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Le 4084 poesie in esclusiva dell'argomento "Famiglia"
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 | Sempre, in questa festa
che mi aggiunge gli anni,
mia madre ama raccontarmi
che in quel gelido mattino
nel mio affacciarmi al mondo,
fiocchi di neve candida
nell'aria gelida danzando
ricoprivano, scendendo,
del loro delicato manto
i tetti
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| Chiusa rimango
in costanti paure,
percuoto la malinconia
allontanando la fantasia.
L'esser donna m'assomiglia
dinanzi all'esser figlia,
gioventù disorientata
dallo sfogo si è annientata.
Nel ricordo morirò
all'ambigua
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 | Cerco nella
freschezza
della notte
un po' di sollievo
al turbine dei miei
pensieri.
Un'ombra lieve
scende sul mio
volto.
Un pianto che
sgorga
dagli angoli della
mia anima.
Troppi silenzi
nella mia Vita
da quando tu
non ci sei
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| Nata da un soffio
vaga leggera sospinta da risa allegre,
pare avere solo glaciali trasparenze
ma poi roteando nell'aria sotto occhi di bambini vocianti
sfoggia colori infiniti.
Così sicura scorre su invisibili canali dettati dal
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 | L'odore delle case
anno dopo anno
dei giorni lascia rose
o attimi d'affanno.
Odor di chi ha vissuto
prende come sorpresa
a chi da tempo è mancato
per caso o per offesa.
Odor di caminetti
pensarli da lontano
estraneo su quei tetti
a
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 | Una mano si trascina
lenta
tra le righe questa notte
l'assenza pesa
di più
il non poterti
ancora chiamare.
E questo non perché sia Natale.
I ricordi bruciano nel cuore
e nessun balsamo
improvvisandosi
magico guaritore
potrebbe
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| Il tuo primo Natale
dispensi sorrisi e gridolini
attento ad ogni movimento
al centro fra tutti
godi le coccole
le luci dell'albero ti affascinano
una scoperta ogni volta.
Sei mesi
il tuo primo Natale
il primo di tanti.
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 | Ti scaldavi al
Fuoco del camino.
Alla sera facevi
Sempre il segno
Della croce.
Ti stupivi di un'alba
o di un tramonto
sul davanzale
vasi di gerani
coloravano le
tue giornate.
Seduta su
Quella vecchia
Sedia a dondolo
Sferruzzavi
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| Non avessi cenato con latte e biscotti
dietro i pianti nascosti da sguardi rassicuranti
che io non osservavo se non per brevi istanti
col timore di figlio di vederli crollare...
Non avessi seguito quella forza trainante
di una mamma pulcino da
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| Schegge impazzite mi colpiscono
volano rondini dalla mente al cuore
quando il tuo pianto parla al mondo.
Scendono lacrime agrodolci
E non sono le tue.
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| Quanto valesse il tuo vecchio secchio di povera latta
ricolmo di acqua e marsiglia,
me lo chiedevo prima di assopirmi, in un battito di ciglia.
Mi risposi che valeva il tuo sorriso
e il tuo sguardo, intento a sfregare con vigore
in quella tiepida
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| L'albero che cingevi
fra i tuoi fragili rami,
era sì,
il palmo delle mie mani.
I tuoi capelli
le mie foglie .
I tuoi fiori
le mie speranze.
I tuoi frutti
le mie attese.
Verrà un tempo in cui
la corteccia si farà debole
e
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| Cielo alto oggi
sparite le nuvole.
Occhioni sorridenti
sorriso spontaneo ricco di ingenuità
quella dei tuoi vent'anni.
Generazione a confronto
dolce nipotina che vieni da lontano
richiamo degli affetti
amore non
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 | Ceneri disperse nel vento
il tuo sorriso
il calore della tua anima.
Sogni svaniti
in un triste mattino autunnale.
Ora vivi nella luce
del Signore.
Rivivo il tuo volto
una vecchia lacrima
scende.
Fra le incollate pagine
una foto
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| Per te
che sei
il granito a cui appoggiarmi
la sicurezza che ho dentro
la voglia di riuscire
la forza per farcela
Tu sei tutto ciò che non è scritto
sei di più
sei mio Padre
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| mia madre mi partorì
in un'oscura caduta
il braccio
esile all'appiglio
mi lacerò le mani
con cui m'ingozzerò
da satiro.
Brusio di cripta
e visionaria lugubre scenza
velame d'una squallida
decadenza.
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| Sento il tuo canto, s'intona lento
lo sento nel mio cuore, nella mente
narra dolcemente del Natale e del suo avvento,
felice è il tuo sguardo, il mio contento
Ami la musica,
ne assapori ogni momento
con la tua voce ci diletti ogni
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 | Questo tuo dolore
è più grande del mio.
Non potrò alleviarlo
nè allontanarlo
ma se penso a te,
ai tuoi riccioli d'oro
par quasi assente
e scivola via.
Come battito d'ali
d'una farfalla
come incanto di
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| Amara terra
dove ebbi i natali
e infransi la promessa
d'appartenerti eternamente
in soliloqui astrali.
Non per mia colpa
vuotai quel giuramento,
per un beffardo fato
traghettai le mie sembianze
in altri lidi,
udendo il pianto sconsolato
di
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| Guancia a guancia
cosa siamo?
Padre e figlio
pelle contro pelle
in un unico colore.
Sorrisi fatti grandi
dentro gli occhi dell'amore
spengono tristezze e stanchezza
in giorni di routine.
Angolo di vita
nel vaso rotondo
di questo
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| Salivo la collina
in compagnia d'ulivi
dal tronco antico, rugoso
alle chiome le novelle foglie
brulicavano nel cielo limpido
Girovagai
cercando di ravvisare
il tempo infantile
quando i piedi erano nudi
e la mente non capiva
Il paesaggio era
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| Un monello...
un bambino che corre
un bambino che ride
un bambino che cresce
Un Uomo...
un cuore grande
un'anima pulita
una mente inquieta
Un fratello...
pelle della mia pelle
ricordi dei miei ricordi
sangue del mio sangue
Un idem
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 | Padre, perché, mai ho potuto
nominare il triste tuo nome,
Senza che una sola fitta di lama
non mi trafiggesse il cuore?
Senza che una sola lacrima
non mi bruciasse il viso?
Senza che un solo fremito d'odio
non scuotesse la mia
leggi

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Desy |
26/11/2008 09:36 | 1130 |
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 | Immagini di golfi
Incantati
Emanano profumo
Ginestre di un
Bel giallo vivo
Ricordi e emozioni
Di un'Isola
Ricca di fascino
seduta su una panchina
l'aria che respiro
mi travolge
il sole si stempera in mare e
il mare si increspa
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 | Frammento d'Anima mia,
le tue piccole mani
son giunte fin qui
ad accarezzarmi il volto,
adagiando sul mio cuore
fiori bianchi e vellutati.
Bagliori di saette di fuoco
nella dolce oscurità
degli occhi tuoi,
danzano
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 | Strade illuminate
da luci colorate,
suoni di zampogne
ad annunciare l'arrivo del Natale.
Vetrine addobbate a festa
ricolme di strenne,
con presepi di cartapesta
a ricordare ciò che avvenne.
Atmosfera natalizia
riporta alla memoria
la
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| Ammiro i tuoi grandi occhi
la tua tenera espressione
ancora sognante
tratti da bambina.
Quello sguardo che ha fatto innamorare
mio figlio
ora rivolto in esclusiva.
Quel piccolo batuffolo che cresce
si forma .
Tenera creatura
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| Con occhi grandi
mi guarda mentre
gioca,
un'eco infinito
riempe la casa
di gioia.
Com'è bello
poterlo ammirare
nella sua beltà
acerba.
Eccolo,
stanco all'improvviso
felicemente scuote
la testa,
così
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 | Gia! SEI NATO PICCOLETTO
COL VISINO D'ANGIOLETTO
ASPETTAVO QUESTO GIORNO
CHE SEMBRAVA FOSSE ETERNO
LA TUTINA, IL PANNOLINO, LE SCARPETTE E IL BAVAGLINO
QUANTE COSE MI RICORDI CHE DA TEMPO NON PROVAVO
SEI LA GIOIA CHE RITORNA
BENVENUTO IN QUESTA
leggi

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| Come
statua di sale,
testa di sciacallo,
nel canopo orrido delitto,
aspetta...
Le mie lagrime non ti scioglieranno,
se quelle dell'Angelo non ti purificheranno,
fin quando Duamutef
non aprirai al sole,
e al Vero Sole
non ti
leggi

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| Guardiamo in faccia i nostri figli.
Se in loro il vigore naturale della gionentù svanisce,
le guance impallidiscono,
i loro occhi senza luce sfuggono il nostro sguardo,
se il loro passo è svogliato e malsicuro, il corpo
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4084 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3811 al n° 3840.
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