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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Le 7847 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Oggi marzo è arrivato
come un ospite inatteso
Recava sole e mazzi di viole
sotto il mantello grigio
da spalancare con timore
sul davanzale del mondo.
E ho trascorso ore a domandarmi
se nascondermi sotto il primo germoglio
o tornar
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Era gelo nell'alto dei cieli
vette innevate natura fiorente
coesione d'equilibrio l'arcaica preistoria
immacolata legge vigeva
alle falde dei monti
Rea culpa l'umanità
nel disgelo e disequilibrio
evoluta
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E mi sentivo forte e zazzeruta
beata in questo cielo e sostenuta
accoccolata e viva ai vostri piedi
tra un dolce benvenuto e un caldo siedi
col sole rinsaldato tra le mani
col vento spensierato del rimani
ma un uragano torrido e infedele
ha sciolto
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Se n'è andato anche Febbraio,
breve ma brutto come Gennaio.
Tanta pioggia e fiocchi di neve,
caduta più volte con manto lieve.
Nell'elenco dei mesi è il secondo,
quello più corto, nel girotondo.
Porta con sé,
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Dall’ ali d’una brezza,
nell’ etere assonnato,
colsi, improvvisa,
quest’ essenza,
olezzo familiare
nel risvegliar dei sensi.
Soave effluvio,
ebbrezza d’ogni senno,
tangi d’opaco
il cuore,
e induci, molle,
il verbo,
nel mentre,
entro il vivo
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 | C'era un bosco
e il verde splendeva
sull'erba di smeraldo
dove fiorivano i cespugli
di uva spina
l'acqua mandava
pigri bagliori d'argento
dopo la pioggia,
era pulita e si poteva bere
i pesci regalavano
gioia e freschezza
nel
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Osservo
il disgelo dei ghiacciai
e so che la dissoluta boria
dell'uomo incombe
in quel liquefarsi.
Non si può tradire l'amica natura!
Non si può!
Amo la terra e tutto ciò
che essa conserva umilmente
in quell'essere
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 | Al monte equilibrio dissestato
e giù a valle il ruscello prosciugato
rigagnolo d'acqua e di vita
da usignol cercato.
Una Madonnina di su la roccia
su un quadro stampato
col viso triste sembra
non aver perdonato
chi la natura ha
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 | Esisteva un punto
immutabile e non troppo lontano
-il candore del ghiacciaio
dove specchiarci di purezza,
scaturire come acqua di sorgenti
scorrente bene comune nelle valli dell'anima.
Siamo diventati
promiscui ma non prossimi
-oscuri detriti
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 | Un piccolo bucaneve con prepotenza
cerca il suo posto al sole
aiutato dalla dolce melodia
di un giovane pettirosso.
Tiepidi raggi scaldano i cuori
l'inverno sembra invitare la primavera
ad un timido passo di danza
Finita la frenesia del
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| Si scioglie il cuore
si scioglie in silenzio, senza replicare
si arrende con il lento gocciolare
tic, tic, tic un pianto inascoltato nella valle.
La tua maestosa anima innevata
che l'aquila osannava col suo canto
brucia col sale del mondo che
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La sabbia affila il vento
s'innalza la profondità
del mare
e il gelo come triste melodia
si scioglie
tra scaglie lunari
dove luccicano lacrime
Si confondono le linee
di ricamati orizzonti
Dov'è la luce del faro
che affonda
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 | Tornano sensibili zampe di geco,
quanto fu ghiaccio alle membra ora è acqua...
E torna d’un verde elastico la coda
che vergini e lunghe foreste ha segnato,
segreta compagna di mille duelli
frusta, sgambetto, baricentro.
Seduce le pelvi questo
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| Disgelo dei ghiacciai
temperatura solare
forza nucleare
dal nucleo terrestre
lascia il vuoto
nell'animo dei passanti
di due mondi distanti.
Muta la vita
ai comandi della natura
accelerazione
della mano dell'uomo
e del suo
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| Le lacrime dei ghiacciai
son arrivate a valle,
han bussato alla tua porta
gelata dalla muta indifferenza.
Infuria l'ira,
il sol s'è ribellato al mondo,
non abbiamo più scampo
a cercar nuove vaghe sorprese.
L'uomo ingordo non
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Cade luce da ogni goccia
tremante meraviglia in liquido disfacimento,
discontinuo brillio
e si fa suono la nuvola gonfia.
Punteggia di spruzzi l'acciottolato,
scivola lustrando vizzo fogliame
che in consenziente danza il vento move.
Eccheggia
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 | Si attanaglia l’angoscia
triste realtà di chi non ha
nulla da perdere
il gioco cruento del tempo odierno
sazia l’inganno.
Verso sera
quando le stelle s’accendono
e il chiarore viene a mancare,
luce crepuscolare come la vita
che s’aggiusta
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 | Ho visto i poli sciogliersi in un niente
tsunami ribollire sul tuo fondo
il mare tracimare su pei monti
le sponde in mezzo ad essi scomparire.
Ho visto terre ornate dall’incuria
valli e colline consegnate al sale
i fiumi rinnegare la
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Le nuvole hanno
lasciato il cielo e
un timido raggio
s'appresta a dar
luce alla terra.
Il vento canta e urla
sbattendo la sua
furia sul pianto
dell'indifesa natura.
Intorno, solo voci
che giungono dalla
rocce, mentre i
ghiacciai si
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 | Proverbiali vette
d’un mondo sommerso
abbracciano le onde
Memori d’antico fragore
D’umano affanno
quando dentro lo scenario
inquietante del disgelo
un
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 | E scioglierei il mio canto
nel dilemma
sospinto dal tuo vento
infingardito
guastando ghiacci e poli
indifferente
nell’urlo dalla terra
permanente.
E bloccherei nei mari
bestie e onde
erranti sopra picchi
sconosciuti
lottando contro il
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 | Madre natura nuda si sorprende
mercerizzata dal tuo antico seme
e stretta alle radici guaste geme
sfogliando nel dolore le vicende.
Ferita non aspetta e non si arrende
e contro il nero oltraggio forte preme
sul cuore che scandaglia le ipoteme
ed
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| Disgelo nei ghiacciai
al polo lo trovai.
Sgomento, tristezza
più non c’è certezza.
Distrutto l’uomo
ha la terra,
disastro creato
con l’effetto serra.
Ghiaccio che avvolge
il polo in un tenero abbraccio,
più non ci
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| Sarà che l'orpello di un colore nuovo
suona calore sulla tavolozza del cielo
e l'universo intero richiama splendore
vestito di chiaro in un giorno di sole
Sarà che un ghiacciaio si scioglie in agosto
alzando le acque di sommerse
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| Brilla il ghiacciaio innevato al sole son caldi raggi
dolci son carezze e stille nascon qual union d’amore
d’acqua vergin pura e immacolata, agli occhi idilliaca
vision or mentre la man tua quelle tocca e sfiora
che qui poi verrà a dissetarsi
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| Le gocce scendono e in stretta armonia
creano pozzanghere dal basso
rigido inverno che te ne vai via
un migrar d'uccelli rivedrai adesso
toccar quelle cime così possenti
che di neve algida, intatta e trasparente
si sono adornate dei raggi
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| La sera in cui venni riportata in camera d'ospedale
con tanti medici che mi stavano attorno
per vedere da cosa derivava la mia bassa emoglobina
scorsi uno di loro, che cominciò a cucirmi con l'ago la ferita lacerata
da dove sgorgava sangue a
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| Prova ad immaginare
quale orchidea sia,
quella visitata dalle api.
E' intendere
la natura, le stelle alte
nel firmamento.
Un' atterrita conclusione
ad aver per tanti
inizio come
la sua bella stagione.
Vorrebbe la terra
muovere i
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Baciati dal sole,
dal vento cullati,
di rosso dipingon,
i campi ed i prati.
E danzandon poi esaltan,
la loro bellezza,
sospinti dal dolce,
alitar della brezza.
Un'unica macchia,
se visti dall'alto,
ma all'occhi più attenti,
giunge
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 | E’ una lotta tra colori nel cielo di Napoli.
Il rosa tenero morde il celeste.
Il perlato sfumato evapora nelle nuvole.
Il pallido bianco vola via, spazzato dal vento.
Il giallo quasi spento,
si ritrae sull’isola di Ischia.
Il rosso sangue del sole,
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| Guardando il cielo
vedo solo azzurro
vedo nuvole
di Dio il sussurro.
Cambiano le ore
scorre il tempo
e del celeste
muta la sfumatura
trasforma la natura.
L'armonia
spezzata da elementi
passanti dai sentimenti
spostano lo sguardo
sulla
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7847 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2731 al n° 2760.
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