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Le 1551 poesie in esclusiva dell'argomento "Fiabe"
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Un giorno una fata
cercò con amore
di rallegrare un tenero cuore,
che di bianca rugiada
coperto avea il viso
e nel suo volto non vi era sorriso.
Con semi di gioia rivestì le ore
con voli di farfalle
sprigionò
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 | Fin da piccina al calar dell'inverno e morir dell'estate,
leggevo racconti di gnomi e fate.
Tra fili d'erba sfarfallavano,
sotto i petali di una margherita riposavano.
Di rugiada ricamavan la veste,
e riccioli biondi coprivan le
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 | Da dove sei fuggita pallida fatina?
Forse dal libro nascosto in cantina,
letto e riletto con occhi sgranati
su perle, sete e vestiti dorati.
Chi ti ha tenuto prigioniera?
Di certo una vecchia megera
dalla faccia brutta e cattiva
che la
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Un mare di nuvole blu
solleva rondini in volo
e sul verde sentiero del bosco
tra muschio odoroso
leggiadre fatine
alte e sottili passeggiano
in silenzio
per sentire la voce delle cose
Dolcemente s’adagiano
come impalpabili farfalle
sui fiori
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Tu Fata Morgana che
appari e scompari, al
tramonto dorato, sulle
onde del mare.
Porti nei cuori splendore
e magia, e ad ognun che
ti guarda, regali poesia.
Ai bimbi consegni
dolcezza e colore, e ad
ogni cuore, regali un sogno
d’amore.
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Succedeva solo nelle fiabe di allor
di un tempo antico perdute oggi
altre dei bimbi le letture e nostre
bello sarebbe pagine rotte gialle
riportare in vita e seguito lor dare
giaceva nel letto da grave morbo
leso immobile un povero bambino
che a
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Una volta sapevano volare...
Bastava un tocco magico e nel cielo
tu ne vedevi a mille e senza velo.
Erano tante piccole e monelle
con ali di pulviscolo di stelle
Ti giravano il mondo a una decina
accompagnate da una canzoncina:
“Siamo le care
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Rosa Agrippina fata un po’ distratta
è una zitella arruffona e alquanto matta.
Ella è adibita a sviluppar gli amori
nelle menti negli occhi e dentro i cuori
e l’accompagna un piccolo amoretto
che vive seco lei in un solo tetto.
Da
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Nel cuore di ognuno
c'è posto per volare
attaccati a un respiro
che ci porta lontano
È un pensiero fatato
che si lancia all'infinito
superando confini
ritornando bambini
È lì che si incontrano le fate
è
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Raggiunsi la collina che era sera
del mio vagabondare ero stanco
lasciato avevo il mio lavoro
ora che i figli erano grandi.
Due fette di pane e mortadella
una bottiglietta d'acqua
e un portafoglio con cinque euro dentro.
L'albero delle pere
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 | D'argento il mattino
scaglie d'oro di sera
in quel luogo fatato
dal tempo curato.
Per prati su valli
un flauto una danza
calendule bianche
verbena e lillà.
Trasparenti fatine
con le ali piccine
due bacchette d'amore
impreziosivan
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 | Fata Dovina era piccina
alta una spanna povera in canna
soleva dire tutto il futuro
e l’azzeccava sempre lo giuro.
Non era ricca né miserella
si accontentava di una ciambella
era golosa ma a cucinare
lei non sapeva come e che fare.
Un
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Due occhi nel bosco intenti ad ascoltare
di storie di gnomi, folletti e di fate:
“Quell’albero, vedi? Han fatto un disegno!”
“Così non si perdono, nel loro regno.”
“E guarda papà, in quel tronco c’è un buco!”
“Avranno una casa,
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DaviD |
26/09/2015 05:21 | 2292|  |
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Un punto luminoso all'orizzonte appare,
scintillio s'accende e scompare,
par che sia stella silente,
sguardo di bimba s'incanta dolcemente.
Viaggio magico fantastica pensiero,
naviga brioso tra mare e cielo,
fata trasborda scettro fatato,
sparge
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Stava Borghello in disparte
giocava con il cane senza nome
mentre guardava lo scorrere dell'Aniene
sotto il sacro colonnato
dove la sibilla con il cavalier dialogava.
Il cane senza nome aveva della strega paura
nascosto dietro la roccia
leccava
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Sacro suolo delle terme delle acque albule
che purifica la pelle dalle infezioni
che porta bellezza ai cavalieri
e morte ai nemici del re.
Così a mezza alba
con il sole che appena spuntava dietro i monti
ecco che due ombre appaiono
un uomo
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Filastrocca dell'amore,
se lo perdi nel rumore
se svanisce il suo candore
e ti piange triste il cuore,
una lancia qui ci vuole.
Dai prendiamolo d'assalto
nel suo letto abbandonato!
Qual più lieve mietitore
può segnare il
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Infame è dei templari la loro casta
rapiscono e violentano le donne
e uccidono in nome del loro Dio
coloro che altro Dio hanno.
Così il cavaliere lungo la Tiburtina
teneva stretta dietro di se la donna
la figlia dell'eremita ora era
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Scorta di cibo e di acqua
il cavaliere bianco doveva fare
mentre rapido si alzava il sole
in via del Volsci dovette andare.
Trovò accanto alla drogheria
un drappello di giovani studenti
e un maestro saccente e vanaglorioso
che il passo gli
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Nero era il suo cavallo
nero con una gran coda
e occhi che filavano segreti.
Il cavaliere bianco
aveva un lungo giorno
e una bisaccia
dietro la sella.
Due mele, un otre d'acqua
quattro denari
una pagnotta bianca
un forma di formaggio
nella
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Tirò un ciottolo piatto
sulla superficie d'acqua,
saltellò per ben tre volte
finquando precipitò nel fondo.
Sull'ostrica un granello di sabbia
entrò nel suo occhio
e dalla lacrima una rara perla si
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«Che nascòndon le pieghe della gonna?
fanciulla, dimmi! Oh fanciulla!
Che nascòndon le pieghe della gonna,
tra i falbi veli tremanti?»
Oh Dio!
«Ho rubato del pane, là, al mercato,
perché io son la
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Brilla, farfalla che balla:
quando è felice, si sente bella;
non ha colori sgargianti come sua sorella
ma al pallor della Luna, brilla.
Piccoli cristalli, durante la danza
esplodono di luce: a fatica
gli occhi aperti non restano,
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 | La golena è come donna generosa
mai con la piena fa la permalosa,
timorata di buon cuore lei è preziosa
prende a cura l'acqua che si fa minacciosa.
Oggi la storia è alquanto confusa
intorno al fiume si fa la lista della
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Ha capelli lunghi la ragazza del Caribe
a volte viaggia sulla sua barca
tra le isole di Morocoy
da sola
con un libro che le fa compagnia.
C'è una tartaruga che l'aspetta
sotto la grande palma
lei parla con la tartaruga
e disegna sul
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Lunghi sono i capelli della principessa delle foglie
lunghi e lisci come foglie verdi
lei ha gli anni delle sue montagne
ma sembra una bambina
con la bocca che disegna l'amore.
La incontrai una notte senza luna
mentre avevo perso speranza e
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Penso a quella volta che ti vidi
vicino a quel silente fiume
ove scorsero i nostri desideri.
Un'immagine riflessa,
un gabbiano,
un sorriso,
un bianco filo,
e mille sogni
diedero l'amore.
Raccolsi quel filo
che trovai
nel labirinto
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Ecco San Francesco
è circondato dagli uccelli
che con lieve frullo d'ali si posano
tra le sue braccia
Nel suo sguardo
traspare
infinita bontà.
Indossa un mantello
di umiltà
canta con tutti i popoli
del mondo
il dolce
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Questa è la storia
nascosta in un campo di cicoria
dove grilli balbuzienti
regalano monetine
a scarafaggi senza denti.
La storia di una bambina
che del buio aveva paura
e una lucertola di radura
un giorno le promise
un amuleto di
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Ho abbracciato il cielo
per camminare
verso te
un giorno di sole
e d' estasi
sulle corolle di fresie.
Il mare si carica di pace
nello stilar amore
che
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 | Viveva in pompa magna
sotto l'albero della cuccagna,
un gigante puntiglioso
pronto sempre a far il prezioso,
avea un testone di comando
ingessato e non si dava allo sbando.
Si chiamava Bretonealemagno
comandava le altre testoline dello
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1551 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 481 al n° 510.
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