| «L'ho letta senza rileggerla, perché volevo che fosse il mio primo pensiero, quello che mi è volato nella mente, a raccontare. Ho visto l'oceano, che ricopre l'intero Creato dopo il diluvio universale e l'Arca, che va alla deriva in cerca di terraferma... Ho visto una bianca colomba librarsi nel cielo, alla ricerca del ramo d'ulivo, la prova... Ma la colomba sta volando inutilmente, a vuoto. Troppo presto, perché si abbassino le acque... E' troppo presto ancora...» |
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Inserito il 18/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sussurro Parole Nuove" di Rosy Marchettini |
| «Quanto orgoglio, nel veder crescere i propri figli, ma quanto dolore nel rendersi conto che ormai non sono più nostri... Ammettere che non lo sono mai stati e tuttavia esser contenti di averci creduto... Continuando comunque a pensarlo, mentre il nostro sguardo li segue nel loro primo volo, sperando che, un giorno, tornino indietro...» |
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Inserito il 17/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Piccola mia" di Midesa |
| «È il conforto che arriva a coloro che hanno fede. Quello sguardo che, fiduciosamente, si rivolge verso l'alto, verso la luce. Chi consolerà gli sventurati che da quella luce si sono allontanati? Chi saprà ricondurli sul sentiero di casa?» |
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Inserito il 17/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un aiuto celeste" di Berta Biagini |
| «Forse è soltanto paura, la sensazione che ciò che abbiamo sognato non si avveri, o ciò che desideriamo sia diverso da come si manifesta. Spesso il disagio nasce dallo scollamento tra fantasia e realtà e dal nostro timore di soffrire.» |
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Inserito il 17/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Errori dell'anima" di You Don’t Know Me |
| «Sarà sufficiente, quel nettare, per trasformare quel precipizio in volo? È una battaglia ardua, quella che l'angelo della vita deve spesso ingaggiare contro quello dalle ali nere... Mi chiedo, però, se ha davvero senso continuare a volare, quando chi ci ha cancellato dal cuore ci ha inesorabilmente tarpato le ali...» |
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Inserito il 17/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ad uno ad uno" di Antonella Modaffari Bartoli |
| «Non a caso amore, sensualità e cibo hanno sempre avuto qualcosa in comune: la fantasia! senza questo particolare additivo, non possono emergere dalla squallida mediocrità e... anche le patatine, fritte con un olio scadente, dopo il primo assaggio risultano indigeste! Brava! grazie a te, ora sappiamo che anche le patatine fritte possono essere afrodisiache!» |
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Inserito il 17/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Patatina" di Carmelita Morreale |
| «L'ironia è l'arma elegante con cui si possono rivelare profonde e condivise verità! Se poi si usa il dialetto, diventa ancora più autenticamente reale, perché si usa il linguaggio del popolo, quello che usavano anche le nostre nonne, per mettere in riga i loro uomini. Ogni età della vita deve essere accettata e rispettata in ogni sua particolarità. Diffidiamo delle pericolose incursioni in altri giardini che non conosciamo. Coltiviamo e curiamo il nostro con amore e dedizione: diventerà il più variopinto e profumato di tutti!» |
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Inserito il 17/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vojo Parla' Co l'Ommini" di Rosy Marchettini |
«E' sempre l'alba di un giorno sereno, quella che ci vede appagati, amati, desiderati. E' sempre l'alba di un giorno di primavera, quando ci svegliamo pensando soltanto ai fiori, ai profumi, ai colori che potremo donare all'amore che ci sta accanto...» |
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Inserito il 17/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sapori" di Moreno il Duca |
| «Le stagioni della vita, le stagioni dell'amore. Estate e inverno gli opposti, sempre in antitesi, sempre a litigare, come il sole con la luna, il giorno con la notte... Eppure c'è una dimensione che sfugge a questa legge: il sogno, che permette di riportare l'estate in pieno inverno...» |
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Inserito il 17/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La tua stagione" di Daniela Pacelli |
| «E' proprio così, che ci si sente, quando si perde un amore. La vita scivola via come le gocce di vapore dallo specchio appannato, un veleno letale ci scorre nelle vene, ci sentiamo come animali feriti a morte e non riusciamo a far altro che osservare, già proiettati all'esterno del nostro corpo, l'agonia che lentamente ci spegne.» |
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Inserito il 16/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Muoio lentamente" di Nutellina Cinzia Pallucchini |
| «La sensualità del tango non si può paragonare a nessun'altra danza. E' fuoco, impeto, furore, ma è anche malinconia, nostalgia, rimpianto... Non a caso gli italiani emigrati in Argentina, si ritrovavano nei locali a ballare la milonga, per annegarvi la voglia disperata di casa. Tu volevi scrivere dei versi erotici e invece sei riuscita a farmi salpare sul Corrientes, alla volta di Buenos Aires...» |
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Inserito il 16/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un Tango Per Noi" di Rosy Marchettini |
| «La Terra intera, sembra assorbire l'essenza d'amore emanata da questa donna, che è capace di stendere un morbido velo di seta sulle ferite del mondo, alitando un respiro di soavità sulla natura e su ogni creatura vivente.» |
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Inserito il 16/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Amma, mio amore!" di Jayan Walter |
| «L'acqua è ricorrente, nei desideri di pace, di serena tranquillità. Io stessa ho scelto di vivere in un luogo d'acqua, ho voluto la mia casa di fronte all'acqua, non posso stare molto tempo lontana dalla visione dell'acqua, alla quale mi rivolgo sempre, quando sono in cerca di risposte alle mie domande, di tregua dai miei affanni.» |
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Inserito il 16/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Riverbero di luci" di Jayan Walter |
| «... E nel sognare, pregustandolo, l'incontro, l'immaginazione, nell'attesa, si fa più reale della fantasia...» |
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Inserito il 16/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quando" di L Falchero |
| «La musicalità dell'antica saggezza popolare, che insegnava, ammoniva, castigava, divertiva, imponeva la riflessione, ma senza spaventare con i "paroloni" dei letterati... Piacerebbe anche ai miei scolari, che sono assetati di sapienza!» |
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Inserito il 16/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il tacco parlante" di Berta Biagini |
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«E' un viaggio a ritroso nel tempo, fino all'alba del genere umano... E' un viaggio a ritroso nel tempo, fino al grembo materno... E' un viaggio a ritroso nel tempo, fino alla scintilla di Dio... Portami con te.» |
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Inserito il 15/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ho Seguito Il Vento" di Rosy Marchettini |
| «No, non è vero che l'inferno sono gli altri! Siamo noi stessi, con il nostro orgoglio, la nostra ottusa insistenza a negare, negare e continuamente negare... la nostra fragilità, il nostro disperato desiderio d'amore... non quello "puro", astratto, senza consistenza, ma quello reale, di braccia che possano cullare, di baci che possano consolare, di occhi, che possano dire "Prendi i miei occhi e guardati, come ti vedo io". L'inferno siamo noi, quando non vogliamoi né amare, né essere amati...» |
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Inserito il 15/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La vita è un inferno" di Sergio Melchiorre |
| «Quante volte, per orgoglio, per rancore, per timore di mostrarsi fragili e insicuri, gli uomini nascondono i sentimenti d'amore e di rimpianto verso chi se n'è andata... Perché così tanta paura a togliersi quella corazza? Grazie alle tue parole, ora tutto è chiaro: tra noi, uomini e donne, non c'è mai stata alcuna distinzione: siamo semplicemente, straordinariamente, indistintamente tutti "creature palpitanti d'amore"!» |
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Inserito il 15/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Non mi arrenderò...mai" di Moreno il Duca |
| «A volte, quando si vive una stagione appagante della notra vita, ci assale improvvisamente la paura. Allora, come un temporale improvviso d'estate, un turbinio di sentimenti neri come nuvoloni, ci scompiglia i pensieri, ricordandoci che basta una folata di vento e tutta la nostra sicurezza potrebbe crollare. Ma, si sa, i temporali d'estate, durano lo spazio di poche ore, anche pochi minuti, poi, finalmente, spunta l'arcobaleno...» |
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Inserito il 15/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ansie avvolgenti" di Moreno il Duca |
| «E intanto m'immagino questi due corpi avvinti a ritmo di lambada... sfiorarsi, allontanarsi, prendersi e poi lasciarsi... per divampare e fondersi...» |
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Inserito il 15/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sono una donna" di Nadia Mazzocco |
| «Un nome, è soltanto un nome, ma lo si vorrebbe gridare, tacere, sussurrare, cantare, nascondere, maledire, invocare, supplicare, sognare, ricordare... La perfida ragione continua a dirci che è soltanto una parte del discorso, ma il cuore...» |
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Inserito il 15/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il Tuo Nome" di Antonella Bonaffini |
| «"Caparbia nel non dimenticare" Questa ostinazione dell'amore nel non voler arrendersi, nel non voler morire, anche quando sembra non ci siano più fili da poter riannodare... eppure... eppure... anche il baco tesse il suo filo di seta, così sottile, eppure così resistente...» |
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Inserito il 14/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un Solo Passo" di Antonella Bonaffini |
| «Forse facciamo ancora in tempo, a cambiare! Basterebbe crederci, provarci con tutte le nostre forze, non aver paura di prenderci per mano e... risollevare il mondo!» |
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Inserito il 14/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "2012" di Rosy Marchettini |
| «La poesia deve essere anche impegno civile, che sappia risvegliare e scuotere le coscienze, puntare il dito, obbligare ad aprire gli occhi, incitare alla rivolta, insegnare a volere un mondo migliore!» |
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Inserito il 14/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il mio cuore vergine insanguinato" di Giorgio Lavino |
| «L'amore di una donna ferita sopravviverebbe anche all'espianto, continuando a battere e sanguinare, mentre lo si guarda dall'esterno, in compagnia della fredda ragione, che non capisce tanto tormento e, tuttavia, si adegua.» |
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Inserito il 13/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Travaglio Imperfetto" di Antonella Bonaffini |
| «Tornare alle origini del mondo tra il quinto e il sesto giorno della creazione, quando Dio, durante una breve pausa, pensò: Vale la pena creare l'uomo? Forse no, ma nel suo infinito amore, infine lo plasmò.» |
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Inserito il 13/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Tramonto nel deserto" di Daniela Pacelli |
| «Questa è la condanna dell'umanità: dover fare delle scelte. Alcune giuste, altre sbagliate... Quanto sarebbe bello se qualcuno, dall'alto, scegliesse per noi... Ma la libertà di scelta, allora, dove sta? Meglio far da sé, così, tra rimorsi, rimpianti e pentimenti, ci resta sempre la speranza di poter modificare, un giorno o l'altro, tutti gli errori della nostra vita.» |
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Inserito il 13/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mi sono svenduto" di Pino Tota |
| «Non depone mai le armi, l'amore, anche quando sembra ormai spento, ridotto in cenere... Basta il soffio di una piuma ed ecco che la brace riprende ardente, pronta ad incendiare ancora l'Universo intero.» |
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Inserito il 13/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sempre vicino" di Berta Biagini |
| «Un abbraccio che bacia il pensiero... E' molto di più, della semplice sensualità: è totale compenetrazione con l'essere amato, è fuoco che fonde il metallo, per creare una lega indissolubile, indistruttibile... Che emozione!» |
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Inserito il 13/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Implosione" di Moreno il Duca |
| «Ma le onde del mare sono anche capaci di portare morte, distruzione, dolore, interrompendo questo moto perpetuo che ci culla e ci protegge come il liquido amniotico del ventre materno... Come è possibile accettare? Come è possibile che il mare generi la vita e poi se la riprenda? Intanto l'uomo, nello stupore dello sconforto, si lascia andare alla deriva...» |
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Inserito il 13/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "I marosi ondeggiano sull'infinito oceano" di Jayan Walter |
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