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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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♦ Maria Manzari | |
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Le 6863 poesie in esclusiva dell'argomento "Fantasia"
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Ha un linguaggio misterioso
il foglio bianco
e la pergamena della mente
non comprende
dall'inizio
le parole che esso desidera
vengano incise
Le scopre una dopo l'altra
con fatica
Poco a poco
si lasciano indovinare
Dagli oceani del
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| hy ju |
26/03/2015 12:25 | 1170 |
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Passando oggi in secondaria via
ho visto un trans che fermo ad un lampione
con sguardo intenso di malinconia
stava intento a... trovare l'occasione.
Un attimo mi sono soffermato
vicino a lui immobile in tal posa,
giacché questo
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 | Tremava,
nei bianchi tratti ondosi discontinui.
Esitava nei tratti rossi inchiostrati
del tempo.
Temporeggiava,
nella cronologia fuori epoca
la scatola nera catapultata nella profondità più assoluta.
Chiamava,
imperterrito
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Soffia e irrompe
il vento sul viso
al sapor di limoni,
cresciuti ad alti canti
su vetuste mura.
Al giogo d’aurora
danzano gli zingari
su sabbiose colline,
si segue il disperso ritmo
dove la luna bacia il sole
in un cielo d’indaco
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 | Fatto fare mezzo giro alla corona
il braccio muove una molla strana
la ruota con i denti poi si aziona
e calibra a sua volta quella piana.
Trenta o forse più rotelle ruotano
vicine che si toccan calibrate
braccetti lenti e lucidi si
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 | Silenzioso stanco e lento
Se ne andava l’inverno
salutato con un caldo abbraccio
dal Mandorlo fiorito.
Una timida Margheritina
faceva capolino tra fili d’erba nel giardino,
era il segnale che dava il via
alla grande festa di Primavera,
gioiosa,
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| Su una panchina
che dice viola nell'oltre sera
dormono da scialli i nomi inumiditi.
E sdrucciolano e sdrucciolano: sdrucciolano.
A questo punto - se falena non è balena
neanche nei sotterranei del controluna -
la colpa è dei
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Lia |
22/03/2015 21:20 | 1873 |
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| demolire gli inverni
anche se rovi e declivi e ronde e ancora piogge a battersi
dicevo: allenati come a una gara:
tira i muscoli del sorriso
metti un battesimo nella parola
Gli inverni freddi,
dovunque passi un fiume per bere o volare
e tu hai
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 | Una fervida mente,
fucina incandescente
s’accende di pensieri,
pronti a spiccare il volo,
liberamente,
accarezzando sogni
e desideri,
repressi da un mondo
oppressivo, prigioniero
di grette mentalità.
Pensieri
liberi di
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 | Mescita di fonte creduta eterna
senza alcun freno la vita mia
ché il diavolo di porpora
in maschera di cipria
al di sopra di tutti
perpetra il massacro
lasciando a me disonesto
l'onere del disbrigo...
A dismessi incapaci proni
la magia
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| Piansi digiuno di notte sfortuna,
respiro pungente d'acquitrino sudato,
"lasciami demone" ruggire iracondo ma la via è chiusa, non v'è scappatoia alcuna,
fuggir non credo, di fatto io vedo, aprir gli occhi io devo, eppur mi
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| Davvero, proprio il Diavolo in persona
è venuto a trovarmi stamattina,
alla mia porta il campanello suona,
si presenta, mi fa una risatina.
E' bello, ben vestito, profumato,
un'eleganza proprio rapportata,
e non puzza di zolfo
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 | Chiudi gli occhi.
Nel tragitto
ti sembrerà di camminare su una nuvola,
e la pioggia,
sotto,
non sarà soltanto pozza d'acqua.
Ci pensi,
non è strano sognare
far galleggiare quelle barchette di carta
striate di
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| Signore della notte che sui silenzi regni
e imparziale assisti allo scorrere della vita,
dalla reggia tua stellata abitata dai sogni,
è forse una lacrima a rigarti il viso?
Grave è ora il peso del tuo scettro,
anziana è la
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| Mica |
19/03/2015 00:56| 1142 |
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 | Prendimi così,
senza contare le maschere di rose.
Pungendoti di continuo,
senza lasciare nulla al caso,
spiando nei ricordi di ieri
e tra spiragli di futuro tempo,
senti oggi,
e udirai parlare di me dentro.
E,
se non rispondo al
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Hai un petto ampio
nel quale rifugiarsi.
Durante una notte
di stelle e insonnia.
Quando l’alba si avvicina
e al di là delle luci di Torino
qualcuno aspetta.
In una stanza ben arredata
dove di sera avevamo esaurito
tutte le
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Sono un poeta? Certo non lo sono,
i miei versi son semplici e scontati
e non hanno davvero il dolce suono
che i poeti, quei veri, ha incoronati.
Chi sono dunque? Non poeta buono
di versi nel Parnaso rifiutati,
non sono leggerezza e neppur
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 | Non chiedere il nome alle onde
impresse vive sulla porta
del tempio del passato.
Non chiedere
non ti sarà dato.
Nessun pensiero sintonizzato
in una sfera colorata di sole,
oltrepasserà le anse di carne
di identiche fasce di
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 | Il suono d’una musica lontana
impalpabili foglie sotto i piedi
la natura che mi parla
Neve sui pensieri
s’adagia con parole nuove
l’aria sottile racconta sortilegi
il silenzio fa lo slalom tra gli alberi
cancellando spazio e tempo
sentieri
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| Ho sognato di giorno, proprio ieri,
intento in consueta pennichella
ch' ero davvero io Dante Alighieri
con il Virgilio a far la gitarella
per un cerchio infernale buio e triste
senza il conforto manco d'una stella.
Di fronte a cose orrende
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| poi capitava un sole, improvviso
e noi si usciva con l'animo del dopopioggia
galleggiando amori di pozzanghere
come quando si usciva da un cinema di
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| non quando passo da un capo all'altro del mondo
col dito indicando la città dove starei vivendo o morendo a caso,
se per caso vivessi come un cieco, in piogge lontane
giochi infantili che mi porto dietro
queste luci negli occhi come stelle a
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| Bollono, ad arte scelte, spezie, petali e licheni,
e del diavolo l'artiglio,
scorrono piccole gocce nelle spire degli alambicchi,
lentamente scivolano rimando suoni e spargendo profumi;
Nell'officina s'aggira destro il maestro speziale
tra tomi
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Ho avuto lo spazio e l'ombra per saperti
in cripte che rinascevano cere e bagliori
e ho sventrato ogni parola per toccarti la voce
Onde ed echi camminano sui pendii del sogno
la pelle spariglia ogni riflesso
m'innesto in uno slancio, al
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Le tristezze si gonfiano come pane di giornata
in un forno casareccio, artigianale...
Sembrano accasciarsi croniche
negli stadi delle nostre impalpabili emozioni.
E come zucchero a velo, decorano
il corpo di qualche dolciume
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Una gran botta
è arrivata
sul tuo viso
Un'altra poi
è arrivata
anche sul mio
Mentre si era
presi entrambi
da un'incantesimo
semplicemente
un po'
meraviglioso
che s'infrange ora
all'improvviso
La
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eccoti al quarto sorriso
al terzo rimpianto
alla seconda carta da parati,
eccoti dentro un vaso appena rotto nella prima versione di un pianto
giocattolo inventato, ragazzino lupo
ultimo in piedi da sinistra il più distratto,
eccoti un sogno
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Questa è la storia di Narciso dai boccoli di miele
grazia eterna egli aveva ad illuminargli il viso,
ma presto si sciolsero le sue candele
e il suo lucignolo arse superbo e inviso.
La madre amorevole interrogò un indovino
per
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Sono quasi un frenetico brigante malconcepito,
forse...
...ma mai tediato dalle mie vitali, umane risorse.
Son forse (dico ancor) bandito non dal mio dito,
fuorilegge... ma di questo, mai son irretito.
Mi slego dai miei ipotetici, agitati
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Sciogliere i lacci che ci opprimono
smontare impalcature artificiali
per riscoprirsi autentici nell'animo
e rivedere paesaggi interiori
che con il tempo avevamo dimenticato
perché protesi a correre a correre a correre
sfiancati come cavallo
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Costella universo
spazio infinito,
tortuoso fiume
accarezza via d’amore.
Passa nuova avventura
giovane fortuna
d’oracolo colora la luna
allo splendor di stelle.
Sole, notte divora
placida brina del mattino
respiro dona,
tinge il cuor,
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6863 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1861 al n° 1890.
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