| «A me vengono in mente i nomi di alcuni battelli che solcano le acque del mio lago: Stambecco, Camoscio... Hanno il nome di animali che sanno affrontare i sentieri impervi di montagna, saltando gli ostacoli in un solo balzo. Li vedo, invece, arrancare controcorrente, i battelli, guadagnando il porto con grande fatica, nelle giornate di burrasca che anche le acque dolci sanno improvvisamente regalare. Nata anch'io con l'ardire di un camoscio, mi sono ritrovata sul sentiero della vita come una barchetta alla deriva sotto la tempesta.» |
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Inserito il 29/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Battelli" di Francesco Fabris Manini |
| «L'estasi della natura in tutto il suo splendore induce ad abbassar la guardia, concedendoci un attimo di tregua dagli affanni... Ma in un battito di ciglia schiere di dèmoni arrivano a sconvolgere tutta quella pace e noi, nudi, senza armatura, dal medesimo turbine siamo travolti.» |
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Inserito il 29/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cataclisma" di Silvia De Angelis |
| «Ma noi siamo abili nel giudicare chi è diverso, o anche soltanto antipatico. Siamo professionisti nel condannare senza processo, emettere sentenze senza appello. Pratichiamo un cristianesimo di facciata, fatto di riti esteriori e gesti stereotipati, ma la vera sostanza della Fede, del suo insegnamento, ci ha solamente sfiorato, senza penetrare veramente a fondo.» |
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Inserito il 29/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quell'amor che venne offeso" di Angela |
| «Il cielo, con il mutare dei suoi colori, che contemporaneamente lo fanno virare in tutte le sfumature del blu, avvolge le solitudini di coloro che sono lontani, per avvolgerli del medesimo tepore, nell'aillusione che la distanza sia dimenticata.» |
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Inserito il 29/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Blu" di Kiaraluna |
| «Come sempre, è la natura che ispira le metafore delle tue parole. Immergersi in essa è come possedere l'essenza di una bella donna... e viceversa!» |
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Inserito il 29/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La sorgente " di Moreno il Duca |
| «E' l'aroma del caffè, ad impossessarsi di questi cuori che si sono ritrovati. E' una voglia così prepotente da trasformare anche la natura, che di solito è indifferrente alla sorte degli umani. Chissà quanti di noi avranno la fortuna di vedere ancora quei lembi di sole che accarezzano la pelle...» |
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Inserito il 29/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un dì vedremo" di Aldo Bilato |
| «Sei Sherazade che racconta al suo Sultano, notte dopo notte, le storie che sanno incantare, mentre le tue dita suonano la melodia del corpo, che sa accarezzare, plasmare, ricamare, per incantare e avvolgere di magia. Affascinanti come una fiaba de"Le mille e una notte" questi tuoi magici versi!» |
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Inserito il 29/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Capricci nudi" di Raggioluminoso |
| «Nella mia vita di povera marionetta, sono stata gettata nel fuoco mille volte, da un perfido Mangiafuoco, sempre lo stesso, che ogni volta starnutiva tre volte e mi tirava fuori poco prima che bruciassi del tutto, poi ci ripensava e mi ributtava di nuovo tra le fiamme. Ora giaccio qui carbonizzata, dopo l'ultima infornata, in attesa che la prima pioggia sciolga la cenere, lavando il pavimento delle mie tracce... Mangiafuoco, nel frattempo, si è trovato un'altra marionetta.» |
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Inserito il 29/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Le mie morti" di Giorgia Spurio |
| «Spesso è proprio negli occhi, la nebbia, che svolge una duplice funzione: quella di proteggere ciò che è dentro di noi dai saccheggi della realtà, ma anche di impedirci di coglierla, questa realtà che non vogliamo conoscere. Così, in questa eterna oscilazione tra l'interno e l'esterno, consumiamo la nostra esistenza, indecisi se varcare il confine del tempo passato per camminare verso il futuro.» |
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Inserito il 29/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Istantanea" di Clara Gismondi |
| «A volte, gli invidiosi tentano anche di ferire, graffiando e mordendo, cercando di distruggere l'autostima della loro vittima... Qualche volta, purtroppo, ci riescono.» |
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Inserito il 29/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il vestito dell'invidia" di Daniela Pacelli |
| «Buttiamo via tutte le parole inutili, ricominciamo da capo inventandoci un vocabolario nuovo, essenziale, che vada dritto al cuore, che sappia narrare il vero, che sia insegnamento coerente e onesto... Rischioso? Forse, ma vale la pena provare.» |
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Inserito il 29/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cosi è se vi pare" di Lina Sirianni |
«E che sia forse... speranza di vita nuova, di volo verso il futuro, verso una terra lontana dove ritrovare intatte tutte le favole mai raccontate, tenute in tasca, perse per strada...? Lucciolina, lucciolina, indica la strada... Mamma mia! Che meraviglia! Aspettami: ti sto inseguendo!» |
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Inserito il 28/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Una lucciola di pensiero" di Barbara Golini |
| «Sì, cara Silvia, i disabili siamo noi, che viviamo in un mondo a fumetti, con i fondali di cartapesta, muovendoci come tristi marionette che non fanno più ridere... Per alcuni anni ho fatto volontariato con i malati di Alzheimer e ti assicuro che mi hanno arricchito più loro che non tutte le persone "normali" che ho incontrato nella mia vita. Grazie per averci regalato questo momento di grande e profonda riflessione!» |
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Inserito il 28/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La stanza del lavori " di Silvia Cingolani |
| «Dove vivo io c'è una centrale idroelettrica scavata nella montagna. In alcuni periodi dell'anno è aperta al pubblico e ne approfitto sempre. Ogni volta che percorro quell'interminabile cunicolo mi prende un'emozione fortissima e mi vengono sempre le lacrime agli occhi, fino a quando ne raggiungo il cuore. Poi finalmente la pace. Ho la sensazione di essere tornata nel guscio, di essermi rannicchiatai di nuovo nel luogo protetto che ho dovuto lasciare nascendo. Faccio fatica a ripercorrere quel corridoio, uscendo, e la luce là in fondo mi fa paura. Non vorrei tornare nel mondo, vorrei restare nel cuore della montagna e lì sparire per sempre. Il percorso della mia vita va verso l'interno.» |
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Inserito il 28/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Punto di Fuga " di Massimo Mangani |
| «Questo filo disfa la tela del presente per tessere la coperta che manterrà il calore dei ricordi custoditi nel cuore... Quante volte l'ho fatto anch'io... Così tante che ora il mio presente è nudo, esposto alle intemperie, mentre il mio passato è avvolto da mille coperte, forse fin troppo calde, ma i ricordi sono l'unica cosa preziosa che mi è rimasta.» |
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Inserito il 28/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La lontananza" di Daniela Pacelli |
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| «Sarò a Torino, il prossimo mese di maggio, per vedere la Sindone, che da sempre mi ha misteriosamente affascinata. Da non credente quale io sono, sto per affrontare questo viaggio come un esploratore che si avventura verso l'ignoto senza sapere con quali tesori potrebbe tornare a casa...» |
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Inserito il 28/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sindon " di Gabry Salvatore |
| «Tempo fa, di fronte alle mie lacrime disperate, una persona amica mi ha detto: non opporre resistenza, lascialo entrare... E' ancora troppo presto, troppo presto, per aprire quella porta... ho paura.» |
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Inserito il 28/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sarò con te" di Carmelita Morreale |
| «L'orizzonte, linea di demarcazione netta, perde il suo tratto deciso e si frangia, sfuma, come l'acqua salata del mare, che per un attimo si confonde con quella dolce della foce del fiume. Cos' il vero e il falso, che si sfumano, mescolandosi in "forse"...» |
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Inserito il 28/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Dissolvenze nel vento" di Claudio Giussani |
| «Non ce la faccio a "non desiderare". Dovrei smettere di respirare, di pensare, di parlare, di fantasticare, di illudermi... Dovrei polverizzarmi, frantumarmi, lasciarmi disperdere nel vento, dovrei smettere di scrivere anchequesta nota... Vorrei imparare a non desiderare, forse riuscirei a non esistere. Ma forse già non esisto più...» |
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Inserito il 28/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Non desiderare è l'unica perfezione " di Grazia Longo |
| «La voglia di aprire le finestre è desiderio di rinascita, di luce, di tepore, di vita nuova... L'ho aperta anch'io, oggi e mi sono lasciata baciare dal mio lago.» |
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Inserito il 28/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'ultima neve di primavera" di Angela Rainieri |
| «No, non oggi, ma forse domani, chissà... se i miei occhi vedranno l'alba... Ho voglia di luce, ma purtroppo continuo a voltarmi indietro, verso l'inverno e la sua notte.» |
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Inserito il 28/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Se pace c'é" di Dalassa |
| «Il mare non smetterà di cullare i nostri sogni, con la tranquilla ninna nanna delle sue onde sulla battigia... Lasciamoci andare alla sua melodia, nulla ci potrà accadere finché sapremo ascoltarla.» |
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Inserito il 28/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un altro giorno" di Kiaraluna |
| «Finalmente qualcuno che non ha paura di farsi guardare negli occhi, di far leggere la profondità della sua anima. E quelle lacrime, che "scenderanno se non saprai guardarmi negli occhi senza guardarmi..." Oggi tendiamo tutti a nasconderci dietro una maschera, proprio per non farci guardare dentro e guai a chi tenti di togliercela! Rimani sempre così: limpido, fresco e trasparente come un ruscello di montagna!» |
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Inserito il 28/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "All'inizio di un viaggio" di Giorgio Lavino |
| «Ma la pace nel nostro cuore tarda ad arrivare... Chissà se un giorno sarà concesso a tutti raggiungere l'armonia dei propri pensieri tormentati...» |
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Inserito il 28/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Una piccola grande luce" di Berta Biagini |
| «Un momento di pace, di tregua, all'ombra della chiesa, che invita alla riflessione. Domani ricomincerà la corsa frenetica di questo mondo verso la rovina...» |
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Inserito il 28/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "27 Marzo" di Aldo Bilato |
| «"Sacro tempio nascondeva..." Di solito in una chiesa ci si rifugia, si cerca ricovero e protezione, non si va incontro alla morte... E' proprio qusto ciò che rende ancora più atroce questo oscuro e raccapricciante fatto di cronaca, che a distanza di così tanti anni torna alla ribalta della cronaca... Già, perché ora si scaverà di nuovo, si vivisezionerà ogni particolare, si rinnoveranno il dolore e il pianto... mentre la pietà se ne starà nascosta in un angolo, scacciata come una povera mendicante...» |
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Inserito il 28/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Trovati i resti di elisa claps il 18 marzo 2010 dopo 17 anni" di Silvia De Angelis |
| «La speranza è davvero l'ultima a morire. Se ne sta nascosta a vegliare su di noi e proprio quando sembrache non ci siano più luce né tepore nella nostra vita, allora si fa avanti e ci accompagna verso l'alba di un nuovo giorno.» |
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Inserito il 28/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Invocazione" di Arelys Agostini |
| «Cuore mendicante, che aspira ad ottenere un prolungamento d'illusione. Non sa che il destino è un usuraio: chiederà indietro quanto è stato concesso più gli interessi, lasciando così sul lastrico e destinato alla morte, il povero cuore derubato. Quanto è amaro, dover dire "condivido"...» |
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Inserito il 28/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Voleva diventare amore" di Angela |
| «Questa donna è Madre Natura, Cerere, divinità che elargisce doni a colui che l'adora con altrettanta passione! Ardore e totale abbandono ai "profumi caramellati" in questo giardino di delizie...» |
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Inserito il 28/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "I nostri sapori" di Moreno il Duca |
| «E' questo guardarsi con gli occhi uno dell'altra, abbracciati, ad affrontare il sole e la pioggia, la notte e il mattino, tutti gli opposti di questa vita, ogni giono sempre nuova e diversa... insieme. Amore che è dono e compenetrazione. Soave e piena di speranza.» |
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Inserito il 27/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Nello sguardo di ogni giorno" di Nunzio Buono |
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