| «Durissima, la condizione femminile, che per raggiungere l'emancipazione deve sempre più ashomigliare ad un uomo... Dove vivo io, fino a pochi anni fa le ragazze andavano a raccogliere le foglie di tabacco... Quante ne ho viste, rinunciare allo studio per aiutare le famiglie... Quanto amara può essere la vita, quanto amara...» |
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Inserito il 08/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mondine" di Silvia De Angelis |
| «È quel suono, quel fruscio monotono, incessante, che assume l'andamento di una nenia che ci culla, a farci assopire in compagnia della pioggia. Si apre una breccia, dalla quale Malinconia si insinua a far piangere il cuore. Ma è solo un attimo: la medesima pioggia la scioglie, portandosela via, lasciandola scivolare in un tombino sul ciglio della strada.» |
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Inserito il 08/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Breve e vaga tristezza " di Francesco Fabris Manini |
| «È l'imprevedibilità della natura, come della vita, che ci consola delle brutture del mondo. quando stiamo per annegare nella palude del cinismo, della cattiveria e dell'indifferenza, improvvisamente un angelo scende dal cielo e ci aiuta a ritrovare pace.» |
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Inserito il 08/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Fiore" di Hachico |
| «E sono proprio queste parole, che leggo negli occhi delle mamme adottive di due miei alunni, uno nepalese e un altro brasiliano. Intanto mi viene in mente la storia del cerchio di gesso del Caucaso: per stabilire chi tra una mamma naturale e una adottiva avesse il diritto di tenere con sè il bambino, il giudice decise che fosse posto in mezzo ad un cerchio e ordinò alle due madri di tirare... Provate ad indovinare: chi vinse la prova?» |
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Inserito il 08/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mamma adottiva" di Angela |
| «Si piange di gioia, si piange di dolore, si piange di malinconia... ma a volte si piange per una scelta, che non si vorrebbe fare, per l'eterno conflitto tra la ragione e il cuore, quando la ragione prevale, sapendo di aver... ragione. Ma intanto il cuore muore...» |
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Inserito il 08/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il vento" di Moreno il Duca |
| «E' solo un riposo, una sosta momentanea. Non sappiamo quanto tempo durerà. Per il momento ci godiamo questa "vacanza", senza pensare a quando finirà...» |
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Inserito il 08/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vivere" di Rosy Marchettini |
| «L'amore per la danza come metafora della vita. La si ama così tanto, non se ne può fare a meno, la si respira a pieni polmoni... ma quanto dolore i suoi inganni, le sue disillusioni...» |
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Inserito il 08/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'uomo dalle scarpe strette" di You Don’t Know Me |
| «Questo cuore rastrellato... graffiato, solcato, smosso... Ripulito dalle scorie di un amore finito? E tuttavia quando il rastrello ha terminato di smuovere la terra, si è pronti per seminare una nuova pianta...» |
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Inserito il 07/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Strana verità" di Clara Gismondi |
| «L'ho visto anch'io tante volte, quel pulviscolo. Filtrava dalle persiane della stanza da letto della mia nonna quando rimanevo da lei a dormire. Mi piaceva starmene lì ad osservare, immaginando il mio domani, senza ombre, senza dispiaceri. Ho imparato, invece, a mie spese, che quel pulviscolo è dispettoso e ingannatore. Porta anche ricordi e nostalgie, porta le impronte lasciate sui sentieri sbagliati della nostra vita, ci consegna pietose bugie che ci permetteranno di andare avanti...» |
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Inserito il 07/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Pulviscolo in mano" di Gabriella Cantoni |
| «Non c'è pace tra la ragione e il sentimento. Quella lì, precisina e, appunto, razionale, vuole imporre le sue regole del gioco. "Su, su!" Dice al cuore. "Pettinati, truccati, mettiti il vestito della festa, non deludere le aspettative!" Il cuore ubbidisce, ma... "in cuor suo"... vorrebbe tanto mandarla a quel paese!» |
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Inserito il 07/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Domani è festa" di Rasimaco |
| «Non ci soffermiamo mai abbastanza a riflettere che anche la paternità ha il diritto di essere sofferta. Spesso il dolore degli uomini viene sottovalutato.» |
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Inserito il 07/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sei dentro me" di Franciscofp |
| «Caustica e dissacrante, amaramente ironica, nella descrizione di tutte le sfacettature che la maschera dell'ipocrisia nasconde!» |
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Inserito il 07/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Osanna e applausi" di Lina Maria Cino |
| «La notte, con le sue tenebre, spesso priva anche di stelle e del conforto della luna, alleata degli amanti. La notte e il suo silenzio. Poi, il guado verso il giorno. Ma ogni notte, all'alba si muore e la rinascita è così piena d'angoscia, con la luce del giorno, che sfacciatamente indaga nel nostro cervello e calpesta i nostri sogni.» |
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Inserito il 07/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'angoscia della notte" di Sergio Melchiorre |
| «Che cosa ha impedito questo essere diverso? Cattiva volontà, avversa sorte? Congiura nemica nei confronti di quest'anima sofferente che si è arresa? O pentimento tardivo di un malandrino, che prossimo alla morte gioca l'ultima carta per guadagnarsi un perdono non meritato? Non lo sapremo mai, perché questo è soltanto un sogno.» |
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Inserito il 07/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Avrei voluto" di Nikolas Malone |
| «Tristissimo ed imprevisto epilogo, in questo crepuscolo fatato, in cui tutte le nostalgie si ritrovano, tranne una... Forse quell'amore non era stato alimentato abbastanza, così, privato del cibo del cuore, è morto di anoressia.» |
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Inserito il 07/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Eterea " di Desire |
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| «Accorata preghiera d'amore, promessa da mantenere, per questo amore grande, al quale non si ha il coraggio di dire "T'amo". Lei ti ascolterà, non temere e questo sogno non svanirà all'alba.» |
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Inserito il 07/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Nelle tue notti senza sole" di ninomenghi |
| «Comprendere che lì tra le sue braccia era il grande amore... Le donne non possono separare il sesso dai sentimenti, non ci riescono. Per questo motivo sono esposte a cocenti delusioni, se donano il proprio amore alla persona sbagliata.» |
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Inserito il 07/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vento di passione" di Danielinagranata |
| «Quei ricordi, che si fanno sempre più lontani, sono come le bolle di sapone: trasparenti, cangianti, eterei, luminosi... Poi, mentre stai per abbandonarti a quel sogno, improvvisamente scoppiano, lasciando soltanto una macchia appiccicosa sul pavimento.» |
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Inserito il 07/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Miraggio" di Silvia De Angelis |
| «...Quel bacio della buona notte che magari allora ci dava un po' fastidio, quando pensavamo di poter fare a meno delle affettuose coccole di mamma. Quanti baci non ho dato, alla mia, quante parole non dette, quanti abbracci negati, pensando che avrei avuto un tempo infinito per farlo... Ora sono qui che aspetto di rivederla, per chiederle perdono, per non lasciarla più.» |
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Inserito il 07/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Delicate labbra" di Berta Biagini |
| «L'energia delle donne è quella primordiale del big bang. Preparano la valigia e se ne vanno sbattendo la porta. Raramente tornano indietro. Hanno il coraggio di portare con sè anche il fardello dei loro errori, figli disgraziati dei loro desideri più sfrenati. Portano con sè pagine bianche da scrivere con rinnovato orgoglio, ma conservano gelosamente il diario segreto del loro passato.» |
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Inserito il 07/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "I tuoi rancori" di Daniela Pacelli |
| «Quando i colori dell'anima perdono la strada di casa, bisogna cercare un lago in cui specchiarsi, lasciando cadere cristalli salati dagli occhi nelle sue acque. Si compirà un incantesimo e la nostra essenza ritroverà l'arcobaleno. Te lo posso assicurare, perché io abito proprio sulle rive di un lago...» |
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Inserito il 07/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'anima ed i suoi colori" di Moreno il Duca |
«Mentre leggevo la poesia, pensavo alla voce di Anna Magnani, al suo viso, al suo modo di essere amaramente ironica... Poi ho letto la nota. Sono d'accordo. Spesso carichiamo gli oggetti di significati "mistici" che in realtà sono soltanto degli alibi per giustificare quel cordone ombelicale che ancora ci tiene prigioniere. Poi, inaspettato, l'epilogo, apparentemente traumatico, che trancia di netto quel collegamento, ma ci restituisce anche la libertà di ricominciare a vivere.» |
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Inserito il 07/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Rapina" di Rosy Marchettini |
| «Versi struggenti condensati in una memorabile supplica ad una divinità che forse è stata ingiusta, ma alla quale il barbone si rivolge con infinita devozione, non per mendicare a sè qualche favore, ma per chiedere di lasciare in eredità un incantato sogno a tutti i dimenticati e gli abbandonati del mondo.» |
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Inserito il 07/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Nel sogno di un barbone" di Angela |
| «Strepitosa chiusa, con il sogno che uccide, di questa poesia nella quale si afferma una durissima verità: quando l'amore è nascosto in un sogno non è amore vero.» |
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Inserito il 06/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E scrivo qui ora" di Hariseldom |
| «Capita anche a me osservare le nuvole che viaggiano verso valle, sorvolando le mie montagne e specchiandosi nelle acque del lago. Sembra che mi guardino, chiedendomi se ho un messaggio da affidare al loro volo, prima che si allontanino definitivamente... Così mando un bacio alla mia città, che sta laggiù, in pianura e m'immagino che a riceverlo sia anche quella me stessa bambina che è rimasta là, a vegliar le sue radici.» |
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Inserito il 06/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Malinconie" di Rasimaco |
| «Torniamo a casa stanchi, mortificati, delusi, amareggiati, anche arrabbiati... Poi il nostro peloso amico ci viene incontro, concedendoci le sue attenzioni. Ecco: tutti gli affanni in un attimo svaniscono e ci sentiamo di nuovo leggeri come piume, il sorriso ritorna ad ingentilirci il volto e finalmente anche il nostro cuore ritorna a battere regolarmente.» |
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Inserito il 06/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Per te" di Hachico |
| «Ma noi siamo e restiamo sirene ammaliatrici, libere, ribelli, a dispetto di ogni metamorfosi che ci costringano a subire per omologarci alla massa!» |
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Inserito il 06/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Loro" di Gabriella Cantoni |
| «In queste parole colgo una doppia nostalgia: quella per l'amore ormai passato e quella per un'epoca lontana, con la sua primavera, il sole di maggio e i suoi frutti. Mi immagino un vecchio proiettore super8 che proietta uno di quei filmini muti, in bianco e nero, un po' granulosi e con quache buco nero, dove il fotogramma si è bruciato...» |
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Inserito il 06/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un sottile pentimento" di Francesco Fabris Manini |
| «Onda che in realtà nasce ma non muore. Rinasce, si rinnova, in un moto infinito, colonna sonora dei nostri pensieri. Ci culla, ci coccola, c'incanta, con la sua ninna nanna... Assopisce i nostri affanni, con lo sciacquio tranquillo del suo cantare.» |
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Inserito il 06/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Onda" di Carmelita Morreale |
| «Maledirsi per la propria sensibilità, per la capacità di vedere oltre, di sentire più in là... Quanta maggior fatica per far tacere quel vento che continua imperterrito a sibilare. Intanto l'incertezza resta in agguato, pronta a cogliere l'attimo di distrazione, per ingoiarci nel nulla.» |
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Inserito il 06/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il Cipiglio Del Tempo " di Antonella Bonaffini |
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