«"L'estate è ancora chiusa/ nelle lande inesplorate/ di suoni scordati"...trovo altamente poetici in particolare questi versi. Sembrerebbe che per vivere pienamente l'estate, tempo spensierato, solare e luminoso, bisogna fare i conti con il mistero che reca con sé, simboleggiato dal fascinoso canto dell'upupa, foriero di pensieri. Complimenti al poeta e alle sue dettagliate descrizioni naturali!» |
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Inserito il 04/02/2016 da carla vercelli alla poesia "Il canto dell’upupa" di Umberto De Vita |
«Lo sguardo del poeta è sempre uno sguardo apparentemente cieco per la maggior parte della grettezza degli uomini che non riescono a vedere oltre il visibile e l'utile... Ma il poeta è tutt'altro che cieco, vede oltre, riesce ad immaginare, ha dentro di sé anche il coraggio delle scommesse più audaci, quelle impossibili... Stile incisivo, forte, preciso, senza fronzoli, dei versi. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 04/02/2016 da carla vercelli alla poesia "Noi poeti, ciechi, allibratori" di Massimiliano Moresco |
«Un "cuore innamorato dell'amore" come recita la chiusa, è un cuore nobile e sensibile, che estende l'amore per la propria donna al Amore universale... Intanto il poeta ci delizia con le sue minuziose descrizioni di momenti vissuti, in cui la fantasia trasfigura le emozioni dell'attimo in istanti indimenticabili ed eterni. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 04/02/2016 da carla vercelli alla poesia "Culla le onde" di massimo turbi |
«Sai, amico, a leggere poesie così che hanno l'incanto di coinvolgere e la magia remota di far in qualche modo ritrovare un pezzo della propria vita... e' molto emozionante. Una gran bella poesia!» |
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Inserito il 16/01/2016 da carla vercelli alla poesia "Sai, amica" di Francesco Falconetti |
«Nessuno, anche l'uomo più colto e ispirato, è detentore della verità, della bellezza, della bontà...Il dubbio, appunto, altro nome dell'intelligenza per alcuni, s'insinua nelle menti più aperte, più facili a "contaminarsi"...quando la contaminazione è comunque e sempre arricchimento culturale ed esistenziale. Complimenti al poeta!» |
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Inserito il 14/01/2016 da carla vercelli alla poesia "Dubbio" di Antonio Terracciano |
«Effettivamente "fare poesia" non significa scrivere trattati di filosofia, anche se i veri poeti sono stati considerati, spesso solo a posteriori, veri e propri filosofi. A mio avviso credo che una bella poesia sia riconoscibile dal fatto che il lettore, presunto poeta, abbia la reazione di esclamare "Oh che bella, vorrei averla scritta io". Vuol dire che il lettore si riconosce immediatamente in quello che l'altro scrive, è toccato nel profondo dalle sue parole, emozionato, scosso, colpito, educato, informato, divertito... e, come diceva il grande poeta libanese Gibran "La poesia è il segreto dell'anima perché sciuparla con le parole." La sintesi è molto importante in poesia (quanto la filologia della parola stessa). Molto apprezzata!» |
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Inserito il 14/01/2016 da carla vercelli alla poesia "Bla bla bla" di Anna Rossi |
«"i tuoi occhi leggono poesie in ordine sparso direttamente dalla luce del giorno..." quando con pochissimi versi si fa grande poesia! Incantevole!» |
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Inserito il 12/01/2016 da carla vercelli alla poesia "Liberi la luce che è in me" di Midesa |
«"...eri cosi gioviale nel vestitino plissettato di cielo..." mi hanno colpito molto questi versi che denotano la grande capacità descrittiva del poeta, il quale, in tutta la poesia, non risparmia particolari per ritrarre un idillio amoroso giovanile. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 12/01/2016 da carla vercelli alla poesia "Zingari del vento" di massimo turbi |
«Che bella questa poesia! E' la percezione che si prova nello stare a contatto con la natura: sentirsi parte del tutto e non sentirsi che nulla, provare un panico stupore di creatura, che rimanda ad un oltre, all'indefinito. Complimenti, molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 12/01/2016 da carla vercelli alla poesia "In- definito" di Massimiliano Moresco |
«"Ti ho amato tardi, o Bellezza... ti cercavo fuori e invece tu eri dentro di me..." sono parole di Sant'Agostino che questa splendida poesia mi ha fatto ricordare nei versi finali. Di bellezza priva di parole è permeato tutto l'universo, la natura, l'arte, la nostra interiorità, lo stesso Amore; si riconosce perché il conoscere non è altro che ricordare ed è nel Silenzio che si manifesta più facilmente... Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 26/11/2015 da carla vercelli alla poesia "Bellezza priva di parole" di Gentiana Marika |
«Forse ho qualche anno più della poetessa e dopo aver letto questa piacevole poesia mi sento di contraddire quella frase conclusiva dei versi "i baci smarriti sulla via della realtà non ritorneranno..." Ritornano, ritornano, eccome se ritornano, avranno altri sapori, altri profumi, altre parole... sarà tutto più nuovo, forse più crudele, ma sarà vita, sarà amore... Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 26/11/2015 da carla vercelli alla poesia "Baci smarriti sulla via della realtà" di Paola Riccio |
«Una poesia da leggere e da rileggere, con stessa nuova emozione e commozione. Versi splendidi, di bellezza invocativa verso la figura, la presenza protettrice di un uomo brillante, un grande Papa, un importante personaggio storico, al quale il poeta si rivolge con la fiducia, il rispetto e la semplicità di un figlio verso il padre..."ti avrei voluto ancora"... Complimenti, veramente bellissima!» |
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Inserito il 25/11/2015 da carla vercelli alla poesia "Ti avrei voluto ancora" di Umberto De Vita |
«Atmosfere di un non troppo lontano passato agreste, che seguiva rigorosamente i ritmi della natura, verseggiate dal poeta in endecasillabi, lessico antico e forbito e molta nostalgia e dolcezza. Complimenti, molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 21/11/2015 da carla vercelli alla poesia "Aureo chiaror " di Alberto De Matteis |
«"Io credo di far spuntare bucaneve dall'asfalto"... è un pochino il sogno e la verità di qualsiasi artista, di strada o di studio, famoso o meno, capace di andare oltre l'apparenza, oltre quello che vede. Ci vuole una minima crepa nell'asfalto, una minima ferita nel cuore e i fiori spuntano... e, in uno strano gioco di specchi e di riflessi, diventano ritratti adeguabili a tutti quelli che passano... Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 21/11/2015 da carla vercelli alla poesia "Ritratto" di Rita Stanzione |
«Bellissima questa fantasia del poeta sull'ultima parte della vita di Violetta, "La traviata", che il paroliere di Verdi riadattò dal romanzo di Dumas, "La signora delle camelie". Le cambiarono il nome, ma soprattutto quel titolo, "la traviata", denota una enorme empatia e compassione, da parte di uomini, per una donna, cortigiana di professione, ma che fecero supporre traviata, ingannata dalla vita, che le riservò una triste sorte sino alla fine dei suoi giorni. Molti complimenti a questo e ad altri testi del poeta!» |
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Inserito il 16/11/2015 da carla vercelli alla poesia "Fantasia su' "La Traviata". Fior divelto di Primavera. A Violetta" di Massimiliano Zaino |
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«Molto breve, ma nella sua brevità quasi una telecronaca incisiva e spietata di quello che è successo, da cui emergono le motivazioni folli, demenziali e demoniache degli attentatori; da cui traspare in sottofondo la quotidianità e la vita mondana di Parigi, così duramente provata; resta in sospeso, davvero, la prospettiva delle soluzioni che le comunità internazionali dovranno approntare, e non solo per Parigi. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 16/11/2015 da carla vercelli alla poesia "Lacrime sulla senna " di AlexMen |
«"guarito dallo spirito del mio sguardo..." molto bello questo passaggio, come tutta la poesia dedicata ad un vecchio mulino ormai abbandonato e decadente. Il poeta sembra quasi suggerire che è il modo di vedere le cose che le rende diverse, insostituibili, preziose... e se è uno sguardo che proviene dal cuore è benevolo e salvifico, guaritore, all'incuria sostituisce la premura, la cura, la sollecitudine. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 14/11/2015 da carla vercelli alla poesia "Vecchio mulino" di Daniele miraflores |
«"Voglio saltare dalla parte del giorno/ ho ali..." eh già...è proprio questo il modo di affrontare l'aurora, il nuovo giorno, la vita..."dal lato dell'essere". Poesia meravigliosa!» |
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Inserito il 10/11/2015 da carla vercelli alla poesia "Dal lato dell'essere" di Rita Stanzione |
«"Notte dopo notte/ un verbo d'erosione..." e poi "noi... con tutti i nomi rimasti in gola..." Gran bella poesia dal punto di vista delle metafore utilizzate e dell'uso sapiente, tagliente della parola per esprimere non solo il senso dello scorrere del tempo e della perdita, ma anche la nostra intrinseca capacità di comunicare e di relazionarci. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 10/11/2015 da carla vercelli alla poesia "Nel viluppo di ore arrese" di Anna62 |
«"Vecchia palude nera/ casa mia..." e già in questi due versi è racchiusa tutta l'atmosfera di questa bellissima poesia e di Sabaudia, città fondata nell'epoca fascista, che doveva essere un esempio della nuova architettura "razionalista", tipica del momento; terra ostile di paludi e litoranei non troppo spettacolari, che, nell'immaginazione del poeta, dato che è la sua terra, la sua casa, diventa il luogo dei ricordi più belli della sua vita; addirittura la pensa come il luogo della mitica maga Circe (può essere: alcuni pensano che sia l'Isola di Ponza, altri addirittura l'isola di Ustica...). Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 10/11/2015 da carla vercelli alla poesia "Paradiso per uomini e zanzare" di DaviD |
«Mi piace molto già il titolo perché il silenzio non è difatti di unica forma, ma esistono vari tipi di silenzio," i silenzi", appunto al plurale... Quello della poesia è un silenzio forse tutto femminile, pregno di grande sensibilità e dolcezza, tipiche delle donne... Ma io consiglio alla nostra amica poetessa di far diventare quel congiuntivo "se osassi..." un meraviglioso presente colmo di parole per non spargere lacrime inutili. Poesia ricca di pathos coinvolgente per il lettore, molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 09/11/2015 da carla vercelli alla poesia "I silenzi" di emiliapoesie39 |
«Colpisce sempre di questa poetessa la capacità sintetica di sviscerare tutto un mondo d'amore, impressioni, suggestioni, riflessioni... in pochissimi versi che fra l'altro si prestano a plurime affascinanti interpretazioni. Splendida poesia!» |
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Inserito il 07/11/2015 da carla vercelli alla poesia "Scorri" di Rita Stanzione |
«La trovo bellissima. Molte suggestioni dai viaggi e dalle letture probabilmente compiute dalla poetessa, molta intimità e quotidianità, una sorta di disamina della propria vita e un tipo di testamento spirituale che ha nella chiusa, splendida, il proprio senso: la vita continua sempre e comunque, con o senza di noi, è più forte di noi, ci oltrepassa, va oltre. Poesia molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 07/11/2015 da carla vercelli alla poesia "The day after me" di Paola Riccio |
«Molto bella. Direi che il poeta Paolo è riuscito a rendere morbide le spigolose astrazioni di Escher. Se l'arte visiva non è MAI mera rappresentazione della realtà visibile, bensì espressione della realtà interiore, l'arte di Escher è raffigurazione delle strategie di quella parte che noi chiamiamo mente, piuttosto che sgorgare dal sangue del cuore o dalla joie de vivre. Come tale non richiede necessariamente una interpretazione, essendo il suo scopo quello d'illustrare il funzionamento seriale, ripetitivo, a volte macchinoso dei nostri schemi mentali. Ma tutta l'arte, figurativa o astratta, espressionista o concettuale, può essere un'ottima fonte d'ispirazione per la poesia, come in questo caso: versi che narrano il cammino dell'anima.» |
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Inserito il 06/11/2015 da carla vercelli alla poesia "Metamorfiche geometrie escheriane" di Pagu |
«"Ho delegato l'istintività al bisogno negli occhi di un cuore vagabondo..." Credo che si possa riassumere il senso dell'intera poesia in questi due versi: l'animale agisce per istinto nell'ottica solo della soddisfazione di un bisogno, noi maldestramente asserviamo il nostro istinto (pur così importante), alla soddisfazione di meri desideri materiali che a lungo andare stanno facendo scomparire la nostra umanità, offuscano la nostra essenza spirituale, facendoci sembrare più bestiali degli animali stessi... Chiedo venia se ho male interpretato una poesia che ho molto apprezzato.» |
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Inserito il 05/11/2015 da carla vercelli alla poesia "Sì, dolce sarà il tormento" di Giuliano leandro loy |
«Conquistata, affascinata da questa poesia, cosi' ricca di minuziosi particolari, dalla descrizione del gattino sul portale gotico ai cuccioli da liberare... Una soffusa tristezza accomuna tutte le immagini in un filo di rimandi, prossimità, fascinazione. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 05/11/2015 da carla vercelli alla poesia "Vermigli profumi" di massimo turbi |
«Essendo l'arte una forma d'espressione silenziosa è, come il silenzio, un potente grimaldello per accedere alla realtà, come le chiavi sono costituite dalle parole. Molti quadri della Belle Epoque, epoca decadente e notturna, dicono parecchio, e in modo evidente, di un mondo sotterraneo, apparentemente dorato, in cui si agitavano fantasmi e inquietudini di tutti i tipi, tradotti per esempio da pensatori come Nietzsche e Freud in molteplici opere. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 31/10/2015 da carla vercelli alla poesia "Peccato" di Willy Zini |
«La vita è stata paragonata a tutto e di più: viaggio, cammino, enigma, finzione... Credo che l'immagine del labirinto sia altrettanto, se non più, appropriata perché dà l'idea di un incedere misterioso, tortuoso, a volte bizzarro, sempre vincolato a scelte di direzione, vicoli ciechi, che, con il trascorrere del tempo, condizionano la vita stessa e la sua qualità, tanto da auspicare di ritrovare l'uscita, come scrive il poeta. Io personalmente amo molto i labirinti (forse per ora...) sia quelli murari, sia quelli botanici e penso che un modo per uscirne, almeno con l'immaginazione, sia quello di tenere d'occhio sempre tutta la palazzina, il quartiere, l'intero giardino dove il labirinto sorge... Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 31/10/2015 da carla vercelli alla poesia "Il Labirinto" di Antonio Terracciano |
«Questa poesia mi colpisce molto perché vi aleggia una ispirazione classica (penso a Leopardi, al suo pessimismo cosmico e alla concezione della natura, che ci ha generato, come una matrigna, che ci riserva perciò un crudele destino) e al contempo il poeta sembra tradurre questa ispirazione in impressioni e riflessioni veramente vissute e ponderate. Molto piaciuta ed apprezzata!» |
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Inserito il 29/10/2015 da carla vercelli alla poesia "Cruda sorte" di Umberto De Vita |
| «"La speranza è il presente del futuro" diceva San Tommaso... sperare vuol dire quindi lavorare molto di fantasia per immaginarsi ora quello che sarà, il tutto in una direzione della vita in positivo da qui all'eternità...che prevede "eclissi riaperte" e "antidoti"e molto altro... come emerge da questi surreali apprezzatissimi versi della Poetessa!» |
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Inserito il 29/10/2015 da carla vercelli alla poesia "Spazi del come" di Lia |
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