| «Lascia che indossi anch'io quegli scarponi, per raggiungere la vetta delle mie montagne, a ritrovare ciò che ho perduto e che forse potrà tornare...» |
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Inserito il 12/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "12 Febbraio 2010" di Berta Biagini |
| «E' l'alibi degli umani, attribuir quel pianto ad un pentimento che essi stessi dovrebbero provare, ma che ignorano... Più feroci del feroce giurassico animale!» |
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Inserito il 12/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Coccodrillo " di Silvia De Angelis |
«La luce flebile di una candela proietta sul muro un'ombra ingigantita, deformata, irreale... Aggrappiamoci al quell'ultimo bagliore, per riconoscere un frammento di verità, che pure dev'essere esistita, fagocitata dalle soffocanti bugie...» |
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Inserito il 12/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Bugie e chiacchiere" di You Don’t Know Me |
| «Non puoi sapere cosa pensa la donna che ti ama alla follia. Non la conosci abbastanza per poterlo dire, per poterle affibbiare l'etichetta di Giuda. Forse è già pronta per farsi seppellire insieme a te, ma tu sei troppo accecato dal terrore di perderla, per leggere tra le righe del suo silenzio. Guardati con i suoi occhi: vedrai che non potrebbe mai maledire il giorno in cui ti ha incontrato. Semplicemente aspetta, che tu scelga la vita... e non la morte.» |
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Inserito il 12/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quando morirò" di Sergio Melchiorre |
| «L'amicizia è il più delicato dei fiori. Va coltivato con attenzione, innaffiato con sapiente parsimonia, perché non manchi il nutrimento, ma evitando d'annegarne le radici. Necessita di un ambiente confortevole, evitando bruschi sbalzi di temperatura. Va regolarmente concimata e protetta da pericolosi parassiti ed altri animali nocivi. Potessero, i nostri giardini, essere rigogliosi di simili fiori!» |
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Inserito il 12/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Fiori di poesia" di Claudio Giussani |
| «L'amore lo si deve dimostrare ogni giorno dell'anno. Quanti tradimenti vengono consumati proprio il giorno di S. Valentino...» |
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Inserito il 12/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Non occorre un giorno fisso" di Saldan |
| «Quante donne avrebbero desiderato ricevere una lettera come questa! Perché gli uomini si confessano così raramente? Perché, anziché esternare questi stati d'animo, preferiscono indossare la maschera della cinica indifferenza?» |
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Inserito il 12/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Perché" di Moreno il Duca |
| «Si materializzano, quelle incudini e quei martelli, fra i quali si oscilla il sentimento nato tra le spine. Quanta fatica, per mantenere viva quella fiammella d'amore, che deve riuscire a sopravvivere alle prove, cercando di non spegnersi, indicando, anche se debolmente, la strada...» |
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Inserito il 12/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La mia gratitudine" di Angela |
| «Quando il dolore è così sordo, profondo, anche la mente non è più in grado di pensare. Ci sono soltanto le lacrime, che continuano a cadere come pioggia gelida, senza nemmeno poterle spiegare, ma sperando che, alla fine, il respiro si spenga. Nella morte si spegne il sogno, svanisce la speranza. Esiste solo il nulla.» |
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Inserito il 12/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Inquietudine" di Enza |
| «Chissà perché mi sembra di aver sentito questa storia mille altre volte. Forse è vero ciò che mi è stato recentemente rivelato da un amico: quando gli uomini permettono che si legga loro nell'anima, è l'inizio della fine. Ho imparato la lezione. Meglio non sapere nulla, galleggiare in superficie, non immergersi più in profondità. La rapida risalita può costare un'embolia mortale.» |
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Inserito il 12/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tradimento" di Rosy Marchettini |
| «Molti di noi indossano la maschera ogni giorno dell'anno. Ne hanno una valigia piena, per ogni circostanza. C'è quella per ingannar gli uomini, oppure le donne, i giovani o gli anziani, i cittadini o i paesani... Ma le maschere più orribili sono quelle indossate per ingannare i bambini, per raccontare loro di un mondo che non esiste, offrendo una realtà virtuale per attirarli in trappole spesso mortali. Se si riuscisse a smascherare tutti gli impostori che popolano questo bel mondo, l'aria tornerebbe finalmente limpida e respirabile per tutti.» |
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Inserito il 11/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il vero volto" di Carlo Fracassi |
| «Inno all'ottimismo e alla speranza. Scalata faticosa, forse lunga e densa di incognite, ma sicuramente raggiungeremo la rarefatta vetta, lasciandoci dietro l'aria pesante del fondovalle. Me lo auguro per tutti!» |
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Inserito il 11/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Le spine dei ricordi non bruciano piu'" di Daniela Pacelli |
| «Quando ero io bambina a Carnevale era lecito "impazzire", almeno per pochi giorni, dando sfogo alla propria fantasia con qualche leggera trasgressione. Oggi si potrebbe fare il contrario: concederci qualche ora di serietà e di testa sulle spalle, per contrastare il perenne Carnevale del nostro mondo occidentale.» |
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Inserito il 11/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Carnevale - Ieri ed Oggi" di Berta Biagini |
| «Li vedo danzare, gli elfi- coriandoli, magiche presenze che sollevano la mente, trasportando l'anima nel labirinto dei sogni perduti. Veloci, leggeri, a decine afollano il sentiero... Cerca, cerca, l'anima mia, la fata dei desideri, celandosi dietro la leggiadra mascherina di Carnevale... Presto, presto! Prima che l'incantesimo finisca!» |
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Inserito il 11/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Labirinto" di Silvia De Angelis |
| «Quelle ali di carta, che sognavano di volare, ora se ne stanno chiuse in un cassetto, mortificate, abbandonate. Intanto l'uomo si è dovuto vestire, per nascondere i suoi pensieri, i suoi sentimenti... Per non farsi sbranare dall'indifferenza del mondo.» |
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Inserito il 11/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ali di carta " di Claudio Giussani |
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| «Lei osserva e protegge i nostri sogni, tiene lontano l'uomo nero, dà tepore al nostro freddo, alita nei nostri pensieri immagini soavi... E' il nostro angelo custode della notte, che ci tiene per mano cullandoci piano.» |
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Inserito il 11/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Notte" di Hachico |
| «Ce ne sono tanti, purtroppo e ci solito preferiscono tenere il piede in due scarpe..., giocando a carte una partita doppia con Inganno, Bugia e Tradimento. Quando accadono cose simili Onestà viene sempre chiusa fuori dalla porta, stendendo, invece, una passatoia di velluto rosso a Madama Ipocrisia. Intanto, a farne le spese sono sempre le donne: sia la legittima consorte che la sventurata "concubina".» |
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Inserito il 11/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vivendoti" di Rosy Marchettini |
| «Bastare a se stessi: non sempre ci si riesce. Quante volte, mentre si guardava allo specchio, quel narciso ha ricevuto un sonoro schiaffone dalla vita... Si è girato di scatto, con la guancia in fiamme, ma... si è reso di essere rimasto solo.» |
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Inserito il 11/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Pensiero" di Antonella Scamarda |
| «Il profumo della gomma e della colla "coccoina", le ore passate su quegli scomodi banchi, sfogliando le antologie letterarie e i "miti e poemi eroici". Che nostalgia dei primi timidi rossori, coi fogliettini passati di nascosto e il diario pasticciato di poetici messaggi... Che cosa si perdono, molti ragazzi d'oggi! Nascono e muoiono incontri nel giro di un click, parlan d'amore via sms e fanno l'amore in videochat per non rischiare il contatto. Sono contenta di appartenere ad un'altra generazione, posso almeno ricordare ed apprezzare con piacere e un pizzico di nostalgia queste rare perle di tenero, platonico sentimento.» |
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Inserito il 11/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Nausicaa " di Francesco Fabris Manini |
| «Viaggio affascinante a ritroso nel tempo, per respirare aria di Rinascimento, intrecciando amori e divertimento, tra dame e cortigiani, musici e cavalieri, alla corte dei nobili signori, ma, meglio ancora, tra il popolo "villano", che meglio sa stare al mondo, godendosi la vita come meglio può.» |
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Inserito il 11/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quindici ducati d'oro " di Moreno il Duca |
| «Il tempo dei desideri è come un bambino che non vuole crescere. E' capriccioso e viziato, ladruncolo d'affetti e d'illusioni, egoista e poco riconoscente di ciò che gli è stato donato in passato. Pagherà caro il suo colpo di testa... ma intanto, io non avrò risarcimento alcuno per esser stata così incauta, lasciandomi derubare d'ogni mio più prezioso sogno.» |
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Inserito il 11/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il tempo dei desideri" di Angela |
| «Ti ha portato in grembo, ti ha sentito crescere dentro di lei, ha sentito i tuoi piedi scalciare, i tuoi pugni picchiare per uscire nel mondo. Ti ha tenuto legato a quel cordone, che non s'è ancora spezzato, attraverso il quale continua a nutrirti di rabbia, di dolore, di passione... E tu respiri ancora attraverso i suoi polmoni l'aria della tua montagna, vedi attraverso i suoi occhi quella terra così lontana e senti la sua voce che ogni notte ti canta la filastrocca del cavalluccio... Non aver paura del buio, ti dice la mamma, non aver paura...» |
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Inserito il 11/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il paradiso, se esiste, può attendere" di Sergio Melchiorre |
| «Ricordo molto bene quel lamento graffiante, scricchiolante, lacerante della puntina che incide il solco e salta, dove il percorso è interrotto... ripetendo all'infinito una sillaba sola, che ha perso ogni parvenza di parola... Così sono, a volte i pensieri disturbati, quando il nostro sentire viene interrotto da qualcosa che l'ha fatto deviare.» |
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Inserito il 10/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quando pensi che... (monotonia)" di Rasimaco |
| «Lo sento, il cuore in gola, che batte forte nel petto e sembra voler schizzare via. Salivazione zero, non riesco nemmeno a deglutire, mentre il respiro affannoso mi fa iperventilare... Le pupille dilatate, gli occhi sgranati, mentre una goccia di sudore scende dalle tempie a costeggiar mandibola e mento... Mi hai trasmesso quella stessa ansia... con l'incalzare di sensazioni che si susseguono rapide come mmagini subliminali!» |
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Inserito il 10/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Gli errori" di Daniela Pacelli |
| «Quelle orme che non restano impresse nella sabbia, perché l'onda se le porta via... Non possono lasciare traccia, non indicano la strada per essere seguite. Compaiono e subito dopo svaniscono, come se non fossero mai esistite. Eppure noi esistiamo! Perché, invece diventiamo invisibili al mondo?» |
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Inserito il 10/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Passi sull'onde" di Franca Canfora |
| «Ho immaginato una bambina, vestita a festa, con le scarpette di vernice, correre per la stanza con il pavimento lucido, di marmo. E' felice, amata, coccolata... Sogna un futuro da principessa, con il suo bel principe azzurro in premio ed un castello incantato... Ma non sa che il destino è già stato disegnato e non avrà ciò che spera... Resteranno soltanto quelle parole stropicciate, che invano ha pronunciato, sussurrato, urlato al vento, scritto su fogli di carta che se ne voleranno via come tutto il resto.» |
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Inserito il 10/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Parole al vento" di Rossella Gallucci |
| «Mi piace, l'idea di questa mente che diventa ermetica e si chiude, insieme al corpo, coprendosi di aculei come quelli di un riccio. Bastava così poco, in fondo... Intanto, l'amarezza è già stemperata da un sottile filo d'ironia che scorre lieve tra le parole: "i se, si sa, non fanno testo".» |
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Inserito il 10/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Bastava poco per un amore " di Saldan |
| «Non so perché, ma mi è sembrato di cogliere, nella chiusa, un desiderio di protezione da parte di qualcuno... un angelo, un padre, forse, che possa essere eterno custode di sogni che camminano a piedi nudi e sono destinati a ferirsi, un custode dalle grandi mani, come sono quelle dei papà, quando stringono tra le loro quelle dei bambini. Chiedo scusa, se mi sono sbagliata.» |
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Inserito il 10/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Fantasia d'amore" di Carmelita Morreale |
| «Quegli stracci, da buttare senza indugio nella spazzatura, senza rimpianto, inutile bagaglio per un'anima pesante... Poi, miracolosamente, tra le macerie, un ramo, in cui scorre ancora lentamente la linfa... Tentativo disperato di rianimazione. Ce la farà a sopravvivere? Intanto con pazienza, incominciamo ad innaffiare.» |
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Inserito il 10/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Di stracci, la memoria" di Clara Gismondi |
| «Meglio non toglierla mai, quella maschera: per non far leggere i sentimenti sul nostro volto, per non renderci vulnerabili agli schiaffi dell'amore quando decide di andarsene, per non farci cogliere impreparati quando dobbiamo fingere una gioia che non c'è.» |
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Inserito il 10/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Maschera" di Antonella Bonaffini |
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