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Trovati 6538 commenti di Nemesis Marina Perozzi
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| «Già faccio fatica ad imparare a ragionare in versi, figuriamoci se dovessi leggere le discussioni sul forum... Penso comunque che non si possa avere "la patente" d'artista. Altrimenti se ne va a pallino la creatività. Non c'è dubbio che per chi lo fa di professione (e penso ai musicisti, per esempio) deve avere la professionalità necessaria che del resto viene richiesta per ogni tipo di lavoro. Ma noi siamo soltanto degli appassionati, degli innamorati della comunicazione, non dei regnanti che ogni giorno, guardandosi allo specchio si chiedono: "Specchio specchio delle mie brame... chi è il/la più bello/a del reame?"» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il ditino ed il pulsantino rosso" di Dalassa |
| «Ed io vedo tutte quelle bottiglie, con i loro messaggi arrotolati, galleggiare nell'oceano mare... A volte si avvicinano, si sfiorano, si urtano con un tintinnìo... Poi si allontanano e sembrano perdersi di vista. Qualcuna giungerà a riva, altre s'incaglieranno tra gli scogli. Le più sfortunate s'inabisseranno e giaceranno laggiù, in fondo al mare, in attesa che un miracolo ritorni a farle galleggiare...» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tra le onde delle reti" di Claudio Giussani |
| «Ed io vedo una bottiglia, che si lascia cullare dalle onde del mare. Porta con sè un messaggio d'amore. Aspetterò che arrivi, con tutta la pazienza delle onde del mare.» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Chiamami " di Nadia Mazzocco |
| «A volte tutto sembra fissarsi in un fermo immagine, nel video della nostra esistenza: play - forward - rewind - pause... Durante questi attimi di pausa, abbiamo la possibilità di osservare attentamente ogni dettaglio, scrutando ogni particolare per correggere, modificare, aggiustare il tiro. Poi potremo schiacciare nuovamente il tasto "play" e ritrovare il giusto movimento...» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sghembi scenari" di Lina Sirianni |
| «E non ci accorgiamo che siamo noi stessi educatori, che nelle scuole incominciamo fin dalla più tenera età a modellare i bambini su quei falsi modelli, per uniformarli tutti secondo uno standard che impone la condivisione di massa... Livellare, adeguare, uccidere la creatività, l'originalità... Etichettare coloro che "cantano fuori dal coro"... Il diverso fa paura, sconvolge l'equilibrio del mondo. Meglio tutti uguali, con la nostra brava mascherina, così non ci riconoscerà proprio nessuno.» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il falso vero!" di Carlo Fracassi |
| «Osservo ogni giorno il cielo, nella speranza di scorgerli anch'io, quegli spicchi d'azzurro e talvolta mi sembra proprio di vederli arrivare... Ma subito un nuvolone di temporale arriva minaccioso, ingoiandoseli in un solo boccone... e ricomincia a piovere.» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Al passaggio delle rondini" di Rita Minniti |
| «Io, nei momenti di crisi, ho sempre detto e minacciato di andarmene metaforicamente ad abitare su un'isola, per non avere più niente a che fare con il resto del mondo. Ebbene: me ne sono andata, metaforicamente, due anni fa. Ma a lungo andare la solitudine, il silenzio, la lontananza mi hanno oppressa ancora di più... Sto tentando di ritornare sulla terraferma, ma senza allenamento le bracciate del mio nuotare sono lente e faticose. Ce la farò, lo so, perché lo voglio con tutte le mie forze, ma non so quanto tempo impiegherò a raggiungere la riva...» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'Isola" di Angela Rainieri |
| «Hai scoperchiato il vaso di Pandora. Lancio questa provocatoria interpretazione senza offendere alcuno, ma per aprire un dibattito. Da non credente propendo per la proibizione, nei luoghi pubblici (non di culto, di esporre simboli religiosi di qualunque genere, anche se non mi offende vedere simboli cristiani o musulmani, ecc. Tuttavia il nostro DNA è cristiano, perciò il simbolo della Croce possiede un forte richiamo. La vita e la passione di "Cristo uomo" non possono essere negate! Quanto alle azioni quotidiane dell'uomo, mi piacerebbe che fossero dettate dalla sua moralità, indipendentemente dalla religione di appartenenza. Ho messo tra le mani di mia madre morta il rosario della mia Prima Comunione. La mia infanzia è morta con lei.» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il crocefisso nel cassetto" di Sergio Melchiorre |
| «La parola "perché" è tra le preferite dai bambini. A quell'età vorrebbero assorbire il mondo intero, la loro sete di conoscenza è infinita. Poi, crescendo, incominciano a non ricevere risposte: prima dalla famiglia, poi dalla scuola, poi dai primi rapporti con gli altri... A poco a poco l'entusiasmo si spegne, quella domanda sempre più raramente pronunciata... Ogni adulto conserva gelosamente nel cassetto uno scrigno colmo di tutti i perché senza risposta.» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Perché" di Clara Gismondi |
| «Gli estremi occupano lo stesso spazio, ma non si contaminano tra loro. Si osservano, ma non si riconoscono, si "annusano", come farebbero gli animali, ma poi voltano le spalle e proseguono per la loro strada. Soltanto l'occhio bambino di un poeta ne coglie la meraviglia e la malinconia e le affida alla penna, per non lasciarle scappare via...» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Difficile è capire" di Berta Biagini |
| «"Lasciami andar via da te e dal dolore..." A volte la dolorosa scelta spetta a noi; quella decisione di tagliare un filo ormai consumato, ma che non si è ancora spezato. Non serve riannodare, né consolidare. Purtroppo l'unica soluzione è prendere quelle maledette forbici e... tranciare.» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Volo a specchio di cielo" di Grazia Longo |
| «Purtroppo non riesco ad abituarmi alla neve, che continua ad intristirmi e a raggelarmi il cuore. Soprattutto ora, che ero protesa verso il giallo delle mimose in fiore... Allora cerco rifugio tra i bambini, come sempre, perché sappiano raccontarmi le loro storie e rasserenarmi il cuore...» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Odor di neve" di Kiaraluna |
| «Il corpo dell'amata racconta anche di luoghi, di gente, di tempo passato vivendo l'estate. Il corpo dell'amata è un libro di favole e d'avventura, di storia e di fantascianza, è il diario di un quotidiano respirare, serenamente, la vita...» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Profumi" di Moreno il Duca |
| «Quanto può durare un'attesa? Un soffio... che una vita intera non può esaurire. Un soffio che può oltrepassare il confine tra questo mare e quello dell'altra dimensione. Quanto può durare il soffio di un'attesa? Non ha fine, cara amica, non ha fine...» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La Vita è un soffio" di Danielinagranata |
| «Ho speso giorni e notti, stagioni e e stagioni, in attesa di un segnale, uno qualunque, anche incerto, timido, appena accennato. Ho sfogliato decine e decine di indizi, seguito sassolini di Pollicino, sperando di trovare pace per la mia anima inquieta. Sono ancora qui, seduta ad aspettare che una parola sciolga la prognosi, ma ho paura che continueranno a passare la pioggia e il sole... invano...» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Bruciante quiete" di Giorgio Lavino |
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| «Sì, è vero, ma a volte capita all'autore di scoprire una nuova o diversa sfumatura di significato dei suoi versi, a cui non aveva pensato. A volte scriviamo sull'impeto delle emozioni senza comprenderne noi stessi il messaggio. Allora un commento apparentemente sbagliato diventa un'occasione di riflessione.» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Interpretazione" di Silvia De Angelis |
| «E' ciò che faccio sempre, osservando dalla finestra i gabbiani e i germani reali che planano nelle acque del porto, sul mio lago... Poi guardo un po' più in alto e vedo le poiane, che invece si lasciano guidare dal vento, senza mai atterrare. Sorrido appena, osservando i miei tre gatti, che mi hanno insegnato la fierezza e l'orgoglio di chi non mendica alcuna carezza...» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Trasparenze " di Veitla |
| «Non smetterò mai di cercare l'uomo che sappia viziarmi così: come una bambina capricciosa e una donna vogliosa, come una sapiente amante e una virginea sposa...» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Viziami" di Amara |
| «Ma siamo sicuri di esserre noi il mondo animale pensante e intelligente? Più osservo i miei tre gatti e più mi rendo conto che, potendo scegliere la mia prossima vita... vorrei rinascere felino e farmi le unghie dove e come voglio io!» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La gatta si fa le unghie sui miei jeans" di Aldo Bilato |
| «Non si muore fino a quando qualcuno ci pensa e ci porta nel cuore. Io ci credo. Per questo motivo, il mio cuore è affollato di persone care che continuano a parlarmi e alle quali continuo a raccontare di me e del mondo in cui vivo...» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ad un'amica che non c'e più" di Claudio Giussani |
| «Il proprio guscio, le proprie radici, i sogni, l'infanzia, i giorni felici... Tutto è svanito, vestendosi soltanto di un velo sottile e tanto fragile, come quello dei ricordi. Ecco, ora stringiamo tra le mani soltanto sabbia sottile, che scivola via...» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "C'era una casa vestita di bianco" di Francesco Fabris Manini |
| «E' lei, Fata Speranza, che ci guarda dal suo regno incantato, per ricordarci di non perder mai la fede in lei, che veglia su di noi e sul nostro faticoso andare...» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La stagione nuova" di Raggioluminoso |
| «Ho peccato d'orgoglio, ho voltato le spalle, non ho saputo aspettare che maturassero i tempi... Ora sono qui, a distanza di tanto tempo, a declinare anch'io tutti i "vorrei" che un intero vocabolario non potrebbe contenere... Questi tuoi versi appartengono anche a me, che quel peccato, ahimè, ho commesso...» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un sorriso negato" di Angela |
| «Ho scavato nella pietra, a mani nude, fino a ridurre le mie dita a brandelli sanguinanti. Fino al nocciolo di quel granito sono arrivata, per trovare, finalmente un pulsante cuore...» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Amanti" di Aldo Bilato |
| «Non temo la solitudine, perché non ho paura delle parole del mio "io bambino", che ha il diritto di essere ascoltato e reclama un po' d'intimità, un po' di attenzione... Lui mi parla ed io l'ascolto, dissetandomi della sua saggezza...» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Bisogno di solitudine" di Daniela Pacelli |
| «Ma in realtà tu già l'ami! Le tue ambizioni sono soltanto il desiderio di sicurezza, per ricordarti che tu ci sei, che lei c'è!» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ambizioni" di Giorgio Lavino |
| «... E sempre c'è il filo invisibile dell'orizzonte, che in realtà impedisce che l'uno e l'altra si allontanino per sempre!» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Leggi dell'Universo" di Clara Gismondi |
| «Io guardo il cielo e vedo grossi nuvoloni di temporale, con i suoi brontolii ed i suoi lampi, che presto sfumano nella risata argentina dei folletti e delle fate, mentre dipingono l'arcobaleno della nuova stagione che sta arrivando anche nel mio cuore.» |
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Inserito il 10/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Primavera" di Danielinagranata |
| «La pioggia ha una funzione catartica. Lava e ripuisce dal fango, ma è pronta a ridonar linfa e nutrimento per nuovi germogli. Crescerà un nuovo albero, dai fiori più rigoglioei e dai frutti più succosi... per ricominciare a vivere, con una forza nuova...» |
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Inserito il 09/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sotto acque di cielo" di claudia cafagna |
| «Cosa saremmo, se non fossimo più capaci di provare dei desideri? Se non sentissimo quel pizzicorino che ci fa camminare spesso su sentieri un po' sconnessi, ma sempre guardando verso l'alto, ad invocar la meta? Trattieni, cuore, ogni desiderio, piccolo o grande che sia, perché io possa continuare a vivere, finché ognuno sarà stato esaudito!» |
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Inserito il 09/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Desiderio" di Berta Biagini |
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6538 commenti trovati. In questa pagina dal n° 1138 al n° 1109.
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