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Trovati 6538 commenti di Nemesis Marina Perozzi
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| «Io, con la parola fede, intendo la tenacia, la forza delle idee e delle speranze, ma anche in questo caso non è un dono che si acquisisce automaticamente, con i cromosomi di mamma e papà. E' una scalata quotidiana, è un risalire da una parete umina e liscia, verso la superficie e anche coloro che ne hanno in abbondanza, qualche volta rimangono temporaneamente senza scorte.» |
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Inserito il 26/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quale fede" di Clara Gismondi |
«...E chiamalo "piccolo pensiero"! Profondamente ed intelligentemente studiata. Gioco di parole, scioglilingua, indovinelllo... profondo sentire ispirato ad uno dei più grandi filosofi di tutti tempi. Forse hai proprio fatto bene a passare da Lettere a Filosofia...» |
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Inserito il 26/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Socrate" di Saldan |
«Non importa che cosa si voglia cantare: importante è averne voglia. Non importa che cosa si voglia scrivere: importante è avere un'emozione da regalare... purché sincera...» |
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Inserito il 26/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Conclusione di pensiero " di Splendido Leotta Michele |
| «Quando non abbiamo ben chiara la nostra meta, ci sentiamo fragili, potenzialmente esposti al dolore. Ecco perché, allora, la paura incomincia a strisciare, serpeggiando ai nostri piedi, avvinghiandosi alle nostre gambe e facendosi issare sulla pianta. Forse la tua nota ha un doppio significato: Se impareremo a non aver più paura di noi stessi, ne guadagneremo certamente in salute... anche mentale.» |
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Inserito il 26/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Caos" di Kiaraluna |
| «L'antipatica geometria dice che due rette parallele non s'incontrano mai, perciò due universi paralleli dovrebbero comportarsi nello stesso modo, ma quando la nostra volontà, guidata da Amore, decide di capovolgere le regole, allora... tutto diventa possibile e anche due universi paralleli, se trovano la chiave d'accesso, possono fondersi e compenetrarsi!» |
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Inserito il 26/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Desiderando la tua essenza" di Arelys Agostini |
| «E aggiungerei la curiosità di conoscere gli altri, di imparare, anche da un bambino o da un gattino, l'entusiasmo che ci fa proseguire verso la meta, senza scoraggiarci quando un capitombolo ci lascia in "stand by" per un po' di tempo... Ma soprattutto, come dici tu, è importante far tesoro degli sbagli, per non ripeterli più!» |
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Inserito il 26/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Per fortuna!" di Ela Gentile |
| «Hai rasserenato e convinto anche me, che di solito preferisco convivere con la diffidenza...» |
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Inserito il 26/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Le difficolta' dell'amore" di Daniela Pacelli |
| «Io penso ai canneti di fondo lago, un po' melmosi, acquitrinosi. E' facile perdervisi, nella nebbiolina di prima mattina, quando l'umidità della notte non è ancora andata a dormire. E' proprio in quei momenti, che la fantasia fugge via, rapita dal singhiozzo del buio che sta abbandonando la scena... Allunga la mano, riacchiappala, svelto! Offrile un luogo caldo, asciutto, nel quale riposarsi prima di ricominciare a cantare...» |
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Inserito il 26/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tra i canneti" di Aldo Bilato |
| «A volte, questa entità riesce ad incarnarsi e allora diventa persona reale, che si aggira nel mondo ad arraffare tutto ciò che gli capita a tiro, con l'ingordigia di un goloso sempre affamato. io l'ho incontrato, esattamente come l'hai descritto tu e, finché non mi sono fatta sbranare, non avrei mai creduto che potesse esistere...» |
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Inserito il 26/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il Male" di Antonella Bonaffini |
«Mi vengono in mente quelle nebbie padane, quelle autentiche di tanti anni fa, che invadevano di biancore lattiginoso strade e giardini e passi in cammino verso casa. Tutto fluttuava, in un'atmosfera fluttuante, oscillante, ovattata... E allora mi prendeva un senso d'angoscia, come un perdermi nel nulla. Allungavo le braccia come un cieco che deve "sentire" il terreno e disegnavo con la mente il percorso. Strizzavo gli occhi, per "vederlo meglio", poi mi lasciavo guidare da quel "navigatore" interiore... e finalmente raggiungevo casa. Cosa c'entra con i sogni? Non lo so, ma con i tuoi versi ho volato e ti ringrazio! Oppure, forse, il mio percorso assomiglia al tuo?» |
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Inserito il 26/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ascolta" di Massimo Mangani |
| «La Natura si lascia volentieri "saccheggiare" per un giusta causa. Peccato che, di fronte ad un amore così tenace, anche Madre Natura si debba arrendere ad uno "specchio delle mie brame..."» |
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Inserito il 25/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il tuo viso " di Moreno il Duca |
| «Esplosione di ogni pensiero, emozione, sentimento, che, con una reazione a catena, è in grado di contagiare tutto ciò che lo circonda. Questo, sa fare l'amore. E' il suo unico compito: destare meraviglia e abbandono.» |
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Inserito il 25/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mi scoppi dentro il cuore" di Danielinagranata |
| «Mi hanno sempre affascinato i ponti levatoi, le porte, le finestre... Mi chiedo sempre come la gente veda questi oggetti: sollevati o abbassati, aperti o chiusi, che fanno entrare o fanno uscire? Io personalmente li immagino sempre proiettati verso l'esterno, perché sono un'anima perennemente in fuga.» |
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Inserito il 25/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vivere nel tempo" di Berta Biagini |
| «E' vero! La natura a volte ci viene incontro, offrendoci in dono alcuni dei suoi gioielli. Noi, in cambio, la trascuriamo, la deprediamo e non ne abbiamo cura. L'ingratitudine è proprio una delle migliori "virtù" dell'uomo!» |
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Inserito il 25/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quer monticello" di Silvia De Angelis |
«Questi ricordi, cuciti con un'imbastitura larga, per non imprigionarli, per poterli sciogliere facilmente, lasciandoli correre... sull'autostrada della vita, che pulsa e morde l'asfalto... Ricordi come sangue che scorre nelle vene, ma non riconosce né ieri né domani... Questi sono i nostri. Ma ci sono ricordi seduti in un vecchio scuola bus, come ce ne sono ancora, ed io li vedo quotidianamente trasportare scolari e studenti... Un carico di speranze e di sogni, che hanno il diritto di sperare in un futuro migliore del nostro...» |
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Inserito il 25/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'orlo dei ricordi" di Nikolas Malone |
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«Crudi ed impietosi verso se stessi, coloro che possiedono una sorta di anima "declassata", di seconda classe, ormai impura ed imperfetta. Sì, forse tra poco il magma su cui galleggiamo ci scioglierà e di noi non resterà più nulla, ma in questa "notte dei miracol" del 25 aprile, mi piace pensare che, prima di arrendermi, venderei cara la pelle!» |
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Inserito il 25/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il peso d'un'anima impura" di Marta Bianchimani |
| «Sento le unghie stridere su quella parete verticale, liscia, umida, nel tentativo di risalire, annaspando ed ansimando, mentre inesorabilmente scivoliamo sempre più indietro. Se la nostra anima avesse soltanto un fusibile bruciato saremmo dei robot!... Beh, ora che ci penso... forse non mi dispiacerebbe.» |
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Inserito il 25/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Precipizio" di Marinella Ottonello |
| «Arroganza, Cattiveria, Ignoranza e Superbia giocano regolarmente a poker con gli esseri umani. La posta in gioco? Il "grullo" di turno al vincitore, che se lo manipola come vuole, giusto per divertirsi un po'. E a me, che sicuramente qualche volta sono stata usata anch'io da qualcuno di quella "Banda dei quattro", capeggiati dalla Signora Saccenteria, che vuole avere sempre l'ultima parola. Ma questa volta la dico io: basta! Se ci mettessimo d'accordo tutti quanti per dar loro il foglio di via?» |
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Inserito il 25/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Che tristezza!" di Ela Gentile |
| «Non abbiamo perso smalto. In realtà si è modificato il modo di affrontare la vita, che è soltanto meno impetuoso ed impulsivo di quando eravamo giovani. Voglio continuare a crederci, anche se molto spesso mi lascio andare e mi rassegno. Però in una giornata come questa del 25 aprile non voglio arrendermi all'idea di aver affidato all'oblio proprio tutti i miei sogni e le mie speranze... Della rassegnazione ne riparleremo lunedì...» |
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Inserito il 25/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Corsa contro il tempo" di Angela |
| «Può perdere anche tutte le piume, l'angelo che ci tiene per mano accompagnandoci lungo il sentiero, ma saprà farle ricrescere, se noi gli permetteremo di aiutarci. La notte veglia sul nostro respiro, in attesa di compiere il balzo verso le stelle...» |
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Inserito il 25/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Spiumati passi" di Raggioluminoso |
| «Ed io continuo a pensare a Metropolis di Fritz Lang... Apocalittico e sublime... come questo tuo scorpionico ruggito di ribellione!» |
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Inserito il 25/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Disfatte" di Aldo Bilato |
| «Mi affascina in modo particolare il "peso" delle emozioni e dei sentimenti. Se dovessimo confrontare il peso di coppie di sentimenti, sono convinta dell'impossibilità di ottenere un perfetto bilanciamento. Basterebbe, infatti, che una piuma si posasse delicatamente su uno dei due piatti per sbilanciare il peso, facendoci scivolare nell'abisso o librarci in cielo, tra le rondini.» |
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Inserito il 24/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ti peso" di Gian Luca |
| «Questa zavorra non ci fa tornare a galla e l'apnea diventa sempre più dificile da mantenere... Ma sarà la "...vita vissuta da assente" che ci inchioderà alle nostre responsabilità...» |
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Inserito il 24/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sulle pagine della mia storia" di Enrico De Marzo |
«La vita è come una partita a scacchi. Studiare le mosse più opportune dipende dalla strategia del gioco, dipende dalle responsabilità che abbiamo verso i nostri affetti, specialmente se sono ancora implumi. Ci illudiamo di essere noi a dirigere il gioco, ma, ahimè, quando meno ce lo aspettiamo, qualcuno ci viene a dire che non tocca a noi gridare "Scacco al Re"! Questo stile non mi è nuovo...» |
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Inserito il 24/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sei tu a decidere?" di Enrico Baiocchi |
| «Purtroppo non posso far altro chesottoscrivere le tue parole. Quante delusioni e quanti dolori, vedo negli occhi dei bambini ogni giorno...» |
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Inserito il 24/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Se tutti avessero un padre" di Gabry Salvatore |
| «Uno di quei bambini è un mio alunno, da due anni. Porta ancora nel corpo e nell'anima le tracce indelebili della sofferenza e della violenza e la cicatrice di una coltellata ricevuta... dalla sua stessa madre... che tuttavia non ha mai odiato. Quanti ne riusciremo a salvare? Basterà dire di averli salvati adottandone qualche decina o centinaio o migliaio?... Basterà per tacitare la nostra coscienza?» |
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Inserito il 24/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ninos de rua" di Clara Gismondi |
«Disarmante, tenera, fragile anima che si svela di fronte ad un sentimento incontenibile. E quel rossore... che sa d'altri tempi, ma che tempi...! Continua a cullare così, Giorgio, insegnalo a chi non sa più parlare d'amore perché se ne vergogna!» |
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Inserito il 24/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "All'alba di un impavido giorno" di Giorgio Lavino |
| «Quanto dolore, nelle tue parole... e ne so qualcosa. Per alcuni anni ho fatto volontariato nella "struttura protetta" di un ospedale, in cui erano ricoverati anziani malati di Alzheimer. Le porte erano blindate. Per entrare ed uscire si doveva schiacciare un pulsante che non era alla portata dei pazienti, per impedire loro di scappare fuori e si doveva stare attenti di non essere seguiti, perché era facile che qualcuno di loro riuscisse a fuggire in un nostro momento di disattenzione nel momento in cui la porta era aperta. Si trattava di persone anziane non più in grado di intendere e di volere e mi era stato spiegato che lo si faceva per motivi di sicurezza, però io stavo male lo stesso...» |
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Inserito il 24/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mia sorella è all'ospedale" di Silvia Cingolani |
«Ti sei già trucidato da solo, caro Massimo... Perché mai dovrebbero farlo anche gli altri? Sei feroce, in questa che mi sembra più un'amara considerazione su tuoi presunti fallimenti che un'analisi della società odierna. Dico "presunti" perché non credo che le tue esperienze di vita siano state così totalmente negative. Capita anche a me, di dare una pennelata di nero corvino alla realtà, avvelenando tutto con la mia "parte caudale", ma poi mi ribello e mi dico: Ma ci sarà ancora uno straccio di colore, oppure no? Aggiungendo anche una colorita parolaccia che qui non posso scrivere... Così getto una bella secchiellata d'acqua pulita su tutto quel buio e finalmente torno a vedere un frammento di arcobaleno...» |
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Inserito il 24/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Se vuoi" di Massimo Mangani |
| «Soltanto la forza di volontà può sostituire, ad uno ad uno, ogni variopinto fragile frammento d'ala della timida farfalla con le poderose piume dell'aquila. Sarà una conquista lenta e sofferta, ma la libertà di volare in alto non ha prezzo.» |
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Inserito il 24/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Aquila sarai" di Kiaraluna |
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6538 commenti trovati. In questa pagina dal n° 2038 al n° 2009.
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