| «Il giorno che avanza, con piedini leggeri di fata, è una presenza sicura, che scaccia i fantasmi della notte. Per me non è così, invece. Amo la notte, perché mi permette di fantasticare e di dipingere il buio con i colori della mia immaginazione. Poi, immancabilmente, la luce del giorno, mi fa ripiombare nel grigiore quotidiano. Aspetto sempre con ansia che ritorni il buio, perché mi si accenda di colori il cuore... So che è tutto frutto della mia fantasia, però, per qualche ora almeno, io vivo.» |
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Inserito il 22/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Alba" di Kiaraluna |
| «"E voltati un istante..." Magnifica provocazione, grintosa, aggressiva, quasi brutale... che tuttavia nasconde una promessa di zucchero e miele...» |
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Inserito il 22/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Rebel yell" di Barbara Golini |
| «Io resto sempre incantata e stupita, di fronte a simili talenti, però ho sempre paura di uno sfruttamento da parte degli adulti, ho paura che vengano coltivate delle aspettative che trasformino il gioco in un lavoro minorile, che siano sfruttati, che siano distolti dalla magnifica avventura dell'infanzia, per essere catapultati in un mondo adulto pieno di squali. Speriamo che la mia sia soltanto una visione pessimistica...» |
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Inserito il 22/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vere emozioni" di Berta Biagini |
| «Quanto fragile, eppure quanto tenacemente attaccato alla speranza, alla vita, questo cuore indomabile, che sembra sempre sul punto di spezzarsi del tutto e poi, magicamente, ricomincia a battere, perché non vuole, non può morire!» |
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Inserito il 22/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La vita rubata" di Angela |
| «L'orrore, lo sgomento, la rabbia, l'impotenza, l'urlo... Tutto è dentro le tue parole. Io ci lavoro tutto il giorno, tutti i giorni, coi bambini e conosco quel buio nei loro occhi, quando intuisco che c'è qualcosa che non va...» |
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Inserito il 22/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La bimba del carillon" di Giorgia Spurio |
| «Urla, il silenzio, ringhia, morde, emoziona, commuove... A volte devo tapparmi le orecchie, per non essere assordata dal silenzio opprimente di chi vorrei mi sussurrasse la ninna nanna della buona notte... E spesso leggo meravigliosi esercizi di stile, che non hanno nulla a che vedere con i sentimenti, quelli veri...» |
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Inserito il 22/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Perché Vestire di Superfluo Persino Le Parole?" di Antonella Bonaffini |
| «Rinascere, germogliare, rinnovarsi... della natura e dello spirito. TOrnare a respirare a pieni polmoni... fino a quando? Non importa: intanto... respirare! Che aria pungente, limpida e fresca! Fa bene al cuore!» |
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Inserito il 22/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Erba merlettata" di Raggioluminoso |
| «In dialetto "travagliare" è sinonimo di lavorare. E duramente. Altrettanto faticoso è questo lavorìo della rosa, che si dà tanto da fare per essere il simbolo dell'amore, per donare la sua fragranza e poi viene gettata nel fango senza pietà. In fondo è solo un fiore: perché prendersela poi così tanto? Già: i sentimenti non si toccano né si vedono... Non importa se vengono gettati nella spazzatura... quanta amarezza nelle tue parole...» |
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Inserito il 22/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "A travagliare l'anima" di Dalassa |
| «Spesso rifletto anch'io sul significato di tutte quelle fotografie, che conservo nella scatola dei ricordi, che continuamente accarezzo e bacio... Spesso si tratta di persone che non ci sono più, ma che sono rimaste congelate lì, per sempre, in una dimensione atemporale che non muore. Altre volte rivivo momenti, luoghi, stati d'animo che ho perso, che si sono modificati, che vorrei riavere... Il filmino che il mio papà girò in Super 8... C'ero io bambina felice... e sullo sfondo il treno con la locomotiva a vapore...» |
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Inserito il 22/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Flash" di Massimo Mangani |
«Ho passato tutta la vita a gridare "Voglio" con tutte le mie forze, andando spesso a sbattere contro la roccia viva, che a volte mi ha quasi uccisa, con i suoi spigoli taglienti. Eppure non ho ancora smesso: mi ritiro in un angolo a leccarmi le ferite e poi ricomincio, più testarda di prima... Se imparassi ad usare il condizionale "vorrei" ed imparare ad essere più prudente... Quando leggo ciò che scrivi mi sembra sempre che tu stia scrivendo per me, perché quella donna di cui parli sempre... sono io!» |
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Inserito il 22/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Essere d'amore" di Clara Gismondi |
| «E io, che di figli... degli altri ne ho visti passare così tanti che ora tra i miei alunni ci sono i figli stessi di quei bambini di allora... mi commuovo nel cogliere gli stessi atteggiamenti, a volte perfino lo stesso sguardo, lo stesso modo di impugnare la penna, di sedersi al banco, le medesime paure... Intanto il tempo passa... ed io non sono più la stessa...» |
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Inserito il 22/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Parte di me " di Silvia De Angelis |
| «Ahimè, provato sulla mia pelle, che in ogni uomo si nasconde un "bastardo dentro"... Però, accipicchia! Che versi! Da manuale! La parte maschile della mia personalità sicuramente avrebbe descritto esattamente così la folle trasgressione, salvo poi farsi prendere a sonori schiaffoni sul muso dall'altra parte, quella femminile...» |
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Inserito il 22/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Notte pazza" di Moreno il Duca |
| «Non importa se si tratta di una donna o di un sentimento, di un oggetto o di una tempo andato... L'importante è questo ritrovarsi senza mai essersi davvero persi!» |
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Inserito il 19/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ci ritrovammo xxo " di Mau0358 |
| «Allora tienilo tra le tue mani, quel bozzolo. Riscaldalo, tienilo in grembo, donagli linfa che lo nutra di nuovo... accompagnalo poi nel suo primo volo...» |
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Inserito il 19/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ali spezzate" di Silvia Cingolani |
«La ninna nanna che scaccia l'uomo nero della notte più buia, che protegge i sogni di tutti i poeti, che accompagna il sonno di tutti i bambini... Poesia, piccina, piccina picciò... dormi tranquilla, che la mia "ninna" ti cullò... Delicatissima, musicale, tenera, colma d'amore.» |
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Inserito il 19/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Brahms - Op. 49- 4 - Lullaby" di DonatoDelfin8 |
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| «Chissà, forse restano mitici perché li abbiamo lasciati là, nell'epoca dei nostri sogni fanciulli, della scuola, dei primi amori, delle prime scoperte, degli occhi che guardano al futuro... L'orologio si è fermato ad allora, quando le amare delusioni non c'erano ancora...» |
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Inserito il 19/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il mio cielo andato" di Giorgio Lavino |
| «Il mio papà... era... come il tuo... e ancora oggi, dopo 46 anni... piango...» |
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Inserito il 19/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il Mio Papà (Col Cuore dei Bambini)" di Anna Maria Scamarda |
| «Da urlo! Da brivido! Rabbiosa lotta in un mondo pervaso dalle forze delle tenebre, che trasuda sangue e fango, ghigno satanico e morsi crudeli, senza pietà! Rapita dalle tue parole, continuo a leggere e rileggere... mentre anch'io mi confondo nella nebbia... e mi trasformo...» |
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Inserito il 19/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Oltre la cieca nebbia" di Giorgia Spurio |
| «Ma chi l'ha detto che non possono nascere amicizie nel mondo virtuale? Queste sono le nuove frontiere della comunicazione. Dilatazione di pensieri, espansione di sentimenti ed emozioni, condivisione di percezioni... cosmiche.» |
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Inserito il 19/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Aspettando Vai " di Claudio Giussani |
| «Straziante, devastante... Urlo di rabbia e supplica, lamento e pentimento, disperazione e rimpianto... Brividi!» |
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Inserito il 19/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Aborto" di Antonella Avolio |
| «Nella partita a scacchi della vita, arriva il momento dello Shah Mat. Morte al Re, Viva il Re. Osare la mossa finale dello scacco matto. Se non ci proviamo non sapremo mai fino a che punto potremo arrivare...» |
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Inserito il 19/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La mia vita" di Grazia Longo |
| «La rinascita dal calvario delle nostre pene e dei nostri errori è una conquista quasi impossibile, se non sorretta da una tenacia sovrumana. Forse è per questo che ci chiamiamo "figli di Dio"? Allora, se Lui ce l'ha fatta, perché non dovremmo farcela anche noi?» |
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Inserito il 19/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Come una Pasqua" di Lucia Volpi |
| «L'amore non muore, ma il mio papà se l'è preso la Morte, me l'ha rubato quando, bambina, avevo ancora tanto bisogno di lui... e ne ho bisogno ancora ora, che potrei essere nonna...» |
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Inserito il 19/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "A Mio Padre" di Antonella Bonaffini |
| «Non ho avuto il tempo di crescere con lui accanto. L'ho perso da bambina e così, nel silenzio delle mie passeggiate solitarie, è ancora la mia manina di allora, che cerca la sua, invano...» |
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Inserito il 19/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Profumo" di Kiaraluna |
| «"...stretto stretto come zucchero filato attorno al suo stecco..." E' proprio così, che fanno i cuccioli, quando si stringono agli adulti cui vogliono bene. Non si capisce come facciano, con le loro braccine, ad avvolgerci così... come se le loro membra si dilatassero, avvinghiandosi, "appiccicosi", per farsi mordicchiare di baci...» |
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Inserito il 19/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "A te cucciolo indifeso" di Daniela Pacelli |
| «Nemmeno più le pietre, conservano la solidità della roccia. Si sgretolano, soccombono alla forza distruttrice del tempo, che non conserva, ma distrugge. Così definitivamente muore anche il ricordo di un amore, che si dissolve come la spuma del mare che s'infrange sullo scoglio.» |
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Inserito il 19/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il testamento" di Clara Gismondi |
| «Nemmeno in cambio della sua ultima vita, la luna concede al gatto randagio una briciola d'amore. Crudele, indifferrente altera Natura, che non conosce il tormento, né concede clemenza...» |
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Inserito il 19/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La gatta sul tetto che scotta" di Citarei Loretta Margherita |
| «Anche l'assenza di emozioni è... un'emozione, la pausa tra un tic e un tac, tra i'insipirazione e l'espirazione, tra l'apertura e la chiusura delle palpebre in un battito di ciglia... Temo l'attimo in cui l'ultimo battito del cuore attenderà invano l'arrivo del seguente... Con la morte cesserà ogni altra percezione.» |
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Inserito il 19/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Emozione" di Silvia De Angelis |
| «Ancora oggi, a distanza di tanti anni... una vita... non riesco a parlare di mio padre. Lo porto dentro così come lo ricordo allora... oggi avrebbe 85 anni... Era giovane, il mio papà, quando l'ho perso. Io me lo sogno sempre come allora. Non riuscirei nemmeno ad immaginare come sarebbe ora, se lo avessi ancora qui, accanto a me...» |
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Inserito il 19/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Papà!" di Berta Biagini |
| «Riuscire ad osservare realmente ciò che una donna vuole rivelare è dato a pochi di conoscere. Soltanto un'empatia profonda riesce a svelare il non detto, a tradurre ciò che viene urlato, accettare la sua essenza. Intanto il vento coglie dalla sua bocca chiusa i suoi segreti.» |
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Inserito il 19/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Non osservi" di MariaGiovannAìnoRusc ito |
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