| «Eppure, io scorgo un barlume, in quei piccoli tralci spogli che si volgono verso il cielo, scala invisibile che ci inviterà a salire, quando sarà l'ora, per ritrovar intatto ogni sorriso perso... Non è persa, la speranza, anche se in forma nuova.» |
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Inserito il 02/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Come gettare la spugna" di Berta Biagini |
| «Ed io mi immagino questo aquilone che sconfina, dalle linee della realtà a quelle immaginarie, per esplorare il regno dei sogni, assorbirne la linfa, i colori e poi... tornare qui a portarci un po' di speranza e di gioia! Oggi ho volato con te.» |
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Inserito il 02/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Linee" di Clara Gismondi |
| «Hai proprio ragione! perché ostinarci a rimpiangere il passato, immaginare il futuro? Quante volte, in questo continuo altalenare, ci siamo dimenticati di osservare il presente? Vivere adesso non è peccato. Basta, voltarsi indietro. Basta, alzare gli occhi al cielo. Testa eretta, sguardo diritto: l'oggi è qui, adesso, afferriamolo, prima che ci scappi via e diventi ieri» |
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Inserito il 02/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ora" di Silvia De Angelis |
| «Quelle nacchere che schioccano lentamente, senza accompagnamento... Un brivido nella mia schiena. Le ho sentite molte volte, nella mia vita. La prima fu quand'ero bambina. Udivo quel suono e non sapevo che era la Morte. Poi crescendo, ho imparato a riconoscerlo: sinistro, insistente, martella nelle mie tempie... Sì, anch'io non avrò paura, quando arriverà. Le volgerò uno sguardo fiero e, prima di lasciarmi afferrare la mano, la maledirò con tutto il cuore. Mi hai commossa fino alle lacrime!» |
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Inserito il 02/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Dialogo con la morte" di Dalassa |
| «Quando si decide di cambiare pelle, ci si spoglia anche dell'anima, per vestirne una nuova di zecca, che non possa interferire con la nuostra nuova identità. La corazza ci protegge dal mondo esterno, ma la pericolosa falla sta nella breccia interna, sensibile alle ombre della passata vita. Chissà se poi è giusto, dar credito all'istinto di sopravvivenza... Forse sì, quando non c'è possibilità di ritornar sui propri passi.» |
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Inserito il 02/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'intrusa" di Angela |
| «E che questa danza solitaria sia soltanto la premessa, il preambolo di quella che sarà quando, insieme, i vostri respiri seguiranno il ritmo, sussurrando parole d'amore reali e non soltanto sognate!» |
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Inserito il 02/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Danzo con me stessa" di Rosy Marchettini |
«... Ma per riuscire ad ucciderlo ci vuole la rapiditò di un giaguaro e l'occhio di un falco. Impossibile, altrimenti, afferrarlo, quel maledetto impostore che, spacciandosi per angelo custode, mi aveva rotto le uova nel paniere! Strepitosi versi! Da cardiopalma!» |
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Inserito il 02/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Non aveva più voglia di scherzare " di Aldo Bilato |
| «Ma come hai fatto a sapere della mia storia? E della sua voce tagliente che ancora oggi, a distanza di tanto tempo, continua a rinfacciare le mie parole, ma non ricorda le sue? E soprattutto, come hai fatto a sapere che ho anche ripreso a fumare, dopo così tanti anni che non credevo fosse possibile ricaderci? Ora che ti ho confessato tutto... vado ad accendermi l'ultima sigaretta della gionata, prima di andare ad affogare la mia insonnia stendendomi sul letto a guardare il soffitto.» |
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Inserito il 02/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cenere " di Kiaraluna |
| «Forse un immedesimarsi anche nell'altro emisfero umano, quello maschile, che spesso si nasconde, per non farsi trovare e mettere a nudo. Purtroppo sono di parte, perciò non mi fido, di quest'uomo che solo adesso si osserva, si spoglia, ma senza trovare chi sappia raccoglierne i cocci. Ma i tuoi versi sono la carezza di un angelo, che non fa distinzioni.» |
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Inserito il 01/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Solo" di Antonella Scamarda |
| «Io sono più forte di te, Morte, e verrò a prenderti, perché tu mi restituisca ciò che è mio. Calpesterò chiunque si dovessere intralciare il mio cammino, plasmerò il mio corpo come una corazza, contro la quale si spezzeranno tutte le armi che tenteranno di infrangerla... Sono una furia dai mille tentacoli. Guai, a chi si avvicinerà: sarà annientato. Questo è ciò che sa fare l'Amore quando si trasforma nel Dio della Guerra! Questi potenti versi sbranano dalla prima all'ultima riga!» |
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Inserito il 01/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'ira dell'amore" di Giorgia Spurio |
| «Respirare profondamente e deglutire, per non cedere alla tentazione di incatenarsi, a quella "roccia calda e spumeggiante" per farsi divorare il fegato, condannate, come Prometeo, per aver donato il fuoco a un uomo...» |
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Inserito il 01/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Corpo stanco" di Barbara Golini |
| «Perché, spesso, non si vuole compiere quel passo in più che segna il confine tra un rapporto superficiale, effimero, soltanto di pelle e un profondo, intenso sentimento che supera il tempo? Così, in attesa di sentir vibrare quelle corde, continuiamo a suonare una sinfonia muta e senza note...» |
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Inserito il 01/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quest'ultimo passo" di Amara |
| «E tuttavia quei brevi bagliori potrebbero essere la luce intermittente di un faro, che lentamente, anche nella nebbia, ci guida verso un approdo incerto, a causa della scarsa visibilità, ma pur sempre un approdo...» |
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Inserito il 01/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Punto d'arrivo" di Carlo Fracassi |
| «Correre il rischio di giocare con il fuoco... "Voglio avvelenarti col mio miele...". Io l'ho fatto. Ora sono qui, in un'urna, prima avvelenata da mille scorpioni e poi incenerita dalle stesse fiamme della mia passione. Non potrò più denudarmi davanti a lui, né a nessun altro.» |
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Inserito il 01/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ámame... siénteme" di Nadia Mazzocco |
| «Ma gli angeli sono sempre tra noi, solo che non li vediamo perché il nostro sguardo è sempre rivolto verso terra. Ci sfiorano il viso quando siamo tristi e ci tengono per mano quando camminiamo sul filo. Vegliano quando dormiamo e si appisolano, ma solo un po', quando ci affanniamo durante il giorno. Qualche volta, se ci osserviamo bene allo specchio, potremmo vederne uno speciale... il nostro. Noi attraverso i suoi occhi.» |
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Inserito il 01/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Una porta per l'aurora" di Claudio Giussani |
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| «Se fossimo macchine, ci metteremmo in "stand by", in attesa che il virus venga estromesso dall'hard disk della nostra mente, oppure, in casi gravi, un reset rimetterebbe senz'altro tutto a posto. Invece siamo esseri pensanti, qualcuno ci definisce anche "umani"... Così viviamo l'angoscia del dubbio, della mancanza di terra sotto ai piedi, quella terribile sensazione di affondare nelle sabbie mobili. Sapremo ritornare a galla? Francamente penso che sia un'impresa difficile. Io stessa sto vivendo alla giornata... Ma se ci mettiamo tutti insieme, forse ce la faremo.» |
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Inserito il 01/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un attimo di caos" di Giorgio Lavino |
| «Ho letto tutti i tuoi versi, ma soprattutto la chiusa, senza prendere fiato. Le tue metafore sono arabeschi di sensazioni, preziose filigrane che vestono le parole di diademi da Mille e una notte!» |
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Inserito il 01/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il docile vulcano" di Daniela Pacelli |
| «Le donne hanno sempre posseduto questa capacità di percepire in un attimo i sentimenti ed i pensieri più nascosti degli uomini. Forse è il retaggio della loro vita da streghe, forse l'acuta sensibilità, che permette loro di cogliere in un soffio l'amore, ma anche il disamore... Le donne, difficilmente tornano sui loro passi, raramente... ma con qualche eccezione, se ne vale davvero la pena.» |
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Inserito il 01/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vivo di attimi" di Moreno il Duca |
| «Avolte veleggiare in mare aperto è rischioso. Si incontrano burrasche e venti di maestrale che si contendono la nostra barchettina, lasciata in balia delle onde. Arriverà la bonaccia che tanto desideriamo? Sì, arriverà, ne sono certa, basta resistere, con tutte le nostre forze, ma tornerà la brezza di levante...» |
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Inserito il 01/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lacrime di stelle" di Danielinagranata |
| «Quanta fatica si compie, per essere come lui ci vuole. Mortifichiamo la nostra personalità, la nostra intelligenza, plasmiamo le nostre idee e il nostro corpo, per essere belle... da guardare, assaggiare, assaporare e... buttare, come il torsolo della mela. Forse è la saggezza degli anni, o forse l'amarezza delle sconfitte, forse è finalmente la voglia di riappropiarci di noi stesse... Forza, organizziamo una gita al mare. Saremo in tante, a venire con te.» |
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Inserito il 01/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La bellezza non mi appartiene" di Clara Gismondi |
| «Scenette come questa avvengono anche al mercato di casa mia, ma in dialetto lombardo. Il romanesco però è davvero molto più divertente! Mi hai fatto venire in mente alcune scene dai film di Alberto Sordi!» |
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Inserito il 01/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sta banana" di Silvia De Angelis |
| «Il predatore fiuta l'aria e percepisce l'odore della paura. Ma la preda si fa astuta. Si nasconde, in perfetta immobilità e attende. Si tratta di pazientare, lasciando che la belva scelga un altro obiettivo e, con un balzo si allontani. Affascinanti, evocativi, misteriosi versi che mi hanno incantata.» |
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Inserito il 01/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Nascosta da un cespuglio" di Dalassa |
| «E' proprio così! Spesso ci affanniamo a cercare lontano, mentre basterebbe guardare attentamente accanto a noi per scoprire che il tesoro è a pochi passii! Mi piacciiono i riferimenti alle favole e soprattutto alle tradizioni irlandesi.» |
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Inserito il 01/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tu, sei il mio tesoro" di Citarei Loretta Margherita |
| «Quando il mondo reale ci ha deluso troppo e non abbiamo più voglia di camminare a piedi scalzi alla ricerca di un sentimento vero, non ci resta che rifugiarci nell'universo parallelo, dove possiamo modificare gli eventi come vogliamo, trasformando un amaro finale in un "happy end" e finalmente ritagliarci quel briciolo di brivido di cui tutti hanno diritto.» |
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Inserito il 01/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un bacio sognato" di Angela |
| «Promesse, parole vane, silenzi che alludono sentimenti... Che folla di bugiardi travestimenti, spesso indossati per giocare al bersaglio con le anime cristalline, che al primo colpo si sgretolano in mille frantumi.» |
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Inserito il 01/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Schegge" di Rosy Marchettini |
| «Ci si sente orfani, eppure quel foglio stropicciato accoglie le nostre parole, che, spogliate della rabbia, del rancore, del dolore, restano vestite soltanto di malinconia. Libertà di scrivere, lasciando che la mano scorra senza fermarsi, ma il cuore no, è ancora imprigionato e la luna, pietosa, lo sa.» |
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Inserito il 01/03/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "In Un Foglio Stropicciato" di Antonella Bonaffini |
| «E non solo le brillanti carriere da stilista... La donna è sempre disposta a tutto, per amore. Conosco donne che hanno passato l'intera vita a fare le operaie a cottimo in Svizzera, come frontaliere. Alzata all'alba, rientro a tarda sera, nessuna tutela sindacale, nessuna aspettativa per maternità. Eppure, quando le vedo guardare i loro figli laureati, leggo nei loro occhi il trionfo di una magnifica carriera!» |
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Inserito il 28/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Stilista" di Benedetta Cavazza Miciamalvina |
| «Ogni donna ha già vinto la sua battaglia per la carriera riuscendo a conciliare lavoro e famiglia, spesso trascurando se stessa perché tutto fili... alla perfezione!» |
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Inserito il 28/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Donna in carriera" di Mirella Santoniccolo Mairim14 |
| «Esortazione da seguire sicuramente, ridimensionando l'atteggiamento grintoso, mascolino, per rivestirsi di appassionato sentimento... senza rinunciare alla carriera, comunque...» |
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Inserito il 28/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Career woman" di Mavec |
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