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Le 4086 poesie in esclusiva dell'argomento "Famiglia"
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C'è un cuore che batte per te
forte forte
che batte perché ci sei
che si alimenta dai battiti tuoi
e vive per viverti
negli anni che intanto ti pregnano
e ti fanno grande.
C'è un cuore che trema e sussulta
in ogni tua assenza
in ogni tuo
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Raccolgo briciole di vita
alla mensa dei ricordi
su banchetti allestiti di sogni
nei giorni delle feste comandate.
Dentro una piccola cornice,
impresse in bianco e nero,
le mie radici
povere e ingiallite
ingannate dal tempo.
Primavera del
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Le tue rughe
quelle che ti segnano il viso
le tue mani che tremano
scarne
cosparse di piccoli lividi
la tua figura piccola
sempre più piccola
mi fanno sentire colpevole.
Io t'ho invecchiata
io t'ho portato via degli anni
quando non sapevo di
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 | Origami in carta di riso a forma di fiore
è il mio regalo per te
ogni petalo un colore
su ogni foglia
solo due parole
mi manchi
con gli chiusi
su immagini sfocate
in affanno cerco l’odore
delle antiche carezze
per cancellare dalle tue
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| Ed i tuoi vizi
Trovarono diniego
Nella prepotenza del mio arrivo
La tua rabbia
Trovava sfogo
Nell’alto dell’esperienza
Che ti faceva più forte
E sempre vincitore
E il tuo stupore
Trovava spazio
Nei vuoti che
L’orgoglio non riusciva a
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| Un dolce trillo
per parlarmi di te,
mia diletta.
Sotto un cielo stellato
la tua ombra
delicatamente avanzava.
Un candido manto
nascondeva i ricordi
e tu splendente come mai
custodivi i segreti.
Calda quella neve
sui riccioli d'oro,
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| Un anno è trascorso
da quel giorno
sofferto
ad aspettare
il tuo arrivo,
sofferto
ad aspettare
che il tuo primo respiro
colmasse di gioia
il momento di buio
da noi vissuto.
Sei arrivato poi,
a dispetto di tutto
con la voglia di vita,
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Fanny |
03/05/2008 16:31| 1367 |
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 | Un dì lontano
rossi boccioli
si adagiavano timorosi.
Delicato
il tuo fiore che vive
spine
hanno segnato il cammino
petali
hanno prosciugato le lacrime.
Oggi
puoi solo gioire
niente pene
niente gocce di pianto
un solo
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 | Pallido ramo
profuma di te
anima gentile
ancor piccola
effigiavi la natura.
Foglie trasportate dal vento
fiori in boccio
come la tua gioventù
si estendono
quasi ad abbracciarmi.
Non lontano un canto
mi avvolge
fiumi di parole
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| Sole d'inverno,
le tue parole
non mi illuminano,
scalfiscono appena
l'ultimo confine del mio cuore,
lambiscono i sensi e lo spirito
e
si dissolvono nel vento.
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| Temprato dal tempo
forgiato dalla fatica
pelle come cuoio
bruciato dal sole
Lacrime di sudore
versate con onore
rughe profonde
scavate dal tempo
Mani possenti
mi hanno rialzato
dolci parole
mi hanno calmato
Profondi silenzi
rispettato
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| Gigli selvatici
inchinano i capini
verso il grigio perla
di una stradina
ricamata d'orzo selvatico
Cammina la bambina
saltellando
canticchia il cuore
la bocca è soffusa d'arcano sorriso
Boccoli d'oro fino
sulle spalle
formano manto
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| Piccola creatura,
magica tu sei per me.
Stella della sera
che brilla sempre più.
Un cucciolo spaurito
che ormai non teme nulla
e incontro alla vita va.
Aspetto il tuo ritorno
tra le mie braccia aperte,
per consolare le tue future pene.
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 | Stille di pensiero
frugano la mente,
senza eco
si allontanano,
sulle grate del tempo
ha lasciato un segno
il figlio.
Tra le mani
il mio dolore
ho accarezzato,
come figlio l’ho cullato
è il segno che m’ha lasciato.
Oggi
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 | Sola,
sguardo stanco,
fisso nel vuoto,
diretto alla finestra
in cerca d’Alicudi...
piccola luce,
là sulla cala,
lentamente va
come la sua vita,
e la luna là...
in cima al colle,
sola anche lei.
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| Ho creduto molte volte
di morire di dolore
già dalla prima, la più forte
mentre il lavoro prendeva la mia giornata.
Anche tua moglie non se l’aspettava,
tanto che era uscita a fare spesa
e solo al suo ritorno
indossò la maschera di dolore.
Te
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 | Chiudo gli occhi
e la tua immagine
si fa presente
Belli occhi azzurri
come il mare,
dove sei nata
la pelle bianca
come di cinderella
i capelli neri
come le notti senza luna
intensa di misteri
il sorriso
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| Ricordarsi una mattina
Che la notte in un secondo
I tuoi occhi si aprirono
E le tue labbra dissero a te
Che Il tuo vecchio nonno
Aveva preso le scale del cielo
E mentre non ci fai caso
Ad un sogno come altri
Arriva tuo padre e t'avverte
Le scale
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| Nei fotogrammi
del lungometraggio
le parole di un libro
riecheggiano piano
settant’anni dopo
e strane lacrime
da fonte ignota
m’inzuppano la notte
Saprà mai lo scrittore
smarrito con un fil di fumo
tra gli abissi del
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| Mani lunghe corrono veloci
la pasta vola leggera
nessuno merita di essere punito
per quello che era.
Il sugo profuma la stanza
la vita si illumina anche a chi non cambia
la pasta fumante sul tavolo
ricorda che un animo leggero
può correre
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| Dovrai leggere, ragazzo
quello che il mondo tace
cerca di perdonare
nel dolore fugace
di un addio imperfetto
cerca di amare sempre
anche chi non ti piace
e ascoltar del cuore
il buio, anche se l’anima
tace, ancor nel petto batte
cerca di
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| Tornavo a casa nella sera
e tornando pensavo le cose che vedevo,
i rumori che sentivo:
alberi bianchi, la neve sotto i passi,
le luci della sera.
Nell'aria, odore di Natale.
Eppure di tutte quelle cose,
di quelle cose che vedevo e sentivo,
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Ho un orgoglio in me
ne vado fiero!
L’orgoglio spesso si nutre di noi
Ci logora, ci rende uguali,
ci rende brutti dentro...
Ho un orgoglio in me
Ma non so perché
Non mi logora
Mi rende diverso da tutti
Mi rende unico,
mi rende bello
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Mamma
per la prima volta
da che son nata
ieri ti ho visto nuda.
Indifesa, tremante,
dignitosa farfalla
guardavi dal basso
come bambina intensa...
forse più bella ancora.
Pelle rugosa
saggio dolore
splendore assoluto.
Mamma,
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 | Su e giù desideravi andare
era lungo quel corridoio
era lungo come il tempo passato
Ti ricordi? Quando frettolosamente
riponevi le tue gioie, le tue ansie
entro, se così si può dire
un vecchio contenitore
Oggi non lo desideri più,
stai
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| Non ti avevo ancora visto.
Prima ti sentivo sgambettare
e giocare nel ventre mio.
A volte pareva persino
tu ridessi.
Poi sei nato e finalmente
i nostri sguardi si sono incontrati.
Sei bello mio piccolo esserino,
bello come la rugiada che
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 | Su qualche nuvola
Ti sarai adagiata
sorriderai sornione
dormirai beata
se tuona o piove
ti sposterai di lato
l’occhio severo
di certo
sorveglia l’operato.
Condito d’emozione
stringo forte al cuore
il pizzo immacolato
corona del passato.
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Apache |
03/04/2008 15:04 | 1237 |
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| Se un giorno passassi di là,
dove il vento muove i perenni e maestosi cipressi
e dove la notte respirano i gufi,
avrò uno sguardo per te
mentre mille luci torneranno ad essere realtà.
Per te che non vedrai questo Natale
e nessun altro nei giorni
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| Avrei voluto dirti una parola,
avrei voluto almeno consolarti,
avrei voluto dirti del mio amore,
di quanto fosse grande il tuo coraggio
che avrei voluto avere ereditato.
Avrei voluto...
e invece mi è mancato,
e solo lì a
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 | Ricordo infante
il tenero lamento
Tu grande
io
impetuosa più del vento
Di sogni e desideri
vestivi i tuoi pensieri
con scosse e tormentoni
spogliavo le illusioni.
Oggi sostieni i travi
sui quali t’adagiavi
t’asciughi docili
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Apache |
31/03/2008 14:46 | 1445 |
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| Ti guardo, sei seduta accanto
alla finestra, lo sguardo perso nel nulla.
Non comprendi cosa succede;
di ogni tuo gesto non ricordi l'azione,
di ogni tua parola
non ricordi il senso.
I tuoi pensieri vagano nell'infinito spazio,
vuoi
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4086 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3961 al n° 3990.
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