| «La calligrafia del silenzio è leggera, sbava subito, senza carta assorbente, il suo pennino si spunta facilmente e schizza inchiostro, macchiando il foglio con centomila cerchiolini che vanno a coprire le parole. Ci vogliono buoni occhi, per leggere le parole del silenzio, perché sono trasparenti e piccole piccole... Ci vuole tanto amore, per interpretarle, perché sono rannicchiate in un angolino della pagina e vorrebbero scappare via al primo soffio dei vento...» |
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Inserito il 01/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "In Un Soffio Di Silenzio" di Antonella Bonaffini |
| «Io persi mio padre da bambina e so cosa vuol dire, per una madre, affrontare il dolore e le tante responsabilità e preoccupazioni verso i figli. Spesso non è stato facile decidere da sola, fare delle scelte anche dure, senza poter contare sull'aiuto di nessuno. E io, allora troppo giovane per capire, spesso contestavo, brontolafo, facevo i capricci... "Fragile foglia in balia del vento" ti senti ora, ma con l'andar del tempo quella pianta saprà offrirti ancora la stessa protezione e la medesima linfa di cui hai bisogno. Basta soltanto aspettare il tepore del sole, che, anche pallido, tuttavia, poco poco, riscalda...» |
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Inserito il 01/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Pensieri di madre" di Angela Rainieri |
| «E spesso respiro anch'io quando vado in riva al lago, sulla punta del promontorio, là dove il vento corre libero e gioca a rimpiattino con le vele delle barchette e le "ochette" di spuma delle onde, che si rincorrono garrule come le rondini... Grazie! Ho respirato a pieni polmoni, con le tue parole!» |
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Inserito il 01/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E' il primo Aprile" di Claudio Giussani |
| «Oddio! Sto ballando anch'io! Non ne posso fare a meno! Sarà il profumo d'acacia, o il sapore del miele, oppure il ritmo così musicale e passionale dei tuoi versi ardenti... Eco: sto deragliando pensando al fuoco dell'amore e la mia fantasia galoppa! Sublimi versi, evocativi di pensieri... peccaminosi!» |
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Inserito il 01/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Piogge di fuoco" di Raggioluminoso |
| «Potrebbero essere il testo di una delle sue canzoni, questi tuoi versi così musicali e scorrevoli, ma altrettanto riflessivi e carichi d'amore! Bravo Salvo! Mi piaci tanto tanto!» |
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Inserito il 01/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Faber" di Saldan |
| «Per costruire un amore bisogna arare, dissodando radici e sassi, seminare, irrigare, attendere il tempo dei germogli e poi della crescita. Nel frattempo vigilare affinché improvvise burrasche non rovinino il futuro raccolto, che i parassiti non danneggino le piantine, che gli uccelli non becchino i semi... Quanta fatica, per costruire un amore, che a volte un'improvvisa tromba d'aria travolge, rendendo vana tutta la nostra fatica...» |
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Inserito il 01/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Inventare l'amore" di Clara Gismondi |
| «Sì, sembra strano, ma a volte è proprio ad occhi chiusi, che bisogna intraprendere la strada. Il tepore del sole riscalda la nostra pelle ed è quella sensazione, che dobbiamo seguire. Laggiù sappiamo che c'è la meta, quella giusta. Mi piace, la fragranza di questi versi leggeri e soavi!» |
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Inserito il 01/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Esisto, perché" di Kiaraluna |
| «La gelosia è come una brace, che cova sotto la cenere. Sembra tutto spento, poi basta una favilla soltanto a riaccendere il fuoco che divampa. Non è passione, ma furia animalesca, che artiglia e sbrana. Basta solo un attimo... e il fuoco si trasforma in sangue.» |
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Inserito il 01/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Gelosia" di Silvia De Angelis |
| «Li vedo, "giocherellare" allegri e soavi, ridendo come soltanto i bambini sanno fare, Dolcezza e Calore. L'erba e i fiori si inchinano al passaggio dei loro piedi leggeri, i cespugli fioriti emanano fragranze nuove e il sole li accarezza amorevolmente. Io li osservo e, socchiudendo gli occhi al riposo, sorrido anch'io. Grazie, Berta, per questo acquerello fresco e pieno di grazia!» |
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Inserito il 01/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Inaspettata missiva" di Berta Biagini |
| «Io sono nata in gabbia. All'inizio non me ne accorgevo, credevo che il mondo fosse tutto l', circoscritto dai confini delle mie sbarre. Un brutto giorno il mio padrone ha lasciato inavvertitamente la porticina aperta e... ne ho approfittato per dare un'occhiata al di là del confine. Sono caduta in mano a predatori d'ogni sorta, che mi hanno spiumata e morsa a sangue, portandosi via lembi di carne e ossa. Non so come sia riuscita a riguadagnare il mio guscio. Ho richiuso io stessa la porta della gabbia ed ora me ne sto qui, dondolandomi sull'altalena a guardare dalle sbarre, al sicuro, il mondo che si sbrana.» |
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Inserito il 01/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Uccello in gabbia" di Dalassa |
| «No, no, ora ti racconto cosa mi è capitato proprio l'altro giorno, quando in un momento di rabbia furibonda, non avendo parole intelligibili da scrivere, tanto la mia mente era un ribollir di lava, ho incominciato a digitare sulla tastiera una lunga dissertazione, che iniziava più o meno così: "dfjhfghkgghbòtoertupoglbnxlro!..." Te lo assicuro: è tutto vero! Dopo un po' ho smesso e nel frattempo, il fiume dell'ira era rientrato nel suo letto... (beh, forse non tanto, però mi si è calmato l'effetto)» |
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Inserito il 01/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mente mia" di Moreno il Duca |
| «Non sempre parlano lingue diverse, la vita e la poesia. Penso piuttosto che la poesia possa in qualche modo ingentilire l'aspetto più crudo dell'esistenza, sfumandone i contorni troppo netti, acquerellando i colori troppo decisi, avvolgendo di tiepido manto un frammento troppo gelido per essere raccontato. La poesia toglie alla prosa della vita tutte le parole inutili o superflue, per lasciare soltanto l'essenziale... per addolcir l'amaro.» |
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Inserito il 01/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La vie est ailleurs" di Antonio Terracciano |
| «Ecco uno dei motivi per cui la vita vale la pena di essere vissuta. Gli incontri, che in qualche modo incidono sui nostri giorni, sul nostro passato e sul nostro presente. Quelli che faremo domani e domani ancora... Scambi di sensazioni, di sentimenti, di umori. Condivisione di momenti emozionanti e forti, che la solitudine renderebbe opachi. "Una goccia nel mare da sola non è sorgente di vita..." Sei una persona solare, Daniela, perciò ti meriti una pioggia di bene!» |
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Inserito il 01/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quelle notti in cui il sole non tramonta mai" di Daniela Pacelli |
| «E ogni volta che verso, il bicchiere non è mai "mezzo pieno". A furia di versare, annego in questo tino, che tuttavia mi nasconde al mondo, al quale non ho niente da dire. Perciò "mi svesto e taccio...", perché non riuscirò mai a convertirmi all'ottimismo.» |
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Inserito il 01/04/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tutto scorre, se niente scorre via" di Aldo Bilato |
| «Fulminante messa a fuoco, per mirare, puntare e cogliere nel segno il significato profondo della vita! Come racchiudere l'infinito dell'Universo in un puntino di sospensione...» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Anima xxxo " di Mau0358 |
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| «Non importano le burrasche e i fortunali: noi continueremo a navigare insieme, sulle onde di questo mare, che sanno anche cullare. Non dobbiamo aver paura di intraprendere il viaggio. Sicuramente la luce di un faro, anche se lontano, ci guiderà a destinazione.» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'incontro " di Antonella Avolio |
«Io penso a questi naufraghi, profughi, emigranti senza nome né patria, in cerca di un luogo in cui finire di morire, perché alla partenza erano già morti, all'idea di lasciare casa, patria, affetti. Il presente non è poi tanto diverso dal passato, quando tanti italiani hanno affrontato l'oceano in cerca di futuro, lasciandosi il passato dietro le spalle e in fondo al cuore. Penso a quanta indifferenza e fastidio accolgono queste anime, più sofferenti del loro corpo, quanto infastidito alzare di spalle all'ennesimo TG che elenca il numero dei morti quotidiani.» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ai ragazzi senza nome" di Desire |
«La poesia DEVE avere anche un ruolo di denuncia civile, deve far riflettere, meditare, deve essere educativa, deve avere una valenza morale, deve tener deste le coscienze, deve avere attenzione per gli umili, gli oppressi, i diseredati, gli eroi e i coraggiosi... Ci sarà il tempo anche per la luna e per il cuore, ci sarà... Quando il mondo sarà un po' più pulito. Grazie infinite per aver affrontato questo argomento, così spinoso, ma anche così nascosto, se non quando balza all'onore della cronaca nera!» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "I Miei Passi nella Notte " di Anna Maria Scamarda |
| «Amore non corrisposto, ma rispetto per sentimenti comunque discreti e consapevoli di questa impossibilità. In fondo anche una sincera e profonda amicizia è una sorta d'amore e non fa male.» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mi ami da mille istanti" di Claudio Giussani |
| «L'eterno conflitto interno di un'anima che ora è cuore, ora è ragione. Un'anima che vorrebbe correre avanti, ma si ritrova a camminare a passo di gambero. Una maschera che offre due profili differenti. Una bella e una bestia che lottano per impadronirsi di quello spirito smarrito tra mille domande senza risposte. E anche quando tutto sembra finalmente a posto, la macchina sforna copie sempre uguali della stessa storia...» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Re- Run( Replica)" di Antonella Scamarda |
| «Rabbia e ribellione, delusione e amarezza, in queste tue parole di feroce denuncia. Tanto più amari, in un giovane come te, quando affermi di voler cancellare i ricordi di bambino, bruciandoli come si farebbe con una fotografia. Non servirà, perché il tuo cuore continuerà comunque a soffrire...» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Nuvole di fumo, fiori di Maria" di Saldan |
| «E mi piace pensare che tu la tenga ancora per mano, che questo ricordo sia semplicemente il punto di partenza di un percorso che è continuato e dura tuttora. Forse non è stato così, ma a me piace sognare e fantasticare...» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Avevi diciottanni" di Francesco Fabris Manini |
| «Sì, è affascinante, la nera Signora, che si aggira nottetempo in cerca di facili prede da avviluppare nel suo mantello. Ecco perché l'angelo custode non dorme mai! Quando noi abbassiamo la guardia deve intervenire lui, gridando forte per svegliarci dall'ipnosi, dalla trance che ci sta facendo oltrepassare la soglia. Ogni volta perde qualche piuma, nel combattimento con la signora Morte, ma il nostro angelo ci ama, non ci potrà mai abbandonare.» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Regina d’oriente" di Enrico Baiocchi |
| «Io ho messo la molletta al naso, prima di entrare nella cabina elettorale, però ci sono andata ugualmente, anche se la sfiducia è tanta. Ancora una volta si è chiacchierato, parlato, spettegolato tanto, poi, di colpo il soufflè si è sgonfiato. L'unica cosa sicura, tra vincitori e vinti, è che la Democrazia cammina pericolosamente su un filo, come un funambolo senza bilanciere.» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il giorno della conta" di Giorgio Lavino |
«La vita è un pentagramma, sul quale noi zoppichiamo, trabaliamo, barcolliamo, tentando disperatamente di stare in equilibrio aiutandoci con un bilanciere che non sempre ci aiuta. Se solo potessimo fermarci un attimo, potremmo tentare di stabilizzarci, nella speranza di poter terminare la prova, che è così ardua... Oppure osare quel balzo felino, che "capriolando" ci permetterebbe di saltare gli ostacoli che si frappongono tra noi e i nostri sogni...» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'equilibrista" di Vivì |
«Attraverso il contatto delle mani avviene lo scambio delle sensazioni e dei sentimenti più intimi. E' carezza che quieta il pianto, consola il dolore, condivide gioia e tenerezza... Le mani che accarezzano il pelo di un gatto e che ne ricevono in cambio tranquillità e pace... Abbraccio degli amanti che si compenetrano nella passione... Non voglio pensare alle mani portatrici di crudeltà e di violenza... Sono le mani del diavolo quelle, non dell'angelo divino...» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Voglio le tue mani " di Rita Stanzione |
| «Il vino novello è frizzante, spumoso, inebriante. Scende come rosolio donando dolce euforia. Ma l'ebrezza dura poco, passata l'euforia resta l'ansia, che segna il volto con rugosi solchi... Presto questo vinello novello decanterà, perderà la sua briosa energia e "il pensiero nato da un giorno muore..."» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sapor di Bacco!" di Carmelita Morreale |
| «Non puoi sapere quanto mi abbiano colpita e coinvolta le tue parole, che rispecchiano un vissuto personale che ancora morde come una corona di spine sul cuore. Maledico ancora il giorno in cui ho sollevato lo sguardo su un volto che mi ha incenerita, lasciando che il vento disperdesse quella polvere sottile abbandonandola al suo destino...» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tra i silenzi di un dialogo interrotto" di Dalassa |
«"Migra dalla barriera corallina al cuore..." Io ho lottato, coi denti e con le unghie per quell'amore che se n'è volato via. Giorno e notte sto seduta sulla spiaggia ad aspettare di vederlo arrivare, Ma il tempo passa e i raggi del sole non riescono a sciogliere il gelo della notte. Tu non scrivi: dipingi acquerelli di soave dolcezza e grande speranza!» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Avido cielo" di Kiaraluna |
| «Non è dato di sapere quanto lungo e tortuoso può essere il percorso che conduce alla fede, ma io so che in ogni uomo, in qualche modo, esiste questo anelito. Non importa quale nome può avere, Colui che "sempre rincorro", io so che prima o poi anche per me arriverà la luce...» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Chissa'" di Silvia De Angelis |
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