| «E' come la fiammella di una candela di cera. Sembra così sicura, impettita, altezzosa, rivolta verso l'alto... Ma intanto si consuma, la cera, e lo stoppino si accorcia. Diventa sempre più corta, la fiamma della candela, si piega al minimo respiro, ogni tanto un guizzo, poi, improvvisamente, un filo sottile di fumo... e la fiammella non c'è più.» |
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Inserito il 26/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "E' Solo Un Attimo" di Antonella Bonaffini |
| «Penso alla luce del faro, intermittente, che svela luci e ombre... Così i tuoi versi, che alternano fulgide immagini ad opachi, spenti colori... Anche la nostra vita è come un faro: alterna luci e ombre, fino a quando la lampadina esaurisce la sua carica e, a poco a poco, si spegne. Solo allora il buio, definitivamente, avanza.» |
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Inserito il 26/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sono" di Vivì |
«E' un dono divino e diabolico al tempo stesso, la capacità delle donne di vivisezionare se stesse, un rapporto, un sentimento... Come un esperto patologo, riescono anche ad eseguire minuziose autopsie ad un amore estinto senza perdere una goccia di razionalità... Dono divino o diabolico? Intanto i tuoi versi mi hanno messo i brividi, tanto sono condivisi...» |
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Inserito il 26/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Non era amore" di Daniela Pacelli |
| «... E sento il vento tra i capelli, mentre aggrappata alla tua criniera, corro verso le stelle, in un galoppo sfrenato e senza fine...» |
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Inserito il 26/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Corri" di Hachico |
| «Ecco, ho tra le mani la tua poesia. Ruoto il caleidoscopio delle tue parole e ad ogni verso cambia l'immagine sfavillante dei suoi colori, strappandomi un "Oh!" di meraviglia! Non vorrei mai smettere di ruotare la ghiera magica di questa tua poesia, per continuare a sognare, riempiendomi il cuore di poetiche melodie!» |
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Inserito il 26/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Affiora in me" di Moreno il Duca |
«Perché non osserviamo più attentamente gli anmali? Potremmo imparare ad essere più umani! Mi hanno insegnato di più i miei tre gatti che tutte le persone che ho incontrato...» |
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Inserito il 26/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Pinguino " di Silvia De Angelis |
| «Quanta apprensione per quest'anima bambina, che ancora non conosce i veleni del mondo! La si mette in guardia, ma già si sa che sarà destinata a sporcarsi... Proteggiamola, facciamole sentire che non è sola!» |
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Inserito il 26/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Anima candida" di Berta Biagini |
| «L'immaginazione appartiene agli animi ancora in grado di provare meraviglia e stupore di fronte ai mille riflessi di un lago, di distrarsi mentre una foglia volteggia nell'aria, di commuoversi alle note di una melodia, di viaggiare nel tempo aspirando un profumo... L'immaginazione è una fedele compagna di vita, finché morte non ci separi.» |
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Inserito il 26/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'Immaginazione" di Angela |
| «Quanta paura fa lo straniero. Uno sconosciuto da cui non si dovrebbe accettare nemmeno una caramella... Ma quando un'anima trabocca d'amore e vuole conoscere, vuole sapere, si abbandona nel dono, che disseta un cuore, senza pensare al domani, relegando in un angolino appena accennato quella speranza d'essere ricambiato.» |
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Inserito il 26/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Straniero" di Rosy Marchettini |
| «L'invidia è la forma peggiore di cattiveria: omicidio premeditato, con l'aggravante della recidiva e senza pentimento alcuno da parte del colpevole, che tuttavia riesce quasi sempre a farla franca, lasciando decine di cadaveri sulla sua strada, ai quali raramente viene concessa giustizia.» |
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Inserito il 25/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il pasto dell'invidia" di Nutellina Cinzia Pallucchini |
| «E' un vortice, un fuoco d'artificio, un caleidoscopio di mille mutevoli forme e colori, questa tua ode alla donna, sublime dichiarazione d'amore!» |
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Inserito il 25/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Donne" di Aldo Bilato |
| «La lacrima del tempo, così morbida, plasmabile, mutevole nella sua forma e sostanza, che coraggiosamente combatte contro le scogliere immutabili della ragione, così taglienti, aguzze, spigolose...» |
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Inserito il 25/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Arcobaleno d'attimi" di Rasimaco |
| «Questo tuffo nel passato dipinge un mondo che non esiste più. E' importante continuare a raccontare questi momenti di vita, tramandarli, perché non li troveremo sui libri di storia nelle nostre scuole e i nostri figli penseranno di essere nati dall'unione di un hard disk con una scheda madre.» |
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Inserito il 25/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La tratta (come eravamo)" di Carlo Fracassi |
| «"Il respiro di un'ora" Il tempo si dilata, rallenta la sua corsa, si ferma. E' l'attesa, che l'ha bloccato, in quell'interminabile spazio tra un tic e un tac dell'orologio, che diventa infinito.» |
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Inserito il 25/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Chi mai" di Rita Minniti |
| «Ho vissuto anch'io la retorica scolastica di quegli anni (nel 1961 ero in prima elementare) e mi ricordo la mia maestra, che, quando raccontava quei fatti, si commuoveva sempre, fino alle lacrime...» |
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Inserito il 25/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Millenovecentosessantuno" di Antonio Terracciano |
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| «La morte si serve di molti sicari, per sbranare vite umane. Si mimetizza nella natura, nei sentimenti, nelle azioni quotidiane. A noi non resta che subire quel ghigno, impotenti e disarmati, confondendo le nostre lacrime a quelle maledette gocce di pioggia...» |
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Inserito il 25/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il Ghigno" di Antonella Bonaffini |
| «La vedo, mentre si forma lentamente e si gonfia di sentimento, dolce come miele, fresco come rugiada. Un concentrato d'amore tale che una sola basta, a placare l'arsura del deserto.» |
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Inserito il 25/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La goccia" di Angela |
| «La non realtà è come i "non luoghi". Ci si rifugia nel tentativo di renderci invisibili agli altri, come a noi stessi, evitando, così di pensare troppo e dover fare delle scelte.» |
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Inserito il 25/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Scarsa riflessione" di MariaGiovannAìnoRusc ito |
| «Ogni frammento di vita ha i suoi colori, alcuni accesi, vivaci, ardenti... altri freddi, scuri, opachi. Ogni tessera ha diritto alla sua collocazione, nel puzzle della nostra esistenza, anche se soltanto per comporne lo sfondo, o completarne un angolino remoto. Ogni frammento di vita, anche se negativo, è indispensabile per poter costruire la nostra inconfondibile identità.» |
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Inserito il 25/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Poesia" di Daniela Pacelli |
| «Nel nulla, improvvisamente si materializza questa ondata di passione, travolgente come un fuoco d'artificio, ma assolutamente pura!» |
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Inserito il 25/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sfizio" di Silvia De Angelis |
| «Incredibile sonorità, nelle tue parole! Il ticchettio della pioggia, quel tonfo sordo, il fruscio del vento... Ecco: chiudo gli occhi e ascolto, immaginando di sentire anch'io quella carezza...» |
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Inserito il 25/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La mano dell'amore" di Danielinagranata |
| «Ecco la differenza tra sterile sesso e sentimento: attendere il richiamo del cuore. Allora, quell'atto di primordiale pulsione si trasforma in sublime sinfonia d'amore!» |
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Inserito il 25/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Alba d'amore" di Moreno il Duca |
| «"Non vi cederò pace" è l'estremo atto di sfida lanciato da chi quella pace la vorrebbe davvero, ma la pace non si può donare: deve essere una conquista, sudata, sofferta, perché sia davvero apprezzata.» |
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Inserito il 25/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Clessidra di Vita Ribelle" di Azar Rudif |
| «Quando si scrive la parola "fine", è sempre la ragione, che non l'accetta, perciò impazzisce. Il cuore, che per sua natura, nasce "folle", può soltanto rinsavire.» |
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Inserito il 25/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Leccornie amare" di Berta Biagini |
| «E in ogni donna batte una parte del cuore di lei, archetipo dell'eterna sofferenza femminile, che a volte diventa araba fenice e a volte si ripiega su se stessa e si lascia morire...» |
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Inserito il 25/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Anima Superiore" di Rosy Marchettini |
| «Ecco, così io m'immagino i pensieri di mio padre per me, ancora oggi che sono una distinta signora di mezza età, cresciuta senza il suo papà, che se n'è andato troppo presto, prima che potesse scrivere una poesia d'amore per sua figlia...» |
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Inserito il 24/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Figlia" di Claudio Giussani |
| «Sono quegli spiragli, che permettono di attraversare il confine tra i due mondi delle donne. Non tutti, però, sanno trovare la breccia, perdendo così la metà dei colori dell'Universo.» |
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Inserito il 24/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quello che le donne non dicono" di Midesa |
| «La realtà della fantasia è più autentica della vita quotidiana, insipida e grigia da automi programmati, pianificati, formattati per l'uso cui siamo stati creati. Per fortuna, un bug di sistema ci permette, ogni tanto, un breve black out, durante il quale possiamo fuggire, per goderci una boccata d'aria, in totale libertà!» |
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Inserito il 24/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Loading" di You Don’t Know Me |
| «Il nostro mondo è ormai invaso dai falsi miti. Vedo ogni giorno teste mozzate che rotolano, incuranti dei nostri avvertimenti. In segno di sfida i figli del drago brandiscono la spada contro di noi, madri inascoltate, per chiuderci la bocca, togliendoci il respiro.» |
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Inserito il 24/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Figli del drago" di Clara Gismondi |
| «Quanti uomini, incapaci di amare, rimangono attoniti e stupiti di fronte a quel tramonto inaspettato, che li lascerà al freddo e al buio, assetati e affamati d'amore... Qualcuno l'ho conosciuto anch'io...» |
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Inserito il 24/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il mito del "vello d'oro"" di Angela |
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