| «Nessuna via d'uscita, nessuna speranza d'invertire la rotta... Chissà perché mi viene in mente la storia del Pifferaio di Hamelin. Non abbiamo scampo: questo teatrino dei burattini calerà il sipario soltanto quando saremo precipitati tutti nell'abisso della condiscendenza di massa, del qualunquismo, dell'ipocrisia...» |
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Inserito il 03/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mesto scenario" di Giorgio Lavino |
| «Il diritto di essere se stessi, si paga quasi sempre con la solitudine ed accettare quest'amara verità pesa come un macigno... A volte non si tratta di "svendersi", ma soltanto di cedere al bisogno di una carezza...» |
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Inserito il 03/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Essere" di Kiaraluna |
| «Eppure si dice che la cenere sia un ottimo fertilizzante. Allora non buttiamo i nostri sogni combusti, ci serviranno da spargere sull'anima inaridita... che ritornerà a fiorire più rigogliosa che mai!» |
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Inserito il 03/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Solo sogni... niente più" di Danielinagranata |
| «Finalmente insieme, finalmente uniti... La donna esce dallo specchio e finalmente diventa reale, palpabile, non più riflesso della fantasia... L'amore è il più potente degli incantesimi, non può fallire, se ci si crede veramente...» |
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Inserito il 03/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sapore di pelle " di Moreno il Duca |
| «Un amore che non ci si rende conto di avere, né di provare, finché si è bambini e si dà tutto per scontato. Non ci rendiamo conto di essere protetti, difesi, con le unghie e coi denti, da chi ci ha fisicamente generato o anche da colei che ci ha soltanto voluto a tutti i costi come se ci avesse realmente concepito. Ora non resta altro che il ricordo e il profumo di una frittatina, che veniva cucinata con amore ... Per me erano polpettine di carne, che ancora oggi mi ostino a preparare, ma che non hanno lo stesso sapore di quelle che cucinava mamma...» |
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Inserito il 03/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Una seconda mamma" di Berta Biagini |
| «E' sufficiente una parola amica, per medicare, ricucire, fasciare, guarire ferite invisibili che altrimenti continuerebbero a sanguinare. L'amicizia è il pronto soccorso dell'anima: andrebbe potenziata e dotata di mezzi sempre più adeguati, perché possa sempre intervenire efficacemente soprattutto nei casi d'emergenza!» |
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Inserito il 03/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Parentesi " di Silvia De Angelis |
«Quando si dice "ponderare le proprie scelte"! Forse si trattava di un tiepido amore, forse non c'erano mai le possibilità economiche per coronarlo, oppure, semplicemente, non c'era bisogno di convivenza per dirsi "ti voglio bene"... Chissà... Una cosa è certa: sono sempre gli uomini a temporeggiare e le donne ad aspettare pazientemente!» |
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Inserito il 03/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Storia d'amore e de cunvenienza" di Citarei Loretta Margherita |
| «Io, che "mastico" tecnologia, penso sempre ad un totale "reset", come se fossi una macchina... e qualche volta mi sembra di esserlo davvero... Poi mi accorgo che se davvero lo facessi, eliminerei anche i ricordi buoni, positivi, l'infanzia, le persone care, me stessa bambina... Allora interrompo l'operazione e mi tengo tutto: memoria e virus...» |
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Inserito il 03/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Meglio morire a questo punto" di Ela Gentile |
| «Un caleidoscopico fuoco d'artificio, lancio di coriandoli, giro di danza, guizzo di variopinti pesci, salto di delfini... eccitante allegria sprizzata da tutti i pori per una città così magica da fare invidia al cielo! Strepitosa!» |
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Inserito il 03/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Venexia" di Raggioluminoso |
| «"Sinché..." Ed è tutto un divenire che si rincorre, come le onde che vanno a morire sulla battigia, subito incalzate dalle altre che s'infrangono a ruota... Un movimento continuo di sensazioni che ne presuppongono delle altre, in attesa di quell'"allora..." che concluderebbe la frase... Ma se così fosse, firirebbe anche l'amore...» |
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Inserito il 03/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sinché l'onda in pianto " di Barbara Golini |
| «Appena l'avrai trovato, dacci l'indirizzo, di quell'albergo, in cui andremo tutti a ricucire le nostre anime sfilacciate, insegnando al cuore a battere di nuovo... La realtà, con la sua follia, resterà laggiù da sola, nell'algido inverno, mentre noi finalmente torneremo a respirare nel sole!» |
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Inserito il 03/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'estate del cuore" di Daniela Pacelli |
«"Il tuo tutto fu... fuorché il giusto modo d'amarmi" Eppure lo sappiamo, ma ci ostiniamo a non volerla lasciare andare, quell'ossessione che ancora ci tormenta e non ci fa dormire... Non riusciamo a staccarci, né a spogliarci, di quel respiro che più non sentiamo sulla nostra pelle e nella nostra anima... Dovremo attendere il giorno degli "occhi di vetro"... ma forse nemmeno allora riusciremo a farlo morire, questo amore che non ha saputo amarci...» |
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Inserito il 03/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ritagli Di Cielo" di Antonella Bonaffini |
| «Non mi ero accorta che Dio fosse diventato un gestore di servizi! Se così fosse, hai ben ragione a lamentarti delle sue mancate promesse, anche perché il servizio garantito e non mantenuto, sottoscritto con il contratto, non deve essere stato a buon mercato...» |
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Inserito il 03/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Connessione lenta" di Enrico Baiocchi |
| «...E la verità avrà sempre due facce, ma come quelle della luna: una sempre in bella mostra e l'altra oscura, sempre in ombra. Bella zampata felina, velenoso aracnide! Continua a "ruttar" parole!» |
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Inserito il 03/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Le due campane" di Aldo Bilato |
| «Si cresce, si diventa grandi, ma l'angoscia del buio non è cambiata, il desiderio di rifugiarci tra le braccia premurose di mamma non è mutato... La vita ci fa ancora paura, come quando eravamo bambini indifesi. Profondamente vera e condivisa, questa tua riflessione.» |
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Inserito il 03/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "A ritroso" di Silvia Cingolani |
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| «Questo sentire insieme, condividere, desiderare che soltanto tu ed io sappiamo, sarà il sentiero da percorrere alla ricerca del sublime, che avvolgerà il nostro sentire in un caldo abbraccio, permettendoci di superare le nuvole, le tempeste e raggiungere il cielo stellato.» |
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Inserito il 02/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Io so di te e di me" di Barbara Golini |
| «Ogni religione ha i suoi dogmi, i suoi rituali, ma l'elemento comune, negativo, di tutte, è l'esasperazione nel professarne il culto. Cadere vittime del bigottismo genera le peggiori perversioni, che fanno tornare l'uomo agli albori della civiltà. Per questo motivo mi fanno paura tutte, le religioni, anche se continuo a cercare il soprannaturale che, credo, non ha mai smesso di abitare nel mio animo, anche se si è ben nascosto alla mia vista...» |
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Inserito il 02/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Delle religioni cosa è rimasto" di Dalassa |
| «Ho perdonato più e più volte, ho anche cancellato, dimenticato... Ogni volta il silenzio si è fatto sempre più profondo, fino a diventare un ronzio, che, a poco a poco, si è trasformato in un tale frastuono che ho preferito girarmi e andarmene via.» |
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Inserito il 02/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Si en tus recuerdos" di Arelys Agostini |
«Essere contagiati dal freddo di un vento di maestrale ci ghiaccia l'anima e, mentre camminiamo per i vicoli, senza ripararci adeguatamente, ne assimiliamo l'algido soffio, che ci porta l'eco di avvenimenti lontani, sensazioni, sentimenti mai sopiti... Profondissima riflessione, cara Clara, che ci porta lontano, come il vento di maestrale...» |
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Inserito il 02/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vento maestro" di Clara Gismondi |
| «Quasi sarcastica, questa tua tirata d'orecchie, ma quanta amara verità, per descrivere con rara eleganza l'atteggiamento di supina accondiscendenza in cui siamo tutti immersi... come in una doccia globale in cui quotidianamente avviene il rito dello shampoo di massa...» |
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Inserito il 02/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quando non ho voglia di fare lo shampoo" di Giorgio Lavino |
| «Appartenersi, dunque, per non lasciarsi mai... Nell'esplosione che nasce nella mente per trovare il suo appagamento nell'estasi dei sensi. Chiudo gli occhi e aspiro...» |
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Inserito il 02/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sensi " di Kiaraluna |
| «Il lago che si compiace, un po' presuntuosamente, di sè... Stucchevole, nella sua lussureggiante perfezione, immobile, o impercettibilmente in movimento... Eppure io l'amo, ho imparato ad amarlo così com'è, con i suoi orizzonti limitati... in perenne attesa... quando implode nella malinconia della nebbia e delle goccioline di umidità che si confondono con la pioggia, che è capace di piangere per giorni e giorni... Qui il tempo rallenta, si dilata, appisolandosi sul molo di un porto silenzioso... L'ho desiderato tanto, il mare... ma ora mi farebbe paura, perciò me ne sto qui, nel guscio protettivo d''acqua dolce, che mi sa sempre cullare, quando ho bisogno di chiudere gli occhi... e dormire.» |
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Inserito il 02/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il Lago" di Massimo Mangani |
| «Il pentolone dei nostri desideri non potrà mai svuotarsi, né raffreddarsi, perché a mano a mano che preleviamo un mestolo di sogni, altri vanno a sostituire la porzione mancante. Così si snoda l'intera nostra esistenza, ma per quanto noi preleviamo ed integriamo, resterà sempre, sul fondo, il desiderio più importante, quello che, alla fine, ci permetterà di volare. Anch'io sto aspettando...» |
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Inserito il 02/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un pentolone di desideri" di Berta Biagini |
| «Sai... Uno dei miei più teneri ricordi riguarda i pescatori di lago. Nella piazzetta del paese in cui vivo, nei giardinetti della piazza, sotto alle fronde di imponenti ippocastani, nellesere d'estate i pescatori e le loro mogli sistemavano le reti, ricucendo gli strappi, sgrovigliando i nodi, distendendole sul prato, tra le panchine e i bambini che giocavano, tra le chiacchiere e le risate... Ecco, per me la felicità è quella... E la rimpiango ogni giorno...» |
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Inserito il 02/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il canto del pescatore " di Vivì |
| «Questi tuoi versi descrivono una ferita che, a distanza di tempo, non è ancora cicatrizzata e forse mai lo sarà... Non so perché, ma soprattutto le donne hanno la capacità di scegliere ed accettare situazioni già chiuse in partenza, andando fino in fondo all'essenza del masochismo, sapendo di pagare con il dolore di una vita intera un attimo di ribellione e di rivoluzione...» |
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Inserito il 02/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Amanti" di Danielinagranata |
| «Noi siamo soltanto marionette, in balìa della vita, che si diverte prendendoci in giro, giocando a nascondino con i nostri sogni, concedendoci solo raramente piccole caramelle di zucchero, che tutavia si sciolgono in fretta... Riusciremo mai a tagliare i fili e provare a costruirci da soli il nostro destino?» |
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Inserito il 02/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Beffarda vita" di Silvia De Angelis |
| «Anche se siamo "adulti e vaccinati", quando c'imbattiamo in un turbamento che potrebbe sfociare in un sentimento più importante, diventiamo come ragazzini alle prime armi: goffi sognatori, timidi, maldestri pianificatori di un incontro che, fatalmente si rivela diverso da come l'avevamo immaginato... In realtà non si tratta di un'illusione, ma soltanto paura di sentirci fuori tempo massimo per potersi ancora permettere di trovar l'amore...» |
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Inserito il 02/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L’appuntamento" di Enrico Baiocchi |
«"Se avessi Dio..." Quanto soffre, l'anima che ha smarrito la strada e comunque continua il suo cammino da sola, affidando soltanto ai suoi piedi incalliti la scelta del percorso giusto. Ma la Fede non è una scelta di comodo, di ooportunità, una scorciatoia per raggiungere la meta... Perciò, in attesa di incontrarlo per la via, proseguiamo, appesi ad un filo di speranza... Mi hai molto coinvolta, con questa tua profonda riflessione!» |
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Inserito il 02/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ritorno " di Daniela Ferraro |
| «Non so davvero, se ci vuole più coraggio a continuare a camminare, senza fermarsi, oppure sostare, anche solo per un attimo, guardando indietro, con il rischio di trasformarsi in una statua di sale... Certamente è quell'incedere caparbio, tenace, che anela all'orizzonte, il motore della conquista, dell'evoluzione, della trasformazione... facendo però tesoro delle esperienze passate, ugualmente fondamentali alla nostra crescita. Questi versi meriterebbero molto più spazio di approfondimento!» |
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Inserito il 02/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sto crescendo" di Sara Brayon |
| «Tigre trasformata in gatto, l'uomo pensonato, che più tenta di ruggire più la sua gola emette rauco miagolio... E vabbè, vorrà dire che si adatterà a fare il mansueto, in cambio di... una bella scodella di latte e tante coccole da far morire dalle fusa!» |
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Inserito il 02/05/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Pensaci te!" di Luciano Tarabella |
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