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Le 7815 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Il vento che freme di ramo in ramo
l'albero spoglia di foglie ingiallite,
quando l'autunno l'estate saluta
coi grappoli rubicondi e gioiosi.
La pioggia che scroscia col forte vento
non cessa sui tetti il suo ticchettio,
mentre l'usignolo
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Nitida
nel suo bagliore di seta
l'allegra campagna si desta
tra foglie stinte,
nel silenzio della sua nudità.
Affiora e balzella la
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È fermo al suo breve tempo
questo lieve passaggio,
un freddo avanzare di buio
dove ora tace la terra
Nessun presente rimpianto
resta alle grigie stagioni
né un tremato clamore
ad attendere suono di cielo
Se il cuore ascolta
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Effluvi degli ultimi gelsomini,
distese di trifoglio verde immaturo
inondano l’argenteo uliveto
stanco e spettinato,
come amante placato.
Inediti colori del tramonto
rivestono le viti,
mentre l’impetuoso vento le spoglia.
Onde del vicino mare
si
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L'ombra restava in sospeso
ed io non osavo chiedere
che la terra dimenticasse
i primi germogli dell'estate
Qualche fiore era già morto
mentre il gelo accarezzava
gli ultimi ricordi conservati
nel vento nero dell'inverno
La notte era
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 | Una volta sorridevamo
quando verso sera; il sole
tramontando lentamente,
non sentivamo i brividi
dell’incipiente frescura;
c’era in noi un che’ di arcano:
qualcosa ci coinvolgeva
che di sera s’ingigantiva
come ombre lunghe
riflettendosi sui muri
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 | Tanto carina la gatta
con la pelliccia invernale
folta a tenerla calda
esce di casa a cacciare.
Posa in giardino una cincia
cerca col becco fra foglie
se mai trova cibo per terra
e muove adagio le penne.
Un balzo da furia assassina
va
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 | M'han detto proveniente dal Marocco...
nel crescere indeciso, brufoloso,
arancio normo leso, al gusto osceno.
Orribil suspicion: “Terra dei fuochi?”
Un po' ne assaggio, e poi, da terror preso,
più non mi fido... e il resto va sprecato!
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Da Ardea ti levasti in volo
dopo che Enea in cenere
ridusse la città
Ora torni al fiume
alle acque poco profonde
alle quiete sponde
airone cenerino
E in posizione d’attesa
studi la selvaggina
o voli a pelo d’acqua
per afferrar la
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Ignoravo esistessi pettazzurro
perché tu non giungi alla mia casa
come il nostro pettirosso amico
d’inverno in ricerca di qualcosa
Finché non ti scorsi su un giornale
e pur d’aver la tua lieta compagnia
che ancor di più il cielo mi richiama
ti
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Calma d'argento,
soffice e lieve,
scende danzando,
sognante, la neve.
Pigre le falde.
nell'aer sonnolento,
cullate da un soffio
di pallido vento.
Distratte, ridenti,
gareggiano liete,
d'incanto dipingon
la candida quiete.
Al fin poi
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Il cielo all’orizzonte e in neve adorno
or n’odo che sospira, e veggo: i monti,
i scialbi e freschi prati, e i rivi e intorno
i valichi innevati, e i ghiacci e i ponti.
Allor pella campagna ‘l vecchio forno
un pan di ghiaccio e brina e d’altri
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 | Al maestoso chiarore dell'alba
un lembo di pallido azzurro
si scorge tra i tetti.
Riempie d'euforia e abbaglia il candore
quando scivola sui monti
incappucciati di neve.
Rossi bagliori lo attraversano
quando alla fine del giorno
s'immerge
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| Bianche le stelle e scialbi i nembi e neri
i grembi che si gemon della sera,
e di marmo ne son i bei sentieri,
e ‘l muschio che si giace ormai s’incera.
Come corde d’un’arpa i fiocchi altèri
emettono bisbigli a una riviera,
e cinguettano e
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| C'era vento
molto vento
e nuvole nere e grige
erano sul castello, tra alberi e rovine.
C'era vento a Popoli
l'erba fischiava
dove il Pescara s'incontra con l'Aterno
fischiava l'erba.
Una donna sul ponte della stazione
reggeva la
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| Nei mandorli in fiore,
nella solitaria quercia
dalla robusta corteccia
dal tempo scavata, ingobbita,
guardami!
Nei tramonti e nelle albe,
nelle stagioni,
nella neve e nella pioggia, nel sole e nel vento,
guardami!
Nei profumi e nelle chiare
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| Siamo in Dicembre,
e par che sia Settembre,
ché la temperatura
non è ancora "dura".
La pioggia a catinelle
ha reso ancor più belle
le rimanenti rose,
che vedi ancor graziose.
Qualche altro fiore
mostra pieno
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 | Si sostengono sugli steli le cicale
a ridosso d’un orto riarso
gravido di tanfo di letame
nel mezzo dell’estate.
Batte il caldo sole sui vetri
e nel cuore dormiente.
Il vento soffia lieve senza voce,
anche il crepuscolo è privo di colori
e sarà
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| Madre Primigenia
sorgente di Vita
che elargisci
all'umanità
momenti
di indicibile estasi
mostrandoci
tutta la tua bellezza
io ti guardo e ti ammiro.
Ascolto anche le tue ferite
spesso causate
da esseri umani
che non ti amano
e non
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| Presto mi ridestai, e all’alba io scrutava,
e al tetro ciel, e al vento novembrile,
e dolcemente ‘l guardo si posava
all’erba che sorgea or presso ‘l fienile,
e lì la bianca brina io ne gustava
in sul stelo smeraldo e sì sottile,
e
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L'aria è fredda
nel primo mattino autunnale
mentre il sole
sotto un tetto di rami
pallido fa capolino
misero e nudo è il suolo
sul fitto strato di foglie
e chiazze di verde scuro
dove i miei piedi scricchiolano...
nel silenzio
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Stanno i falchi sullo stretto
a veder passar le navi
spruzza il mare sulle rocce
mentre sbuffano delfini.
Messina delira
tra miraggi
e fichi d'india.
Stanno i falchi sullo stretto
come amori sopra al tetto
tra tegole e conserve di
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Agnelli in fila nell'azzurro
come greggi senza futuro
metamorfosi della natura
sempre nuova l’avventura
Piangono per il nostro bene,
avvolte, portano delle pene,
a volte, esagerano e lo sanno
serbano sorprese tutto l’anno
Gli uomini di un
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Fra i lunari ed il loro verde battito
respiriamo la clorofilla come occasione di purezza
nel vento che accarezza i seni dei monti
e scaglia le chiome che fluttuano.
Non perderò mai il sapore aspro
di quelle colline appena irrigate
ed i
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 | Trasudano d'umido i funghi
spuntati alla fine di novembre
fra foglie fradicie scoperti
presso la riva del torrente.
Avanti la stagione per esserci
segnalano insolito tepore
che spinge a crescere i miceli
dal terriccio in mezzo
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E' un'alba di dicembre
fuori è silenzio, sola
nella casa vuota
rimugini curiosi pensieri
improvvisa sibila
la voce dilatata
del vento di grecale,
ulula come un lupo
aspro preme sui vetri.
Soffia e sgretola
vuote e inutili
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 | Fili intrecciati di lana colorata,
rosa e indaco il cielo stamattina.
Sembra essersi calato per toccarci,
un soffitto lieve
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| Silenziosi esili ed alti pioppi
sorvegliano la valle addormentata.
Velati occhi, nascosti
in prigioni dorate
tra ricamate tende,
sembrano cedere all’oblio.
L’inverno porta via
quel poco che hai
spogliandoti anche il cuore.
Nel grigiore dei
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 | Lunghe file di carpini rossi,
simmetrica di fossi,
piccoli orizzonti oltre
ogni confine.
Gracida una rana, suona una campana
al’imbrunire.
E’ un tocco, una vibrazione che scuote,
un richiamo umano che recita andiamo.
Una pioggia leggera si
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Una sinfonia continua
di trasparenze cristalline
nell'aria di effimera quiete
riscalda di frenesia
il giorno
danza, ruota e corre
il fiocco d'acqua
sull'orlo di boschi stillanti
in un tremito giocondo
tra bramiti vicini
e profumi
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Marial |
30/11/2014 22:01| 1783|  |
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 | È alba al mio cospetto
scende silenzio sacrale
sull'immenso parco
Il cielo al sole quieto
smaglianti colori espone
Sorgente sulle sponde
arpeggia tra i sassi
è acqua scrosciante purezza
Carezze scendono a valle
ed io
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7815 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2851 al n° 2880.
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