| «E' sempre la voce della mamma, che ci viene in soccorso. Non importa con quali magie, o strategie, è la voce di colei che ci ha sentito crescere nel suo grembo, che ci ha dolorosamente affidati al mondo, che avrebbe voluto essere immortale, per non abbandonarci mai... Non importa se suo figlio è un infame o un eroe: la sua voce continuerà a cantare la ninna nanna soltanto per lui.» |
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Inserito il 01/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Canto d'amore" di Jayan Walter |
| «Immagino la luce del sole che filtra dalle tende, attraverso le persiane appena accostate, immagino il tempo che scorre al rallentatore, senza fretta, per dare a queste due anime innamorate la possibilità di prolungare il languore della notte, per sempre...» |
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Inserito il 01/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Voglio solo il tuo amore" di Moreno il Duca |
| «Per riuscire a parlare con Gesù bisognerebbe proprio rivestirsi del cuore bambino, quando si è convinti che le favole abbiano sempre un lieto fine... Per fortuna qualcuno ci riesce ancora.» |
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Inserito il 01/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Lettera a Gesù Bambino" di Lina Sirianni |
| «Infrange sogni, la bollicina, tuttavia è leggera, vezzosa, dispettosa... Forse infrange soltanto piccoli sogni, a cui possiamo rinunciare solo con un lieve rammarico.» |
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Inserito il 01/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Bollicina" di Carmelita Morreale |
| «... Quella lacrima che proprio non vuol saperne di dire "addio"...» |
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Inserito il 01/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Quella lacrima" di Nutellina Cinzia Pallucchini |
| «"Scrivere tra le intemperie..." ci aiuterà ad attenuare il sale delle nostre lacrime?» |
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Inserito il 01/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Scrivere " di Aldo Bilato |
| «Io sono su un altro balcone, dove un'altra sedia a rotelle, quella di mia madre, mi ricorda che tra poche ore sarebbe stato il suo compleanno... Nell'orgasmo dei fuochi d'artificio, ho spento la prima sigaretta del nuovo anno...» |
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Inserito il 01/01/2010 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "La notte di capodanno" di Sergio Melchiorre |
«Come poter continuare ad amare la vita, quando si resta di fronte ad una porta chiusa, ad un confine invalicabile, esiliati su un'isola deserta lambita dalle onde gelide di un mare sempre in tempesta? Come poter continuare a desiderare la vita, quando qualcuno ci dice "Non esisti più..." Come continuare a camminare, se i nostri piedi nudi sono ormai così piagati da non consentirci di proseguire?» |
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Inserito il 31/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Alla Vita" di Kiaraluna |
| «Si aggira inquieto, Mr Hide. Anche stanotte brama la sua preda, che gli offrirà fiduciosa il collo per il bacio appassionato, ricevendone in cambio soltanto un morso mortale...» |
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Inserito il 31/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Mister Hyde" di Antonella Modaffari Bartoli |
| «E' come l'allegria del clown, che sfuma in pianto...» |
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Inserito il 31/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "L'ultima poesia" di Giovanni62 |
| «Sono stata sbranata, dilaniata, umiliata, tradita, abbandonata con parole bugiarde... dardi avvelenati ricoperti di miele per confonderne il sapore... che al contatto della mia carne hanno preso fuoco, devastando ciò che restava della mia povera anima già sfilacciata... e il mio cuore ha smesso di battere...» |
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Inserito il 31/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Morso al cuore" di Lina Sirianni |
| «E' proprio così, che appare la vecchia amante, quando il cuor del giovane cavaliere è già rivolto all'amore entrante!» |
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Inserito il 31/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Erotico comico" di Benedetta Cavazza Miciamalvina |
| «... E i baci sotto al vischio, le facce sudate, arrossate, le risate sguaiate... pandoro, frutta secca e le immancabili lenticchie, per ingannare, ancora una volta noi stessi, con una tragica felicità che si scioglierà dal nostro viso, insieme al trucco sfatto, sotto la pioggia del primo giorno dell'anno...» |
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Inserito il 31/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia ""Il Botto"" di Antonella Bonaffini |
| «Danziamo, dunque, questo saltarello con le fate... Dimentichiamo, per una notte, di essere mortali... La luna piena ci proteggerà e Fata Morgana il nostro risveglio ritarderà...» |
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Inserito il 31/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Luna Piena" di Ozan |
| «Dai, racconta... non smettere di raccontare, continua... "C'era una volta..."» |
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Inserito il 31/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Sinfonie di stelle" di Markfn |
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| «Questa notte uscirò anch'io, sotto la pioggia, ma non ci incontreremo: tornerò a casa e continuerò ad aspettare quella telefonata. Tu sei l'anno nuovo... io quello vecchio, che se ne va...» |
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Inserito il 31/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Rinascerò tra la pioggia" di Simone Bello |
| «E' il libero arbitrio concesso all'uomo, che lo fa diventare dio di se stesso, perciò ognuno di noi è artefice del proprio destino. Questa, è l'essenza del peccato originale: il potere di scelta. Spetta a noi decidere se essere eroi o infami...» |
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Inserito il 31/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Vorrei urlare al mondo la mia disperazione" di Sergio Melchiorre |
| «Non sempre, purtroppo, le parole dei poeti sono sincere. Costruiscono castelli che franano alla prima incursione della realtà, che smaschera il gioco del loro inganno... Non sempre, l'anima di un poeta cammina con gli angeli... non sempre, purtroppo...» |
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Inserito il 31/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Parole di poeti" di Grazia Longo |
| «Mi piace pensare che, anziché i versi di un addio, sia la metafora di un anno che se ne va, per cedere il posto a quello che verrà, lasciandogli in eredità qualcosa che gli permetta di vivere con la stessa gioia e passione...» |
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Inserito il 31/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Ti regalo qualcosa di me... l'ultima" di Veleno |
| «Quanta amara verità... Sono gli eterni dubbi delle donne, che vorrebbero volare via e non possono, perché il senso del dovere le inchioda ad una vita che non sentono più loro... Così scelgono di sacrificarsi, ma con quanta rabbia... e con la sensazione di essere egoiste per aver desiderato, anche se per un solo momento, di pensare soltanto a se stesse... Questo, è il vero ergastolo, la prigione a vita...» |
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Inserito il 31/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Che senso ha" di Nutellina Cinzia Pallucchini |
| «... e la vita e la morte si sfiorano per un attimo, uno solo... senza nemmeno guardarsi negli occhi... Addio anno vecchio, benvenuto anno nuovo, che morirai tra un anno... Euforia e malinconia appartengono alle diverse età della vita e, per fortuna, i due giovani che si baciano, stanno pensando al futuro...» |
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Inserito il 31/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Uomo Solo" di Rosy Marchettini |
| «Quel filo... mi fa pensare al filo di un funambolo, di un aquilone, di una marionella... al filo di preziosa seta tessuto dal baco... E' soltanto un filo, ma così resistente da non volersi spezzare. E l'anima insegue quelle piume, che ali d'angelo non sono più...» |
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Inserito il 30/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Piume" di Rosy Marchettini |
| «Mai, perdere la voglia di gridare il nome di chi si ama, anche se il rischio è quello che si disperda nell'aria, che il vento lo trascini via, che le nuvole lo trasportino in paesi lontani... Tornerà sempre indietro, verso colui o colei che l'ha pronunciato, perché sa riconoscere la voce di un cuore appassionato.» |
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Inserito il 30/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Forse è poesia " di Poetaxamore |
| «Vanno, i pensieri, sospinti verso l'alto e qualche volta aggrappati alle onde del mare, o a quelle di un lago, come il mio... Quando c'è il vento, li posso vedere, sottoforma di "ochette" bianche che corrono veloci, inseguendosi e inseguendo i sogni... Intanto, anche l'anima viaggia con loro...» |
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Inserito il 30/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Volano i pensieri" di Antonio Biancolillo |
| «E' proprio questo, il Santo Graal, che ci viene offerto con la raccomandazione di pronunciare sempre "Sia fatta la sua volontà" mentre lo portiamo alle labbra e beviamo... Ma a volte si preferirebbe morire di sete, piuttosto che assaggiare quell'amaro calice...» |
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Inserito il 30/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un sorso dal Calice" di Benedetta Cavazza Miciamalvina |
| «Che eroi potremmo essere, noi, che ogni giorno, in fila per due come ordinati soldatini, ci avviamo, trascinando i piedi, verso le nostri tristi incombenze quotidiane, compiendo gesti ripetitivi, uniformando le nostre idee a quelle della maggioranza, scambiandoci sguardi trasparenti, facendo uscire parole mute dalle nostre bocche, avvinghiandoci in amplessi senza passione? Domattina, uscendo di casa, proviamo a gettare un sasso nella prima fontana, in una pozzanghera, nelle acque di un fiume, di un lago, del mare... e stiamo a vedere cosa succede...» |
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Inserito il 30/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Eroi" di Vincenzo Malato |
| «Non sono le parole, ma i suoni stridenti che lacerano le mie orecchie, il movimento di quei passi trascinati, che mi fa chiudere gli occhi... per poi spalancarli in fretta per allungare la mano, convinta di poterti realmente afferrare, mentre intravedo la tua sagoma scura che, incatenata come un condannato a morte, si avvia verso l'ultimo miglio...» |
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Inserito il 30/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il niente" di Carmel Aspralosa |
| «Oddio! Ma allora... sei il mio vicino di casa! Io sono la bimba viziata del giardino del Re accanto al tuo!» |
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Inserito il 30/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Fachiri di nebbia" di Luciano Tarabella |
| «Le menzogne, piccole e grandi, non solo quelle di coloro che vogliono dividere gli uomini, ma soprattutto quelle che raccontiamo a noi stessi, sono la gramigna che ha soffocato il mondo. Difficile, ricominciare da capo... Ci vorrebbe un nuovo Dio che abbia voglia di plasmare Adamo chiamandolo con un altro nome...» |
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Inserito il 30/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Il silenzio del futuro" di Sergio Melchiorre |
| «Quante volte ho pensato anch'io che Dio sia spesso girato dall'altra parte... Perciò sono sempre in collera con lui e, come i bambini che fanno i capricci, gli grido: "Non ti voglio più bene, cattivo!" Forse, però, Dio non ha il coraggio di dircelo in faccia, che quel nome accanto al nostro era un errore di scrittura... lasciamogli il tempo di correggere l'ortografia e poi anche la collera sarà cancellata.» |
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Inserito il 30/12/2009 da Nemesis Marina Perozzi alla poesia "Un Dio distratto" di Eva Armonizzi |
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