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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Le 7817 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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 | Dov'è finita la gioia d'un tempo
quando bambino correvo tranquillo
su fili d'erba di paesana terra.
Sarà svanita nel fluire degli anni
tra le foglie, poi dispersa nel vento
nell'avvicendarsi delle stagioni.
Si sarà
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| Il dipanar della notte nascosta in barbagli
di luce, in sbadigli di sprazzi di cielo estasiati
da colori sfumati, come veli di seta preziosi.
In incedere elegante mi lascio investire da
sapori acerbi, bevo in calice d’ombra sorsi
rimasti del mio
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Il sole è malato.
Nebbie sottili lo velano,
è sbiadito, estenuato.
Già la luna comare curiosa
occhieggiante maligna
l'aveva notato
L'han ribadito le stelle
passandosi parola,
chiacchierone distratte.
Da livide
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 | Polvere d’acqua ricopre il cielo
rantolano fragorose le stelle
mesta la luna è velata di nero.
Feroce la corrente del fiume
vorace inghiotte il tempo
polverizzando l’immortalità
di presuntuose rocce.
Bianca la schiuma
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| Com'è caldo il sole
che avvolge l'estate della mia Sicilia.
Lo sanno le pietre
che nascondono le serpi,
lo sanno i rovi
con le aspre more tra gli spini
e la sabbia dorata
e il mare
che azzurro, nasconde
passato e presente.
Lo sanno i
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| Oh voi gli Dei
che gli elementi ordite,
udite i miei
versi, d’ardite
forme si veston ansi
e della vite,
e degli espansi
strali de’i tòni urlanti -
su questi mansi -
e i mesti canti
sentite a questa riva
di ghiacci infanti!
Di
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| Stamattina le foglie del bosco
hanno intrecciato un tessuto di luce
che di rugiada brilla come diadema prezioso;
ma più di gioiello risplende in bellezza
ché la natura, ineguagliata
artista, cucì quelle foglie
con spini
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 | Ancora ancora
ribolle gaudente il nucleo colorato
nelle convulsioni della natura, padre Sole inerte
strascica il tuo manto infuocato!
Incomprensibili i cinguettii,
il muto comunicare delle vespe
il regno è ben rodato!
ogni essere del suo
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| sale poi precipita
senza lasciare il vento
veloce la terra lambisce
nel trillo mattutino s'invola
rapida sparisce
preda di una
corrente
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 | Odo la tua poesia, mare
e il suo verso arcano
di profondità abissali
che si snoda perenne
nel tremulo tramestio
dell'onda quando gonfia
di vento torna a riva
inanellando in vortici
veloci la tenue angoscia
che ti stagna nel cuore
Odo e
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 | Non m’importa se fuori è burrasca,
e i vetri appannati
non lasciano spazio a fatua speranza;
forse uscirò comunque,
per vie solitarie
fiuterò la dolce quiete:
l’interior pace
che tutto dona e ti concede;
o forse me ne starò solo
chiudendo l’uscio
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Gocce di diamanti
sfiorano i vellutati petali,
anime in fiore
tra i campi dell’amore
inondano le bianche
ombre del mattino,
brillano i loro colori
riscaldati dal sole
al ciel sereno.
Un soave profumo
invade i campi,
tra il cinguettio del
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Il giorno della Terra
è tutti i giorni,
se essa è lì a chiedere ascolto,
difesa, protezione,
così buona da millenni,
come lo sa essere,
ma terribile, quando lo meritiamo.
Lasciamola respirare,
brillare ancora di
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Mavec |
22/04/2014 19:24 | 708 |
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 | Giovane cervo curioso t'affacci
dal recinto alto del muro alla via
ove scorrono mattinieri veicoli
affascinanti animali di magia.
Mi sono accorto di te dalle corna
ramose di grazia cresciute
e i piccoli ho visto con la sposa
sparire rapidi sotto
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| Sordi i rumori
corrono come gocce
si spalmano come pellicola
sull’impermeabile cadente
Incespicano i passi intrisi
con premura incombente
Del prima, nulla è rimasto
si allungano i colori
in fascinosi intrecci
Mentre piove
sordi,
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Come rondine, la tua presenza,
spiegò le ali al sopraggiungere
d'un inavvertito inverno,
vuoto di te rimase un nido,
mentre nell'anima la paura s'incarnava.
Grani gli attimi macinati dal tempo,
in un silenzio dove dolorosi
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 | Arrampicata a uno scoglio
tra pendici di scorci
acqua cristallina
tu sei
Sono forme di tristezza
ancorata bellezza
immensa certezza
ancor io vedo in te
fierezza.
Lasci un sorriso a chi passa
venticello oltrepassa
nei capelli si
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 | Lo sguardo sfiora
il manto bianco e austero
é sopra,
l’azzurro cielo.
Mi perdo
e vago ambiguo
tra i fiori dell’amore,
riflessi di tenui colori.
Dolce
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Viole di prato
fragranze rinnovate.
E' primavera.
Tra dedali di vita
spirali si
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Il rosso tramonto carezza limpido cielo,
striate di caldo sole venerate al suo andare,
la fascinosa melodia di piano l’ascoltare
nel saluto in riva del dì al suo riposare.
L’alba, il chiarore, lo splendere ammirare,
vita, alla vogliosa onda
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Foglia
rubata dal vento,
racconti l’autunno
delle piante
che perdono le foglie.
A primavera
col canto degli uccelli
la terra si sveglia,
il sole, curioso, allunga i giorni,
tutto s' alterna,
il presente saluta il passato,
insegna a
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In solitudine sono,
mentre l'intero mio,
fugge dal limitante.
Troverò in me,
liquido amniotico,
ormai esangue.
Di elementi pesanti
ne sono parte essenziale,
e il calcio nelle fragili ossa,
e il ferro, nel mio sangue.
In atomi di
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Natura che solerte apre le braccia
nei colori della vita la sua bisaccia,
floreale incontro nel mistero del creato
in germogli di profumi di primavera,
rinnovi mirabile il sommo rituale
in quel proscenio che non ha eguale.
Sei il sogno dove si
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O quanti sogni,
mie sponde del Tirreno
quante speranze,
quanti disinganni
ho vissuto a voi presso
e nelle onde fresche
quante lacrime ho sparso
e quante grida
di pura gioia vi ho diffuso!
Poi,. stregato dalle cime
ho su queste del pari
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Svegliarsi
col canto degli uccelli,
i fiori multicolori e profumati,
la brina sull'erba,
le piante con i primi fiori
in compagnia di splendide farfalle,
non è il mondo dei sogni,
si chiama Villa Aulina.
Il sole prende il posto della
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Resterò qui ancora per un lustro
col cielo a far da corona alle radici
e la terra immobile a mietere percorsi
di legno fragile cresciuto sulle ere
Rade foglie che vibrano sentenze
di tenebra ed altre stelle scure
sbocciate a primavera e
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 | Ci sono giorni ... come questo giorno,
che il tempo mi appartiene, e in me, tutto si rinnova.
Ci sono pezzi di tempo che si nascondono alle ore.
Questi, mi vestono di luce.
Sorrido al mare e all'orizzonte.
Ogni cosa appare chiara, più dello
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La primavera è tornata
a splendere sul mondo,
ma i campi sono ancora
senza vita.
Gli uccelli già lavorano
sui nidi, ma i fiori sono
chiusi sugli steli.
Marzo, ancora spenta è
la natura, ancora non s'è
schiusa
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D’in sulla vetta del varcato monte
riguardo il tratto dove i passi stanchi
impressero le loro ultime orme;
il nevaio irrequieto, le roccette
umide e sdrucciole e poi più in basso
l’ampio curvone che tra prati e mughi
piega il sentiero e lo
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 | Sui tetti accesi di un rosso carminio
quasi palmi
aperti in preghiera verso l’ampio crepuscolo
svettano i campanili del colore dell’oca
a vela e a torretta
casse armoniche di grandi imponenti
sonore campane.
Tutt’intorno natura in risveglio
sotto
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| Che dolce sera d'estate!
Lenta l’aria si rinfresca
ed in essa c’è profumo
or di fieno, or di pesca;
una nuvola va in fumo.
Nello stagno, allo scoperto
le armoniose raganelle
si esibiscono in concerto
si rispecchiano le stelle.
Un
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7817 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3241 al n° 3270.
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