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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 4087 poesie in esclusiva dell'argomento "Famiglia"
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“Dottore, son venuto di persona
insieme con mia moglie per sapere
il sesso del mio primo nascituro,
mi faccia questo semplice piacere!
Desidero di avere un figlio maschio,
mi rende responsabile e più forte,
la femmina è più dolce e più
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Storicamente...
forza matura,
sempre presente
per ogni cura.
Educazione?
Non si dice più.
Ciò che s’impone?
Eccelsa virtù.
Futuro chiaro,
detto da figlio,
ancor imparo,
e t’assomiglio.
Tappeto rosso...
grazie d’onore,
resto
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Or racconta una pia leggenda
tramandata da tempi lontani
che quando muore una mamma
una nuova stella si accende lassù
ma che il baglior suo presto
si spegne se non più riamata
quaggiù, quanti immemori figli
quante luci scomparse nel ciel
se
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Era ieri lo sai
ma la vita a volte fa brutti scherzi
sarà l’età saranno i pensieri
il fatto sta
che se non guardavi il calendario
un altro giorno passava incolume
come riprendere il tempo perso
se non con una riflessione sfavillante
con la
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Or che la terra avvolge la memoria
lungo la via laddove scende l’ombra
e la tua voce è muta, vorrei, padre,
averti accanto ancora per sfogarmi
e dirti quanto è buio questo mondo,
coi suoi sentieri impervi da affrontare,
senza la luce saggia del tuo
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Ciao papà
lo so, sei arrabbiato con me
perché non vengo più a trovarti
così come facevo tutte le sere
per dare un po’ di luce alla tua solitudine
e per allontanarti da pensieri lugubri
mischiando le carte e picchiando sul tavolo
la briscola di
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Buffa è la vita
una notte prima hai avuto l’onore a voce alta
di chiamarlo di vederlo
sarà solo un caso o qualcosa vuole far capire
il pensiero sempre presente
la mattina il pomeriggio la sera
una vera passerella
come treno ad ogni stazione si
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 | Finalmente ti sei fermato
sei arrivato in porto
sei sceso dalla tua nave
e a casa cerchi conforto
Ti manca tutto quello
che passava per le tue mani
ora sei stanco e dovresti
riposare con gli anziani
Ma questo non fa per te,
e cerchi mille
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Frugo il cielo,
e sospendo il tempo,
per trovare nubi di te.
Esploro il mare,
rimuovo ogni corrente,
in cerca d’un ricordo
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Oggi lì due soprammobili sono
due ferri erano da stiro mezzi
di lavoro antichi a carbonella
l’uno il secondo uso a prender
il giusto calor dal vivo fuoco
nel ricordo di loro una figura
cara ecco mia mamma negli anni
di sposa trentenne
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Il nostro mondo era il piccolo borgo
l’alba un immenso viale.
Eravamo sereni
due gemme fresche sullo stesso stelo
due vele bianche su colline care.
Bastava poco
per renderci felici, briciole,
minuzie
come germogli per tenere lepri
o per rondini
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L’alba graffiava nubi sparse,
e l’armonica del tagliapietre suonava .
Ospite a vita del suo focolare,
note d’umiltà fuoriscivano dalla bocca .
Avevano la forza delle sue radici.
Rugato in un volto messaggero,
dentro quella sua buon’anima,
ogni
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 | Le trovi pensierose un giorno
alla finestra affacciate
a un ricordo di ritorno,
gli occhi rivolti agli anni
dei quaderni
dell’uso dei punti,
virgole e maiuscole.
Ma i punti fermi sono sempre loro,
porti sicuri quando s’appresta
ad
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In pensione sono andato.
il teatro l’ho provato,
il consuocero l’ho trovato,
i petardi li ho sparati.
Sessanta anni sono passati,
il compleanno, in famiglia,
l’ho previsto ed organizzato.
Al ristorante siamo andati,
il pranzo, con piacere, l’ho
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Mentre silenzio uccide
poesia vuol gridare
su epoca che male
intende sminuire!
Virtuale diffusione
perverso fenomeno
riti d’iniziazione
qual gesto eroico?
Illusi d’onnipotenza
così a tutti dimostrar
pseudo gioco tendenza
realmente
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 | Gemme e volto d’un antenata,
inciso tra righe del tempo;
una donna di polso eri.
Sui sconnessi sentieri del passato,
emergevano le tue orme .
Pietre di Gallura, vigne nodose,
pascoli e caprette
Intelaiati nel tuo vivere.
Nonna lontana e
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Il profumo di te o madre su me aleggia
un manto di stelle corolla il mio sguardo,
fronde sono a sorridere il cuore e si poggia
nei navighi del tempo... il lungo silenzio.
Fresca acqua bagna il tuo candido viso
ridona nell’olimpo essere la tua
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Mosaico ancestrale,
alba dietro l’orizzonte,
ricama nel silenzio,
inverni sgargianti,
aurore boreali.
Orfanella d’un tempo,
goccia di memoria,
giostra di
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 | Nouvel an,
inscris sur ta partition,
Nina, comme gamme celeste.
Adorable nourrisson,
brode sur nos cœurs,
les lianes de nos ancêtres,
au royaume des câlins.
Nuages de soie,
carillonnez cette ode,
messagère d’une venue,
à l’aube d’un jour
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Ninna nanna d’un fiore,
incidi il tuo colore.
Nubi e fiochi ancestrali,
ascoltate la voce dei batticuori.
Quanti cristalli di stelle,
uniranno queste fiammelle,
intrise d’affetto,
come fiume d’argento.
Accediamo la quieta,
e nell’anima
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Profumava ancora d’estate,
l’aria,
che dalla finestra aperta entrava
e rinfrescava le guance riarse
scompigliando un po’
di quello che restava
dei tuoi capelli rossi,
un praterello irsuto e ispido.
Risuonavano i rintocchi delle ore
uguali alle
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Domani, sarai tu domani,
giorno qualunque in sospir di vita
e nascesti a mia insaputa.
Giorno a passar e svanir
impervio, stanco ed idealistico
in sognanti riflessioni ad elevar pensiero
come fumo in cielo.
Domani sarai un altro domani,
con altri
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Or vecchio oggi come in un sogno
ritorno ancor bambino e rivedo
quel negozio una macelleria di Milano
e lì di mezza età un bel signore
camice bianco su quel bancone ritto
sorridente di mio padre la figura
lì davanti due bilance la rossa
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Stanotte ho appeso la calza
sotto la cappa di cucina
e sono filato a letto,
come facevo da bambino.
Confidando nel buon cuore
della vecchia signora, la Befana,
che a cavallo della sua scopa a batteria
vola senza inquinare sui tetti,
per far
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Mica sol a Te (Voi)
miracolo divino,
ma per l’umanità
nascita bambino.
Dolce l’hai atteso
cucciolotto vita
fragranza paradiso
felicità infinita!
Sogno divenuto luce
frutto d’Amore
angelico adduce
scevro senza fine.
Sarà alquanto diverso
- or
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Schizzi di volti ancestrali
pulsano nei ricordi
e fiocano nel cuore.
Tacchi di vita,
agganciano tesori,
alle falde del tempo.
Gocce di sale,
rannicchiate ormai,
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Puntuale a questo appuntamento
come ogni anno al tramontare
dell’estate e all’alba della
stagione autunnale torna
a sorridermi questo fiore
amico il tuberoso elianto
e alla mente alla memoria
riportare vecchi ricordi
del passato care figure
un
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Ogni parola rimasta a lungo nel cuore
perde parte del suo significato
ogni gesto rimasto inespresso perde di valore
ogni carezza negata rimarrà a lungo nelle tue mani
ogni sguardo nascosto agli occhi dell’altro
non troverà mai l’infinito
ogni
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Notte di tenebre
più lunga dell’anno
ventuno dicembre
solstizio d’inverno!
Quivi son nato
benedetto da Dio
pur se l’oblio
visto anch’io.
Donna m’ha amato
primo istante
come scordar
sorriso eternante?
Uomo m’ha guidato
finché volato via
ove
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 | Scende repentina la sera,
ti scrivo da questa mia
solitudine buia e mesta,
che sconsola il gemito
del vento di tempesta.
E’ quasi Natale
perché non torni mamma
stanotte che il vento
corrode le cime, si lamenta,
nelle gole dei monti?
Si
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| Pronto: “buonasera, sono il figlio di Mara
ho trovato una chiamata sul telefonino.
- “buonasera, sono Renata,
la mamma per ora sta bene
ma è risultata positiva al Covid
all’ultimo tampone molecolare”.
Non scorderò più, questa chiamata
e
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4087 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 181 al n° 210.
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