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Le 6860 poesie in esclusiva dell'argomento "Fantasia"
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Siamo entrati nel segno del leone
spinta vitale forza propulsiva
stagione splendente forza creativa
un’accelerazione di passione
il sole dell’aurora suo ricamo
astro pulsante d’empatia col cuore
espande nell’armonia il calore
messaggio
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a volte passano, a volte mi guardano e io apro l'ombrello;
quando apro l'ombrello è il centro esatto, il momento in cui tutto si tiene
una specie di prima e di dopo concentrati, tenuti in aria al buio.
E' questa forza oscura la mia
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Come gli scapoli a quarant'anni
nelle commedie del boom,
fuori dai denti bianchissimi
di rimorchio e circostanza
e fuori dalle inquadrature di quelli che in vecchiaia
chiameranno maestri:
piango e se il Tevere esonda
è un po' colpa
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So sfumare il mio mondo: decoloro
quelle tinte più cupe
- minacciose -
al contrario, coloro lo sbiadito:
immersa nel contesto - mi ci intingo -
riverbero altrui tinte
- a rispecchiarmi -
così mi ambiento meglio
- mi ci muovo -
con maggiore
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Lunghi capelli biondi
facevano da cornice
al suo volto ammaliatrice
assieme ai suoi occhi profondi
Il suo candido sorriso
come un imano che attrae
la bianca mano sottrae
posandola sul bel viso
Tutte le stelle del cielo
invidiano il suo
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 | Da tempo si dibatte senza frutti
in casa avita e altrove i membri sciolti:
si vuol maturo scapolo si ammogli
con un partito adatto alla sua stirpe.
E una una cugina, e sembra fatta apposta:
vivace dolce tipa assai graziosa
che patrimonio
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Assomiglia al mare
l’anima pura,
riluce di trasparenze
e si lascia intravvedere limpida,
come tra onda e onda.
Intrisa di colorati movimenti
è profonda come il mare,
in quel blu si confonde
s’arricchisce di fantasie nuove
da far
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Platone il gran filosofo
veniva dall’oriente
eppure dell’amore
non ci capiva niente
allora chiese a Socrate
almeno una battuta
mentre sul catafalco
beveva la cicuta
e quello ben deciso
a ritrovare l’uomo
rispose che Diogene
non era ancora
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Oh, veramente
il tuo è un dire manicheo:
il calore del gatto a me piace che strusci
e tu, in corsivo, formuli estensioni: biancobianco, neronero, tu
e mai variabili, che di te non sono.
E poi ignori l'afa e degli stupidi ditteri, il
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Lia |
15/07/2017 14:01| 1183 |
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Nella reggia che visione
inebria l’anima,
sereno grembo assottiglia
il cuore.
Sfugge all’occhio umano
la sensazione di un giorno
che al vagar nell’oceano
l’orma sua riposa.
Centocinquant’anni
d’opere e prose coniugano
verbo
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un estremista biondo
proprio come me
“comunque un idiota”
reciproco pensiero
fra i meandri dell'affetto
di una stretta di mano
di vigore tra il medio, il metodico e l'astratto
e nessun libro e nessun pugno
da scambiarsi per il resto del
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Il tempo era una promessa
sotto le palme del deserto
ed io contavo stelle
e scrivevo le mie poesie.
Mia moglie preparava il pranzo
il fiume era trasparente
e i datteri e la frutta
da metter nel piatto
con il latte delle capre
e la carne
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Butta via tutto
liberati del tempo rubato
oltrepassa la barriera: corri.
Al di là, al di là dell’annullamento
oltre il recinto dei lupi e dei conigli.
Corri ... va
sulla collina di sabbia.
Scarponi e bouldering sul faro d’oceano.
- Che vuoi dire
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 | E farò del cielo la mia casa
in un bel sogno realizzato,
sarò tra le nuvole col cuore
veleggiando con le ali dell’amore.
Con un velo posto in cielo
ricoprirò tutti gli angoli del mondo
avvolgendo dolcemente ogni errore
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| gioco di precisone sai, mi assegno un calcio di rigore:
ma la porta, questa parola appena uscita dall'erba,
quale fiato la gonfia? quale ragno ricuce
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 | ¡Míralos, es él, es ella
somos nosotros!
Tenemos que ir hacia allá
tenemos que llegar
tenemos que conocerlo
!Es, el lugar del amor!
Levantemos en vuelo
con los ojos abiertos
juntos
para ser percibidos
para ser apreciados
para ser tocados
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Il mio talento
è guardare le nubi
veleggiare leggere
sull'azzurro sfondo.
Immagini fiabesche
e figure mitologiche
balenano e scompaiono,
si riflettono nelle effimere
e ampie pozzanghere estive,
colorano la mia emozione
di una
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Nell'antico Egitto
pergamene e scarabei
veneravan la regina
discendente degli Dei,
epigono di Iside
all'ombra della Sfinge
d'una beltade rara
il passato la dipinge
L'incantevole Cleopatra
per natura seducente
era avvolta da un carisma
e
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Distesa sul prato
con un filo d'erba tra i denti
la ragazza con i pantaloncini bianchi
guardava le nuvole del cielo
bianche di forme mutevoli.
Aveva dolore nel braccio
un dolore più profondo dentro l'anima
non era per le botte del
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 | Respira perché sei allegro
di esser diretto nel vento
dentro l'uragano
contro il concerto
degli angeli nei cieli
che volano sinceri
sopra i tetti della felicità.
Canta
come se fossi dentro un altra giornata
in questa estate
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| risveglio in piazza assolata
cielo azzurro
la neve alle spalle
in alone freddo di monti
il gelo si lisciava e prendere
dall’acqua alle fontane,
combinava solida infinite forme,
ciliegi di geli primordiali
vibrarono in quarzo uccelli
ali
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Pareva che ad ogni passo
la terra si aprisse
e qualche demone mai nato
mi potesse afferrare
E portare giù
nell’inferno dei miei incubi
che ogni giorno coltivavo
come germogli rari
Il cielo sembrava alieno
da queste paure
scolpite
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Distesi tra cielo è terra
puntiamo il dito verso miti brillanti
come pescatori di leggende
con il desiderio di urlare sottovoce
anche la luna arrossisce.
È impossibile orientarsi
nel riflesso di Saturno
sarà la luce delle
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Parla di Dio come un prete,
all'unga le mani
su ciò che non è suo,
tifa per una squadra...
e dipende dal tifoso
che lo invita a cena,
ama tutto ciò
che niente costa,
si lascia deridere
per i vestiti fuori moda,
lui ha un
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Schiamazzi storpiati
dall’enfasi di menestrelli
stonati pensieri suonati sul cuoio
cuciti sul bordo d’un drappo
Lo stento d’un inutile salto
nell’aia starnazzante - stridente
di becchi e di ali - e di fronte
nello specchio sottile
annegano a
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c'è tanta luce qui adesso, troppa
che non si vede con quanta perizia
il cuore si crepa, come sanguina l'occhio
nel sonno indovino e quanto
profonda è la ferita nell'aria.
Me ne vado per campi dove l'erba è bruna
e sento gli
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Quanti sono gli occhi aperti
e quante notti gli occhi chiusi
custodendo scrigni di vita
suggellandoli dentro il fato
come sfere di cristallo.
Dobbiamo bagnarli in mari salati
nuotando con loro dentro i sudori
fatti di lacrime miste
in attesa
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Una notte con i pipistrelli
per respirare il buio
e sentire il cielo chiudersi
dietro ai miei veleni neri
Il vento sta arrivando
e non c’è niente da chiedere
a questa tenebra che scivola
via con i pensieri
Una luna con i demoni
per
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Un albero giocava a guardie e ladri
rubando foglie gialle e frutti rossi
al picchio che dal buco della vita
titicchettava rapido e fumino
tra un giovane cipresso e un verde pino.
Ai piedi di un abete bianco latte
un’orsa coccolava un paio di
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Sale la luna
oltre la frontiera,
abbraccia le nazioni,
stringe la tutta la terra
e scrive nel vento:
"Finitela con la guerra
voi figli dell'odio,
guardate domani all'alba
vi apro io i fiori della pace,"
se ne va l mio sonno
nelle
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Sorge ogni dì il mattino
tra nubi argentee avvolto,
che si dileguan poi
all’apparir del sol.
Saltan gli augelli in coro
tra gli alberi d’ulivo,
s’ode nell’aria il canto
d’un timido usignol.
Tanti bambini a frotte,
girando per le
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6860 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 811 al n° 840.
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