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Le 4088 poesie in esclusiva dell'argomento "Famiglia"
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Pensami come vuoi... innocente, prudente, impaziente.
Giudicami come vuoi... strana, noiosa, divertente.
Gettami nella dimensione più primitiva,
lasciami da sola in mezzo ad una strada... o lungo una riva.
Vivimi come vuoi... alla follia
o
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julia |
31/10/2016 00:23 | 858 |
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Ti ho cullato come musica
calore nell'inverno della vecchiaia
mi conforta l'amore per te.
Figlio mio gioisci, preziosa vita
amato dalla tua umile madre
pezzo inconfondibile del mondo.
Cammina tranquillo sui sentieri
corri felice
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 | Si el silencio hablara, madre de mi corazón
volarían las golondrinas en el amplio espacio
trinando tus dolores, liberando las mudas palabras
aquellas que no osaste nunca pronunciar
.
Y te abrazarían las flores con profundo
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Tra quelle corde
sempre tese
vivi intoccabile
difficile da scorgere
capace di annodare
e sciogliere
nel fremito di coscienza
il racconto silente
della nostra storia
il perché di una piega
ed ogni suo graffio
di quando il fuoco
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Sapessi figlia
mi vedi come fossi il re del mondo
tu credi sia un guerriero senza tempo
un uomo che non ha paura mai.
Sapessi figlia
io invece non son re proprio di niente
ho freddo ed ho paura in ogni istante
mi specchio e non vorrei vedermi
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Mi svegliava al mattino il profumo del caffè,
mi accoglieva il profumo della tua maestria,
profumo di casa, d’amore e di attenzione.
E tu vivevi il profumo della tua vita nella mia,
non mostravi mai stanchezza o apprensione
guidavi i miei
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Me ne andai
in un giorno qualunque
verso lidi senza mare,
solo profumo d'ammorbidente
a schermarmi dall'ignoto.
Ripiegai verdi colline
e consanguinee valli brulle
in un'età che prometteva
calici di champagne
e abiti di seta.
Assaporai
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Tu non sai che quando
ridi forte mentre dormi,
i demoni ai piedi del letto
si tappano le orecchie
e svaniscono in quel
buio felice e saturo
dei nostri abbracci.
Probabilmente astronavi
o eroi da colorare,
pulcini rossi o
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 | Raccoglierò i cocci
del tuo cuore
li riunirò
lo renderò migliore.
Asciugherò la lacrima
che lentamente
scivola su di te
e bacerò i tuoi occhi
fino a che rideranno
al sole che sempre
è rimasto
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| Ora autunno piovoso.
Triste come avessi
sopra il cuore un drappo nero.
Mia sorella
non è nel cimitero,
è qui con me
e ne scandisco il nome.
Insieme a lei
l'infanzia che trascorsi
mi porta dei sorrisi
e dei
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Rossi d’uovo e pioggia di farina
il piano in marmo a neve e mani aperte
così s’imbrattano le ore a far dorare
il disco delle mele disposte a raggiera
e quell’odor di zucchero e ricordi piena l’aria.
Sa di casa e di pioggia contro i vetri
di
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ed è di allora il tempo
ricalcato sugli strati della pelle
avvolto, tra le maglie strette di una sciarpa:
te lo ricordi il bianco
quel giorno di febbraio, ed il freddo?
La finestra, il dono della neve
io e te nella cucina, tra il caffè
-
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Nebbiosa fredda giornata novembrina
profondo il silenzio, pure l’aria è muta,
sorgono all’animo ricordi e poi pensieri
nascono qui in un nascosto camposanto
di campagna dove il sonno dormono
eterno quei ch’alla vita mia diedero
un dì
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Dai miei occhi precipita il salino
che origina il glauco guazzo
ove prono e arreso mi pongo
mentre le dita percorrono grevi
i senili solchi che oggi mi scavano il viso
Ho sfogliato le mie rughe a una a una
facendo della memoria l’aratro
e
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 | Un ciel peut- il retenir ses larmes?
Parfois la mer le lui demande.
et le ciel le voudrait bien,
mais déchiré au plus profond de lui même,
il cache sa face,
dans le creux d'un nuage,
et déverse d'un trait,
tout le flot
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| il ritmo delle tue parole
spiattellato
all’ombra di un davanzale
rumina
nella dispersione
cruciale
fra rumori e sporcizia
franando
sui miei fondali
con mestizia
le parole di un padre
risuonano minuzie
inezie
di fronte
a surreale
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 | M’appresso solingo
per ritornar alla dimora,
oriento la mente
all’adorata prole
bramoso di saper ella dov’è,
Chiesi...
Accennando un sorriso
nell’affermar che era
il solito scorrere del tempo tra noie,
affanni e
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| Sorelle unite
da patto inscindibile,
custodi del fraterno affetto
conciliante.
Sangue dello stesso sangue
imprime
un marchio
nel profondo dell'anima,
simile goccia d'acqua
pura e limpida,
fonte dell'essere
in cui mi specchio.
Amica
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Io e Lei,
occhi negli occhi,
per attimi infiniti
ad incrociare il cuore,
attimi
che racchiudono un mondo di non dette parole,
Lei mi guardava così quand'ero al seno
e adesso, per quel che può mi guarda uguale,
ieri era il mio cielo
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Tira di qua
molla di lá,
questa corda
quanto reggerà?
Gli anni sfilano
e si ammucchiano
come i granelli
di sabbia del
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Pollicino, Pollicino
così tenero, così carino
urli, strilli, ti dimeni
poi l'abbraccio della mamma
t'induce a far la nanna.
Lenta dondola la culla,
dolce suona un carillon
hai una mano sul visino
un piedino
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Avrai rimpianti
un giorno
quando
forse capirai
anche se più
non sarà quello
il tempo
per scusarsi.
Credimi,
nessuno ti chiederà
parole
che contemplino
rimorsi.
Retrogusto amaro
di addii
senza voce,
un
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Nel procelloso mare d'occidente
sarò il vostro faro figli miei.
Marinaio impazzito
che smarrì la bussola
tra i minacciosi flutti
in una notte di libeccio.
Non temete
osservate il faro
ergersi maestoso
sulle sicure rocce.
Le
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Osservo le tue manine che sguazzano impertinenti
nei mari azzurri, mossi e divertenti.
Dal tuo viso sorridente
gli effluvi d’amor per chi ti sta intorno
sono il regalo più bello
che può ricevere il mondo.
Nel profumo dei tuoi capelli
dormirei,
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 | Vorrei poterti veder crescere,
incamminarti nella tua strada,
divenire un uomo,
un padre,
e poi,
poi vorrei che rallentassi,
dandomi il tempo di riprender fiato
per poterti ancora seguire,
ma non troppo.
Vorrei poter vedere i tuoi
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| Se prendi le mie mani,
se guardi i miei occhi,
se senti la mia voce,
ti rendi conto di quanto
mi sento solo e fragile,
senza una carezza della sera,
quelle preoccupazioni che
solo tu mi donavi.
Quella sedia dove ti sedevi
quando alla sera eri
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In questa notte buia, in compagnia della luna e delle stelle che mi fan da riflesso
tutto commosso cerco di pensar a chi al mondo mi ha messo
Sono persone così normali che non sono da ricordarseli negli annali
ma per me sono così
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Sono qui tra le righe di un tempo
che non ti appartiene
a masticare parole rimaste strette in gola
specchiandomi in un foglio bianco
come una piccola lucciola
che si illude di illuminare il cielo.
Lo sai porto ai piedi ancora i tuoi passi
negli
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Come farò con te,
m'accorgo che l'ultimo appiglio
svanisce e quel filo sottile,
si spezza.
Ti perdo...
Come farò con te,
con te che sei la mia vita
i miei respiri
la mia gioia,
i miei dolori...
Come farò
con te, vita
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 | Spirava il libeccio
sui viottoli impervi
che sanno di letame;
e i passi risuonavano
sui ciottoli informi.
Ripenso a mio padre
sul ciglio d’una strada
con le mani ruvide e scarne
che sudano miseria
per un pugno di mosche
nell’arida terra di
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| E mi manca ogni cosa di te.
La tua voce
il tuo fragile corpo
le mani insicure
quel tuo chiedere scusa
quasi fossi colpevole
d'essere viva
così bisognosa di tutto.
Ah se potessi
abbracciarti ancora una volta
e ancora una
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4088 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 931 al n° 960.
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