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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 4087 poesie in esclusiva dell'argomento "Famiglia"
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Pronto: “buonasera, sono il figlio di Mara
ho trovato una chiamata sul telefonino.
- “buonasera, sono Renata,
la mamma per ora sta bene
ma è risultata positiva al Covid
all’ultimo tampone molecolare”.
Non scorderò più, questa chiamata
e
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“Al cuor non si domanda”
diceva la Celeste al suo Peppino
e quello di rimando
versava nel bicchiere del vin santo
e lei tutta beata
felice del suo essere servita
a letto se ne andava imbandierata.
Mia madre fu da guida
a quattro pargoletti a
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Un pomeriggio nel sonno
ti colse colei che al sonno
eterno porta quel giugno
lontan del novantacinque
oggi aspetto il fiorir dolce
del tuberoso elianto a te
sì caro padre mio tornan
i ricordi lì a fumar nell’orto
quell’unica sola
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C’è ancora quella luce
piccola e lieve
tra i vicoli di un passato
mai dimenticato.
Domande sospese sui fili
tra panni stesi
ad asciugare al vento.
Preghiere sussurrate
tra le mani giunte,
riportano ricordi e lacrime.
E di solitudine si veste
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Vecchia fotografia in bianco nero
del passato sul retro aveva una data
stampigliata nell’album dei ricordi
invano l’ho cercata: era San Carlo
o forse San Silvestro e quale quell’anno
del cinquanta? Ma di quella foto
io ho un ricordo vivo: Milano
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Chino il capo
per guardarmi dentro
per affidare al silenzio
le mie piccole parole
farlo brillare
con i miei desideri bambini.
C’è stato un tempo
che a mani giunte
ogni nodo si scioglieva
e sui fioretti piegati
seminavo speranza.
Quelle sere
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Lassù il lacrimar delle Perseidi cerco
Possa la Luna la sua lanterna spenta
Nel buio alla vista offrir la vision bella
Di queste scie lucenti luminose stelle
Cadenti pronte a sentir il desiderio mio
Rivedere in Cielo il volto della amata
Mia
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Sei qui, racchiusa in una foto,
lo sguardo di sempre, addolcito dal sorriso di una volta.
L’inganno del tempo ci ha divisi,
allontanando noi da chi eravamo,
tra la frivolezza del dire e il serio e tenace puntello di un’idea.
Fermo l’intento di
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Chi entra nel giardino
delle persone che dormono
sulla collina, a fianco la pieve
di San Giusto, viene rapito
dal profumo dolce e delicato
delle peonie.
Una di loro, la più bella,
è nata all’ombra della tua pietra.
E’ cresciuta, si è
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Vorrei donarti un pettine
piccolo e leggero
perché tu possa portarlo con te,
sempre
che possa domare i tuoi capelli
dopo una nottata di sonno ristoratore,
perché possa pettinarti alla fine di una lunga giornata stancante,
quando i pensieri
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Dorme la nonna da più di cinquantanni
il sonno dei morti eterno in un cimitero
di campagna ma stanotte l’ho rivista
in sogno come un tempo già vecchia che
seppur dai dolor segnata, due figli
già perduti. ai nipoti, io e i miei cugini,
sempre
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La notte sorge. Non cade più.
Noi, l’uno all’altro affiancati
nell’immenso silenzio di quelli che vanno insieme.
Giorno e notte. Notte e giorno.
Da Via Del Corso
siamo lontani dal rumore del mondo.
Il cielo, tutto per noi, ha l’eternità di
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Mi parli di illusioni,
le belle illusioni raggianti che si offrono al desiderio vetusto.
Vorrei tingere di verde il manto austero delle tue pupille,
al rigore degli anni porgere rinnovati fiori di vita.
Incontro ostilità negli occhi di chi non
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Libero,
senza più lacci
il tuo spirito volò
da me.
Il tempo di una vita
all’abbraccio ritrovato
parve la
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Passeggio con te.
La mano stringe la tua
piccola, ma calda.
Incredulo al tuo vociare impreciso,
ma già coordinato,
comprensibile al mio cuore
e prendo a fantasticare sul tuo futuro,
ora un po’ mio.
Ascolti il mio dire.
Il mio farmi piccolo
nel
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Oggi è sbocciato il dodicesimo fiore,
sarebbe bellissimo respirare il suo profumo.
Cosi ho chiuso gli occhi e ti ho sognata.
Se fossi un musicista mondiale,
ti scriverei lo spartito di un concerto per archi.
Se fossi un gran pittore,
ti
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 | Se tu fossi ancora qui figlio mio,
ti terrei sotto le mie ali
per proteggerti ancora
e condividerei i tuoi pensieri
e gli arditi progetti
col caldo amore di una madre.
Ascolterei ancora i tuoi racconti
di amori iniziati e poi scordati,
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| Tornammo puri e belli,
come allora.
La vita col suo vomere d’acciaio
aveva segnato un solco.
Dolore e distacco,
pietre rotolanti
consumarono il tempo.
il calore dell’amore
sciolse il ghiaccio,
sopravvisse alla morte.
All’abbraccio
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Fu così che inebriai l’olfatto.
Pensandoti.
Profumavi di vigna. Di foglie di fico.
Genuflesso carezzavi filari di viti.
Favorivi travagli sverginati da trecce di Dio Sole.
Insieme assistevamo al parto.
Mietevamo frutti d’oro e rubino.
Infiammava
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L’indifferenza d’un grigio mattino e
l’incavo d’un muro scrostato,
il giogo d’un fato perverso.
Le mani che t’hanno posato
tra poveri stracci nell’ angolo buio
forse han sfiorato quel viso bambino,
poi l’addio, baciandoti piano.
Seccherà quel
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La vostra vita è stata un soffio
siete nati per soffrire
in culle irte di spine,
poveri angioletti senza colpa.
Madri, padri feroci senza cuore
quanto orrore
pianti non capiti
cercavate carezze
baci dolcezze,
avete subito botte
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Un intermezzo di sguardi regala momenti di perla,
relegati nel porto sicuro del tempo che scriviamo.
Bambine cresciute per mano,
giocano ancora, all’innocenza gentile prestando ascolto,
voce infantile di una dolce chimera.
Figlie chiamate a compiti
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Come vento e roccia
Vorrei che il tempo
ti foggiasse come pietra al vento,
segnata sì, ma ferma, indomita,
dura e impavida alle tempeste.
Affronta come pietra le solitudini del cuore,
e come vento spazza via il dolore e gli abbandoni.
Sii montagna
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Che fosse una notte particolare
s’intuivano già i segni nel cielo.
Ma quando il corpo di ballo delle stelle
scese sul palcoscenico del firmamento,
beh, la metà fortunata del mondo
restò col naso all’insù senza batter ciglio.
E a mezzanotte il
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Nelle notti delle campagne
veronesi si accendono
sparsi dei lumi,
paiono astri in quel buio
mentre un rombare d’ali
si muove tra i due cieli.
Iniziano a cader le stelle
piovono sui tetti,
rastrellano le strade,
si alzano i fuochi
e si piegano
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Tu mi sposti il cuore
piccola bimba
metti la virgola
alla mia bocca
e parole piccine
sui grandi perchè.
Tu e il tuo tempo senza nubi
e lacrime di velo
evaporate in un fiato
sulle tue guance.
Tu sai di zucchero e sogni
come la spuma del
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 | Non trapelàr
quel Tuo profumo
a bocciòl di Rosa
al primo leggiadro
giovin che passa
In questa Tua età
dei petali
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| Mi mancate.
Oh, se mi mancate!
Mi manca lo stropiccio
di quando venivo a farvi visita
le mattine che non eravate a scuola.
E seduti sul divano di casa
si provava invano
a guardare un film insieme
ma non ci si riusciva mai.
Bastavano pochi
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 | Nei giorni spenti e immobili
il mio pensiero vola a te
che abiti la luce.
Ho capito che basta pensarti
e ritorni
animare
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| il mio il fiore sei hai reso gioioso
il giardino del mio piccolo e grigio mondo.
Il fiore che con il suo profumo mi fatto aspirare la gioia.
Il fiore che con i suoi colori m’incanta,
non so come esprime la gioia che
accanto a te provo .
La tua
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| Qui ti vorrei
a me vicino
i tuoi occhi d’ un castano intenso
delicata la tua aria
Lieve sotto i baffi
scorreva il tuo sorriso
al suon di mille violini ti beavi
musica melodiosa per il tuo esser
Sempre a te rivolgiam il pensiero
nel buio o
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4087 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 211 al n° 240.
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