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Le 4084 poesie in esclusiva dell'argomento "Famiglia"
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non conosco il tuo viso il tuo nome il tuo corpo dal tempo modellato
neanche una lettera un ricordo una fotografia
solo un piccolo pezzo di carta in bianco e nero chiamata ecografia
tu sei una striscia d'emozioni che solca il mio cuore
attimi
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Mordervi vorrei
un desiderio infinito
che taciturno si nasconde
solitario
Un boccone d'amore
freme
tanto da gustare
con enfasi la preda
Un bisogno represso
per la volontà
di non nuocere
s'addormenta.
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Preso il cappello
trovata l'ora
"Amico mio"- dicevi
e aperto l'uscio
andava snello
pel borgo antico
andava il cane
per tutta Gubbio
Tu sorridevi mite
quasi per caso
pensando a lui
Il tempo intanto
col naso
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 | Voci di giostre
voci di infanzia
"a chi butta giù Orecchioni
tre caramelloni"
una canzone slava
racconti di vecchi
in un giro di carte
bastavano a riempirti la vita
e ancor più io
con i pugni sotto il mento
a guardar
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 | Tremava la mano
al ricordare emozioni
in notti di gioventù quando
sordi boati riempivano il silenzio
rivedevi la polvere
risentivi le grida
ricordavi gli occhi di tua madre
che al suo seno ti stringeva
sbiancava il viso al
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 | Era paura
quel guscio che ti trascinavi
sempre più a stento
enorme la fatica
di racimolare briciole
di quella vita
crudele e avara
che non avevi chiesto,
duro fardello
pieno d'errori e di rimpianti
pagato caro, come tutti a questo
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| Ingiustamente nato al posto tuo,
sfioro tanti piaceri della vita,
ed in attesa ch’essa sia finita
assumo anche per te il gusto suo.
Ma spesso è un gusto amaro che già tu,
avvelenata in grembo a nostra mamma,
conoscesti al momento di quel
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| Ti guardo dallo specchietto
come da piccolo dormi
trovavo tanta forza
nella leggerezza del tuo sonno
sempre più ti avvicini
alla simmetria dei miei difetti
e sei come olio
che si spalma
sulle ferite
e non trattengo più tra le dita.
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| E' pioggia obliqua
questo dolore
e non sono malato
se non del tuo sorriso nascosto
che m'insegnò
a guardare le cose,
e devono esser molte
se mi sento orfano
di chi ancora vive.
Un ultimo sguardo,
e la vita scorrerà
come
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Non c'è bisogno
dare la parola
alle tue labbra
te lo leggo negli occhi
mentre bevo amarezza
che avvelena il cuore
Guardando il tuo animo ferito
senza più lacrime
agli angoli degli occhi
Davanti al cuscino
lasci cadere i
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 | Rivoli d'acqua salata
si asciugano sulle mie guance,
penetrano nelle mie ossa
lasciando ombre bianche.
Sono lacrime di un pianto lontano
di un'onda antica.
Ascolto ancora una volta
il suono magico della tua voce.
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| Una ventata
ha cancellato attimi stupendi
giorni lontani
s'incamminano in quel mondo
ove solo il ricordo
potrà nuovamente far respirare
Come capelli al vento
il profumo sfiorerà leggero
sensazioni particolari
per un
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| M'invadi l'anima
con quel sorriso
vuoto di ricordi
volati via una livida mattina
come palloncini colorati
regalati al vento
dalla mano ossuta
d'un distratto venditore;
eri mia madre,
e nel tuo sguardo
l'infinita meraviglia
d'una bimba
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 | brucia
legna secca nel caminetto
che scoppietta
nel silenzio della stanza
arde
un caldo fuoco d'inverno
nell'aria
il profumo
del caffè appena fatto
seduto
aspetta
che il tempo passi
un anziano di vita vissuta
accendendo una
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 | Rughe di terra
che respira l'alito delle montagne
Luogo natio
di innocenti baci e lune d'agosto
San Lorenzo ci guarda
e lacrime e pioggia di stelle cadono
sulle pupille degli ingenui
Fuoco nel cuore dei bimbi che urlano
La ruota del carro
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| Non un velo leggero
da sposa
sul vestito nuovo
pesante
in quel mattino di luglio
per cedere
al tuo destino
senza invitati né confetti.
E' lento
il nodo che si stringe
di sentimenti alla buona
di minestre
e di giorni di festa
e quando
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| E' vuoto di te
quel sorriso
che ruba l'ultima illusione
dietro una porta grigia;
in silenzio,
trasparente e misteriosa
muta
in pensieri inaccessibili.
Eri mia madre;
resta un simulacro
profumato di te,
profumato di dolore.
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 | T'osservo mentre
Negli occhi disegno
i desideri delle tue figlie,
somigli ancor più a lei
Lo sai!
Ricordo
i nostri giochi spensierati
tu eri quella che
la voleva sempre vinta
o io non so.
Sei tu quella
che è stata accanto a
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| In questo mare
che è la vita
tu sei il porto
da cui son salpato,
tu sei la brezza
che agita le mie vele,
tu sei la bussola
che mi indica la rotta.
E quando vien la sera
e sale la marea
dei miei dubbi
e delle mie paure,
tu sei il
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 | La persi la tua mano
lungo i binari della vita
sentii la stretta allentarsi piano
mentre restavo, di giorno in giorno
un po' più sola
quando quei piccoli sogni
di bambina
sparirono lontano
il silenzio sempre di più,
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| Con gli occhi della memoria
rivedo mio padre.
Nella mia immagine
riflessa allo specchio
ricerco invano
qualcosa di suo.
Sovrappongo la sua figura alla mia
e sorridiamo
mentre alle nostre spalle
fa capolino un nuovo giorno.
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 | Gocce su gocce
le sento cadere
come pioggia nell'immenso mare
del mio dolore,
mi sostengo ai ricordi
e al loro piacevole sapore
che amari paiono fluttuare
nelle correnti del mio sapere.
Chissà se mai a riva
tornerò
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 | Sei tu
affacciata alla tua finestra,
che ogni sera guardavi andare a letto il sole
e il crescere del tramonto.
Sei tu
che respiravi a cuor pieno il profumo dell'erba accarezzata dal vento,
il vortice intenso dei profumi boschivi
e poi pian piano
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| Ormai è solitaria la vigna che amasti
nel rito di parole cadute
come foglie rosse, al suolo.
Solo ora pesano i silenzi
e le parole non dette
volteggiano impazzite,
negli atri della memoria.
Passi titani
risuonano tra le mura
ad
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 | Tradita fiducia!
nuvole amare di parole
infrangono il mio domani
nell'eco di una voce antica.
Non verrò più
a cercarti alla tua tomba
Annullerò il passato
fonte di dolori
ne ti cercherò
nei silenzi del
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| A me n'u' mà voluta Mamma mia
e quanno janno detto d'aspettà n'pupetto
pà vergogna
siccome n'esisteva ancora er cassonetto
decise poi comunque de buttamme via.
Così appena dopo er parto
ortre ar rito
der solito
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 | Tutto
vorrei per te
che nascesti dal mio amore,
quante domande
e risposte da trovare
che sempre più
s'oscurano nel sole
troppo silenzio
ho fatto attraversare
tenendo sotto vetro il cuore,
a questa vita
bella e dura da morire
fatta
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 | L'aria del lettino è minima
vorrei darti più spazio e respiro
avvolgendoti in morbido abbraccio
dirti che è solo un brutto sogno
come facevo quando eri bambino,
sembri ancora cosi indifeso, figlio mio...
Baci e carezze non
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| Chiudo gli occhi
e mi perdo nel mare dei ricordi.
Vibra la pelle
accarezzata dalla tua voce pacata.
Mi scalda il sole
ma sono i tuoi abbracci a scaldarmi.
Sei qui, ti sento.
Vivi in me.
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| Dove ti sei nascosto?
lungo i filari di campagna
un passo sfiorava gli altri
fuggivano le scarpe
oltre i miei sguardi
fermi sulla porta
oltre i sogni all'ombra
fermi sotto i salici
oltre il tuo specchio
fermo s'un muro
oltre le mie
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 | Hai reclinato il capo sul guanciale
e ho visto gli occhi ed il respiro spenti
vinta all'estremo da un feroce male
sopportato fin lì senza lamenti.
Per tutti noi sei stata eccezionale
e spero che lassù, spinta dai venti,
la mia voce
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4084 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3661 al n° 3690.
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