| «"Tra le onde delle reti" ogni respiro si allarga ad un'aurora diversa e uguale, che da Nord a Sud, Est ed Ovest, onda di luce a sua volta, come una grande "ola" scorre tra le dita dei poeti...» |
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Inserito il 27/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La magia di un incontro" di Claudio Giussani |
| «Lasciarsi morire con un nome sulle labbra... è l'unico desiderio che rimane, quando non ci si vuole rassegnare al silenzio, all'assenza, al nulla che avanza. Almeno quel nome sulle labbra è l'unica ultima certezza...» |
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Inserito il 27/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Assolo" di Lina Sirianni |
| «Non temere, la tua anima e i tuoi pensieri sono più tenaci di quel mondo in tempesta che bussa prepotentemente per rovistare. Le radici del cuore non temono né siccità ne il fango...» |
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Inserito il 27/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tempesta" di Moreno il Duca |
| «La vita è un viaggio avventuroso, fatto di lacrime e fango, di polvere e sabbia, di fonte e di rugiada, di silenzi e di ribellioni... Ma che emozione, quella strada... Ad ogni passo una meraviglia, se la si sa vestire di poesia...» |
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Inserito il 27/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sulla strada" di Clara Gismondi |
| «Fai crescere le piume e ricomincia a volare, ma vola alto, non ti accontentare di sorvolare pianure e colline. Tocca il tetto del cielo e poi dipingi tutto di azzurro e schizza di rosso verso Terra, pioggia colorata che macchia, ma non nuoce!» |
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Inserito il 27/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cambio stato" di Giorgio Lavino |
«Quel treno dal suono rugginoso finalmente è arrivato, ha fatto il suo ingresso al capolinea del viaggio... Per fortuna non sempre i treni partono e si allontanano in fuga...» |
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Inserito il 27/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ti amo da" di Kiaraluna |
| «Non possiedo sogni dentro di me... perché sono trasmigrati in te. Solo leggendoli nel tuo cuore potrò viverli... con te. L'anima è sempre in cammino, verso chi può accogliere i propri desideri...» |
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Inserito il 27/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Per vivere te" di Danielinagranata |
| «Ruzzolare e far ruzzolare... giocando con la miriade di sfacettature in cui si può riconoscere la parola Amore!» |
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Inserito il 27/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cadere con stile" di Giorgia Spurio |
| «Volano, i sogni, perché sono leggeri e trasparenti. Vanno verso l'alto, per incontrare tutte le Primavere in attesa d'amore. Doneranno pioggia di colore sulle grigie lande, oltrepassando il colle...» |
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Inserito il 27/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Al di là del colle" di Claudio Giussani |
| «Se ne sta lì, il passato, appiccicato al muro, come esangue grillo parlante, che non ha più nemmeno lla pretesa di insegnarci ancora qualcosa...» |
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Inserito il 27/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Passato" di Mau0358 |
| «Mescolare sentimenti sulla tavolozza della vita per dipingere una tela che, alla fine, avrà un unico colore dominante: rosso, come l'amore!» |
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Inserito il 27/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il tuo respiro" di Barbara Golini |
«Tra poco il buio, a farci compagnia nelle lunghe, interminabili, solitarie notti... passate ad ascoltar quel pianto... Sapremo tornare indietro, per riprenderci i colori?» |
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Inserito il 27/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Istanti" di Berta Biagini |
«"Infibulata vergogna di chi bacia menzogna eppure morde sangue..." Oh sì, che è amore! Predatore che annusa preda, ruggito di leone che sbrana e artiglia, lacerando, lasciando brandelli di pelle insanguinati alla mercè degli avvoltoi... Oh, sì certamente anche questo è amore!» |
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Inserito il 27/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tra mano e ghigliottina" di Giorgia Spurio |
| «Impeto di burrasca, turbinio di pensieri, che rimescolano i sentieri del cuore, come carte da gioco pronte ad una nuova partita.» |
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Inserito il 27/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "I miei pensieri" di Ela Gentile |
| «Spiraglio di luce, che filtra appena da una porta semiaperta che, improvvisamente, sbattendo, si richiude. Non lascio mai le porte aperte. Preferisco il buio.» |
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Inserito il 27/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'altra faccia della felicità" di Angela |
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| «E' vero, Daniela, la sera tintinna. Io la sento, perché verso quell'ora, le acque del lago muovono le barche a vela nel porto e il loro albero ondeggia, le chiglie si toccano e accompagnano il suono delle campane del vespro, che arrivano ovattate da lontano, dal paese laggiù in fondo. Intanto, lo sciabordio mi culla e, impercettibilmente, sorrido...» |
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Inserito il 27/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Luci ed ombre" di Daniela Pacelli |
| «"Mai nessuno al mondo mi avrebbe potuto incatenare..." Quante volte l'ho detto anch'io, per poi scoprire che... io stessa avevo imprigionato la mia anima nel buio totale. Più tento di camminare a tentoni, cercando l'uscita, più m'inoltro sempre più verso il fondo. Il volo? Non ricordo nemmeno più com'è fatta un'ala...» |
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Inserito il 27/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ripensandoci" di Antonella Bonaffini |
| «Siamo proprio un povero gregge di pecore, anestetizzate dalle immagini edulcorate della pubblicità, rinc... dal pallone che tanto così sfoghiamo la nostra aggressività contro il Balotelli di turno... tra una scopata e l'altra nell'intermezzo tra il primo ed il secondo piatto... Intanto ci pensa qualcun altro, a scodellarci un bel dopocena coi fiocchi... quando ci alzeremo dalla poltrona per continuare a dormire... a letto.» |
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Inserito il 27/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cara, cosa c'è per cena?" di Aldo Bilato |
| «E come si sente, che l'ami profondamente, la tua città, come la più bella principessa che mai si sia affacciata alla torre di Alboino, per rimirar tutto il contado e la sua bella gente!...» |
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Inserito il 26/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Giorno" di Moreno il Duca |
«La mia religione? Ascoltare gli altri, per capire quanto io sia piccola e stupida e insignificante, con i miei "problemucci", quando c'è ben altro di cui dover piangere... La professo e poi la pratico poco, però io ci provo, ad essere una buona credente... nella mia religione.» |
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Inserito il 26/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La mia religione" di Clara Gismondi |
| «Non importa vincere o perdere. Sono la coerenza, la dignità, la difesa della propria trasparenza, la posta in gioco. Non si tratta di una sfida, ma della volontà di non indossare panni sporchi, di non diventare anche noi "lupo che simula il bacio e ama solo per sbranare". Io ne ho conosciuto uno e so cosa vuol dire...» |
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Inserito il 26/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Stavolta non posso far finta di niente" di Giorgio Lavino |
| «Fatica immane, far tacere l'orgoglio e alimentare la fiamma della speranza... Sono morta mille volte e rinata altrettante, ma sempre più indolente e arida come il deserto... Lo so, morirò, sono rassegnata...» |
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Inserito il 26/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Si può morire" di Kiaraluna |
| «Non c'è misura, quando si ama, perché la ragione ha abdicato al cuore, che è come un fanciullino bramoso di attenzioni, che si lancia nella corsa sfrenata senza capire i pericoli; che danza, ride, canta senza controllo... finendo nel baratro senza nemmeno accorgersene...» |
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Inserito il 26/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il cuore grida il suo dolore" di Danielinagranata |
«Già, è il cuore, che sceglie, ma senza fare i conti con la ragione, il dovere, la necessità... e il rischio di aver intrapreso una strada a senso unico, una scalata in solitario. E quando la coscienza ci tira le orecchie, facendoci notare che non si tiene il piede in due scarpe, il cuore si ritira, in buon ordine, sanguinando e lacrimando solo soletto in un angolo, finché non si addormenta sfinito dal pianto...» |
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Inserito il 26/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Astro" di Silvia De Angelis |
«E' quando vado a scuola, la mattina e guardo i miei scolari, ai quali vorrei raccontare tante cose... e vorrei prenderli un po' in braccio, per distendere il loro sguardo pensieroso, sedermi vicino a loro dicendo "Dimmi, ti ascolto..." che sento il peso della vita. Invece mi siedo in cattedra, abbasso lo sguardo e pronuncio le medesime parole, tutti i giorni uguali: "Aprite il quaderno e scrivete la data"...» |
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Inserito il 26/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E'... quando" di Anna Maria Scamarda |
«Spesso mi è capitato di meditare, quando sono vittima di un equivoco. Prima mi arrabbio, poi ci rimango male, infine mi rendo conto di aver sbagliato, perché avevo seguito un ragionamento che era soltanto mio, avevo saltato qualche passaggio fondamentale nella comunicazione, che io davo per scontato o per sottinteso, ma che è risultato incomprensibile per il mio interlocutore... A volte addirittura sono vittima di equivoci anche... con me stessa e allora c'è davvero da chiedersi: ma perché è così difficile comunicare?» |
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Inserito il 26/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Apostrofi neri" di Angela |
| «Cosa siamo, noi, senza l'amore? Soltanto tele bianche, pallide lenzuola, fogli immacolati... in attesa di pennellate di emozioni, di vita...» |
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Inserito il 26/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il tuo amore, mi colora" di Citarei Loretta Margherita |
| «L'ultima volta è accompagnata dalla pioggia, per confondersi alle lacrime, che non vogliono farsi vedere... E' terribile "danzare" sapendo che sarà per l'ultima volta... E' una danza di morte, dopo la quale... più nulla...» |
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Inserito il 26/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sognavo" di Nadia Mazzocco |
| «Tanti "esercizi di stile", appunto per ingannare la gente con il gioco dei tre bicchieri... Ciò che è grave è che molti ci credono...» |
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Inserito il 26/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La grotta nera" di Dalassa |
| «Ricordiamoci di alimentarlo sempre, quel bambino, perché ha bisogno di storie, di sogni e di speranze. Non è vero che ne siamo privi... Siamo soltanto pigri e un po' demotivati. Pensiamo, perciò, a quel bambino, non priviamolo della sua padella di pop corn!» |
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Inserito il 26/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Saltano i popcorn della mia infanzia" di Giorgio Lavino |
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