| «Lo percepisco chiaramente, questo brivido che corre lungo la schiena, come una gelida lama. Troppe volte mi ha fatto rabbrividire... quante volte non ho ascoltato il presagio e sono andata incontro alla persona sbagliata, alla situazione negativa, con l'ingenuità, la caparbietà, l'orgoglio di chi pensa di non subirne le tragiche conseguenze.» |
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Inserito il 06/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Brivido" di Silvia De Angelis |
| «E quando cadono sul selciato già bagnato, quelle lacrime, si confondono con tutte le altre lacrime delle persone tristi. Si faranno mestamente compagnia, in attesa che ritorni, forse, finalmente, il sole.» |
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Inserito il 06/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lacrime di pioggia" di Berta Biagini |
| «Quando anche i ricordi vengono dismessi, come abiti vecchi, non si è più nulla: soltanto un cartone tra l'immondizia, che il primo camion della nettezza urbana si porterà via, alle prime luci dell'alba. Amarissime considerazioni che ci inducono ad una profonda riflessione!» |
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Inserito il 06/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "I giorni ai giorni" di Clara Gismondi |
| «Tu sei una fata buona, che predice il radioso futuro del piccolo condottiero dalla "chioma rubata alla battaglia"! La tua rosea visione si avvererà certamente, perché la formula magica contiene ingredienti di prima qualità: distese fiorite, fuoco dei vulcani, nuvole di pensieri, canto di gabbiani rumoreggiare d'onde, cometa del cuore...» |
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Inserito il 06/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mi dai vita" di Daniela Pacelli |
| «Sublime ode alla parte onirica dell'estro poetico: quella che fa scrivere con un pennino che la mente non può assolutamente controllare!... E tu, poeta, scrivi versi che possono essere letti anche da coloro che non hanno mai imparato a leggere...» |
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Inserito il 06/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sull'orlo di un sogno" di Antonella Scamarda |
| «Fulmineo pugno nello stomaco, ben assestato a tutta la società ipocrita che finge di non vedere, di non sapere! Il ruolo della poesia dovrebbe proprio essere anche denuncia sociale: forte e inequivocabile!» |
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Inserito il 06/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Grenada" di Sergio Melchiorre |
| «Non tralasci mai la parola "amore", anche quando l'erotismo prevale. E' importante ricordarlo sempre, come solo tu sai fare, perché quell'atto primordiale diventi manifestazione d'infinito, divino sentimento.» |
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Inserito il 06/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Fusion" di Moreno il Duca |
| «Questa mente che trattiene i pensieri, mi fa pensare alla rete dei pescatori, che lentamente viene issata in barca, carica di preziosi doni e di scarti da ributtare in mare. Poi, con un movimento esperto, viene ribaltata, trattenendo solo ciò che serve, mentre il resto torna negli abissi e dimenticato laggiù, nel buio più profondo, sperando che non torni mai più a galla.» |
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Inserito il 06/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Come Piuma" di Rosy Marchettini |
| «Riusciremo a mantenere intatta questa speranza? Forse sì. Se ci crediamo tutti, se insegneremo ai nostri figli a respirare forte, forse riusciremo a percepirne la fragranza.» |
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Inserito il 06/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Odore di mafia" di Angela |
| «La passione delle donne è salda come roccia, non è un castello di carte. Costruisce melodie travolgenti, turbinìo di bufera, per poi placarsi nella quiete di una ninna nanna, ad accompagnare un sonno di pace.» |
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Inserito il 06/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Guerra e pace" di Nutellina Cinzia Pallucchini |
| «E' vero, meglio esplorare il futuro, che rimanere ancorati al passato. Meglio inseguire un sogno, che piangere sui rimpianti. Meglio la salita, faticosa, piena di ostacoli, ma nella speranza di raggiungere la vetta, che continuare a scivolare nelle sabbie mobili dei ricordi.» |
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Inserito il 06/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Non fermarti" di Hachico |
| «E' così raro vedere un uomo piangere, così difficile che quelle lacrime non siano un tranello, così facile sbagliarsi e confondere quell'arcobaleno con il riflesso di una lama d'acciaio che sta per colpire...» |
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Inserito il 05/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Di arcobaleno" di Clara Gismondi |
| «Non aver bisogno di parlare, di raccontare, di confidare... perché è tutto racchiuso in uno sguardo, un cenno, un battito di ciglia, ciò che vogliamo dire all'amico vero. Saremo sempre certi che ha capito, senza null'altro aggiungere.» |
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Inserito il 05/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Noi... in condivisione di pensieri" di Lina Sirianni |
| «... E la donna dalla voce rauca, le colline delle langhe, con i loro "mammelloni"... Cesare Pavese, del quale si è cibata la mia adolescenza, accompagnandomi fino all'età matura... Grazie per questi versi così pieni di fragranza, di nostalgia, di amarezza... d'amore.» |
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Inserito il 05/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La grappa color dell’acqua" di Mario Bugli |
| «Giuda era un predestinato affinché la missione di Cristo potesse compiersi. Quindi indispensabile, il suo sacrificio. Meno nobili certi Giuda di cui tutti noi abbiamo esperienza, che baciando a tradimento, si dimostrano per ciò che sono: degli infami e basta. Sono stata baciata anch'io e sto ancora cercando di far sparire quelle odiose e deturpanti cicatrici...» |
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Inserito il 05/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il bacio di Giuda" di Maria Gioia Benacquista |
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| «Quante, ne ho costruite, di barchette di carta, che ho affidato alle acque tranquille del mio lago... Qualcuna è arrivata a destinazione, le altre, le più preziose, si sono perse, non le ho più viste... Chissà se qualcuno le avrà raccolte, mettendole al riparo...» |
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Inserito il 05/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Barchette di carta" di Claudio Giussani |
| «"Ti dimenticai per non morire" Quanta sofferenza ci costa, amputare per sopravvivere piuttosto che continuare a medicare una ferita che continua a sanguinare e non si vuole rimarginare...» |
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Inserito il 05/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Have I told you lately that I love you" di You Don’t Know Me |
| «Crudele e terribile epilogo, dopo aver assaporato nettare divino... E quella Natura, ancora una volta indifferente, ingannatrice, che ci illude coi sui colori e i suoi brillanti bagliori...» |
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Inserito il 05/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ossa di Speranza" di Antonella Bonaffini |
| «Io ci vivo, sulle sponde di un lago e quando ho bisogno di "staccare la spina" passeggio sulla sua riva, in perfetta, beata solitudine... Non potrei farne a meno, del mio lago, perché mi rispetta, mi ascolta, mi capisce.» |
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Inserito il 05/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Idillio" di Silvana Poccioni |
| «Quando certe cattive parole giungono così all'improvviso, ci si sente condannati alla lapidazione, senza possibilità di difenderci, di contraccare, di spiegare. Quando ci si sente così impotenti, ci si lascia semplicemente andare, cedendo a quell'ingiusta condanna, tanto inaspettata da ridurci al silenzio, senza speranza.» |
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Inserito il 05/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cruento " di Silvia De Angelis |
| «Quell'attesa, sul ciglio della strada... forse per continuare il viaggio da soli, o forse con la persona amata che è tornata. Seduti sul ciglio della strada, incerti se tornare sui nostri passi, per ritrovar noi stessi, oppure per ricominciare da capo un nuovo percorso. Ma quel "mi manchi" che si legge tra le righe, che poi l'autrice svela, fornisce la chiave di lettura certa di quest'inno all'amor che attende di essere ricompensato.» |
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Inserito il 05/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Di te che non sei qui" di Danielinagranata |
| «Io li vedo, questi secchi arbusti, braccia scheletriche, scarnificate da una vita che ha flagellato senza pietà. E tuttavia quelle braccia alzate verso l'orlo del baratro, rivolte al cielo, forse inconsciamente sperano ancora, nonostante l'urlo di raccapriccio che accompagna quei gesti così disperati e agonizzanti.» |
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Inserito il 05/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Speranza sepolta" di Berta Biagini |
| «Meriti una laurea speciale d'interprete e di traduttice simultanea dal... gattese al romanesco! Sono tutti meravigliosamente musicali e pittoreschi, i dialetti italiani! E spesso, certe colorite situazioni sono intraducibili, nella lingua di Dante! Con un po' d'allenamento, potremmo imparare a leggerli ed ascoltarli quasi tutti!» |
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Inserito il 05/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ar gatto mio nun je piaceno le rime" di Gabriella Cantoni |
| «Versi ricchi di suoni... Da leggere ad alta voce, per percepire lo schicchiolìo del popcor, il crepitìo di questo fuoco impazzito e il sibilo dello scirocco, che disperde quelle voci nella tempesta...» |
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Inserito il 05/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il tramonto esploso nell'anima" di Daniela Pacelli |
| «Secondo me hai sbagliato il titolo! Questa è una promessa vera, più reale della realtà, più autentica di qualsiasi manifestazione d'amore, più sincera e decisa di qualsiasi "Sì" pronunciato con e senza il punto esclamativo! Sono le parole di un uomo che non ha alcun dubbio, né alcuna intenzione di tornare sui suoi passi. Perciò io ti suggerisco di intitolare questo capolavoro "La promessa"!» |
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Inserito il 05/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Inseguendo il mio sogno" di Moreno il Duca |
| «Intenso messaggio di speranza per tutti coloro che ormai disperano di trovare dei sentimenti autentici, duraturi, appaganti! Ora l'attesa sarà più lieve, più dolce, più ricca di sogni...» |
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Inserito il 05/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Io ti aspettavo" di Angela |
| «Non so perché, ma il mio primo pensiero è stato il Mago di Oz e quel sentiero di mattoni gialli che guidano Dorothy verso il regno incantato in cui si trova il castello di smeraldo... Cercalo! E' lì vicino a te! Girati... eccolo! Seguilo... e il tuo cuore ricomincerà a pulsare!» |
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Inserito il 05/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Spero Che" di Rosy Marchettini |
| «Viviamo come se fossimo perennemente di fronte allo schermo di un televisore, con il telecomando in mano, convertiti ad uno zapping incontrollato che ci impone sguardi distratti, contatti approssimativi, rapporti superficiali... Presi soltanto dalla frenesia di cambiare canale il più in fretta possibile, per non scoprire che siamo ancora in grado di provare dei sentimenti veri e non soltanto produrre fragorosi applausi programmati dall'assistente di studio in trasmissone.» |
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Inserito il 05/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Cristallo" di Rasimaco |
| «La neve, così fredda, silenziosa, ma capace di conservare la vita nei semi che la primavera farà germogliare... Questi fiocchi che scendono inesorabili avvolgono di gelo soltanto il corpo, celando il cuore, che nel tepore dell'amore si riscalda.» |
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Inserito il 05/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Scaldami ancora" di Hachico |
| «Pronunciare il nome di chi si ama a volte fa così paura perché si teme di perderlo, oppure non si crede sia possibile che questo sentimento esista. È come un sortilegio che si vuole neutralizzare, o un segreto che non si vuole condividere. Chissà perché mi fa pensare a quelle popolazioni "primitive" convinte che essere fotografati equivalga a farsi rubare l'anima. Intanto, è il silenzio, l'urlo più agghiacciante e paralizzante, in grado di uccidere anche lo spirito più indomito...» |
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Inserito il 04/02/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Le urla di mia madre" di Sergio Melchiorre |
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