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Le 7799 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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È in questo incedere di foglie gialle
che si fa voce di confine il vento
Oscillando l'incerto alle distanze
in un solo battito ruvido di roccia
Ruggine di piccoli bagliori svaniti
nelle pieghe che scavano clamore
E il suono antico ai
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si presenta amaro
piove
sulle ciglia lunghe
sui campi non ancora pronti
sulle tue belle mani
a coppa
piene di chicchi scuri
piove
e non c'è sole
tra le nubi che occhieggia
coltre di pioggia fine
velo che muore
tra le montagne nere
piove
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 | Lampi intermittenti
densi e affascinanti
bianchi gialli e viola
si alzano dal suolo
e vanno verso il cielo.
Rischiarano le nuvole
trafiggono l'oscurità
e mordono la notte indifesa.
L'eco del tuono
si sovrappone
al precedente
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| Cantan le foglie
salutando la calda stagione
le sento vibrare
in un esile vento che accompagna il cammino...
il respiro degli angeli nel primo mattino
le fievoli voci attraversan le nubi
mentre incontrano il sorriso di Dio
sognan le
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 | Restano dell'estate finita
gli squilli d'oro dell'ibisco
verso il mare in riposo
e la passeggiata rada.
Suonano malinconia
note fiorite d'autunno
a trattenere un sogno
dalla stagione finita.
Volano lenti i gabbiani
vanno al nuvolo
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 | Se solo settembre sapesse
quanto innamorata io sia dell'estate,
se solo sapesse quanta fatica per il mio olfatto
rinunciare all'odore delle spighe dorate
al sole,
dove ogni brivido par’ essere amore,
dove ogni speranza vuol’ esser
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| Odore buono di pioggia sottile
d'autunno sull'erba, nella campagna
che consuma il suo silenzio nel sonno,
come una voglia non gridata di riposo
che il verde della distesa dilata
di malinconia in un orizzonte quieto,
di pace rassegnata, come i
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| D’Ottobre
ancora calda l’anima non si rassegna
a lasciar morire la mosca ignorante
(stordita dal freddo serale)
che nasconde una timida gioia di vita
nel rossore incipiente delle foglie d’Autunno
L’urlo sommesso del rondone che migra
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Passo dopo passo
ondeggio nei giorni,
in quei giorni
dell'altra me,
condividendone
realtà e sogni.
Vivendo
apro le braccia,
prendo il volo,
su oltre le nubi,
vedo me,
puntino nel verde
che ammiro la vita.
Planando
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 | Occhi socchiusi...
spiraglio dove
s’intravedi un viso,
l'amore di un uomo
che stropiccia i piedi,
col suo calpestio.
Piovono
gocce su foglie
come piccole barche
con un peso d'amore,
per un bimbo
navi sul mare,
che navigano
in un altro
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Solinga
nell'estasi
dell'efflorescente meriggio
l'ombra fatiscente
attende
impavida
lo sbiadire del tempo
che baldanzoso
tutto uniforma
e ogni clamore sopisce.
E come da oricanno
l'effluvio della sera
s'insinua
assonnato
a calare il
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 | Luminosa!
mentre ostenti
l'ovale calante
stanotte non m'imbrogli.
Vedo, sento...
l'apoteosi del nulla
l'agonia senza fine
del mare che fu, se fu.
Della gola, il rantolo
del magma ghiacciato;
della bocca Il terrifico
silenzio
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| Le spighe di grano sbattute dal vento
ondeggiano al sole che splende radioso,
intorno c’è pace, non s’ode un lamento,
è l’alba, il mattino si annuncia festoso.
Il canto del gallo si ode lontano,
il cielo sorride alla valle
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| M'affascina sempre la bellezza
delle giornate di sole...
In quei giorni tutto lascerei,
per andare a zonzo senza meta
e ritornare a casa di sera.
In uno di quei giorni
t'incontrai ed iniziò
il nostro presente-
E' sempre, col sole,
la
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Mavec |
30/09/2013 18:50| 590 |
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 | Ti distrarrai un istante.
Autunno afferrerà le tue dita,
affonderà lo sguardo
nelle tue iridi stanche
e
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| Picchietta la pioggia
sui tetti imbronciati
sugli alberi spogli
su ombrelli e su strade
su uccelli volanti
che son pronti a planare;
Una bora leggera
la fa svolazzare!
le piccole gocce si posan per terra
cantando una nenia
è un'eco la-
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| Allor che figlia del mattin l'Aurora
fresca di rose la notte abbandona
vassene con l'aratro il contadino
ver la riarsa campagna e rugiadosa.
Col cavallo amico affonda il vomere
nell'arido terren con lunghi solchi
per coprire in fretta del grano
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E piove dal cielo
il tempo disperso
dimenticato
nelle cantine della vita
malvissuto
o cavalcato
al galoppo d'un'inutile corsa.
Piove
e le
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 | Molliche dure di pietre bianche
Sparse in fila,
sopra al mare.
Rocce.
Levigate dal tempo e dal vento,
lisce, frastagliate, compatte.
Sentinelle di territorio.
Veli bianchi distesi sul dorso del mare.
Pallide e nude rocce secolari
che stanche e
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Il mare
giace tranquillo
e il volo della rondine, lo sovrasta
proietta lo sguardo, fino all’orizzonte
ma non muore la speranza
ritornare
a danzar tra le foglie
che or si guardano intorno
smarrite e solitarie
Vedo una luce
che illumina
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Uva, noci e castagne
ci doni in questa stagione
che prodiga è pure di funghi
che ascosi stan ai nostri sguardi.
Colori che cangian d'incanto;
uccelli che hanno raggiunto,
d'usanza, le nostre contrade,
seguendo d'istinto le
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I ricami che promettevi al cielo
erano solo nuvole ormai sbiadite,
pallide tracce spente nel mistero
sul lembo di un inverno a venire
Giochi di clamori tesi ad arte
fra il passaggio di poche ombre
e le tante solitudini taciute
per celare una
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Dormi mentre il destino
senza avviso colpisce.
Il gatto non ti avvisa
e tu, non hai scampo.
La terra trema e distrugge.
Veloce è l'uscita per la salvezza
ma il destino ti prende in pieno.
Ecco il rombo dei tuoni
il bagliore dei
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pensa con il cuore
cambia strada
basso impatto
risparmiare acqua
imparare dalla storia
fare progetti per difendere il futuro
non scoraggiarsi
compra solo il necessario
usa ricette ecologiche
orizzonte di stelle
ammiro il creato
una lacrima
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 | Forse il mare
spalancherà le braccia
e accoglierà la terra
umiliata da fattucchiere
e intrugli di veleni
e la luna troverà
nel morbido ventre salato
una culla di sereno.
O forse il mare sparirà
offeso
dai fumi di
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 | S’aggrovigliano i miei pensieri
scavando nella memoria
soffermandomi
sulla balaustra del tempo.
Non saprei valutare se la mente
è stanca o viva,
forse una sorta di richiamo
cerca di ghermirmi
cacciandomi in un ginepraio
Non so decidere, né
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 | Smeraldi e rubini in raspi cadenti
scendono a mo’ di pendenti, per
adornare volti turgidi e belli di
giovani aitanti e belle donzelle .
Inizia la festa in danze sensuali in dolci
movenze di fianchi, scorrendo le vesti su
cosce tornite, saltando
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Sul maestoso colle
or risiede stanca di combattere ancora
È pietà che più non volle
conoscere la sua prossima dimora
e attende...
Aspetti lo sprofondar dei calanchi
che non si fermano a nulla,
del sorridere al cielo
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Sentieri di nebbia da tendere all'orizzonte
di un mare e cento ombre sognate al vento,
aria che non pronuncia nuove aurore
su risposte troppo lievi per sciogliere riflessi
Se non per richiamare grandi attese
ad una notte che ritorna come un velo,
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 | Lucente Flumendosa,
in te si specchiano
candidi graniti,
attraversando
una lussureggiante giara,
le tue acque
ogni primavera ravvivano i colori,
scorri ...
come volessi fare una accarezza
a ciò che incontri.
Sereno dono di
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Il ciel azzur con pastelli colorava;
e i nostri occhi di nuvole s' incantavan;
la bianca sfumatura più dissolta si
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7799 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 3631 al n° 3660.
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