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Le 7800 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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la luce viva
sulle lune celate
taglia la pelle
Lama di pervinca quest'argento fragile
che sussurra crepuscolo celato ai passi
lenti come frutti nati al bordo delle strade.
Lampioni su lune crescenti a notte.
Lucida la nebbia, foschia
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 | Sibila il vento fra le arse chiome
in balia della sua furia le cime,
si contorcono nel travolgente balletto
come esplosiva musica di fanfara.
Bacia il corpulente tronco quel suolo
sradicato dalla casa natia,
gettato giù senza nessuna
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Della neve come il soffio che la luna indossò
per il suo bianco lutto,
così arrivò l'inverno quatto quatto,
come una preghiera stesa
su di una sabbia troppo fredda
per esser ancora figlia di un’estate remota,
ormai sposa di
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Quella cosa incantata
ch'era, ieri, 'l mio giardino,
or è solo rallegrata
da una rosa in declino.
Di notte la nebbia scende
a bagnar la sua corolla;
un pallido sol s'accende
e fa che, ancora, resti molla.
Sì che un giorno dopo
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 | Fiore d'acacia
a grappoli la vita si risposa
osserva la natura dalla Dacia.
Solcano 'l cielo
stornelli 'n formazione di refuso
abusando del tempo fanno
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 | Tra le mille incertezze del cielo
in un’alba non ancora se stessa ...
tu luna ... apparivi.
Dignitosamente mi sentivo
rapita dall'emozione
ed accoglievo passioni
tra le nebbie ...
fu così
che distogliendomi da ogni
altra natura
mi
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 | L'autunno ha spogliato gli alberi
La vivace coltre di foglie odora d'intimi passi
Rugiadoso il vento m'accarezza gli occhi
Nell'ora crepuscolare odo la magia del silenzio
L'ultimo raggio si sta sciogliendo trai miei capelli
E tu t'incunei
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Levigate da baci severi
del sole le plastiche impronte,
corrucciando del buio la fronte,
esplorano profondi sentieri.
Impalpabili carezze di seta
aggrottano l’intimità del cuore
scavando precipizi d’amore
nel plasmare volti di creta.
Si
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Ancora un secondo
per respirare.
La difficoltà di restare a galla
ci sputa in faccia la paura.
Senso di impotenza
che mastica dentro la tua interiorità.
Ancora pochi attimi
e bisognerà reagire.
Quando la marea porta via le
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Jimmi |
21/11/2012 08:16| 1821 |
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La strada bucata
con dentro
l’azzurro:
chissà
quali mondi
giù sotto
l’asfalto?
Ma il sole la beve
e
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Ha languidi lembi sul cielo il Vesuvio
e opachi pallori nei toni più bigi
e chiazze verdine, puntini di bianco,
striature sottili;
mi sembra un disegno di mano infantile.
L'antico lucore enumera gli anni
e spande l'oblio di questo
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 | Ti posi leggero sul mondo
copri di neve le cime
spogli gli alberi intorno
spesso nascondi al mondo
i caldi raggi del sole.
Non sbocciano fiori nei campi,
le rondini sono lontane non
soffia il vento giocondo, si
accendono i ceppi nei
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Sospesa
su pallida luna
inerme giacevi.
Sorella di luce
soffiata...
Con stelle sapienti
giocaron le Dita
posandoti accesa
sul ciglio del sole.
Ignara del mondo,
al mondo fremevi...
timido respiro...
di tremulo stelo
una
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Non conosco ciò che si nasconde al di là del cielo,
dietro l'azzurro vibrare del chiaro abisso,
oltre la visione che l'uomo ha di se stesso,
oltre il bordo che separa l'infinito mutare del tempo,
dal correre verso il
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venti di pioggia
svaniscono mattini
in un veleno
Le nuvole nere sono solo lividi,
sogni che il cielo ha disegnato
per non dimenticare le sue ferite
ormai aperte da lustri di veleno.
La pioggia è rossa, è sangue vivo,
batte la
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Fiamme d'incendio.
Lingue rosse che divorano il nero.
La terra impreca,
nel suo dolore grigio
che sale verso un dio che non ascolta...
E lentamente muore,
e viene abbandonata...
Da quell'argine rosso sangue
che assatanato si sposta ad
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Potessi essere uno spirito angelico,
nel turchese della sera volare
ruberei stelle filanti al firmamento
per agganciarle ai campanili silenti
nelle vallate chiare
là
dove il solo rumore che spezza
è la macchia violacea della
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Oggi il parco ha
un'aria malinconica,
gli alberi indossano
gli abiti d'autunno.
Avvolta nella nebbia
mattutina, come
fantasma zampilla
la fontana.
Un silenzio spettrale
tutto intorno, anche i
piccioni son volati
altrove.
Solo i
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amo i colori
che esplodono in primavera
e proseguono per l'estate e poi
d'autunno.
Rispecchiano la moltitudine la differenza la vita
poi arriva l'inverno dove
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La terra arida e riarsa
dopo la calda estate
attende la pioggia
come una donna
attende il suo amante.
E sono benedette
le prime gocce
che cadono sul terreno
assetato
che presto ritroverà
forza e vigore
rinnovando un ciclo
che la
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*
...piegano
al volere del vento
tronchi da foglie spogliati
privi del loro colori, che
lasciavano verde negl'occhi
ombrata la terra del suolo
Su sfondo azzurrato del cielo
*
Nebbie veston la valle, negando allo
sguardo i sapori di quei
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Violente vibrazioni
rivestono sinuosa mente
Protesa a raccogliere
In silente ascolto
Catartici suoni che natura infonde.
E mentre l'alta marea
S'infrange contro l'arida scogliera
di un cuore arrabbiato
Il mare fendendo lo
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 | Luna
Cammeo iridescente
appuntato sul bavero del cielo.
Nuvole, sereno...
Il sole alza sulla guancia
una sciarpa di seta grigia.
lasciandole ancora un pò
il dominio della scena.
Si fonde alla luce l'ombra
va slegandosi l'oggi
in
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| La terra che mi cullò
mi sussurra il verbo d’un fanciullo
Riesco a captarne le sillabe
Sembra un poemetto fiorito,
che parla al cuore smarrito
Chi meglio dei bambini recita le fiabe?
Lo sento e risento...
e lo affido al vento
La terra che
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 | così rotondetta
essa m'appare
con zampette leggere
venia a danzare
un abito rosso...
in un tempo che incalza...
per mille avventure
volea zampettare...
e poi...
volea anche volare
finché scoprì
di poterlo
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 | Semi sparsi sui campi arati
da terra umida di pioggia
ricevuti
Sotto una coperta di vento estesa
custoditi
dal tiepido sole di novembre accarezzati
Guarda una marmotta sorniona
nella sua tana protetta
la scorta di cibo già fatta
E
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Vieni con me,
lasciati prendere per mano,
voglio farti vedere il mio mare.
E' lì da che sono al mondo,
ed or lontana non sento il suo rumore.
Ti farò vedere le onde d'Inverno
che spinte dal vento freddo
scoppiano irose sulle
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Fra questi faggi forti
al luccichio guardo
al buio il saluto tolgo
e al destino guardo.
Un tenue tremolio
su quelle folte foglie
le lucciole fan bisbocce
sulla mano d'un bambino.
Il fanciullo affascinato
da tutto quel chiarore
ammira con
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Lunghe zolle a scacchiera
di lungo, ampie e minute,
servo della terra ritrae
frutti e vitalità.
Sogni verdi sul tuo groppone
luce ed acqua apprezzerai
sii degna fatata ombra
raggi e getti d'apprezzar.
Nel grembo virtuoso
il potere suona
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Respira la nebbia
matura col gelo,
dai fiori bianchi
di maggio...
ai rami stanchi
del primo inverno.
Arancio ramato
il colore,
frumento di Giove,
mela d'Oriente,
peccato di gola
e di sensualità.
Profumo e
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Carezzevole brezza
giorni brevi
foglie che volteggiano
presaghe d'autunno
luce che fugge
oltre gli alberi,
l'autunno traghetta il sole
verso gli
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7800 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 4261 al n° 4290.
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