| «Questa tua donna, sempre angelicata, musa, fata... Speriamo che lo sguardo non muti mai l'incanto, rivelando sembianze da strega, mescolante una diabolica pozione mentre pronuncia il malefico sortilegio! Sono convinta, però, che la forza del tuo amore saprebbe tenerle testa!» |
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Inserito il 28/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Zampilli d'amore" di Moreno il Duca |
| «La bocca può sorridere in molti modi differenti, strappando anche il sorriso altrui, ma nascondendo dolore, invidia, rabbia, malincomia... Ride anche la bocca del clown, con tutta la tristezza che ha in corpo, ma quando ridono gli occhi è impossibile mentire e ingannare: è solo gioia, che vogliono comunicare!» |
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Inserito il 28/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il frutto dell'amore 2" di Berta Biagini |
«Sono tante, quelle donne, più di quante possiamo immaginare. Vivono nel silenzio per paura, per vergogna, perché pensano sia giusto così. Credono di meritarsela, quella vita da strofinacci, come cani alla catena, lasciati tutto il giorno con una ciotola di acqua stantia e cibo putrefatto in attesa del padrone, che, tra una bastonata e l'altra, magari, distrattamente, allunga loro una carezza... Ah! Potessimo rinascere tutte tigri del Bengala...!» |
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Inserito il 28/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Indiscutibilmente Tua" di Rosy Marchettini |
| «La pioggia come purificazione, come punto e a capo, cancellino sulla lavagna della vita, pronta ad essere riscritta con parole nuove. Pioggia che mimetizza con discrezione lacrime salate... Sarà lacrima o goccia di pioggia a generare l'arcobaleno?» |
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Inserito il 28/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Pioggia purificatrice" di Daniela Pacelli |
«"Tu... completamente mio". L'ho sognato, sperato, bramato anch'io fino alla follia... Ora mi è rimasta solo la follia e quella è completamente mia.» |
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Inserito il 28/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ti voglio stanotte" di Danielinagranata |
| «E' la nostra mente, o la nostra anima, che immancabilmente trovano quella via di fuga che ci permette di aggirare gli ostacoli, concedendoci una tregua tra una malinconia e un'altra. Siamo dunque in buone mani, perché sicuramente loro, anima e mente, ci amano davvero!» |
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Inserito il 28/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Io" di Angela |
| «Tu parli di lupi ed io penso ad una gatta, quella della mia mamma, che ancora oggi l'aspetta, solitaria, silenziosa, con gli occhi rivolti a quel letto, dove amavano dormire insieme. Anche ora se ne sta acciambellata sulla poltrona, in attesa di lei, il musetto malinconico, perso nel vuoto... Forse sente ancora il suo profumo nell'aria, forse sente ancora il suo passo tra le stanze... E' anzianotta, la gatta della mia mamma. Forse anche lei sta aspettando l'arrivo della "Signora"...» |
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Inserito il 28/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La fine" di Hachico |
| «Come perdonare? Quanta fede dovremo avere, per riuscire a perdonare? Riusciremo a riacquistarla, la fede? E in quale Dio?» |
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Inserito il 27/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Auschwitz" di Franca Canfora |
| «Se ne sono andati senza un gemito, tra il silenzio di tanti che sapevano e non hanno parlato, di altri che intuivano e hanno preferito non sapere. Quale divinità può avere permesso questo? Per quale scopo? Riusciremo mai a farcene una ragione?» |
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Inserito il 27/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Odore acre" di Rossella Gallucci |
| «Ne ho conosciuti tanti anch'io, di viscidi serpenti e devo dire che preferisco accarezzare il serpente (che poi viscido non è) piuttosto che stringere la mano ad uno di quei poveri esemplari della specie animale chiamati umani!» |
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Inserito il 27/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Parole come pietre" di Angela Rainieri |
| «Per amore si può anche trattenere il vento, si può mantenere un segreto, si può non parlare e conservare per sè le proprie intuizioni. E' il rispetto, la forma più sublime d'amore.» |
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Inserito il 27/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Intuizioni" di MariaGiovannAìnoRusc ito |
| «E poi ci sono le lacrime nascoste, quelle non vogliamo far vedere, per vergogna o per paura di sembrare fragili e indifesi. Così, più ci sforziamo di celare, più quell'acqua e quella luce premono per farsi scoprire.» |
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Inserito il 27/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Se" di Clara Gismondi |
| «A me invece fanno paura i poeti che usano i versi per camuffare una personalità diversa da quella che traspare dalla lettura delle loro poesie. A volte capita, purtroppo, di innamorarsi del poeta e poi di scoprire che l'uomo... è un infame.» |
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Inserito il 27/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Paese Basso" di Antonella Bonaffini |
| «"Voglio lasciarmi uccidere". Ecco: a tanto arriva l'amore. Permettere qualunque cosa, alla persona amata, concedendosii in modo totale. Che resta di noi, quando l'amore ci abbandona, se non povere spoglie d'angelo con le ali strappate, che non ha più la forza di volare?» |
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Inserito il 27/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "è notte...è amore" di Moreno il Duca |
| «Ho visitato il Sannio. Porto ancora nel cuore la fierezza della sua gente, le tradizioni, l'amore con cui viene mantenuto vivo il ricordo di un passato glorioso che non deve essere dimenticato!» |
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Inserito il 27/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il Sannita" di Silvana Poccioni |
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| «E' come fluttuare nello spazio in assenza di peso, galleggiare in libertà senza pericolo di sprofondare, planare e poi risalire in quota, senza lo sforzo di muovere le ali. E' come respirare il profumo di un giardino segreto, nel quale riprendere fiato, prima di ricominciare a soffrire...» |
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Inserito il 27/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Variazioni" di Silvia De Angelis |
| «Quelle pareti di cristallo, che si mostrano senza pudore, senza paura, desiderando soltanto donarsi, portando quiete, speranza, alba radiosa... I sogni: regalo di Dio alla Terra.» |
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Inserito il 27/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Batti cuore" di Danielinagranata |
| «Quelle gocce che cadono... balsamo per la nostra pena, sollievo da quel distacco che a volte si fa così insopportabile... e i nostri sensi, esaltati dal ricordo, dalla nostalgia... Versi particolarmente struggenti, questi tuoi di oggi, così tanto condivisi...» |
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Inserito il 27/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il cassetto magico" di Berta Biagini |
| «Dobbiamo continuare a raccontare, tramandare la Storia, quella autentica, che è stata abolita dai libri di scuola. Tramandare significa mantenere in vita i valori per i quali milioni di persone hanno pagato un tributo altissimo. Ricordare significa imparare a non permettere mai più orrori simili!» |
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Inserito il 27/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lalla mia professoressa, reduce dei lager nazisti" di Citarei Loretta Margherita |
| «L'amore, nella terza età, è ricco di intimità, di piccoli gesti, attenzioni, tenerezze. Non ha bisogno di manifestazioni eclatanti di possesso. Scorre come un lento fiume nel suo letto, senza improvvise ondate di piena a destabilizzarne l'assetto. Innamorarsi ancora, nella terza età, è forse il dono più prezioso che Signora Fortuna ci dà.» |
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Inserito il 27/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La terza età" di Angela |
«Questo tuo regalo, proprio oggi, mentre anch'io pensavo a mio padre, che mi adorava e che non ha vissuto abbastanza per "masticare fiele" il giorno delle mie nozze... Io, figlia unica e "maschiaccio", orfana a otto anni di un padre che ancora oggi sogno ogni notte con le lacrime agli occhi... Questa tua, me la porto via, così me la potrò tenere sotto il cuscino immaginando che e l'abbia scritta lui...» |
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Inserito il 27/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Auguri Figlia Mia" di Rosy Marchettini |
| «E' vero, il tempo non dovrebbe contare, ma spesso tendiamo a cercare, forse un po' egoisticamente, di trattenere tutto e per sempre con noi, anche quando qualcosa non ci appartiene, oppure sappiamo che non resterà a lungo con noi...» |
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Inserito il 27/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il tempo insieme" di Daniela Pacelli |
| «Un accostamento tra gesti apparentemente normali, quotidiani, e quel presagio di morte terribile, assurda... Non possiamo seppellire i ricordi insieme a quei morti che continuano a chiedere "perché". Dobbiamo continuare a scavare nelle nostre coscienze, perché l'orrore e il rimorso non abbiano mai fine...» |
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Inserito il 27/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Holocaust - memorial day" di Mavec |
| «La propria terra, non la si può nemmeno ripudiare. A volte la si lascia volutamente, senza rimpianti, soltanto un po' di nostalgia, ogni tanto... Poi, proprio sul più bello, quando sembra che anche il ricordo se ne stia andando sempre più lontano, ecco che riappare prepotente quel cordone ombelicale, ben saldo, che non si è mai spezzato, ma soltanto allentato e ci fa morire come per un perduto amore. E' accaduto a me, dopo più di trent'anni di lontananza dalla mia città.» |
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Inserito il 26/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Terra nera" di Rasimaco |
| «Io le ricordo, le lucciole! Nel prato di una villetta vicina al lago... Ogni sera andavo ad osservarle mentre danzavano nel buio, stelline luminose che potevi toccare soltanto allungando la mano. Poi, all'improvviso, non le ho viste più. Le ho aspettate per anni, ogni estate. Ora che sono cresciuta, non ci credo quasi più...» |
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Inserito il 26/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Le lucciole" di Clara Gismondi |
| «E' una vertigine, il vivere... E' come le ali del colibrì, che vibrano cosi velocemente e intensamente... Un frullo d'ali e tutto finisce, quasi senza che ce ne accorgiamo.» |
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Inserito il 26/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sterpi di more" di MariaGiovannAìnoRusc ito |
| «Lo vedo, questo cespuglio! Se ne sta laggià, nell'angolo più lontano del giardino, seminascosto da una prepotente camelia. Sembra ormai rinsecchito, scheletrico, destinato alle cesoie del giardiniere... Ma ecco che un raggio di sole riesce a filtrare fin laggiù. Un po' di tepore ed ecco la prima gemma spuntare!» |
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Inserito il 26/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E" di Silvana Poccioni |
| «Cibarsi di paura... è questo il destino che attende tutti noi? Ah, questa vita, che tante volte si fa odiare e dalla quale, tuttavia, non vorremmo mai staccarci...» |
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Inserito il 26/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La gelida frazione" di Gabriella Cantoni |
| «E' terribile non riconoscersi più, essere così tanto indifferenti a se stessi da non accorgersi del proprio malessere... Aver gettato la spugna senza averlo capito, essere già morti e non averlo deciso...» |
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Inserito il 26/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Polvere (a Napoli)" di Claudio Giussani |
| «E' la necessità di una tregua, di una ricarica di ottimismo, di speranza, di voglia di credere che sia ancora possibile concimare di prezioso humus il giardino della Terra e quello dell'anima.» |
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Inserito il 26/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sogni" di Jayan Walter |
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