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Le 7798 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Arrampicato appari all'orizzonte
sul far del mattino,
tra canute rocce
che irte s'elevano
nel rigido chiarore d'inverno,
su immaginari fiumi
e riarsi sentieri
dell'assetata tua terra,
mentre tornanti illuminati
s'inerpicano
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 | Non conosco il colore dei colchici
e, non so come nasce un simile fiore
che sfida cieli infiniti
ove s’involano saettanti falchi
nei dirupi a strapiombo,
né quale mano arcana cosparge
i semi nei solchi,
o se per incanto ne è artefice
il riflesso
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| Ecco, è l’ora violetta e il mare
sembra versarsi nel cielo;
dal molo scuro
si levano in volo i gabbiani
e fanno di sé largo stuolo
incontro ai variopinti pescherecci.
Le nuvole bianche si cingono
adesso di un vivido viola
come
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Foglie brunite
tra rami in radici
sole calante.
Caldarroste dorate
sul braciere rovente.
Acini rossi
fermentati nel tino
Bacco divino.
Eccitano il gusto
annaffiando l'autunno.
Ho respirato
il profumo del vento
nel suo
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Coglier con la mia mano
del mare il sal di ghiaccio.
...Assaporar suo gusto
rinchiuso nella neve...
Sabbia di vesti lacere
fronteggia il vento ardito
che co’ arroganza e forza
insidia la ragion.
Non v’è, però, paura
o
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Se nell'inverno sentirai gelo
tu non badare al fiume,
lui resta fermo in superficie
ma non nel cuore abbandonato
ed ogni molecola di silenzio
scorrerà ancora verso riva
anche quando i mattini opachi
lasceranno vento alle sue
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La timidezza in amore
un cavolo amaro
da gestire con le dovute pinze
ritornano alla mente
insegnamenti solenni
inculcate parole
da lasciare sul selciato
difficile credere a fin di bene
il domani ne è la prova
timori paure si
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Il cielo è gonfio
di tutta la pioggia caduta,
anche se oggi un sole scialbo
è fuoco gelido
sul caos dei tetti.
L'aria è fangosa,
striata di vento
e gli alberi scintillano
di gocce residue.
Eppure tutto sembra nelle vie
una
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Mavec |
09/12/2013 18:27 | 650 |
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Tu terra rossa
che io strappo a pugno chiuso
mi sei compagna in questo chiarore brullo
abisso insondabile
dove si perdono i
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L’ascesa è silenziosa
come la vastità
che circonda
ovattata.
Il freddo lacera vuoti.
E’ un pieno d’ombre
bianche le ali
l’abetaia inerte
a vegliare l’infinito
Ruzzola la luce rauca
d’un rifugio ed è già
il senso compiuto
del cammino,
il
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Le stelle sono elastiche
nel cielo,
la luna diffonde
mistico splendore
alla nostra madre terra
che nel piccolo
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 | I versi volano come colori
d'una tavolozza. Non si concede
quest'attimo al tramonto ed io sto fuori
in un freddo che quasi non si crede.
Ecco che penso ai miei passati amori
camminando il sentiero ed il mio piede
da sé respinge ciò
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Vola l'aquila maestosa
sopra vette dalla bianca chioma,
manto d'ombra l'ampie ali distese
e un nobile scrutar sulle discese.
Dell'uomo non conosce la catena
libertà è la sola sua dottrina,
giù nella valle rimane
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Tu non abbandonavi mai quei sogni
al destino di un mattino senza vento
quando i singoli passi del silenzio
separavano le ombre lungo il confine
Spazi vaghi sconosciuti alle pianure
dove non era il respiro a tradire giorno
ma promesse sbiadite
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Steso ad asciugare
dalla brina invecchiata
quello che chiamano
inverno
così fragile e antiquato
cristallo invecchiato
e tutto ha il colore del manto
sul fianco il cadavere di un prato
il tetto spiovuto al peccato
persino la luna
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L'urlo dell'allodola violata
ha trafitto il pianto della montagna...
Ed essa sull'ala insanguinata
ha coniato l'impronta della natura umana.
Lo sparo trasfigura i suoi tramonti!
Ha dileguato la filigrana dell'amato volo!
E la montagna ruggisce
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Che bello sarebbe poter respirare
in un mondo pulito, senza rischiare,
liberi e sereni nella natura,
ancora intatta, ancora pura,
senza l'onta vile di tante brutture,
spietate foriere di guai e sciagure.
Ad inquinare basta poco,
una scintilla e
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Vieni, arco nel cielo, porta
alla terra i colori, lascia le
nubi sospese, perché possa
risplendere il sole.
Vieni ad illuminare i campi,
a colmare i cuori di gioia.
Ti invidia il giardino fiorito
ti adora chi attende l'amore.
Vieni a
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 | Danzate lucciole
nella notte oscura
Tracciate linee
invisibili
d'un pentagramma
Conducete
sinfonie ardite
fra grilli canterini
mentre richiami
lontani di
lupi solitari
s'addentrano
nel buio
Nel blu
di setta oscuro
vibra il
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Quando la notte sopravvive
al giorno
pianeti e stelle
dietro lampioni
si fronteggiano, lontani.
Deneb, a ovest
richiama Venere
al
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 | Con il collo bianco, abbigliato di nero.
I piedi nella nebbia,
il corpo imponente,
si estende, Vesuvio...
Scompare il mare sotto i suoi piedi.
Meravigliata...
Osserva il gigante, la sentinella di tufo...
La cima del vulcano tocca il
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Seduta
ai bordi dell’anima di una città,
obliosa dei suoi tesori,
guardo rapita,
colline d’ esperidèe ornate,
tra inconfondibili
note profumate.
Dono esclusivo
di Nostro Signore,
in vessata terra
baciata dal sole.
Prezioso frutto
dai
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Rami secchi come dita segaligne
fendono il freddo inverno, veli di gelo
avvolgono la natura, in carezze di vento.
Colori in bianco e nero come per magia
si vestono d’argento, un sole annoiato
regala ultimi raggi nascosti in nembi
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È già
l’alba
si alza
il sole
per incanto
la notte
se ne va.
Piccoli uccellini
cantano
sui rami
fioriti.
Mentre
le nuvole
spariscono
con lo
spuntare
del sole.
Il cielo
si illumina
tingendo
di giallo dorato
i campi
con
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Le aggravate nuvole
riportano il maltempo
sugli sperduti astri.
C'è la nuova cometa
ma non per me.
Lo splendore asfissiano
anche alla piena luna,
quegli insulsi grigiori
come schiuma inquinata
ai morti pesci.
Ma già vedo
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Questa terra di vento
ha un antico segreto
piegato alle foglie
La leggenda svanita
sul seme dai volti muti
che trama destini di seta
Dove un breve riposo
è già fermo nel tempo
di un ricamo spezzato
In quel vago
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Pioggia estiva,
refrigerio di strade.
aduste di sole,
vento malvagio trasforma
in devastante tornado.
I campi si sfaldano al soffio
possente e polversosi
vortici soffocanti si levano
al cielo, opaco, triste
e il tuono squassa l’aria.
In case
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Orsù, danzate leggere
farfalle gialle e rosse
e con la vostra preghiera
grondate il cielo fosco.
Orsù, danzate
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Piove
piove il cielo l'acqua
piove il mondo
Di pianto
dagli occhi uniti al firmamento le gocce salate nascondon le stelle
la luna il sole
Di rio di fiume le strade
e tutto è fango
è sporco
Il male del cuore fa più
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Lo sguardo
sereno spazia
nella tranquillità
oceanica del cielo
è specchio proiettato
lassù in alto a
riflettere l'intercalante azzurro
tra terra e cielo
l'incanto
delle due essenze
diventate seta
ricamata
da
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 | La quercia tagliata,
reciso il respiro
le fronde abbattute,
il bosco spoglio del suo albero più grande.
Un gufo impaurito
una civetta che piange
grida di dolore riverse
alla luna.
Luna che illumina pianto
di resina,
e il vento
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7798 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3481 al n° 3510.
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