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Le 6863 poesie in esclusiva dell'argomento "Fantasia"
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Cupa,
la sera
ora scende
silenziosa e scura.
Il buio
tutto copre,
pesante
la sua coltre:
il dolore,
gli errori,
le parole sbagliate,
quel gesto
mancato,
quel bacio rubato
e la rabbia,
quella stizza,
che il bene
poi spezza.
Le
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Chiamo l'alba
che dalla porta, in piedi,
il buio
allarmi e raggiri
e
ne risucchi il mistero
apro solo
a ciò che è vero...
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Lia |
29/05/2011 02:15 | 3309|  |
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guardo il mondo dal mio scantinato
la notte non bussa: s'accomoda ...
ha fatto un nodo alle lenzuola
e si ricorda ...
di me e della miseria
(vita che non decolla)
ruote sgonfie
ossa fratturate
il cazzo pieno
apro le finestre alla
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 | Il dio di maggio aveva le corna d'oro
lenti i pianeti giravano attorno
in orbite ordinate leggere e lontane
Quattro le linee tre le damascate
sette in totale come un segno in fronte
Limpide gemme scendavano giu'
come la corte che danzava
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 | Bussava la notte
alla finestra del cuore,
bussava e ruggiva
col vento d'amore.
Ridevano sui cespugli
i piccoli gnomi.
Danzavano le fate
sui fiori sbocciati.
Lucciole d'oro
volavano sul prato
rideva la luna ai
rospi bagnati.
Bussava
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 | Notte senza luna
senza torcia alcuna
sull'orlo di un segreto mai svelato
Nel suo bivaccare
ti viene a bussare
muove il suo ramo spezzato
caduto nel bollore del fiume
a filtrare i passaggi gettati
Porta una manciata di chiodi
da sparare nel
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 | Come piovra
dai mille tentacoli
incombe il mio giorno,
nemmeno lo specchio
mi vede riflessa.
Aspetto la notte
che con le sue dita di stelle
ed effimeri sogni
alla finestra mi bussa.
E sul mio bianco e alato cavallo
serena cavalco
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| Chetati i diurni lampi
s'impossessa del cielo la notte.
L'anima mia, uccello notturno,
dispiega le ali
librandosi tra voci ovattate.
S'ode il trillar d'un canto
- esistono ancora usignoli -
il latrare alle ombre
di cani guardinghi,
felini
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 | Sono finiti quei binari
e quei rumori nella stanza
a tenerci svegli
Senza treni
nella notte niente luci
a mantenere il giorno.
E in quella stanza scura
in un angolo
tutto era sognare
come il campanile
che cantava le ore
ai binari che
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 | sonnambula
muovo incerti passi
l'aria appena nebbiosa
appesantisce il respiro
notte fonda
gravida di foglie e di mistero
s'apre una fitta boscaglia
che inghiotte ogni cosa
nelle possenti braccia
alberi secolari – rivolti al cielo i rami
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| Mi rifugio dentro il tuo canto
come povera foglia d'autunno
e vorrei che cadesse sul cuore
come strale d'amore, per ferirmi.
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Avanzi pian piano
nella notte tormentata
funambola
che girovaghi nell'aria,
capelli di porpora
e corpo di neve,
dea magica avvolgi,
nella tua oscurità
il seno del male
abbracci tremante
il sonno dell'uomo.
Ti temono gli alti
e
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Riflette sé
brumosa nel bosco
la Luna
Luce Opale
ricama gli alti fusti.
Un nero verde
s'addensa attorno
lambisce ombre fluide
ed Io
fugace
in sottoveste organza
di pieghe aperte e madreperla
scivolo dentro.
Così
Ogni
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 | Timida,
bussa sulle finestre ed attende paziente
che smorzi l'ultima candela prima d'entrare.
Lesta, stende la volta della notte sui pensieri del giorno
ed accende ricordi lieti come fossero stelle.
Ora aspetta silenziosa
che s'illuminino sogni
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 | Si veste d'argento la Luna
vezzosa si specchia nel lago
e fiera sostituisce il sole
nell'alcova celeste.
Raduna le Stelle sue ancelle
e rischiarando il blu del cielo
con luci da palcoscenico
dà inizio allo spettacolo.
Bussa discreta
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Sfiora Hypnos dolcemente
sugli orli del giorno
ove
si placa l’affanno
nell’incontro di pensieri
nell’estremo silenzio del cosmo.
Notte
telescopio di sogni
leggiadra e felice
mi adagio
in seta nera
mi sveglio
nel bosco incantato
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Il buio ti tempra mio caro piccino!
Dolcemente, quando, la mamma
accarezzandoti la fronte ed i capelli,
e la paura s'insinua nel tuo cuoricino,
si congeda con un bacio amorevole
svaniscono i momenti belli,
gli istanti materni tranquilli.
lampade
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fremente aspetto
che luce si ponga al fine
nell'ora dell'abbandono di fulgidi ormeggi
si spenga questo sole
per cortesia...
che l'odioso compagno
della grigia giornata
rintani per favore
sorella notte giunge
ne fiuto il
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| EnzoL |
28/05/2011 14:33 | 2351|  |
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 | Unica mia certezza
al capezzale della notte
si spegne il giorno
Frizza l'aria mi porta lontano
nel cielo coronato di sogni
dove la paura non arriva
La vedo arrivare dietro il vetro
ad ali aperte silenziosa
la vedrò invecchiare
sotto
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 | Notte di sogno,
notte profumata,
notte d'amore,
notte di magia.
Sopra il rovente lido,
forti ondate,
sfioran la pelle liscia e vellutata.
Sogno s'infrange...
Notte luminosa,
chiude i telai della finestra, piano.
Lenta, s'adagia,
illuminata
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 | Timida silenziosa
mi chiede la notte riparo,
delle solite tenebre
questa sera si spaventa
bimba si scopre
e nella luce fievole
di un'anima quasi spenta
s'adagia.
L'una all'altra s'avvolge
in dolce delizia
caldamente si stringe
per
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| Tu notte senza luna e astri fulgenti,
allontanati dal buio che ti sommerge:
Mi ascolti tu che dei pensieri
rapisci il senno dei sentimenti cari?
Avvolta in ombre spurie
senza fulgori astrali, bussi alla porta.
Ti vedo, e ritorco a te i tormenti
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| quando il sole bacia la terra
scomparendo all'orizzonte
arrivi tu
con il tuo mantello
pieno di stelle,
tu piena di mistero,
tu che porti consiglio
tra un sorriso ed uno sbadiglio;
tu dolce compagna di vita.
io vivo in te stravolgendo i miei
leggi

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Vestita a festa
come ogni sera.
Accompagnata
dalla tua fidata amica
che ti illumina la via.
Con il tuo mantello pieno di stelle
avvolgi chiunque incontri.
Racconti sogni,
nascondi i segreti,
affascinante
trascorri il tempo,
carezzando
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 | Spalancando la finestra
dei miei sogni
penetra dolcissima la notte
là dove miriadi di luci
riscaldano le illusioni del cuore.
E mentre l'anima
dentro una sfolgorante spuma di stelle
si libra nell'aria
Una diafana luna
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 | Rimane qui
fra le cose zuccherose
su note di violino
che stride a un desio malinconico
Rimane qui
e i venti lo sanno
raccimola il canto d'un funnabolo
che regala note poesia e sorrisi
e al di la si spende
il finto d'una parola
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Rumore di caldi passi
alle spalle della collina
-presagio di luce-
ma nella ricerca del sole
la paura accese uno spettro.
Sardonico e affannoso respiro
squassava il demoniaco petto
e nell'orma del passato
lasciava davanti a sé
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Mi tocca d'accettarmi come sono
col narcisismo in cuore del fanciullo
amore della mamma d'altro secolo.
Voltarsi indietro è a rischio pianto
guardare avanti a volte buio pesto
resto così col mio giocar di verso.
Vecchiaia
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Ti sei coricata
come una fata
tra le lenzuola di velluto
per dare sollievo
ai tristi pensieri.
Hai annusato i migliori odori
che la vita ti ha offerto
e hai chiuso gli occhi
per scordare quando
sono scomparsi.
Ti sei aggrappata
al
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Sento il crepuscolo
gl'occhi impedirmi,
che bulimici s'agitano
affamati del giorno
Nevrosi di periferia
in un coacervo risaccano
sul ciottolato vespertino
Subissa nell'ovest
il sole lo sguardo,
scolato in un sorso di sera
che sa di
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Il chiaror di luna
che nasconde il tramonto
tra frammenti di stelle
trasforma magicamente
le gocce di pioggia
in timidi gnomi.
Vengono a bussare
alla mia finestra
per chiedermi se voglio
andare a giocare con loro
sui rami del cipresso
del mio
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6863 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4291 al n° 4320.
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