| «Una volta qualcuno mi ha detto: "Ribellati, io sarò con te e altri ci seguiranno". Mi sono alzata in piedi ed ho parlato: intorno a me il silenzio. M'hanno inchiodata alla croce. Da allora il mio silenzio fa paura alle coscienze di chi mi circonda. Cammino da sola ed al mio passaggio tutti si fanno da parte. Mi odiano come io odio loro. Ma loro continuano a fare ciò che vogliono ed io continuo a mantenere i segreti. Forse sono un verme anch'io. (mi riferisco a piccoli ed insignificanti episodi di provincia, nulla a che vedere con le grandi tematiche. Però...» |
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Inserito il 17/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vermi in compagnia" di Giorgio Lavino |
| «L'arcobaleno è il dono degli angeli, delle fate, di tutte le creature buone che non vogliono vederci piangere. E' il dono delle mamme ai loro bambini, degli amici agli amici... la promessa di un sorriso, finalmente...» |
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Inserito il 17/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il mare e la sirena" di Angela Rainieri |
| «Un fermo immagine nel video della storia. Una stazione ed il suo rallentato movimento, come se la guardassimo con gli occhi del sogno, sguardo miope dell'anima, che coglie soltanto l'essenza degli oggetti e delle persone. E la stazione è la tua, la mia, la stazione che vive nella mente di ognuno di noi, con il suo bagaglio di ricordi e di nostalgie sempre in arrivo, mai in partenza.» |
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Inserito il 17/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quadro" di Clara Gismondi |
| «Quanti crediti dovremmo riscuotere dalla vita, se riuscissimo a farne un minuzioso elenco... Ormai, però, non ci speriamo più, così continuiamo ad arrancare, sempre più stanchi e curvi sotto il peso dei colpi che ci sono stati inferti e che non ci permettono di rialzare la testa. Tuttavia non vogliamo arrenderci e continueremo a proseguire il cammino, costi quel che costi, con l'aiuto degli amici che vegliano su di noi.» |
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Inserito il 17/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Riprendere una vita" di Enrico Baiocchi |
| «I miei ricordi sono intatti come li ho vissuti allora. Così, quando voglio sfuggire alle disillusioni dell'età adulta, schiaccio il tasto "Rewind" della mia mente e torno in- dietro. Lì rivivo esattamente gli stessi profumi, gli stessi colori, gli stessi gusti... accarezzo esattamente quell'erba in cui mi gettavo a capofitto per guardare le nuvole e mi lascio riscaldare da quel sole pallido di città che a me, comunque, sembrava il più luminoso della Terra. Sono felice come allora e spero che, un giorno o l'altro, si guasti il tasto "forward", così non potrò ritornare... in- avanti.» |
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Inserito il 16/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il volo imperfetto" di Aldo Bilato |
| «Trovare un nascondiglio per sfuggire al dolore, per trovare un po' d'ossigeno di riserva quando non riusciamo più a resistere all'apnea. E' di vitale importanza trovarlo, se vogliamo sopravvivere su questa Terra, se vogliamo bene anche a noi stessi.» |
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Inserito il 16/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Uno spigolo caldo" di Berta Biagini |
| «L'acqua ha sempre esercitato un potere particolare su di me. Mi parla, da sempre, accompagna i miei stati d'animo, mai mi è stata ostile. Accade quindi che, quando la malinconia e l'insonnia si danno appuntamento ai piedi del mio letto, chiedano all'acqua di entrarmi nelle vene, per spegnere tutti i fuochi delle mie passioni... Ma non esiste notte, anche se lunga, che non abbia, in fondo al suo cammino, la luce dell'alba...» |
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Inserito il 16/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Acqua" di Kiaraluna |
| «Ogni strappo, ogni ferita, ogni schiaffo dato ai nostri amici è come se fossero stati dati a noi. Ce li sentiamo sula pelle e nell'anima, perciò ci sentiamo impotenti e incapaci di intervenire per alleviare la loro sofferenza. Non possiamo far altro che sperare, con tutte le nostre forze, perché sono convinta che l'energia positiva possa avvolgere di un velo protettivo le persone a cui teniamo tanto.» |
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Inserito il 16/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Aspetteremo te" di Daniela Pacelli |
| «Il tiglio... sì! Ricordo che, quando ero ragazzina e di sera ci si ritrovava tutti ai giardinetti, gli uomini, con le scale appoggiate al tronco di alcune piante, salivano a prendere i fiori migliori, per farne il decotto. Che pace, che tranquillità, che serenità... Sento ancora le risate, le chiacchiere e il lago, che le accompagnava con il suo languore...» |
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Inserito il 16/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Colori e luci della natura" di Danielinagranata |
| «Fotografia scattata all'improvviso, per cogliere ciò che si vede e ciò che è nascosto. Così nasce l'empatia: con poche significative pennellate di colore acceso e allegro» |
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Inserito il 16/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Giovanna" di Silvia De Angelis |
| «La solitudine è come un pozo senza corda né secchio. Stretto, dalle pareti completamente lisce, nel suo fondo acquoso non si specchiano né sole né luna. Qui vengono gettati i nostri sensi, per impedirci qualsiasi comunicazione con il mondo.» |
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Inserito il 16/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Solitudine" di Asociale |
| «Abbiattiamoli, dunque, questi muri d'ombra che ci impediscono di respirare, di farci illuminare dalla luce del sole... Chissà se "l'ingrato tempo" accoglierà questa supplica... Intanto noi indossiamo ali di rondini, per alzarci in volo a raggiungere il sole. Intorno, i colori riprendono forma e intensità. Messaggio di speranza che giunge dalla notte profonda del dolore.» |
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Inserito il 16/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Una Piccola Primavera" di Antonella Bonaffini |
«Siamo tutte formiche nella tana del gigante, che ottusamente continua a mangiare, cibandosi di qualsiasi cosa si muova e ragioni. E noi che facciamo? anziché tentare la via di fuga o, meglio ancora, combattere contro il mostro, facciamo finta che vada tutto bene... Quando apriremo gli occhi? A quando la ribellione» |
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Inserito il 16/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Inconsapevole eroina" di Dalassa |
«E' l'ora della resadei conti, il momento in cui tutto si ferma e viene congelato allo stato presente. Addio ai sogni ed ai progetti, alle illusioni e ai ricordi. Cieche dita, lune divorate, decapitata speranza... l'ora dell'Apocalisse è arrivata! Intense emozioni da fine del mondo» |
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Inserito il 16/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'aria dell'ultima corda" di Giorgia Spurio |
| «Hai dato voce a chi voce non ha. A quel bimbo buttato che crescendo, se ce la farà, vuole eliminare la paura e l'angoscia dai cuori di quelle mamme che, come la sua, abbandonano i figli. Questo fenomeno, nonostante il progresso e l'emancipazione, paradossalmente sta aumentando. Sono ancora lontani i tempi in cui le donne saranno veramente emancipate dal giogo dei pregiudizi. Non smettiamo di parlarne.» |
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Inserito il 16/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Se divento grande" di Angela |
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| «Rammendare, ricucire, rattoppare. E' un restauro delicato, di precisione e pazienza, ma che, se ben eseguito, ridona alle anime sfilacciate l'antico splendore» |
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Inserito il 16/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Arcobaleni in fiore" di Raggioluminoso |
| «Sai sempre cogliere nel segno e non ti tiri indietro nemmeno con l'autocritica. Forse dovremmo incominciare a parlare e scrivere meno e fare i fatti, con onestà e coerenza. Peccato non possa votarti» |
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Inserito il 16/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Stasera voglio esser sereno" di Massimo Mangani |
«Brividi, brividi e ancora brividi, cara amica mia, per questi versi che una figlia rifiutata dedica a sua madre. Profonda pìetas e non vero odio, per questa donna dall'anima vuota. Intanto, quella ruota gira, continua a girare, forse anche in questo momento...» |
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Inserito il 16/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La ruota degli esposti" di Silvia Cingolani |
| «E' propriio vero! A volte l'ispirazione mi è arrivata proprio mentre commentavo una poesia. Ecco perché è importante condividere, confrontarsi, comunicare. Un frammento di noi nelle parole degli altri e un frammento degli altri nelle nostre. Questa è empatia» |
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Inserito il 16/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un lungo treno" di Ela Gentile |
| «Lo sguardo è il passaggio segreto che conduce all'anima. Infatti, chi ha qualcosa da nascondere, o i bugiardi, i traditori non hanno mai il coraggio di guardare negli occhi gli interlocutori. Perdersi nello sguardo innamorato di qualcuno ci apre le porte della gioia, del sollievo, della quiete che ci permette di addormentarci con un'oasi nel cuore...» |
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Inserito il 16/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Oceano nella notte " di Moreno il Duca |
«I pensieri liquefatti, fuggono via, lungo il marciapiede e scivolano nel primo tombino dietro l'angolo... Di noi, della nostra mente così vivace, non resta nulla. Soltanto un po' di segatura, a riempire il vuoto... Spesso, mi sento così, ma non voglio arrendermi.» |
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Inserito il 15/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cadono pensieri scomodi" di Clara Gismondi |
| «Ritornare al passato è sempre pericoloso, perché si rischia di rimanere imprigionati nella morsa di dolori mai sopiti, pronti a riavvolgerci in una spirale di sofferenza. Si riaprono vecchie ferite, che tornano a sanguinare come il primo giorno, lasciandoci immobili, senza respiro. Intanto si ignora il presente e non si fanno progetti per il futuro, sprecando così una vita che potrebbe offrirci ancora molto.» |
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Inserito il 15/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Inaspettato flash" di Angela Rainieri |
«Quante ragedie si potevano evitare? Stupri, violenza fmiliare, uomini che uccidono mogli, madri che sopprimono i loro stessi figli... Raptus? Follia? Solitudine, indifferenza, superficialità... Disagio sottovalutato, scarsa attenzione ai segnali... Passiamo da una tragedia all'altra con la stesa facilità con cui facciamo lo zapping per cambiare canale televisivo. Pochi minuti per una contrita preghiera, una falsa denuncia dei mali sociali e poi via!... Al prossimo spettacolo... Così ho interpretato la tua sensazione di resa.» |
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Inserito il 15/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tragedia annunciata" di You Don’t Know Me |
«Per evitare di starnutire corriamo ai ripari imbottendoci di droga mass mediatica e di illusorie cabale, ma non riusciamo ad estirpare la vera causa delle nostre innumerevoli allergie. Propongo un'impastatrice, nella quale entrate tutti quanti, per farci rimescolare e re- impastare, appunto. Magari, riciclandoci in questo modo, riusciremmo a starnutire di meno... o no? Boh, chissà... Et... cìììì» |
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Inserito il 15/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tempi di starnuti" di Giorgio Lavino |
«Sembra tanto fragile, la rondine, quando si stringe alle sorelle per ripararsi dal freddo improvviso che tinge di invernale sottofondo il panorama di questo mese di maggio così avaro (ed è ciò che mi hanno raccontato proprio oggi amici di ritorno da una vacanza in Spagna) Eppure sa affrontare il lungo viaggio dall'Africa fino ai nostri tetti, senza scalo, incurante del vento e della pioggia, per raggiungere la meta, a tutti i costi...» |
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Inserito il 15/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La rondine che aspetta" di Daniela Pacelli |
«Sì, ho commesso anch'io il male. L'ho fatto ogni volta che ho voluto a tutti i costi ottenere qualcosa senza curarmi del dolore che provocavo agli altri. L'ho fatto ogni volta che non ho donato una carezza a chi se l'aspettava. L'ho fatto ogni volta che ho ferito con le mie parole feroci la sensibilità e i sentimenti di chi mi vuole bene... Sto pagando... e brucia... Oh! Come brucia...» |
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Inserito il 15/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vai" di Kiaraluna |
| «Ma sì, dai, che le caliamo... Però non vorrai mica che lo facciamo così... a freddo!... Ci vuole un po' di romanticismo, qualche sospiro e qualche languore, insomma: un alibi per cedere!... Hahahahaha» |
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Inserito il 15/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Amore sacro e amor profano" di Moreno il Duca |
| «E' proprio questo, l'aspetto più doloroso dell'assenza dei nostri genitori e delle persone che abbiamo amato: la sensazione di avere molte cose da dire, da confidare, da raccontare e non poterlo fare, non sapere come far arrivare i nostri messaggi... Nell'era tecnologica e futuribile, non hanno ancora inventato un cellulare che possa comunicare con l'aldilà... Così ce ne restiamo qui, con tutte le parole in gola, che non trovano via d'uscita e devono rassegnarsi a tornare nella mente, ritagliandosi un angolino dove stringersi forte, in attesa di arrivare anche noi lassù e poter finalmente parlare...» |
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Inserito il 15/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "I vuoti del cuore" di Danielinagranata |
| «Il nostro passato contribuisce ad arricchire la nostra esperienza, la nostra maturità, ma molte volte avrei preferito non mettere in valigia i ricordi dolorosi, che ancora sanguinano, disturbando la percezione del presente e condizionando la costruzione del futuro. Lo so, è un mio limite, ma io vorrei che nulla, mai, arrivasse a scrivere la parola "fine" nella mia vita.» |
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Inserito il 15/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Passati amori" di Silvia De Angelis |
«Osservavo giusto ieri le formiche che stanno (ahimè) invadendo la mia cucina. E' incredibile come riescano, da sole o aiutandosi fra loro, a spostare e trascinare briciole e pezzetti di cibo di dimensioni doppie o triple delle loro. Non si arrendono e continuano la loro infaticabile opera di approvvigionamento, incuranti dei pericoli e, soprattutto, del dito umano incombente, che, in un attimo si avventerà su di loro, schiacciandole. Così sono i nostri pensieri.» |
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Inserito il 15/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un atterraggio perfetto" di Berta Biagini |
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