| «La pazzia come rifugio per una mente sconvolta dal dolore e per un cuore sbranato dalla solitudine è un tema ricorrente, purtroppo. Quando i perché che si affollano nella mente diventano troppi e non si riesce a dare loro una risposta accettabile, allora avviene come un corto circuito. Tutto salta e la ragione non ha più il controllo sui sentimenti. La pazzia, dunque, è l'unica ancora di salvezza, l'unico rifugio nel quale prendere tempo, per vedere se è possibile riparare il guasto...» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quell'odiato rifugio" di Berta Biagini |
| «Immagini forti, dense di colore compatto, intenso, senza sfumature, per descrivere questo muoversi silenzioso "come un aliante"... Volo di civetta, predatore della notte che si avventa sulla sua preda per giocarci tutta la notte, prima di lasciarla in balia dell'alba. Quante volte e per quanto tempo ancora durerà la tortura? Forse ora è giunto il momento di sfuggire alla sua morsa e riappropriarsi degnamente della luce del giorno. Il cuore impavido sa che, prima o poi, tutto ciò accadrà!» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il Grido della Civetta" di RaggiodiSole |
| «La soavità dello sbocciare, la sua delicata voglia di crescere, liberando il proprio innocente candore... Osservo i miei scolari giocare nel giardino sotto un colossale rododendro che ogni anno regala fiori vermigli al nostro giardino e penso alle loro testoline, che già sono colme di dolore e di perché ai quali non posso dare risposta... Sono già grandicelli, tra poco saranno nell'età dell'adolescenza, ma la loro infanzia è già stata violata e i loro cuori assomigliano tanto a quei fiori vermigli del rododendro...» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Fioritura" di Clara Gismondi |
| «Osservare l'amore tuo che dorme, con la tentazione di compiere il furto di un sogno... che diventa osmosi... Magnifica!» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Rubala... e sarai rapito " di Giorgia Spurio |
| «I profumi e i colori dell'infanzia restao intatti e indelebili nella nostra mente. Io ricordo le mie corse nei prati, soprattutto quando c'era l'erba alta e mi ci potevo sdraiare, nascondendomi alla vista degli altri. Lì, distesa a braccia larghe nel verde, tra la fragranza delle spighe e del fieno, guardavo le nuvole passare, immaginandomi animali e forme. Grazie, per questo soave tuffo nel passato!» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vigne" di Francesco Fabris Manini |
| «Ma tu, da che parte stai? Speriamo che tu sia tifoso solo del "Don Giovanni" e non di Casanova! Moreno, anche quando parli di uomini sei incisivo, attento ai particolari e, in questo caso, vagamente ironico...» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il seduttore" di Moreno il Duca |
| «Due oceani che s'incontrano alla confluenza delle loro acque. Si mescolano le salinità, le alghe, i pesci del fondale, la spuma delle onde, l'indaco, il pervinca ed il cobalto... E' il passato che s'immerge nel futuro, per creare un presente che, finalmente, appare percepibile all'ardore del sentimento.» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lungo lo steccato dell'amore" di Daniela Pacelli |
| «Che dire, se non "Vergogna"? A cosa è ridotta la nostra civiltà, se non ad un immenso immondezzaio? Condivo, Aldo, condivido in pieno!» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vergogna" di Aldo Bilato |
«Basta solo un istante, ma e sufficiente per aprire una voragine nella mente. Quel ricordo è ancora lì, annidato nel profondo, ma pronto a ritornare a galla alla prima distrazione. Il 2008 è un anno che anch'io vorrei poter cancellare dal calendario della mia vita.» |
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Inserito il 31/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sei stato d'un istante " di Rita Minniti |
| «Leggera, leggiadra, evanescente, eterea -frr frr frr- come ali di farfalla, ronzio d'ape, frullo di pettirosso... Sembra una conta per bambini, ma nemmeno poi tanto... E' l'amore che ci fa tornar infanti!» |
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Inserito il 30/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tutto tondo" di Barbara Golini |
| «L'iride cangiante, cristallino, trasparente, apre le porte dell'inconscio, dell'intimo sentimento, della profondità dell'anima. Sprofondare dell'iride cangiante di chi si ama perpetua il "rito del noi"... per sempre, speriamo!» |
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Inserito il 30/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Iridi trasparenti" di Saldan |
| «E' quella corda, che ci teneva in vita prima di vivere in questo mondo, che ci alimentava prima di respirare quest'aria pesante, la prima fonte di sicurezza che abbiamo perso. Nasciamo e ci ritroviamo poveri funamboli solitari, in equilibrio precario, appunto, senza un bilancere che ci aiuti nel nostro percorso. Intanto penso ad un'altra corda, quella che accompagnò Giuda nel suo ultimo viaggio... Quanti traditori, in questo mondo malato, hanno venduto i loro simili per molto meno di trenta denari...» |
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Inserito il 30/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ogni uomo ha una corda" di Clara Gismondi |
| «Che perla luminosa, questi tuoi versi! Mi fanno venire in mnte il ritmo regolare, cadenzato di un metronomo, che alterna i movimenti di questo sentimento così misterioso ed irrazionale come quello di una melodia che attende soltanto di essere danzata.» |
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Inserito il 30/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tacendo racconti" di Antonella Borghini Anto Bee |
| «Mi immagino la sassata data ad un cristallo. Là dove è avvenuto l'impatto, improvvisamente un ramificarsi di incrinature, che si allargano all'infinito. Chi ha gettato il primo sasso che ha innescato la reazione a catena che sta distruggendo il nostro pianeta e l'umanità che lo abita? Troppo tardi, forse, per correre ai ripari.» |
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Inserito il 30/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Black out" di Kiaraluna |
| «Siamo tutti come merce esposta in vetrina, donne e uomini senza scrupoli, in ugual misura. Conosco personalmente storie in cui donne senza scrupoli sono riuscite ad addescare anziani signori soli, divorati dalla malinconia. Un po' d sogni, l'illusione di ruggire ancora e poi la contropoartita di una casa e un conto in banca lasciati in eredità.» |
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Inserito il 30/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Assopigliatutto" di Silvia De Angelis |
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«Mi piace l'idea di questo guscio che attende il respiro, che anela l'attimo in cui si romperà per lasciare uscire tutti i sogni, i desideri, le illusioni, le speranze... Ha una duplice valenza: far fuggire quelli neri e far germogliare quelli colorati!» |
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Inserito il 30/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Come morire sognando" di Berta Biagini |
| «Chi lo sa quando sarà il momento dello "Shah mat" dello scacco al Re... E a chi spetterà la mossa finale, la vittoria nella partita... Quante volte ho barato anch'io, ma senza risultato. Il tempo mi è sempre stato nemico, mai alleato. Continuerò a leccarmi le ferite, sperando soltanto di riuscire a conviverci senza troppo soffrire.» |
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Inserito il 30/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Rapimento" di Rita Stanzione |
| «Sono ancora tutti lì, intatti, i sogni della mia infanzia, chiusi nel cestino dell'asilo. Ma le mie dita sono ormai anchilosate e non riesco più ad aprirlo, così resteranno per sempre prigionieri di quel tempo, che continuerò a rimpiangere e sognare, insieme a quei ricordi amari.» |
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Inserito il 30/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tra i sentieri dell'infanzia" di Angela |
| «Il corpo è lì, fermo, sull'uscio, accanto al bimbo e al gatto che l'osserva. Ma la mente è fuggita via, rincorrendo il tempo a ritroso. Cerca un segnale, una traccia, un semplice cenno, ma si perde nella vana ricerca. Si rassegna, la mente, a lasciarli andare, quei ricordi e mentre rientra nel corpo davanti all'uscio, si accorge che il tempo continua a scorrere. Piange, il bimbo, miagola il gatto... e la sfida è ormai perduta.» |
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Inserito il 30/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lacrime slegate" di Lina Sirianni |
«Sfidare il tempo dell'attesa, fidandosi della speranza di veder tornare quegli occhi... "Ho dato tempo al tempo..." Quanta coraggiosa pazienza, che soltanto un sentimento molto forte può donare, sarà premiata: la strada persa sarà recuperata, il labirinto alla fine sciolto... Rassegnazione, sì, ma soltanto all'attesa... nella certezza che prima o poi avrà fine.» |
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Inserito il 30/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "In un silenzio amico" di Rita Minniti |
| «A volte non ci rendiamo conto che quel sentimento, quell'incontro, quella passione dureranno poco. Non lo sappiamo e ci illudiamo di avere tanto tempo per accantonare provviste di ricordi... Quando tutto, improvvisamente, finisce, non ci resta altro da fare che andare alla ricerca delle briciole seminate da Pollicino nel bosco, per raccimolare qualche frammento di quel nutrimento, che non ci potrà più sfamare.» |
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Inserito il 30/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Rimpianto" di Shelly Nicole Del Santo |
«Ah! L'uso del vernacolo! Così immediato, ricco di sfumature, intriso di ironia e di saggezza, come soltanto il popolo, quello vero, sa fare! Magnifica interpretazione di questo momento così terribile della vita di Gesù, trasformato in un frammento di vita così disarmante... Mi piace tanto!» |
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Inserito il 30/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Gesù fra' ladroni " di Luciano Tarabella |
| «Ed io corro, lungo quel sentiero, sporcandomi i piedi e schizzando terra bagnata sulle scarpe e sulla gonna. Odore di pioggia, tra i fili d'erba intrisi d'acqua, che sgocciola ad unrsi alle pozzanghere. Anche un cielo di marzo dopo la pioggia possiede la sua bellezza, che tra poco cambierà regalando un'altra meraviglia nuova. La solitudine no, è un fermo immagine all'infinito, che non desta alcuna meraviglia, ma soltanto sgomento e immobile silenzio.» |
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Inserito il 30/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tra le viole, i miei pensieri" di Maria Grazia Vai |
«Il cuore di un uomo innamorato è come un castello, del quale la donna è la regina indiscussa. E soltanto negli occhi di lei il cavaliere potrà esser sicuro di continuare a vivere da vncitore di ogni battaglia. Nel suo giardino fiorito egli non avrà bisogno di armatura alcuna e offrirà la nudità dei suoi pensieri soltanto a lei, la castellana del suo cuore. Moreno, abbiamo viaggiato con te tra le contade ed i castelli dei sogni!» |
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Inserito il 30/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sguardo da regina " di Moreno il Duca |
«E soprattutto da annusare, per carpirne la fragranza; da guardare ad occhi chiusi, quelli che sanno meglio vedere; da toccare, con le morbide dita della fantasia; da gustare assaporandone il gusto... lasciandosi andare e fluttuare nell'aria cristallina di un giorno sereno. Grazie, Daniela, per questo momento di estasi!» |
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Inserito il 30/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tramonto esotico sul mare" di Daniela Pacelli |
«E' la mia pazzia, che finalmente mi fa vedere la realtà nascosta che gli altri non colgono, i sani di mente! Bosco, foresta, clangore di ossa, mandibole di teschi che sbattono ridendo, moltiplicando la loro risata sghemba... E la bianca morte, che s'aggira nella nebbia fluttuando alla ricerca di livide labbra da baciare. Chi ha mai sentito il sapore di un bacio, forza: si faccia avanti! Il mondo è morto e non lo sapete, poveri sani di mente! Accartocciatelo, vi conviene, gettatelo in pasto ai lupi e poi accendete il fiammifero e date fuoco. La purificazione restituirà terra ferma ai piedi dei bimbi, che forse vedranno le ali delle farfalle posarsi di nuovo sui fiori, senza mangiarli. Sei strepitosa! Feroce e lucida!» |
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Inserito il 30/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Farfalle carnivore" di Giorgia Spurio |
| «Parlare o tacere. A volte si tace per non voler sapere, per non voler ammettere. A volte il silenzio è paura. Si ingoia il boccone amaro e ci si beve sopra, per sciogliere "il groppo" in gola. Quando finalmente le parole riescono ad uscire, fanno male, molto più male e lacerano, scorticano, sbranano... Bravissimi entrambi!» |
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Inserito il 30/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'aver taciuto" di Aldo Bilato |
«Ecco, sto salendo con Lui, per capire, perché m'insegni a sopportare, perché mi aiuti a trovare la Pace, che ancora non ha incontrato il mio cuore... Grazie, Anna Maria, per avermi fatto riflettere. Ce la farò, lo so, non so quando ma ce la farò.» |
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Inserito il 29/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E' un Frammento di Pace" di Anna Maria Scamarda |
| «Terribili versi intrisi di sangue, rabbia e dolore! Madre che dona la vita, vende il suo corpo, restituisce la vita a Dio, senza pensarci due volte. Madre: il sacrificio supremo come atto d'amore! Piango e rabbrividisco, rabbrividisco e piango!» |
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Inserito il 29/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Dolorosi sussurri" di Arelys Agostini |
«A chi... urlerò la mia rabbia e il mio dolore, racconterò il mio sonno e la mia veglia, se ogni mia parola rimbalza contro una parete di granito che non trasmette nemmeno l'eco... Molto amari, i tuoi versi, che suggeriscono un'implosione dell'essere, in mancanza dell'amore.» |
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Inserito il 29/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Chi non ci sarà" di MariaGiovannAìnoRusc ito |
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