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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 6860 poesie in esclusiva dell'argomento "Fantasia"
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Arde, di fiamme contornato bluastre
che spiccano sul cupo rossore
della brace, ardente dattorno
al ciocco pesante cuore di quercia
antica estratto a fatica
dalla terra
umida, fredda,
intero
a sfida
di politi possenti strumenti
umani
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sull’otto orizzontale
librarmi etereo
piume
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 | Un leone a spasso per la campagna
adocchiava qua e là senza timore
sapendo di essere il più forte
d’un tratto un ciottolo si permise di fare uno sgambetto
ed il povero re rovinò a terra per l’accaduto
continuando a guardarsi attorno facendo finta
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| Potresti essere un tocco, un aroma - vorresti -
o dita slargate di un cosmo includente
ma i vetri raccontano muri alla voglia
- così scoscesi che parola è solo offerta di ciglia -
Eccoti, allora
non altro che pupilla in salita
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Lia |
30/05/2017 20:58 | 1351 |
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| E' faticoso mettermi a poetare
con quest'afa serale ch'è feroce,
per questa volta lascio tutto andare
o scrivo qualche cosa di veloce.
Mi viene in mente che potrei tracciare
un haiku com'è moda ora in gran voce
che fa davvero
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Danze tra i tavoli
e saluti al miele
la festa del sole
comincia così
e che si sveli la sera
in verità dissennate
nel tempo distese
sulla scia delle note
solo essa si pose
in segreto sincera
in fra mezzo ai pasticci
e
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Non sapevo né conoscevo la bellezza di
essere incantato,
tra pagine e paragrafi che cantano la grazia
dell’amore,
comprendevo alla fine la tristezza della solitudine,
la città conosco sapendo dove camminare
per trovare carne
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Sapevo che lei
mi aspettava nel silenzio
e temevo il momento
in cui avrei spento la luce
Giravo il vento della sera
dalla mia parte
per non morire ancora
di qualche inutile follia
Cercavo le strade vuote
per parlare ai sogni
senza essere
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già l’immagino i titoli
"classe quarantuno - stecchito da una raffica"
ho a volte il pallino
-farneticare dell’età-
che d’improvviso qualcuno mi spari
da un’auto che rallenta e poi via
-come in una scena da gangsters
-è fantasioso ma
freddamente
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S'accorse il sole che la luna era sparita,
troppo buie e lunghe diventarono le notti,
danzavano contente le maligne ombre
senza timor della calda e soave luce
di colei che assai spiata eletta fu a regina.
Immediata la decisione...
in attesa del
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Pagu |
25/05/2017 08:48 | 1276 |
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 | Nella lentezza del tempo,
palpebre pesanti
su occhi rugosi,
un sorriso sapiente
difronte alle corse di gente
che con occhi sgranati
senza
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Voi
che cercate l'autunno
rincorrete perennemente
gli umori dei piangenti salici
non trovate mai primavera
ma un caldo improvviso vi ghiaccia
lasciando i pensieri al buio
questo è l'obliquo scontato inverno
si perché
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Dietro i ruderi del castello
prima del sentiero del burrone
trovi il giardino degli alberi di velluto.
A volte il vento suona le sue foglie
la pioggia lava la polvere
e il vecchio custode cieco
raccoglie i rami che il tempo scioglie.
Vanno
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Non ho voglia quest'oggi di poetare
con quest'afa che è proprio una gran lagna,
rimpiango l'ombrellone in riva al mare
oppure un fresco abete di montagna.
Questo caldo riesco a sopportare
se mi allontano un po' per la campagna
ma ogni
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danzi su creste d’onde
gabbiano Jonathan
io sono il mare l’immenso
desco su cui ti posi
-ti guizza nel becco preda lucente-
io sono il mare tua madre
se in burrasca
vieppiù in simbiosi siamo
ti abbraccia il mio cuore trasparente
di
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Si era innamorata del ribes la fragola
per la somiglianza di colore
e i grappoli dai molti frutti.
Le piacevano la forma e le foglie
trovandolo del bello modello
sentendosi modesta al confronto.
Di questo amore s'era accorto
il rustico arbusto
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Angelo nuovo che alle Pleadi nascondesti la notte
illuminandola con un falso sole,
trasformasti l’amore in una guerra che ci attraversa
annullando la competizione tra il sacro e il profano,
il cuore batte da fuori verso dentro e la mente
ogni
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La calda noia d'una fontana
nell'assolata noia d'una piazzetta,
come se fosse un cuore a mezzogiorno:
sbucciarsi i ginocchi, trovare la lucertola.
E' tempo di tappi di bottiglia qui,
di barberie sepolte nella testa
scalini che portano passi
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 | Uno sguardo al sogno
uno alla realtà
un lampo di eterno istante
un soffio di vento
un sorriso d’uguaglianza
uniti nei valori assoluti
una carezza
una parola dettata dal cuore
uffa
ustionata dal sole
ubriacata dal mare
uguale a voi nei
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| Riposa la penna a quest'ora.
Pregusto l'infuso e i profumi
di malva e finocchio.
Da una calma finestra controllo
gli scogli lisciati da tempo
e intemperie e dall'ingegno invasivo.
Compagno è il commiato del sole,
l'argento di campane a
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 | Nei fossi, e in calmi corsi,
c’erano un tempo rospi,
uova d’anguille e serpi,
ed or, lordure e sterpi.
Molluschi, anguille e pesci,
tra i nomadi nel mare,
ma il prepotente squalo
li smembra e ingoia a frotte
e, sulla sua traiettoria,
orrendi
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Alle sette di sera ti stendi
accovacciato sul lembo di un sogno
pretendi un canto
attendi il momento.
Aspetti ripide rapide
il fatidico giallo tramonto
che libera i sensi al vento
sbalzellando invano
trascinato dalla fisica del suono.
Ti vivo
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Insieme a Marcel Proust che ho conosciuto
durante un sogno ieri, ho passeggiato
discutendo sul tempo che perduto
fu da me nella vita che ho passato.
Attento lui davvero m'ha ascoltato
del divagare mio ben compiaciuto
poi d'improvviso egli
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m’invitano i miei morti
a una uscita fuori porta
amano
farmi partecipe del loro mondo
m’avvedo
dagli occhi lucenti e i sorrisi complici
ch’è molto molto gradita
indispensabile quasi la mia presenza
ché senza orfani sarebbero
e tristi forse
pur
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D'accordo, potrei dire che c'ero,
che prima qui saliva una stradina polverosa
e che un giorno conobbi uno zingaro
e insieme leggemmo i versi di Kavafis;
poi lui ricominciò a salire sui pullman
ed io tornai a guardarlo dal balcone.
Mia
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Un ombrello che sembra fare il bischerello
si aggira sperduto tra i ciottoli
toccando con fervore quei limiti
che la natura elargisce
sintomo di realtà vivace attira truci sguardi
pronti a raccoglierlo affinché
il domani possa trovare l’occasione
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 | Sogno di luna
di sole e di vento
portami via
angelo mio
da questo tormento.
Parlami al cuore
dimmi che m'ami
che nuovi cieli azzurri
arriveran domani.
Fammi sognare
cantare e sperare
fa che il cuor mio
mai smetta d'amare.
E nell'onde
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| rischiava la galera chi
procurava cibo
ai fantasmi era l’editto
del castello
pure
l’intrepido ragazzino
Arthur R. giocava il tutto
per tutto pur d’avere in cambio
versi "divini"
o più probabile fosse
solo un sogno e lui stesso sogno
nel
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Contemplo l'immensità.
Rami che si agitano,
venti, che non sussurrano,
ma gridano in silenzio.
Cirri trasparenti,
avanzano lenti,
seguono un cammino
senza meta.
Mare, nei ricordi.
bianchi gabbiani,
respirano nebbie salate.
Onde
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ho visto angeli tremare
in un tramonto fatto di stelle
piangere lacrime a mille
e con le ali disegnare
un gabbiano in volo
mentre la luna accarezzava
il mare
li ho visti poi librarsi in volo
senza meta e senza luce
attraversare il vento
con la
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Chi non ha sognato
le solari strade della California
come in quel sogno
cantato non ricordo più da chi,
come ognuno si è illuso
di percorrere strade
verso nuove orizzonti
non più da solo,
tranquillo come un mattino
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Mavec |
09/05/2017 20:12| 614 |
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6860 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 871 al n° 900.
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