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Le 4101 poesie in esclusiva dell'argomento "Famiglia"
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Sei il mio cioccolatino,
mi rendi dolce la vita
anche se non sai calciare
ma t’insegnerò a giocare.
Il campo del pallone come
il palcoscenico per
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Nel suono di fili antichi,
tricot di silenzi che non ti sanno cielo,
ti adagi
e perpetua ti annidi, ombra nel mio anagramma,
e nei miei palmi.
E nella quieta estremità delle mie palpebre,
profilo eterno di rosa,
ancora mi accadi, anima e
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Lia |
09/05/2021 19:40 | 2646 |
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Sei canto delle stelle che abbraccia
in continuazione
tra la mia luce
splendi, sorriso sul cielo
affascinar i nostri
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Lo sento arrivare nel sonno
quel desiderio d’infinito
che si espande al solo pensiero
del tuo volto, così sorridente
come lo fu in un passato
e che ancora sa d’amore per te...
è quasi mattina, e l’albeggiare
si manifesta fra le socchiuse
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Nell’azzurro profondo
dei tuoi occhi,
c’è tutto un mondo
di bontà e di fiocchi
di candida neve:
al sole si scioglie
il tuo esser lieve.
E madre e moglie
forte e fragile,
d’eterea sostanza,
non certo debole,
ma di buona creanza.
S’avvolge il
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E fu luce
per scelta tua
e mai piansi
quel dolore
che dal parto
quel corpo
ne uscì umiliato
Ma...
Nel sentimento
infinito per quella
carezza data
sul capo
di quella creatura
appena nata
resi grazie
a te madre
che con
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Cara mamma ricorre oggi la data
dell’addio tuo a questa vita tua
tanti da allora i trascorsi anni
da quella prima domenica d’aprile
io da messa appen tornato da lontano
una telefonata triste ecco devo darle
la notizia da una ora mamma sua ecco
mi
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Oggi ancor la prima domenica d’Aprile
e più oggi da anni che nello scorrer dei
giorni a te corre il ricordo cara mamma,
quella telefonata proprio al ritorno mio
dalla messa e queste le parole: la mamma è deceduta.
Lì sola all’ultimo respiro in quel
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Tra pagine ingiallite di un vecchio album,
accesi sguardi caldeggiano una cara foto
che tenero tepore m’infonde.
Una giovane donna in anni ruggenti,
poggiata sulle fragili cuspidi delle sue radici
scava nella dura roccia in una terra lontana
per
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“Dottore, son venuto di persona
insieme con mia moglie per sapere
il sesso del mio primo nascituro,
mi faccia questo semplice piacere!
Desidero di avere un figlio maschio,
mi rende responsabile e più forte,
la femmina è più dolce e più
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Storicamente...
forza matura,
sempre presente
per ogni cura.
Educazione?
Non si dice più.
Ciò che s’impone?
Eccelsa virtù.
Futuro chiaro,
detto da figlio,
ancor imparo,
e t’assomiglio.
Tappeto rosso...
grazie d’onore,
resto
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Or racconta una pia leggenda
tramandata da tempi lontani
che quando muore una mamma
una nuova stella si accende lassù
ma che il baglior suo presto
si spegne se non più riamata
quaggiù, quanti immemori figli
quante luci scomparse nel ciel
se
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Era ieri lo sai
ma la vita a volte fa brutti scherzi
sarà l’età saranno i pensieri
il fatto sta
che se non guardavi il calendario
un altro giorno passava incolume
come riprendere il tempo perso
se non con una riflessione sfavillante
con la
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Or che la terra avvolge la memoria
lungo la via laddove scende l’ombra
e la tua voce è muta, vorrei, padre,
averti accanto ancora per sfogarmi
e dirti quanto è buio questo mondo,
coi suoi sentieri impervi da affrontare,
senza la luce saggia del tuo
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Ciao papà
lo so, sei arrabbiato con me
perché non vengo più a trovarti
così come facevo tutte le sere
per dare un po’ di luce alla tua solitudine
e per allontanarti da pensieri lugubri
mischiando le carte e picchiando sul tavolo
la briscola di
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Buffa è la vita
una notte prima hai avuto l’onore a voce alta
di chiamarlo di vederlo
sarà solo un caso o qualcosa vuole far capire
il pensiero sempre presente
la mattina il pomeriggio la sera
una vera passerella
come treno ad ogni stazione si
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 | Finalmente ti sei fermato
sei arrivato in porto
sei sceso dalla tua nave
e a casa cerchi conforto
Ti manca tutto quello
che passava per le tue mani
ora sei stanco e dovresti
riposare con gli anziani
Ma questo non fa per te,
e cerchi mille
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Frugo il cielo,
e sospendo il tempo,
per trovare nubi di te.
Esploro il mare,
rimuovo ogni corrente,
in cerca d’un ricordo
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Oggi lì due soprammobili sono
due ferri erano da stiro mezzi
di lavoro antichi a carbonella
l’uno il secondo uso a prender
il giusto calor dal vivo fuoco
nel ricordo di loro una figura
cara ecco mia mamma negli anni
di sposa trentenne
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Il nostro mondo era il piccolo borgo
l’alba un immenso viale.
Eravamo sereni
due gemme fresche sullo stesso stelo
due vele bianche su colline care.
Bastava poco
per renderci felici, briciole,
minuzie
come germogli per tenere lepri
o per rondini
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L’alba graffiava nubi sparse,
e l’armonica del tagliapietre suonava .
Ospite a vita del suo focolare,
note d’umiltà fuoriscivano dalla bocca .
Avevano la forza delle sue radici.
Rugato in un volto messaggero,
dentro quella sua buon’anima,
ogni
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 | Le trovi pensierose un giorno
alla finestra affacciate
a un ricordo di ritorno,
gli occhi rivolti agli anni
dei quaderni
dell’uso dei punti,
virgole e maiuscole.
Ma i punti fermi sono sempre loro,
porti sicuri quando s’appresta
ad
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In pensione sono andato.
il teatro l’ho provato,
il consuocero l’ho trovato,
i petardi li ho sparati.
Sessanta anni sono passati,
il compleanno, in famiglia,
l’ho previsto ed organizzato.
Al ristorante siamo andati,
il pranzo, con piacere, l’ho
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Mentre silenzio uccide
poesia vuol gridare
su epoca che male
intende sminuire!
Virtuale diffusione
perverso fenomeno
riti d’iniziazione
qual gesto eroico?
Illusi d’onnipotenza
così a tutti dimostrar
pseudo gioco tendenza
realmente
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 | Gemme e volto d’un antenata,
inciso tra righe del tempo;
una donna di polso eri.
Sui sconnessi sentieri del passato,
emergevano le tue orme .
Pietre di Gallura, vigne nodose,
pascoli e caprette
Intelaiati nel tuo vivere.
Nonna lontana e
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Il profumo di te o madre su me aleggia
un manto di stelle corolla il mio sguardo,
fronde sono a sorridere il cuore e si poggia
nei navighi del tempo... il lungo silenzio.
Fresca acqua bagna il tuo candido viso
ridona nell’olimpo essere la tua
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Mosaico ancestrale,
alba dietro l’orizzonte,
ricama nel silenzio,
inverni sgargianti,
aurore boreali.
Orfanella d’un tempo,
goccia di memoria,
giostra di
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 | Nouvel an,
inscris sur ta partition,
Nina, comme gamme celeste.
Adorable nourrisson,
brode sur nos cœurs,
les lianes de nos ancêtres,
au royaume des câlins.
Nuages de soie,
carillonnez cette ode,
messagère d’une venue,
à l’aube d’un jour
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Ninna nanna d’un fiore,
incidi il tuo colore.
Nubi e fiochi ancestrali,
ascoltate la voce dei batticuori.
Quanti cristalli di stelle,
uniranno queste fiammelle,
intrise d’affetto,
come fiume d’argento.
Accediamo la quieta,
e nell’anima
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Profumava ancora d’estate,
l’aria,
che dalla finestra aperta entrava
e rinfrescava le guance riarse
scompigliando un po’
di quello che restava
dei tuoi capelli rossi,
un praterello irsuto e ispido.
Risuonavano i rintocchi delle ore
uguali alle
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Domani, sarai tu domani,
giorno qualunque in sospir di vita
e nascesti a mia insaputa.
Giorno a passar e svanir
impervio, stanco ed idealistico
in sognanti riflessioni ad elevar pensiero
come fumo in cielo.
Domani sarai un altro domani,
con altri
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4101 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 181 al n° 210.
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