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Le 4088 poesie in esclusiva dell'argomento "Famiglia"
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E mi manca ogni cosa di te.
La tua voce
il tuo fragile corpo
le mani insicure
quel tuo chiedere scusa
quasi fossi colpevole
d'essere viva
così bisognosa di tutto.
Ah se potessi
abbracciarti ancora una volta
e ancora una
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Mamma!
luce e sole del radioso mattino,
raro fiore sbocciato
a primavera,
spruzza cuor dolce fragranza,
indelebile rimane beltà.
Non sfugge essenza!
bufera non lascia al vento
scrigno d'amore,
abbaglia vita imperituro sorriso.
Candida
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Quattro settembre del cinquantanove
e l’Estate stava per morire ma caldo
ancora quel pomeriggio afoso, l’aria
mossa sol dal suon d’una campana:
l’annuncio triste dava della morte
tua, cara sorella mia, stava già freddo
il corpo tuo e fermo silente
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Ho lottato per cambiarlo,
son cambiato per amarlo,
e lui lì a rimuovere la muffa
a ritornare ad odiare per fare il mondo,
ad imbrattare le cose belle per non gioire
d’amore senza colpa e senza interesse.
-I figli come pesi e i pesi come
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Saluta per primo caro bambino
e alzati se qualcuno è in piedi
si chiama educazione
quella che ti vogliamo insegnare.
Ricordati di fare i compiti
sempre prima di giocare
e non rispondere mai ai professori
comportati bene
e stai
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Le sei e quaranticinque di mattino
mi sveglio all'improvviso sul divano
le gambe stese sopra il tavolino
e col telecomando nella mano,
mi guardo intorno, faccia da cretino
e cerco di capire tutto, invano,
credevo d'aver fatto un
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 | Buonanotte tesoro mio,
una preghiera e poi a nanna
che quelle buie son ore da dormire.
Dolce notte tesoro mio,
te lo dico ogni sera
con un sorriso e un bacio
che la notte è lunga
nel giaciglio del riposo
e chissà poi le cose del
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Si sgretola la creta modellata
tutto passa in un ultimo respiro
Il tempo si è mutato in nebbia
allo sguardo
che non aveva più bisogno d'occhiali
Il caos del mondo
si fermava
nel silenzio dell'udito
lasciandoti sola col tempio
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 | Riserve d'amore,
vuote
come otri al sole,
giacciono
in quest'orizzonte pigro,
dove si dondolano
cavallucci di legno
e gatti dalla coda nera.
Spiaggia il mare
tristi residui di conchiglie,
e vuoti gusci sonanti
come nacchere spagnole
e
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 | Nel vento che muove a onde l’erba
si depone l’eco di antiche nenie
in trasparenze fatte di respiri
fili e magie in congiunzioni astrali
così la luna invoca sottovoce
il movimento dolce di maree
e in quel nido come passero
agiti le ali nel
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Alla fine
ti eri piegato alle ombre
e il tempo svaniva
con il soffio degli anni
Lontano
un ricordo tremava
per il rumore del vento
e fra le nuvole stanche
Troppo silenzio
in attesa del tramonto
troppo dolore
che lentamente
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Li sentiamo a noi vicini
ne percepiamo la presenza
in un'ombra evanescente
o in un alito di vento
o in anomalo riflesso,
a volte è ad occhi chiusi
che tener serrati vorremmo
ne raccogliamo i sorrisi
ma grande è l'emozione
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S’attende solo che passino le ore
e l’ignoranza trovi soluzione
Vi sono limbi che valgono la pena
altri svelano prima o poi presagi
Si resta muti piegati sui silenzi
attenti ai rumori della vita
- E se li avverti forse sei presente... -
Sono
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Smarrito nel silenzio di una sera,
col caldo che fagocita le voglie,
ti scuoti un poco ma la vedi nera
e guardi gli occhi assenti di tua moglie,
che cerca di restare tutta intera,
sfiorando dello spasimo le soglie,
in questa notte che non sembra
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Il Vero Artista,
un pellegrino
che veglia gli angoli del cuore
e d'ogni cosa
percepisce il suo rumore.
Non odia la vita,
la contempla,
finanche nel dolore.
Si riconosce
in quel che fra i suoi simili
accomuna amore.
E ne gioisce
con
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Leggera e curva, a tratti persa
Osservi ciuffi di papaveri sui lati
rosso acceso, qualcuno un po’ sbiadito
come me, sempre più stupita, un po’ stremata.
Io osservo te
silenziosa più del tuo silenzio
dominando queste mani mie ribelli
che stringono
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 | Ah! Vita, vita,
credevo di aver vissuto già tutto
dell'Umana sofferenza,
e invece no, dell’una e dell’altra
mi tocca vivere le miserie.
Dov'è che io peccai per vivere siffatta punizione?
Forse che di presunzione indossai
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Appagano il cuore,
accarezzano la luce
dell’anima, girano
portano un sorriso
nell'infinito mondo
i nipoti.
Piccoli amori corrono
inscenano il teatrino
della vita.
Nel silenzio
della notte echeggiano
le vocine, la piazzetta
di
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Il viso illuminato a metà,
quanto basta per socchiudere gli occhi.
La posa è un po’ improvvisata,
il fotografo forse no;
mio fratello:
un aspetto più serio,
gli occhi socchiusi al tempo,
quasi con gesto di sfida,
al mondo, al
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non smette l'onda di infrangersi a riva
quando al calar del sole la luce scende
e intanto passa
quel che ieri c'era
oggi è andato
ma resta nel domani
e se incerto brancola nel buio
è in quel punto fermo
il passaggio
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Oh! Aspetterò amor mio,
quel turbine di vento a sublimar
giorni disorientati e amorfi,
vortice maestrale a rincuorar vita.
Aspetterò che nubi oscure, diradino e,
profumo di viole sia
essenza di vital cammino...
Tu, io, un anima
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Vorrei ... farvi toccare
il dolore,
la durezza della pietra
l’illividirsi in volto
come per un cappio
alla gola, la rabbia
sfogare in quel bruxismo
agghiacciante,
accompagnato dal continuo moto
d’arti inferiori ondeggianti
sotto un
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La sabbiolina d'oro bianco
sul tuo abito da sposa
giocava con le volute paradisiache
del tuo radioso sorriso.
Profumo d'arancio tutt'intorno
inebriava il sole sulla tua pelle ambrata.
S'aprivano, come bocche di velluto,
fiori ovunque.
E la
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Sembra eterno il cammino
tracciato sentieri.
Resistito a gelidi inverni,
la pioggia nei capelli
sulla camicia zuppa,
scivola sulla schiena.
Le dita fondono
al tocco dei mattoni,
al tocco dei sassi, dell'acciaio.
Il sole cocente
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Proteggerti vorrei,
dai tuoi pensieri
dalle tue immagini
riflesse, dalle tue angosce,
dalle tue ombre sbiadite,
dai tuoi perché,
voglio essere la tua roccia,
se lo vuoi.
Solo un cenno
un gesto
uno sguardo
e volerò al tuo
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Anni e anni fa,
ho iniziato a coltivare
vita da vivere e giorni da riempire;
adesso ne ho un bel raccolto
fatto di momenti sereni da commentare
e sgradevoli attimi su cui dissentire
Sono per lo più ricordi d’infanzia
memorie di un bimbo
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Niente, non è successo niente
sembra dire l’argine rigoglioso
schiaffeggiato da raggi vivi
di un sole troppo rosso.
Niente è cambiato nella macchia sott’ Ombrone,
né han mutato le linee frastagliate della natura sua selvaggia.
Canta ancora il
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Avvolti gli occhi in veli di pianto,
ti sentirò figlia
con le braccine protese
nell’ansia d’incerto che sgomenta.
Sotto una pioggia di gigli
si affaccia la paura,
la bestia ti devasta
come uno straccio al vento.
Eppure sai che qui si combatte
e
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 | Non voglio perderti
tra dirupi di ricordi
come sasso
che si schianta sul mare
e cancella la mente.
Tra le scartoffie amare
di giorni sempre uguali,
le lancette puntate
che consumano le ore.
Non voglio perderti
nei vuoti a camminare
ma
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Si fermò per te il tempo
ammirando la bellezza
del sapere,
Ingegno ti accolse
e alla sua fonte ti condusse.
Attesero le ore
perché fosse maturo
il tuo consiglio
e l'audacia
divenisse in te passione.
Né dubbio ti
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Da quando nacqui
giammai mi fosti padre
ché tenerezza e abbracci,
innocente, ognor,
tu mi negasti
e fanciullezza vissi
orfan di te costretto
a pro ed in virtù
di quel levarti a sera
e indi riposar,
stanco del tuo far pane,
ben
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4088 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 961 al n° 990.
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