lungo può essere il cammino che ci porterà ad abbandonare alle nostre spalle la paura? Non importa. Prima o poi ognuno di noi ci riuscirà e allora ogni mare dimenticherà le sue tempeste e ritornerà il sereno.» |
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Inserito il 19/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Parla il cuore" di Danielinagranata |
| «Con quanti alibi cerchiamo di dare la giustificazione agli abusi ed ai soprusi perpetrati indossando una divisa? I più abietti sono quelli compiuti nel nome di una religione, qualunque essa sia... Ma non vado oltre, altrimenti mi censurano...» |
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Inserito il 19/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Catarsi, pietà, terrore" di Aldo Bilato |
| «Esiste il presente? Il tempo di un respiro, breve, ma è già sfuggito. Un battito di ciglia e l'immagine già non esiste più... Ecco: ogni gemma più preziosa è incastonata lì e non riusciamo ad afferrarla.» |
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Inserito il 19/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Istante" di Silvia De Angelis |
| «Se si potessero evitare quelle lezioni di vita che ci fanno crescere, ma anche soffrire, se si potesse rimanere sempre bambini... Eppure, oggi anche i bambini hanno dolori da grandi e davvero non saprei più in quale "isola" rifugiarmi.» |
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Inserito il 19/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Caldo nel cuore" di Berta Biagini |
| «La mente... Forse soffre di gelosia perché noi amiamo di più l'irrazionale cuore, eppure dovrebbe capire che non sempre vogliamo ubbidire alle ferree regole della ragione, che vorrebbe proteggerci dalle delusioni. Però, qualche volta, lasciarsi andare... perché no» |
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Inserito il 19/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ogni notte " di Nadia Mazzocco |
«Le nonne... Che sono mamme due volte e ci difendono sempre, coprendo le nostre marachelle, che ci stanno ad ascoltare, che ci raccontano le storie... E ricordo la mia, alla quale chiedevo sempre: "Dai, racconta..." E lei iniziava a narrare la favola più bella, quella della sua vita... Emozioni, brividi e lacrime di commozione, per queste tue parole così colme d'amore» |
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Inserito il 19/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Aurora" di Kiaraluna |
«Gatti e matematica: un binomio a cui non so resistere, perché entrambi fanno parte della mia vita, ne hanno scandito il tempo, con le sue passioni irrazionali e con le sue 2ragionevoli" scelte... Intrigante e dolcemente evocativa» |
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Inserito il 19/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Equazioni" di Francesco Fabris Manini |
| «Sì, non vale la pena trattenere dei ricordi che sono stati strappati, lacerati, insieme al cuore che ha deciso di lasciarli andare. Presto i rifiuti saranno raccolti ed inceneriti, così non resterà che della polvere sottile, fumo che uscirà dal camino di un inceneritore e si disperderà nel vento, insieme ad un po' di velenosa diossina...» |
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Inserito il 19/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un cuore in fuga" di Angela |
«Quanta fatica vivere. Decidere quale sentiero percorrere, a quali tentazioni cedere, quanta fermezza manifestare, a quanti dubbi cercare di dare delle risposte... Spesso preferiamo stare seduti in riva al lago, in attesa di una soluzione alle nostre ansie, ai nostri perchè. Intanto l'oblio stende il suo velo, nel tentativo di soffocare ogni tentativo di ribellione.» |
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Inserito il 19/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quanto amore" di Rita Minniti |
«E' soltanto nei sogni che si percorrono lunghe distanze? Forse, ma dobbiamo provare a camminare, anche a spiedi scalzi, se necessario, per dare consistenza alle nostre impronte, per non lasciare che siano soltanto orme sulla sabbia. Sintetica, affascinante, intrigante. Mi piace» |
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Inserito il 19/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Labilità" di Saldan |
«Ma chi siamo? Siamo ciò che mostriamo agli altri, ma anche ciò che soltanto il nostro specchio vede. Siamo ciò che esprimiamo ogni giorno, ma in modo diverso, a seconda di qual è il pensiero dominante. Siamo ragione e siamo sentimento, siamo barbari e siamo civilizzati...
Chi siamo noi? Respiriamo, e dormiamo e ci svegliamo... Questo soltanto, con certezza siamo.» |
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Inserito il 19/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il singhiozzo sorgivo" di Barbara Golini |
| «Assolutamente sì! Si ride innanzitutto con gli occhi, che sono lo specchio dell'animo e soltanto poi, con la bocca. Quando ho a che fare con una persona che ride, le osservo attentamente gli occhi. Se a ridere sono soltanto le labbra, significa che non è allegra come vuol far credere o, peggio, non è sincera.» |
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Inserito il 19/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "I miei occhi" di Ela Gentile |
«Arriveranno i giorni dal cielo spento e saranno cupi, silenziosi, immobili. Allora non resta che guardare dentro di noi, per ritrovar le immagini scomparse e la dolcezza dei canti d'amore.
Sapremo ricamare di nuovo filigrane e ventagli di conchiglie, per alleviare le cicatrici che devastano il nostro corpo, abbandonato sulla spiaggia.
Brividi ed emozioni.» |
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Inserito il 19/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sogni di carta" di Daniela Pacelli |
| «Ingannare la solitudine facendo il buffone? Nessun dubbio: quale clown, nella vita reale, ha davvero voglia di ridere? No, caro poeta, continua a scrivere ciò che ti passa per la testa: sarà chi legge, a scoprire cosa realmente si nasconde tra le righe» |
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Inserito il 19/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "In solitudine" di Splendido Leotta Michele |
«Non c'è spazio per l'arte, per la fantasia, per chi vuole vivere controcorrente, cantare fuori dal coro, non mettersi in fila, non dire sempre "sissignore"... Sarà stritolato dall'ingranaggio, oppure diventerà docile pedina, per evitare il dilagare del virus, che potrebbe contagiare il mondo e liberarlo dalla schiavitù del conformismo.» |
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Inserito il 19/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Poeta esordiente" di Clara Gismondi |
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«Lui mi ha detto addio con un cucchiaino di miele nel latte macchiato.
Non ho mai più bevuto latte, né comprato miele. Ora bevo soltanto caffè amaro. Almeno so con quale gusto devo convivere.
Leggere questa poesia mi ha emozionata come una ragazzina... e mi ha fatto rispolverare i dolori di una donna troppo matura per aver voglia di ricominciare.» |
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Inserito il 19/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia ""Dolce addio"" di Claudio Giussani |
«Quell'eterno dubbio che ci attanaglia la mente e il cuore: dirlo o non dirlo? togliersi la corazza oppure no? Se la teniamo addosso, saremo per sempre invulnerabili e inviolabili. Se ci spogliamo, potremmo essere colpite a morte... Forse conviene rischiare, altrimenti non potremo mai sapere se il destino ci ha riservato un grande amore.» |
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Inserito il 19/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Bisbiglio" di Dalassa |
«Rosaspina, era il nome della bella addormentata che cadde vittima dell'incantesimo del fuso... Noi non abbiamo né fusi né incantesimi, ma le nostre vite sono costellate di corone di spine. Ci illudono con il profumo della rosa, ma forse si tratta soltanto di un additivo, uno di quelli che si mettono nello yogurt per fargli acquisire il sapore di frutta...» |
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Inserito il 19/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Fili Invisibili" di Antonella Bonaffini |
| «Eppure, quella solitudine che assale anche me, più spesso di quanto voglia far credere, non è mai del tutto opprimente, negativa. Forse perché sono gatto e non cane, ne sento il bisogno. Mi chiudo nel mio guscio e me ne sto rannicchiata finché non sono di nuovo pronta a lottare. Mi fa molta più paura invece, quella solitudine che mi assale all'improvviso quando sono in un luogo affollato. Mi sento mancare e divento trasparente. Semplicemente svanisco e volo via...» |
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Inserito il 19/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Solitudine" di Vivì |
| «Ho fatto in tempo a vederle, le donne del paese, che scendevano in riva al lago, o andavano al lavatoio. Ridevano, cantavano, bisticciavano, tra le bolle ed il profumo di sapone di Marsiglia. Ci andavo anch'io, dando la manina alla nonna, che mi faceva lavare i fazzoletti, proprio come la filastrocca... ed io mi sentivo la più importante del mondo. Ora quel lavatoio non c'è più e la discesa al lago è stata distrutta dalle gettate di cemento del nuovo porto... Ma io sono riuscita a conservare una vecchia foto...» |
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Inserito il 19/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tra i ricordi di lavandaie" di Francesco Fabris Manini |
| «Sì, ognuno di noi emana una fragranza inconfondibile. I neonati e gli animali la percepiscono e permette loro di riconoscerci anche al buio. Ma è soprattutto la fragranza interiore, quella dei sentimenti, che sa conquistare Amore: "elisir soave..."» |
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Inserito il 18/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tu fiore io cuore" di Splendido Leotta Michele |
«Tante voci che si alternano, s'incrociano, modulano un assolo, per poi tornare nel coro polifonico, nel quale si percepisce l'unico, all'interno del tutto... E tu, lì in messo a loro, a percepirne il suono, per riconoscere ognuna di loro, ora come allora, in quell'oscillare dal presente al passato... altalena dei ricordi e dei rimpianti... Quante emozioni, caro Giorgio...» |
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Inserito il 18/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La tua voce mi ricorda il mare di Gaeta" di Giorgio Lavino |
«... E quando non si hanno più parole per descrivere il presente, allora si fa ricorso ai sogni, per offrire anche i pensieri più intimi e segreti alla donna che li meriterà... E forse non è lontana... Sensibilità alle stelle, per versi che parlano d'amore, ma non sono mai banali» |
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Inserito il 18/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il pensiero mio... averti" di Moreno il Duca |
| «Mai smettere di cercare, di esplorare il mondo e le sue anime, la nostra per prima. La fiducia nelle nostre capacità è la bacchetta magica, la chiave che apre il lucchetto che imprigiona il cuore nell'arido deserto, in attesa di quella goccia d'acqua, che altrimenti risulterebbe vana.» |
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Inserito il 18/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tutt'uno" di Kiaraluna |
| «Così è nata la mia stessa storia... miseramente naufragata quando mi si è svelato il suo vero volto... Non dimentico, non voglio dimenticare, perché ancora oggi non so come abbia potuto non accorgermene prima...» |
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Inserito il 18/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Dentro l'anima " di Silvia De Angelis |
| «Imparare a nuotare controcorrente, senza farsi travolgere dalla forza del fiume, che tutto trascina a valle. Non mi fanno paura né il passato né i ricordi, ma a volte rischiano di diventare pericolose sabbie mobili. Ecco perché la volontà e la tenacia devono farci superare la palude del non ritorno e ritrovare il sentiero che porta alla luce.» |
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Inserito il 18/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Dolenti riflessioni" di Berta Biagini |
| «Non ho mai amato le rose, proprio per quel loro profumo troppo dolce... che rende ancora più dolorose le spine pronte a trafiggermi. Eppure sono in perenne cammino anch'io, alla ricerca di profumi, fragranze ed aromi che non posso dimenticare...» |
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Inserito il 18/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Non c'è rosa... senza spine" di Danielinagranata |
| «E' difficile dire se sia la nostra malinconia ad influenzare la natura o se sia la natura a contagiarci con il suo lamento. Una cosa è certa: ogni tanto le nostre lacrime e quelle di Madre Terra si confondono e si trasformano in accorata preghiera.» |
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Inserito il 18/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lacrime del cielo" di Citarei Loretta Margherita |
| «Quante cose si scorgono, mentre si guida... A me capita molto spesso, perché quando sono al volante mi rilasso (senza distrarmi) e così colgo particolari apparentemente insignificanti, che mi fanno poi fantasticare... Tu hai visto le nuvole sulla montagna, io ho visto le risaie, mentre viaggiavo verso Torino...» |
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Inserito il 18/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Come un film" di Ela Gentile |
| «Cosa resta, di un amore traditore, per il quale abbiamo compiuto nefandezze, calpestando come schiacciasassi ogni ostacolo che avesse osato tentare di fermare il nostro avanzare lento, inesorabile, verso la perdizione? Ormai la trasgressione ci appartiene. Cosa resta di un amore traditore, se non un vago sentore di nausea, che soffochiamo subito prima che ci venga voglia di liberarci lo stomaco per poi sentirci meglio» |
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Inserito il 18/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Al ratto degli angoli bevendo rum" di Giorgia Spurio |
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6538 commenti trovati. In questa pagina dal n° 2518 al n° 2489.
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