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Le 4086 poesie in esclusiva dell'argomento "Famiglia"
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Ti guardo, sei seduta accanto
alla finestra, lo sguardo perso nel nulla.
Non comprendi cosa succede;
di ogni tuo gesto non ricordi l'azione,
di ogni tua parola
non ricordi il senso.
I tuoi pensieri vagano nell'infinito spazio,
vuoi
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Se oggi non so dove guardare,
non vuol dire che sono distratto;
c'era gente qui attorno,
quando ho spento la luce
ed ero certo, domani,
che l'avrei ritrovata.
Ho finito le Camel
e le dovrei ricomprare:
non mi va che mia madre
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Tra lamiere destreggiavi
la prontezza dei tuoi riflessi
nella notte di resurrezione
tornasti a vita qui tra noi.
Mancasti il bersaglio della morte
perché qualcun altro moriva
per Te.
I tuoi sorrisi tra le lagrime
raccontano la paura di essere
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Io
e
lui...
Stesso tavolo...
Stessa madre
stesso padre.
Guardo
osservo
non riconosco.
Il mio cuore langue,
la mente vaga
nel tornado del dolore.
Occhi giunti all'ultima stagione,
ora colmi di velata gioia,
ci
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Doni |
24/03/2008 17:17 | 874 |
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Con carezze antiche
colme di pudore
hai seminato
grani d'amore
nel solco della mia vita
con gli occhi del sorriso
hai pronunciato
parole di luce
per scacciare
le tenebre del pianto
eri voce silenziosa
nell'osservare
incessanti processioni
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Lia |
24/03/2008 01:16 | 2539 |
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Eri l'uomo
che sapeva accogliere
col sorriso
il suono della mia voce
e di tenerezza
si riempiva il cuore.
Pronto e attento
alla mia presenza,
nulla lasciavi al caso:
sapevi costruire veri momenti
del nostro vivere insieme.
La tua voce mi
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Eri nato papā
lā dove la terra era ostile,
non ti hanno piegato
né le guerre, né le tempeste
e noi tuoi figli
ti abbiamo incallito le mani.
Una notte dagosto
te ne sei andato,
parlavi di viti, di biada,
di aratri e di poter tenere
la testa
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Mio padre č una quercia
verso il cielo protesa
elevato e potente
cammina veloce,
pių veloce di me
si ferisce e sorride
mio padre...
e se cado
mi guarda severo
il suo sguardo, il mio faro.
Mio padre ha le foto
di quand'era un
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Tu
gigante buono
forte e coraggioso,
grande come quercia
immenso come mare
caldo come sole
cosė sorgevi
del parvulo allocchio
che timoroso vedea.
E quando tuonava lostro,
nelle sere dinverno,
al tuo forte petto
stringevi
spaurito
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Per le parole
che non ti ho mai detto,
per i sorrisi
che non abbiamo condiviso,
per una stretta di mano
come due vecchi amici,
per un bicchiere di vino
da gustare in tua compagnia,
per un conforto
dato al momento giusto,
per uno
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Ricordo... noi due.
Albe tese e rosate
boscaglie bagnate.
Covoni di fieno.
Montagne superbe
salite impervie.
Ricordo... tu.
Figura imponente
Dio? onnipotente.
Mito e traguardo.
Sempre ossequiato
appena sollevato
il cappello
in saluto
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 | Con la barba pungente
Che irrita le mie guanciotte calde di sonno
Con quelle scarpe che chiedono tregua.
Esci la mattina.
Più veloce di un fulmine.
Senza lasciare dietro te
Se non che una scia di profumo.
Che si attacca alla ceramica
Del
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Bia |
19/03/2008 16:55 | 1457 |
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| In quei giorni senza fine
mi portavi fra le tue liane
in quel passeggino
che sembrava non aver mai
destinazione certa
Tu
Il mio orsacchiotto padre
Sei la rocca della famiglia
Nella quale lucidiamo
ogni giorno, con fatica
sempre con pių
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| Aspetterō agosto
Col suo sole e la cicogna in volo
Diventerō papā
Con questo nome giā cucito addosso
In un giorno dove gli auguri
Prendono lettere al telefono
Per arrivare agli occhi del mio.
Aspetterō un altro anno
Per un tuo piccolo bacio
Un
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| Come acqua cristallina,
č affiorata dal cuor
dei tuoi anni
la saggezza.
I riflessi della sorgente
illuminano il tuo viso,
e l'acqua ha il gusto
dell'esperienza.
Padre, da te ho appreso
il saper vivere,
e il coraggio
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| E ti sospiro,
come un pensiero lento,
nell'incapacita' di trattenerti.
Cosi',
ripongo il sangue,
in un sorriso assente
e nell'urgenza di un'altro
suono in petto.
Il tempo,
ci disperde,
getta gli abbracci
in un groviglio
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| La tua mano, papà
mi conduce lontano,
quando sono con te,
io non temo alcunché.
Si, ti voglio un gran bene
e tu lo sai già,
devo dirti una cosa:
ti sorprenderà.
Quando sei adirato
io mi sento perduto/a
ho un gran
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| Mi ricordo di te,
quando stanco
mi stringevi tra le
tue forte braccia
ignari, e
con occhi sorridenti
l'orgoglio mi comunicavi.
Ricordo ancora le nostre
passeggiate in riva
al mare,
con il vento che
accarezzava
il tuo candido
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| Nè libri
né profumi
in questo dì di festa.
Solo ricordi.
Dimmi cosa resta
del tempo ch'è sfumato?
No... non sei più qui
oramai
te ne sei andato.
Chissà su quale nuvola lontana.
Ma da
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Triste |
19/03/2008 08:48 | 4564 |
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| Mi vieni incontro
i tuoi gesti esprimono la fatica
di ricordare quello che
spumosi attimi trapassati
fra le sabbia fine e dorate del tempo
hanno obliato
Trema la mano
che cerca una carezza
che cerca una salvezza
da angosce che non sai
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| Fingevi distratto
sorpresa e stupore
se nascosta dal piatto,
con lieve tremore
e dita leggere,
la mia letterina
tappariva dun tratto.
Grafia minuta e bambina,
sorridevi agli errori
tra promesse e auguri,
poi aprivi le braccia
sfioravi
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| Ciao papà,
che appena incrocio il tuo sguardo
mi viene da lanciare lontano il mio,
per tutti quei sacrifici
e le notti bianche
e le mani stanche
ma non morte.
Ciao papà,
che nel momento dei baci
davi baci,
che in quello delle
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| Quante cose mi hai fatto conoscere in sė poco tempo,
non sono state vane,
a distanza di decenni, tanti,
ho potuto apprezzare, rimembrare
la tua vicinanza.
Poco č cambiato,
ma quello che hai cercato di imprimermi nella mente,
-
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| Dov'è la tua mano,
o padre,
ora che il buio
d'una vita
che volge
ad incubo
nasconde
il sole
di colei che è tutto?
Tendi la tua carezza
oltre il tempo:
son qui, come allora.
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| Azzurro è il mare,
azzurro è il cielo
cè un sentimento
che pian piano
si fa vero.
La mano stanca
Cuce il respiro
Di un bimbo
Che spera in un
Futuro vivo.
Mamma esausta,
di un sogno
fattosi vero
prega il Signore,
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Bianchi sassi che rotolano
portandosi gli affanni
di te che allegra sali con la conca
dacqua di fonte colma, sulla testa
era, il gracidar di rane, alto
nellarmonia dei suoni della valle
e tu coglievi, ogni
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 | Dirti ancora vorrei l'amore mio,
e cantarti vorrei la gioia mia,
perché nel tuo cuore scenda l'aurora,
coi suoi colori soffici e delicati.
Dirti vorrei il mio ringraziamento
e cantarti vorrei i miei pensieri,
così che le tue
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| Non c'č figura al mondo
che ne superi il contegno.
Ha uno sguardo severo mio padre
una voce pacata
autorevole
la fronte solcata dai pensieri
a volte nel sorriso una piega
un po' amara...
Io amo fortemente mio padre
il suo atteggiamento
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| Angeli che non volano
i nonni
dalle ali stanche
contro venti nuovi
incontenibili...
Smarriti
sopraffatti
il dito puntato verso l'alto
negli occhi il timore di non farcela
nel cuore uno strano tremore
pei nati ultimi
in tempi troppo incerti...
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| Dalla mia finestra vedo la collina dirimpetto
da sempre abitata da una morente casetta
con le persiane corrose e il tetto logoro.
Tutt'intorno, scabrosi larici scrostati dal tempo
le tengono compagnia, da sempre.
Ma con gli occhi del ricordo la
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| Tutto mi parla di te
Sento ancora il tuo profumo
Vedo le mani operose imprimere
ciō che il tempo non riuscirā
a cancellare
Se tu potessi vedere!
Ciō che hai preparato con tanto amore
non č stato distrutto
I tuoi discendenti continuano,
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4086 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3991 al n° 4020.
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